giovedì 30 gennaio 2014

Glauco Mauri incontra il pubblico alla Pergola

Grande successo di pubblico alla prima nazionale di "Una pura formalità" della Compagnia Mauri - Sturno. TEATRO DELLA PERGOLA Giovedì 30 gennaio ore 18.00 Glauco Mauri incontra il pubblico e la scuola di Teatro Officina O coordina Titti Giuliani Foti ingresso libero
In occasione della prima nazionale a Firenze di Una Pura formalità il nuovo spettacolo della Compagnia Mauri – Sturno, prodotto in collaborazione con la Fondazione Teatro della Pergola in scena fino al 2 febbraio, Glauco Mauri incontra il pubblico e gli allievi della scuola di Teatro OfficinaO, domani alle 18 in Sala. Da oltre trenta anni insieme sulle scene, Glauco Mauri e Roberto Sturno con immutato impegno e totale dedizione aggiungono nuovi capitoli alla storia di una “ditta” all’antica italiana che felicemente coniuga impresario, attore, regista per creare nuovi e inediti adattamenti. Nei teatri di tutta Italia hanno portato i grandi classici: Sofocle, Shakespeare, Goethe, Molière, ma anche Ionesco e Beckett, Pirandello e Goldoni, Dostoevskji e Brecht, Mamet e Schmitt e Shaffer senza mancare di stagione in stagione l'appuntamento con il Teatro della Pergola. Dopo Il Vangelo secondo Pilato di Éric-Emmanuel Schmitt, Sleuth/L’inganno di Anthony Shaffer e Quello che prende gli schiaffi di Leonid Nikolaevič Andreev, ecco al debutto la versione teatrale del film di Giuseppe Tornatore Una pura formalità. Quando il film uscì nel 1994 fu accolto, per la sua inquietante novità, con una certa difficoltà da parte della critica. Oggi è considerato uno dei suoi lavori più belli in assoluto (lo stesso autore ne è convinto), un “piccolo capolavoro”, ne erano protagonisti Gérard Depardieu e Roman Polanski con un giovanissimo Sergio Rubini. Nell'allestimento teatrale Roberto Sturno è lo scrittore Onoff e Glauco Mauri il Commissario, con loro in scena: Giuseppe Nitti, Amedeo D'Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso, Marco Fiore. Le scene sono di Giuliano Spinelli, i costumi di Irene Monti, le musiche di Germano Mazzocchetti. Tema centrale di Una pura formalità: la ricerca della memoria. Gli squarci che si aprono nella mente del protagonista durante il serrato interrogatorio in uno "strano" commissariato ricostruiscono il suo passato, risalgono alle sue origini con continui colpi di scena, e come in un thriller lo spettatore arriva alla verità con un inatteso finale. Glauco Mauri è nato a Pesaro nel 1930. Nel 1949 entra all’Accademia di Arte Drammatica di Roma diretta da Silvio D’Amico, tra i suoi insegnanti: Orazio Costa, Wanda Capodaglio, Sergio Tofano, Mario Pelosini. Debutta da professionista nel 1953 nel Macbeth di Shakespeare diretto da Orazio Costa. Nel 1954, diretto da André Barsaq, ottiene un grande successo personale nel ruolo di Smerdjakov ne I fratelli Karamazov di Dostoevskij, del cast fanno parte Memo Benassi, Lilla Brignone, Gianni Santuccio ed Enrico Maria Salerno. Nel 1957 è con Renzo Ricci in Lunga giornata verso la notte di Eugene O’Neill. Lavora per alcuni anni con la compagnia Proclemer-Albertazzi. Nel 1961 fonda con Valeria Moriconi, Franco Enriquez, Emanuele Luzzati (a loro si aggiunge in seguito Mario Scaccia) la Compagnia dei Quattro, gruppo artistico che ha rappresentato una forza innovativa e significativa nel panorama teatrale italiano. Con la regia di Franco Enriquez è Bèrenger nella prima rappresentazione italiana de Il Rinoceronte di Eugène Jonesco. Con la Compagnia dei Quattro porta in scena nei più grandi teatri italiani Shakespeare, Beckett, Pasolini, Marlowe-Brecht, Del Buono, Codignola, Garcia Lorca, famosa la loro edizione de la Bisbetica domata di Shakespeare portata in scena in Italia e in varie città europee. Diretto da Luca Ronconi è protagonista nell’Orestea di Eschilo al Bitef di Belgrado, alla Sorbona di Parigi e alla Biennale di Venezia. Ha lavorato con i maggiori registi italiani ed è stato protagonista nei più grandi Teatri Stabili italiani: Stabile di Milano, Stabile di Torino, Stabile di Genova, Stabile del Friuli-Venzia-Giulia. Fra gli autori più amati Shakespeare, Dostoevskij, Beckett, è il primo Krapp italiano de L'ultimo nastro di Krapp e il primo a portare in Italia Atto senza parole. Nel 1974 ha scritto, interpretato e diretto I quaderni di conversazione di Ludwig van Beethoven. Lo spettacolo è poi ripreso nella stagione 1994/1995 per 154 repliche. Glauco Mauri con Roberto Sturno nel 1981 fonda la Compagnia Glauco Mauri, divenuta poi Mauri–Sturno, Il signor Puntila e il suo servo Matti di Bertolt Brecht, da loro interpretato, con la regia di Egisto Marcucci, è il primo spettacolo prodotto. E' interprete, con Roberto Sturno, e cura la regia di: Edipo Re – Edipo a Colono, Filottete di Sofocle e Philoktet di Heiner Müller, Re Lear e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Nel 1983 è Ivan in Ivan il terribile di Prokof'ev diretto da Jurij Ahronovitch nella piazza del Campidoglio a Roma. Con la regia di Marco Sciaccaluga è Malvolio ne La dodicesima notte di Shakespeare. Nel 1986 mette in scena Faust (I e II parte) di Goethe, e I re, i buffoni e l'amore, una serata con William Shakespeare spettacolo basato su canzoni del Cinquecento e brani tratti dai sonetti del drammaturgo inglese. E' interprete e regista di Una vita nel Teatro di David Mamet e Il canto del Cigno di Anton Cechov, due atti unici raccolti in un unico spettacolo, del Don Giovanni di Molière, di Dal silenzio al silenzio, atti unici di Beckett. Firma la regia del Riccardo II di Skakespeare, e de L'Idiota di Doestoevskij, protagonista dei due spettacoli è Roberto Sturno. Nel febbraio del 1993 partecipa con Roberto Sturno e il pianista Michele Campanella ad una serata di melologhi al Teatro alla Scala di Milano. E' Martino Lori in Tutto per bene di Luigi Pirandello con la regia di Guido De Monticelli, lo spettacolo totalizza 316 repliche in 93 città italiane. Rimette in scena e interpreta Edipo Re – Edipo a Colono di Sofocle, lo spettacolo realizza in due stagioni consecutive 304 repliche. Nel 1996 inaugura la stagione lirica del Comunale di Treviso come regista del Macbeth di Giuseppe Verdi con la direzione di Donato Renzetti. Nel ruolo di Prospero, e con Sturno nel ruolo di Calibano, mette in scena La Tempesta di Shakespeare che replica per 323 volte nei maggiori teatri italiani. Con Re Lear (1985), Faust (1986), Edipo Re – Edipo a Colono (1996), la compagnia vince il Biglietto d’oro Agis, riconoscimento assegnato allo spettacolo di prosa più visto dell'anno. Dal suo debutto ad oggi ha sempre partecipato a tutte le stagioni teatrali recitando più volte in spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa, al Teatro Romano di Verona, e poi al Festival di Spoleto, di Benevento e di Asti. Ha interpretato ben 24 diversi ruoli shakespeariani, fra gli altri: Shylock, Prospero, Petruccio, Macbeth, Re Lear, Riccardo II, Riccardo III, Tito Andronico, Bottom. Nel 1997 è Direttore Artistico del Teatro Olimpico di Vicenza per la 51ª stagione di spettacoli classici del Festival d'Autunno. In ambito cinematografico è interprete principale ne La Cina è vicina di Marco Bellocchio, e ha preso parte ai film: L'ospite di Liliana Cavani, Profondo rosso di Dario Argento, Ecce Bombo di Nanni Moretti. In televisione è stato fra i protagonisti della stagione d’oro dei grandi “sceneggiati” trasmessi dalla RAI, fra le molte partecipazioni da ricordare un grande successo personale con I demoni di Dostoevskij, I Buddenbrook di Thomas Mann e con Coralba; numerose anche le sue partecipazioni a produzioni radiofoniche. Nel 1998 interpreta Enrico IV di Pirandello diretto da Maurizio Scaparro, ed è ancora regista del Macbeth di Verdi con la direzione di Gustav Khunn al Teatro San Carlo di Napoli. Sua la regia de Il Rinoceronte di Eugène Ionesco, nel quale interpreta il ruolo di Jean mentre il protagonista Bèrenger è Roberto Sturno. Nel 1999, dopo quindici anni affronta per la seconda volta da regista e protagonista Re Lear di Shakespeare. Nel 2000 mette in scena, con grande successo, Variazioni Enigmatiche un testo del drammaturgo francese Eric-Emmanuel Schmitt. Lo spettacolo è ripreso dalla RAI e mandato in onda nel programma Palcoscenico di RAI Due il 20 ottobre del 2002, con la regia televisiva di Roberto Capanna. Negli anni successivi cura la regia e interpreta Volpone di Ben Jonson, Il bugiardo di Carlo Goldoni, Delitto e castigo di Dostoevskij, replicato per 271 volte, e un nuovo allestimento del Faust di Goethe. Nel 2008 cura l’adattamento e mette in scena Il Vangelo secondo Pilato di E-E Schimtt, tratto dal fortunato libro dell’autore francese. Mette in scena, L’inganno (Sleuth) di Anthony Shaffer; questi ultimi due spettacoli, con Roberto Sturno coprotagonista, rimangono sulle scene italiane per due stagioni consecutive. Nella stagione 2011/2012 e 2012/2013 è Papà Briquet in Quello che prende gli schiaffi, sua la regia e la libera versione tratta dall’omonimo testo teatrale di Leonid Nikolaevič Andreev. Nel 2013, insieme a Roberto Sturno, porta nei teatri italiani Da Krapp a Senza parole, quattro atti unici di Samuel Beckett preceduti da Il Prologo (una citazione delle battute e delle osservazioni di Beckett sulla vita e sul teatro) lo spettacolo sarà ripreso nella stagione 2013/2014. Nel 2014 metterà in scena e interpreterà con Roberto Sturno Una pura formalità, suo adattamento dal film di Giuseppe Tornatore. Glauco Mauri, oltre ai numerosi premi per la sua attività artistica, è "Grande Ufficiale", Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza conferitagli dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro, e Cittadino onorario della sua città: Pesaro. Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 29 gennaio 2014

Enel Green Power a Radicondoli per il teleriscaldamento geometrico


 
 
A Radicondoli parte  il teleriscaldamento geotermico: ad annunciare l’avvio dei lavori è il Sindaco di Radicondoli, Emiliano Bravi, durante il convegno “Risorsa geotermica, oltre la produzione elettrica: a Radicondoli parte il teleriscaldamento”, svoltosi  a Radicondoli presso il Palazzo Bizzarrini grazie alla collaborazione tra Comune, Co.Svi.G (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) ed Enel Green Power.
Radicondoli si aggiunge così alla lista dei comuni toscani che già utilizzano il vapore residuo delle centrali a fini termici sia per il teleriscaldamento sia per attività produttive. Grazie al calore geotermico il teleriscaldamento è infatti già attivo a Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo e Santa Fiora; a questi si aggiungeranno presto Montieri, Chiusdino e appunto Radicondoli. Anche l’impiego del vapore geotermico nelle attività produttive sta assumendo caratteristiche interessanti: sono circa 250mila i metri quadrati di serre che lo utilizzano in sostituzione dei combustibili fossili, tra queste anche la Parvus Flos di Radicondoli che nel corso dei lavori ha illustrato la sua esperienza insieme ai progetti presentati da Geo Serra e dalla società agricola Anqua.
Roberto Parri, Responsabile Esercizio Impianti geotermici di Enel Green Power, ha fatto un quadro sulla situazione toscana e italiana dei teleriscaldamenti sottolineando come sia importante utilizzare calore alla più bassa temperatura in virtù delle necessità in modo da estendere le aree in cui in Italia è possibile utilizzare calore geotermico. Attualmente in Toscana sono circa 6.000 le utenze che utilizzano il teleriscaldamento geotermico. A Radicondoli l’impianto scambiatore di calore sarà adiacente alla centrale geotermica di Rancia 1, nel Comune di Radicondoli, e i lavori di costruzione dell’impianto partiranno nelle prossime settimane per giungere a conclusione in circa 2 anni.
Al convegno sono intervenuti Piero Ceccarelli, Sergio Chiacchella, rispettivamente Amministratore e Direttore di CoSviG, Loredana Torsello Direttore di EnerGea; il Sindaco di Radicondoli Emiliano Bravi e l’Assessore all’ambiente Flavio Lippi; Roberto Amidei Direttore Ges Pomarance, Roberto Parri di Enel Green Power, Aldo Ianniello, Dirigente del settore Energia della Regione Toscana. Le conclusioni sono state affidate a Simone Bezzini, Presidente della Provincia di Siena, che tra le altre cose ha ricordato le iniziative della Provincia per il raggiungimento dell’obiettivo “Siena Carbon Free”.
Del Bimbo Fabrizio
 
 
 

lunedì 27 gennaio 2014

"Una volta nella vita", una mostra curata da Marco Ferri alla Galleria Palatina

Dal 28 gennaio al 27 aprile 2014 a Firenze, Sala Bianca di Palazzo Pitti. Tre documenti archivistici di Michelangelo; un disegno di Raffaello; il certificato di battesimo di Leonardo da Vinci e un altro testo che reca le sue postille; una lezione scritta di Galileo sull’Inferno di Dante; opere di Andrea Mantegna, Alessandro Allori e Giovanni Stradano; autografi di Girolamo Savonarola, Poliziano, Cosimo I de’ Medici, Joachim Winckelmann, Ugo Foscolo, Giuseppe Pelli Bencivenni, Giovanni Fabbroni, Pietro Vieusseux, Eugenio Barsanti, Vasco Pratolini, Eduardo De Filippo e Dino Campana, del Premio Nobel Eugenio Montale, presente anche con due inediti acquerelli. Tutto questo, e molto altro, è possibile ammirare nella mostra, che apre il programma di “Un anno ad arte 2014” dal titolo Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze in programma dal 28 gennaio al 27 aprile 2014 nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Promossa dal Polo Museale Fiorentino, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica della Toscana, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il settore Biblioteche, Archivi, Istituti Culturali della Regione Toscana, Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la mostra nasce da un progetto sostenuto dalla Fondazione Florens per i beni culturali e ambientali, è diretta da Alessandro Cecchi (Direttore della Galleria Palatina) e curata dallo studioso e storico Marco Ferri.
una volta nella vita 2Obiettivo dell’esposizione -che propone all’attenzione dei visitatori ben 133 pezzi tra documenti manoscritti, libri e disegni, provenienti da 33 enti cittadini -è offrire a tutti l’opportunità “unica” di ammirare una selezione di tesori cartacei custoditi in alcuni dei principali “scrigni” culturali della città. E tra questi non mancherà una selezione di inediti, sequenza di “mai visti” di carta che arrivano da vari archivi e biblioteche. Il primo riguarda Michelangelo Buonarroti ed è una paginetta recante alcuni Schizzi di blocchi di marmo con sagoma per una crocifissione, in pratica le istruzioni per “cavare” dalla montagna alcuni blocchi lapidei tra cui uno a forma di croce pronto per essere scolpito. Mostrato a Vienna nel 1997, il documento custodito nell’Archivio della Fondazione Casa Buonarroti in Italia non è mai stato esposto in pubblico. Grazie alla mostra di Palazzo Pitti, per la prima volta si potranno ammirare antichi manoscritti -tra cui un corale del XIII secolo -provenienti dagli archivi della Misericordia di Firenze, del Convento della Santissima Annunziata e dei Buonuomini di San Martino, enti che non avevano mai effettuato prestiti. E ancora: tra i documenti e i libri si segnalano il primo vocabolario della Crusca del 1612, l’edizione de Le vite di Vasari del 1568, il primo numero di Topolino del 1932, un copialettere di Bianca Cappello, una mezza dozzina di esemplari della Divina Commedia (tra cui una con le illustrazioni di Alessandro Botticelli), l’atto di concessione del re Luigi XI di Francia a Piero de’ Medici per inserire i gigli di Francia nello stemma della dinastia toscana, la legge di Pietro Leopoldo di Lorena che nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana, il Libro di Montaperti, il Testamento di Folco Portinari, un papiro del I secolo avanti Cristo. A questa parata di meraviglie si aggiungono documenti e libri che arrivano da un archivio e da una biblioteca momentaneamente non accessibili al pubblico: l’Archivio dell’Accademia degli Immobili, che rappresenta la “memoria” documentaria del Teatro della Pergola, e la Biblioteca della Banca CR Firenze che dovrebbe aprire al pubblico entro il 2014 in via Bufalini. Nell’ambito della mostra, l’Accademia dei Georgofili proporrà, tra i vari pezzi archivistici, anche un inedito disegno (degli anni Quaranta del Novecento per una pubblicazione per ragazzi) realizzato da Sergio Tofano, in arte Sto, mentre dalla Biblioteca degli Uffizi arriverà una delle numerose missive appartenenti al fondo delle cosiddette “Carte Fedi”, in cui figurano le tante lettere – tutte inedite -raccolte da Anna Franchi che riportavano disegni e schizzi dei pittori macchiaioli più famosi, da Lega a Fattori, a Signorini. La mostra si apre con un pannello che riporta la lettera che Giovanni Fabbroni, quale rappresentante del Governo provvisorio delegato dalla Reggenza della Toscana, scrisse nel 1800 all’allora primo console di Francia, Napoleone Bonaparte, con cui richiese “protezione per le arti e la scienza e si implorano immunità e salvezza per tutti i pubblici stabilimenti destinati all’istruzione”. Prosegue poi con le teche -una per ogni ente -nelle quali sono visibili i “gioielli” selezionati per l’esposizione, ognuno corredato di didascalia. In aggiunta al percorso espositivo principale, una limitata sezione sarà dedicata alle conseguenze patite dal patrimonio archivistico e librario fiorentino in due momenti drammatici della storia cittadina: l’alluvione del 1966 e la bomba di via dei Georgofili del 1993. Nella teca che concluderà il percorso, i visitatori avranno la possibilità di vedere da vicino tre pezzi archivistici e librari ancora alluvionati e non restaurati, oltre a un libro sventrato dall’ordigno che esplose 21 anni fa. Sarà un monito per tutti, per rammentare che il nostro patrimonio culturale, soprattutto quello “meno frequentato” dalle esposizioni, non solo è degno di essere ammirato, ma necessita di tutte le nostre attenzioni. Nicoletta Curradi Fabrizio DEl Bimbo

sabato 25 gennaio 2014

Una nuova politica industriale per lo sviluppo dell'Italia, un convegno a Firenze

Una efficace politica industriale è oggi necessaria per rilanciare lo sviluppo del Paese. Questo l’obiettivo strategico che tutti i soggetti istituzionali ed economici si impegnano a perseguire. E’ quanto emerge dal convegno “Alla ricerca di una nuova politica industriale. Dall’Europa ai territori”, organizzato da Banca CR Firenze e Confindustria Toscana Piccola Industria presso l’auditorium di Banca CR Firenze.



La globalizzazione ha scatenato una contesa agguerrita sulla localizzazione delle attività economiche tra le diverse aree produttive del pianeta, con il prevalere alcune a discapito di altre. A questo si somma l’emergenza della crisi economica, che reclama risposte che solo la politica industriale può tornare a dare. Puntare sul manifatturiero per rilanciare lo sviluppo è quindi vitale nelle politiche di Unione Europea, USA, Cina: le politiche fiscali e monetarie stanno dimostrando di non riuscire più ad essere risolutive, anche per i numerosi vincoli che ne rendono difficile un ulteriore loro utilizzo per rilanciare la crescita.
Anche i segnali a livello internazionale vedono un progressivo miglioramento della produttività industriale, con un positivo effetto anche sul nostro Paese: a novembre 2013 il fatturato dell’industria italiana, dopo 22 mesi di cali consecutivi, torna a crescere (+0,9%), insieme agli ordinativi (+2,3%). L’Italia può credere nella ripresa grazie alla storica forza della sua industria manifatturiera, seconda in Europa solo alla Germania.

Alla luce di tali considerazioni, il convegno è stata l’occasione di confronto tra rappresentanti istituzionali europei, regionali ed industriali - insieme a banche, imprese e lavoratori - su come orientare scelte e proposte verso obiettivi chiari di politica industriale, indirizzati a generare nuove idee per lo sviluppo, investire sulle conoscenze distintive per le filiere produttive di eccellenza, salvaguardare dalla crisi finanziaria il tessuto produttivo, rafforzare la fascia di imprese strutturate capaci di crescere in modo sostenuto, dare immediati impulsi alla crescita.

L’ampia e autorevole platea degli interventi è stata inaugurata da Giuseppe Morbidelli, Presidente Banca CR Firenze, e da Pierfrancesco Pacini, Presidente Confindustria Toscana, a cui è seguita la relazione di Antonio Tajani, Vicepresidente Commissione Europea e Responsabile industria e imprenditoria.

A livello legislativo l’Unione Europea ha varato un’innovativa politica industriale integrata, mentre l’Italia, nell’ultimo biennio, ha preso alcune misure importanti benché non ancora del tutto attuate. Il quadro complessivo della nostra politica industriale resta ancora debole, tra problemi di sovrapposizione e confusione tra competenze nazionali e regionali e tempi di applicazione decisamente troppo lunghi rispetto alle necessità di risposte rapide ed efficaci.

La relazione del Vicepresidente Tajani ha sollecitato il dibattito nell’ambito della tavola rotonda, che ha visto istituzioni locali, imprese e lavoratori a confronto: Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana, Giuseppe Ponzi, Presidente Confindustria Toscana Piccola Industria, Gianluigi Viscardi, Presidente Confindustria Lombardia Piccola Industria, e Alessio Gramolati, Segretario Generale CGIL Toscana.
E’ emersa la conferma che mai come oggi esista un consenso larghissimo e uno straordinario impegno nel rimettere l’industria manifatturiera al centro dell’azione di governo europea, nazionale e locale. Le istituzioni - dall’Europa, agli Stati, alle Regioni - condividono le linee fondanti delle azioni da intraprendere, le parti sociali approvano documenti comuni, Regioni di diverso orientamento politico - come Toscana e Lombardia - attribuiscono priorità al rilancio del manifatturiero, approvano nuove leggi per la competitività e delineano programmi non dissimili. Le Regioni, in particolare, sono oggi in una fase importante perché stanno programmando l’utilizzo dei Fondi Strutturali europei per il periodo 2014/2020 e stanno definendo le nuove Smart Specialization Strategies, attraverso le quali si sta impostando un approccio basato sulle conoscenze strategiche per lo sviluppo di filiere industriali, superando l’approccio delle politiche settoriali.

Con gli interventi di Alberto Baban, Presidente Confindustria Piccola Industria, e di Giuseppe Coco, Professore ordinario di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa dell’Università di Firenze, si è ribadito il ruolo centrale dell’impresa e della politica industriale anche nelle recenti iniziative avviate a livello nazionale extra governativo. Basti pensare al  documento “Un progetto di Confindustria per l’Italia – crescere si può, si deve” o a quello, sottoscritto di proposte comuni al Governo sottoscritto da Confindustria, CGIL, CISL e UIL lo scorso settembre: l’esigenza di rilanciare la politica industriale è condivisa dalle parti sociali e sostanziata con una serie di priorità e misure concrete. Le imprese, in particolare, chiedono una nuova politica industriale in cui il fisco assuma un ruolo chiave: ridurre il carico fiscale su lavoro e imprese, utilizzando la leva fiscale anche per rilanciare gli investimenti produttivi e il rinnovo tecnologico delle imprese nonché il loro rafforzamento patrimoniale.

Le conclusioni sono state affidate a Gian Maria Gros Pietro, Presidente Consiglio di Gestione Intesa Sanpaolo. La sfida posta dalla nuova complessità degli attori, a livello istituzionale, economico e sociale, richiede forme diverse di programmazione e di gestione della politica industriale. Le banche, come Intesa Sanpaolo e tutte la banche del Gruppo che a livello locale sostengono ogni giorno le imprese sui territori, sono pronte ad essere parte attiva nel processo di condivisione delle strategie e nel supporto alle iniziative avviate, puntando con decisione su una nuova politica industriale che, con un salto di qualità, si affermi come uno strumento essenziale di governo dell’economia nel nostro Paese.
Cruciale resta però la sfida dei tempi, poiché tra la definizione delle politiche e la loro esecuzione intercorre un lasso di tempo che, ancora oggi, fa perdere efficacia agli interventi: le modalità attuative sono il vero nodo, poiché la qualità e l’efficacia delle politiche si giocano ancora troppo sugli aspetti gestionali.

Fabrizio Del Bimbo

sabato 18 gennaio 2014

Children from Spain, grande successo al 78° Pitti Bimbo a Firenze

Si è svolta davanti ad un affolllato parterre di ospiti la sfilata di Children from Spain durante il 78° Pitti Bimbo. Un magico eclettismo caratterizza la moda bimbo spagnola per il prossimo autunno inverno 2014-15. Echi vintage continuano a riverberare come mood british ed estetiche anni ‘60. La città è il quadro di riferimento con uno stile urbano, dove grafiche e il mood sport chic sono i protagonisti. Allo stesso tempo, l'impegno e l’attenzione per l'ambiente viene esaltato con l’utilizzo di texture naturali e motivi animalier. Il risultato è un mix di tessuti, stampe e disegni che invitano a rivendicare uno stile molto personale fatto di gioco e di colori.
BARCAROLA Matilda Sottile evocazione di meravigliose feste nel palazzo dei nostri sogni. Le nuove principesse sono poetiche, naturali e pratiche, ma soprattutto fantasiose. Uniscono i loro vestiti, rompendo gli schemi, mescolando concetti. Un’aria molto chic che pervade abiti, shorts, minigonne e giacche dal taglio asimmetrico e mixando tessuti; seta, lana, pizzi, paillette e ricami con nastri a effetto rilievo. I nuovi tessuti tecnici portano contemporaneità, aprendo una porta sul futuro. L'armonia è data dalle tonalità oro, sabbia, rosa e rosso lacca con tocchi di classico intramontabile con il navy e il nero. BÓBOLI Raining Colors La collezione autunno inverno è una pioggia di colori. L'intera gamma di verdi, rosa e gialli si combinano in quadri, stampe e righe, con una proposta molto invernale. La tonalità in grigio che fa da sfondo evidenzia ancora più queste tonalità vivide. Per le bambine quadretti double face, fantasie, cappotti in lana dai colori vivaci, parka stampati e reversibili. Per i bambini, i colori sono sempre allegri, ma con un delavé che dona un’aria più retro. CÓNDOR Mariposas de invierno Farfalle colorate e colori raffinati risvegliano l'ispirazione per questa collezione dalle linee pulite. La fusione delle tonalità ocra con gli azzurri dei pomeriggi invernali, il colore del ghiaccio con il rosso sangue, il grigio scuro delle montagne di notte con il bagliore delle stelle brillanti, invitano a sognare le ali delle farfalle, delicate ed eleganti, come gli abiti di questa collezione, con cui bambine e bambini si sentiranno così leggeri da poter volare. DESIGUAL Why? Con "Why '?" ogni bambina può essere chi vuole, perché la collezione presenta capi per tutti gusti affinché tutte possano trovare un vestito a propria misura rafforzando la curiosità e il carisma individuale di ciascuna. Vestiti spaziali, divertenti, pieni di colore e geometrie per le più speciali e ... spaziali! Fantasie dell’ Estremo Oriente, con molto tulle, molto rosa, fiori e paillette per le aspiranti principesse. E per le reginette della scuola motivi musicali con accenti punk e british per essere le più glam. Per i bambini una collezione fresca, informale e divertente, dove ogni bambino può trovare il proprio stile. Scarpe sportive e palloni stampati per chi ha l’anima da sportivo; camicie con disegni a penna e giacche molto "college" per i più bravi a scuola, e per coloro che non lo sono così tanto ... stampe punk, felpe anni ‘90 e jeans con un tocco cargo. LOSÁN Urban Games Divertimento e colori riempiono la proposta di questo inverno. Nella tavolozza spicca la gamma dei blu, rossi e arancioni, con tocchi brillanti come il giallo, il verde menta e dettagli fluo. Per le bambine, il punk è proposto sotto forma di tartan rosso abbinato con il nero dei leggings, pantaloni e gonne. Predominano anche i degradé per stampe animalier e motivi geometrici d’ispirazione Navajo. Per i bambini, outfit molto urban con stampe ispirate all’ hip-hop e agli sport cittadini. Lo stile college, dal mood campestre e british, viene proposto in cappotti imbottiti e tonalità bordeaux e verde caccia. MAYORAL Anastasia · Charlotte · Scarlett · Northern Harbours · In the Woods Cinque tendenze caratterizzano la proposta Autunno Inverno 2014-15. Per le bambine, Anastasia riprende i miti dell'antica Grecia attraverso tessuti trapuntati dal tocco sofisticato, tessuti strutturati e similpelle. Mantenendo lo stile classico d’ispirazione vintage, Charlotte invita al rinnovamento con stampe geometriche e un mix di filati tricot per dare un effetto traforato e spugnoso. La favola e il bosco con il suo fascino rustico contraddistinguono il tema Scarlett. Tessuti riciclati e naturali sono proposti in capi in maglia, filato d’angora e alpaca per capi oversize con motivi animalier e pois. Per i bambini, il tema Northern Harbours è ispirato ai porti dei paesi nordici e presenta un trend navy, con dettagli di accessori dorati, righe e maglie a coste. Con In the Woods, il minimalismo sporty chic esprime un buon compromesso e un forte impegno ambientale attraverso il modo di vestire. In questa proposta, abbondano camicie foderate e grafiche ispirate alla natura. NANOS Retro 20’s Questa collezione è caratterizzata da una certa aria vintage, un tocco di minimalismo e tonalità intense. L’ispirazione vintage è nei tagli anni Venti; le grafiche e i colori ricordano il più puro stile londinese degli anni Sessanta. Eclettismo, mix di texture e fantasie diverse. Il gioco di tessuti con fustagno, lurex e velluto, ricercano comfort e un’ estetica impeccabile. Mix di fiori e quadri. Gli accessori prendono sempre più forza nelle collezioni presentando borse, colletti in pelle, cerchietti e foulard che completano il total look. PAN CON CHOCOLATE In questa nuova collezione, allo stile più tradizionale si aggiungono i motivi figurativi d’ispirazione medievale. In uno sfoggio di romanticismo spiccano i dettagli più glamour come i fiori in velluto, tessuti devoré, le pelli e motivi animalier. Per i bebè invece un’immagine dolce, senza tempo, ma sempre in tendenza con i toni della stagione. Nicoletta Curradi

mercoledì 15 gennaio 2014

Media allo specchio


Il prossimo  16 gennaio 14 relatori tra giornalisti, scrittori e intellettuali da tutto il mondo insieme a Firenze per il convegno internazionale alla Chiesa di S. Jacopo in Campo Corbolini
MEDIA ALLO SPECCHIO: GIORNALISMO E LETTERATURA
Focus su Pirandello, Pasolini, Quasimodo, Fallaci, Morante, Sciascia, Ortese, Bassani, Tabucchi, Papini, Pomilio, Manganelli, Bonaviri e sui toscani maledetti...
Scrittori italiani e stranieri che hanno praticato l’attività giornalistica dal Settecento fino ai giorni nostri saranno al centro del convegno internazionale ‘Media allo specchio. Giornalismo e Letteratura” in programma giovedì 16 gennaio dalle 10 alle 19 alla Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini di Firenze (via Faenza, 43).
L’evento, a cura di Eny Di Iorio e Franco Zangrilli e promosso dall’Istituto Lorenzo de’ Medici, si pone l’obiettivo di confrontare in modo dettagliato la scrittura giornalistica e la scrittura letteraria, mettendo insieme e dando voce a un gruppo di giornalisti, intellettuali, scrittori, studiosi dell’informazione, della letteratura e di altre discipline provenienti da tutto il mondo.
Comincia alle ore 10, dopo i saluti di Carla e Fabrizio Guarducci, Direttore e Presidente dell’Istituto Lorenzo de’ Medici, Lisa Sarti del CUNY (The City University of New York) dà il via alla prima sessione - presieduta da Franco Zangrilli - analizzando ‘Pirandello e la stampa americana’. A seguire, i focus sulle figure di Giovanni Papini a cura di M. Belén Hernández González (Universidad de Murcia), di Salvatore Quasimodo visto nei panni di poeta e giornalista da Eny Di Iorio (Istituto Lorenzo de’ Medici), di Elsa Morante grazie al contributo di Domenica Elisa Cicala (Alpen – Adria Universität Klagenfurt), di Anna Maria Ortese con lo speech di Andrea Baldi (Rutgers University), di Giorgio Bassani insieme a Andrea Guiati (State University College at Buffalo), per terminare la mattina con la giornalista e scrittrice Letizia D’Angelo e ‘I toscani maledetti tra giornalismo e letteratura’.
La sessione pomeridiana, presieduta da Eny Di Iorio, prende il via alle 15 con Wanda Santini dell’Università di Toronto e il suo approfondimento su Mario Pomilio. Leonardo Sciascia è invece affrontato da Alessandro di Prima (University of Galway), mentre la firma de La Repubblica Sebastiano Triulzi racconta ‘Fantascienza e giornalismo di Manganelli’. Dall’Università di Debreceni Egyetem Olasz Tanzék, Istvan Puskas presenta ‘Pasolini spettatore di televisione’, a cui seguono ‘Bonaviri e il Corriere della Sera’ con Michelangelo Fino dell’Università di Cassino e le riflessioni su ‘La Rabbia e l’orgoglio’ di Oriana Fallaci insieme a Teodora Nicoletta Pascu (Università di Catania). Conclude il convegno Franco Zangrilli (City University of New York, Baruch College) e la sua analisi ‘New Journalism di Tabucchi?’.
Del Bimbo Fabrizio


Alla Misericordia di Firenze viene attivato Sportello Unico Disabilità




Sono 20 i volontari dell’Arciconfraternita formati per aiutare famiglie, medici di base e operatori ad orientarsi tra le maglie della burocrazia
 Lo Sportello Unico Disabilità – SUD - della Misericordia di Firenze è un servizio gratuito d’informazione e orientamento sui servizi di area sanitaria, legale, sociale, scolastica, previdenza ed inclusione sociale a disposizione delle persone con disabilità residenti nel territorio fiorentino. L’obiettivo dello Sportello Unico Disabilità, attivo dal 13 gennaio, è quello di divenire un riferimento concreto per individuare il percorso da intraprendere ed evitare che famiglie, ma anche medici di base, insegnanti, operatori e associazioni, si ritrovino, come accade ora, in iter burocratici poco chiari e non alla portata di tutti.
Il nuovo servizio della Misericordia di Firenze è stato presentato oggi nella sede di piazza Duomo alla presenza del vice sindaco di Firenze Stefania Saccardi, del responsabile dell’ufficio della segreteria dell’Assessorato al Diritto alla Salute della Regione Toscana Rossano Mancusi, della dirigente Ufficio Scolastico provinciale di Firenze Rosa De Pasquale e della neuropsichiatra infantile ASL 10 Firenze Nerina Landi oltre al Provveditore della Misericordia di Firenze Andrea Ceccherini.
Lo sportello si trova nella sede degli Ambulatori della Misericordia di Firenze di via del Sansovino 176, ed è aperto al pubblico il lunedì dalle 9.30 alle 15.30 e il giovedì dalle 9.30 alle 19.30 con orario continuato. Sono stati 20 i volontari formati che hanno partecipato al corso durato due (dal 30 settembre al 25 novembre).
Tutte le informazioni e i recapiti li trovate sul sito www.misericordia.firenze.it<http://www.misericordia.firenze.it> nella sezione disabilità e nella sezione dedicata ai Servizi alla famiglia.
Del Bimbo Fabrizio


Atlete azzurre di sci all'Abetone


Ci saranno  atlete azzurre della coppe del mondo , tra le altre,   Federica Brignone, Chiara Costazza, Irene Curtoni e   Manuela Moelgg. Denise Karbon è già già presente in stazione dallo scorso sabato. In programma per loro  allenamenti e la partecipazione alle Gare Fis – Trofeo Renault Selection  Una tappa importante in vista delle  imminenti olimpiadi invernali di Sochi.
Si tinge di azzurro l’Abetone, con l’arrivo  (mercoledì 15 gennaio), di una nutrita pattuglia di  gigantiste e  slalomiste della squadra di Coppa del Mondo di sci alpino.    Da sabato sorso (11 gennaio) è già presente in stazione  Denise Karbon, che si è allenata allo  Stadio di Slalom e domani scenderà in pista per lo  slalom gigante, prima delle tre gare Fis valide per il Trofeo Renault Selection organizzate dallo Sci Club Abetone.  L’altoatesina sarà  poi affiancata  da domani sera da Federica Brignone, Chiara Costazza, Manuela Moelgg, Irene Curtoni, Michela Azzola,  Sabrina Fanchini, Sarah Pardeller e Marta Benzoni, in arrivo da  Flachau (Austria), dove oggi (14 gennaio) è in programma uno slalom in notturna.  
Tutte le atlete prenderanno parte ai due slalom Fis “Trofeo Renault Selection” in programma il 16 e 17 gennaio,  sempre allo Stadio di Slalom. Le atlete saranno accompagnate dal responsabile di Coppa del Mondo per le discipline tecniche Livio Magoni, che anche da questi giorni di prove trarrà importanti spunti in vista delle selezioni per le Olimpiadi invernali di Sochi.  
Oltre alle azzurre più note sono attese all’Abetone 150 atlete,  italiane provenienti da tutti  i Comitati italiani  e 12 concorrenti  straniere. Un appuntamento importante dunque, che conferma la collocazione agonistica internazionale dell’Abetone, la qualità dei suoi tracciati e  dello staff organizzativo e tecnico della stazione.  
Del Bimbo Fabrizio

' La democrazia del corpo '13-'14' al Cango di Firenze


Dal 29 novembre 2013 > 09 marzo 2014
CANGO Cantieri Goldonetta, via Santa Maria 25 - Firenze
 
Al Cango Cantieri Goldonetta Firenze un focus sulle ultime produzioni della Compagnia Virgilio Sieni che stanno raccogliendo consensi in contesti nazionali e internazionali.
Il nuovo allestimento del “DE ANIMA” (17>19 gennaio): corpi che emergono dal vuoto, arlecchini picassiani, giochi di amici, in un’atmosfera sospesa e rarefatta.
La ripresa di SONATE BACH_di fronte al dolore degli altri” (21>23 febbraio): undici coreografie intrise di suggestioni pittoriche e dedicate ad altrettanti conflitti recenti.
La nuova creazione ESERCIZI DI PRIMAVERA” (27 febbraio>9 marzo), che ha recentemente debuttato a Reggio Emilia. Dedicata alle comunità in via di estinzione, esplora la ritualità del corpo che si prepara al cambiamento.
da venerdì 17 a sabato 18 gennaio ore 21.00  //  domenica 19 gennaio ore 16.30
Compagnia Virgilio Sieni
DE ANIMA
regia, coreografia Virgilio Sieni
interpretazione e collaborazione Giulia Mureddu, Sara Sguotti, Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Davide Valrosso, Luca Zanni
produzione La Biennale di Venezia, Compagnia Virgilio Sieni

Il De Anima è "un lavoro che guarda all'origine delle cose", uno squarcio su un frangente di vita sospesa, che chiama in causa Aristotele e le sue teorizzazioni sull'anima come forma incorporata nella materia, immanente al corpo e ad esso legata da vincoli indissolubili e imprescindibili.
De Anima è un affresco rarefatto e inquieto, che ha il tenue cromatismo degli affreschi del Tiepolo e la spigolosità delle figure di Balthus.
Sul palcoscenico aperto si muovono sei presenze di picassiana memoria, inquiete e disarticolate eppure dotate di una lievità struggente, perfetta: sei arlecchini senza maschera, che emergono e scompaiono da quel fondale "rosa Tiepolo" che è unico elemento aggiunto al palcoscenico nudo. Tra impeti giocosi, malinconiche attese e tocchi di tenue clownerie, questi manichini filiformi e leggeri disegnano quadri distinti eppure accomunati da un fil rouge fatto di slanci e sospensioni.
Virgilio Sieni porta sul palcoscenico una sinfonia di personaggi irreali e sghembi, attingendo a piene mani dall'iconografia picassiana dei periodi blu e rosa: un mondo di malinconici saltimbanchi, che si colloca alla base delle suggestioni visive che popolano il De Anima.
CANGO Cantieri Goldonetta, via Santa Maria 25 – Firenze
Tel. 055 2280525 / 2337681 - cango@sienidanza.it  -  www.cango.fi.it

Del Bimbo Fabrizio

giovedì 9 gennaio 2014

"Il potere dello sguardo" alle Cappelle Medicee

Dal 08 Gennaio 2014 al 15 Marzo 2014

Firenze
Luogo: Museo delle Cappelle Medicee
Costo del biglietto: 6 euro, ridotto 3 euro
Telefono per informazioni: +39 055 2388721
 

Comunicato Stampa: Il prossimo 18 febbraio 2014 ricorrono i 450 anni dalla morte di Michelangelo Buonarroti, un anniversario che la Soprintendenza del Polo Museale Fiorentino e il gruppo editoriale UTET Grandi Opere - FMR hanno scelto di celebrare insieme a Firenze con “Il potere dello sguardo”, la mostra presso il Museo delle Cappelle Medicee che propone le suggestive immagini di Aurelio Amendola, fotografo d’arte esperto nel ritrarre opere scultoree.
Dall’8 gennaio al 15 marzo 2014, per quello che rappresenta il primo momento espositivo dell’anno in onore del maestro del Rinascimento, l’artista pistoiese espone 23 fotografie in bianco e nero - tutte stampate in grandi dimensioni - raffiguranti le sculture della Sagrestia Nuova di San Lorenzo, il David e i Prigioni. Si tratta di una selezione degli scatti realizzati per il volume di pregio Michelangelo. La dotta mano pubblicato da FMR che, per l’occasione, presenta un’anteprima dell’opera in forma digitale, in vista della sua diffusione al pubblico in programma a febbraio, nell’esatta concomitanza dell’anniversario.
Il percorso espositivo de “Il potere dello sguardo” presenta un primo gruppo di 15 immagini nella parte centrale della Cripta delle Cappelle Medicee, un secondo gruppo (quattro bellissime immagini del David) è collocato nella tribunetta di destra dove si trovano le sepolture di Cosimo I de’ Medici e di alcuni suoi familiari, mentre una terza sezione, con due fotografie dei Prigioni, è nella tribunetta opposta, dove riposano Ferdinando I, la moglie e due figli.
Oltre alle fotografie visibili nella Cripta, Amendola ne espone altre due - oggetto di una donazione al museo stesso da parte di Utet Grandi Opere FMR - che raffigurano alcuni particolari dei disegni murali presenti nella “stanza segreta” dove si crede Michelangelo si nascondesse per qualche tempo durante l’assedio di Firenze, nel 1530. Queste due grandi immagini sono esposte nella Cappellina di destra della Sagrestia Nuova, insieme al Coronamento metallico (disegnato dallo stesso Michelangelo) che una volta si trovava nella parte superiore della lanterna, sopra la stessa Sagrestia.
Sempre all’editore Utet Grandi Opere FMR si deve inoltre il catalogo della mostra, che offre ai visitatori una lettura non solo estetica del lavoro di Amendola. Come scrive il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini, nel testo introduttivo alla mostra “Alle prese con le sculture di Michelangelo, la risposta creativa di Amendola apre nuovi varchi alla comprensione e spalanca nuove porte al godimento intellettuale ed estetico di opere d'arte che - pur notissime - sono tuttavia miracolosamente rivelatrici di sé, sotto le luci e dinanzi agli obiettivi di un così grande maestro della fotografia del XX e del XXI secolo. Toccare con gli occhi, ecco una prima seppur confusamente espressa sensazione che le fotografie di Amendola mi suggeriscono, nel guardarle e riguardarle ogni volta come se fosse la prima”.
Aggiunge il Direttore del Museo delle Cappelle Medicee, Monica Bietti: “Grazie all’arte di Aurelio Amendola capace di restituire con “occhio indiscreto” la penetrazione nei più segreti incanti della materia e restituirle quel “contatto epidermico” che solo Michelangelo può avere avuto con il marmo da cui sono uscite le figure. La forza emotiva degli scatti michelangioleschi di Amendola, che già avevo voluto porre nel corridoio d’accesso alla Sagrestia Nuova, può guidare - grazie a questa iniziativa che apre le celebrazioni michelangiolesche - il pubblico verso una lettura più approfondita dell’insieme”.
Questo affascinante viaggio per immagini nell’arte michelangiolesca trova poi la sua naturale prosecuzione nelle pagine del volume di pregio a tiratura limitata e numerata Michelangelo. La dotta mano con cui la casa editrice FMR ha voluto inaugurare la propria produzione del 2014.
“Una scelta editoriale naturale - sottolinea il presidente del gruppo Utet Grandi Opere FMR, Fabio Lazzari - per chi, come noi, interpreta la propria funzione in un'ottica di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Michelangelo, che può essere considerato il simbolo dell’italianità nel mondo, è senz’altro un riferimento cui ispirarsi per ripartire, per quella rinascita etica ed estetica oltre che economica di cui oggi avvertiamo più che mai il bisogno”.
Dalla stretta collaborazione fra il gruppo editoriale e il Museo delle Cappelle Medicee, è nato un volume di grande formato, confezionato con materiali pregiati, di notevole impatto visivo e insieme di alto valore culturale, che propone una ricca e dettagliata rassegna iconografica.
In particolare l’opera scultorea dell’artista rivive attraverso 83 scatti del fotografo d’arte Aurelio Amendola, a cui si affianca una selezione di 46 dei più significativi disegni conservati da Casa Buonarroti, commentati da Pina Ragionieri, direttrice dell’istituzione culturale fiorentina.
Ma altre immagini di grande valore e significato corredano queste pagine: quelle degli straordinari affreschi della Cappella Sistina in San Pietro, riprodotti in ampio formato - a piena o doppia pagina - e stampate con tecniche che ne garantiscono la fedeltà cromatica esaltandone la luminosità. Inoltre il volume propone anche un’esclusiva: una sezione iconografica dedicata al Tondo Doni, dipinto conservato nella Galleria degli Uffizi, caratterizzata da splendidi ingrandimenti di dettagli che conservano intatta la loro nitidezza in alta definizione.
La stampa si avvale infatti di un’immagine in HD frutto dei sofisticati sistemi di acquisizione ed elaborazione digitale della società novarese Haltadefinizione® che prevede la ricomposizione di decine - talvolta centinaia - di singoli scatti in una unica immagine. Un procedimento che si avvale di tecnologie esclusive, collaudate dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma e i cui accorgimenti preservano l’opera in ogni fase della lavorazione, già adottate dall’equipe di Haltadefinizione® con diversi altri capolavori, quali il Cenacolo di Leonardo, gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, nonché, agli stessi Uffizi, le opere della Sala Botticelli
 
 
Fabrizio Del Bimbo

venerdì 3 gennaio 2014

Dutch Touch a Pitti Uomo n. 85

In occasione della manifestazione Pitti Immagine Uomo l’ambasciata dei Paesi Bassi a Roma ha organizzato l’evento ‘Dutch Touch, a Fashion and Food Experience’, mercoledì 9 gennaio all'Hotel Savoy di Firenze.
Originale, varia, innovativa e sostenibile. Queste sono le caratteristiche sia della Nuova Moda Olandese sia della Nuova Cucina Olandese. L’evento all’Hotel Savoy sarà un modo di incontrare ambedue in un piacevole connubio di creatività stilistica e culinaria.
Angelique Westerhof, direttrice della Dutch Fashion Foundation, racconterà i recenti sviluppi e prospettive del settore moda nei Paesi Bassi, presentando marchi di successo e stilisti emergenti come The Makers, Cravatta Pelliano, Jupe, Ralph Vaessen, Mattijs van Bergen, SeeMe, Wahts, Ado les Scents, Conny Groenewegen e.a.
L’altra star della serata sarà lo chef Albert Kooy del Stenden University Hotel, cuoco pluripremiato, autore di libri di successo e presentatore tv. Kooy fonda la sua cucina biologica su una solida base di ingredienti e ricette tradizionali, rivisitate in chiave moderna ed internazionale. L’aperi-cena da lui creata farà conoscere una gastronomia sorprendente en molto saporita.
Ingresso: su invito
Per ulteriori informazioni può rivolgersi a Chris Schoenmakers, Ambasciata dei Paesi Bassi a Roma:n occasione della manifestazione Pitti Immagine Uomo l’ambasciata dei Paesi Bassi a Roma ha organizzato l’evento ‘Dutch Touch, a Fashion and Food Experience’, mercoledì 9 gennaio all'Hotel Savoy di Firenze.
Originale, varia, innovativa e sostenibile. Queste sono le caratteristiche sia della Nuova Moda Olandese sia della Nuova Cucina Olandese. L’evento all’Hotel Savoy sarà un modo di incontrare ambedue in un piacevole connubio di creatività stilistica e culinaria.
Angelique Westerhof, direttrice della Dutch Fashion Foundation, racconterà i recenti sviluppi e prospettive del settore moda nei Paesi Bassi, presentando marchi di successo e stilisti emergenti come The Makers, Cravatta Pelliano, Jupe, Ralph Vaessen, Mattijs van Bergen, SeeMe, Wahts, Ado les Scents, Conny Groenewegen e.a.
L’altra star della serata sarà lo chef Albert Kooy del Stenden University Hotel, cuoco pluripremiato, autore di libri di successo e presentatore tv. Kooy fonda la sua cucina biologica su una solida base di ingredienti e ricette tradizionali, rivisitate in chiave moderna ed internazionale. L’aperi-cena da lui creata farà conoscere una gastronomia sorprendente en molto saporita.
Ingresso: su invito
Per ulteriori informazioni può rivolgersi a Chris Schoenmakers, Ambasciata dei Paesi Bassi a Roma:

Pitti Uomo n.85 anima Firenze dal 7 al 10 gennaio 2014

Agli inizi dell’anno nuovo, torna Pitti Uomo 85, manifestazione di punta a livello internazionale per abbigliamento e accessori uomo, che animerà la Fortezza da Basso di Firenze dal 7 al 10 gennaio 2014.
Come sempre non mancheranno le novità. La formula collaudatissima di Pitti, infatti, darà voce all’eccellenza delle aziende made in Italy alla ricerca fashion più aggiornata, fino al supporto ai giovani talenti.
Fulcro della kermesse le mille interconnessioni di moda, arte, sport, design e musica con un focus deciso sull’internazionalità, confermato dalle numerosissime partecipazioni estere.
Durante i giorni di Pitti Uomo, i padiglioni si animeranno di performance e installazioni, di immagini e oggetti di culto che si riferiscono al mondo della musica.
“Con ROCK ME PITTI, tema di Pitti Uomo 85 - dice Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine - Pitti introduce idealmente una monetina dentro un luccicante jukebox che produce suoni, parole e immagini, idee, spettacolo ed emozioni, business e creatività. Per fare con la musica quello che da sempre fa con la moda: scegliere il meglio, il più nuovo, il più interessante e rileggerlo con il suo stile, offrendo una dimensione di piacere e intrattenimento ai suoi visitatori”.
Saranno oltre 1030 i marchi di Pitti Uomo, a cui si aggiungono le 70 collezioni donna protagoniste a Pitti W.
Infatti, non mancheranno diverse aree del salone dedicate alle anticipazioni anche della Moda Donna e che animeranno la tredicesima edizione del salone satellite.
I 30.000 visitatori attesi avranno a disposizione oltre 59.000 i metri quadrati di superficie espositiva suddivisi in 10 tappe in cui si articola il percorso dentro la moda uomo: Pitti Uomo, Make, Pop Up Stores, I Play, Urban Panorama, My Factory, Futuro Maschile, Touch!, l’Altro Uomo, New Beat(s).
Non mancheranno i Guest Designer, che per questa edizione saranno Diesel Black Gold, linea disegnata da Andreas Melbostad, per Pitti Uomo 85 che presenterà in anteprima assoluta, con un fashion show, la collezione uomo alla Stazione Leopolda, e Barbara Casasola di Pitti W.
La giovane stilista di origini brasiliane basata a Londra realizzerà un evento speciale per Firenze e Pitti W, nel tardo pomeriggio di giovedì 9 gennaio.
Tra i progetti speciali partiamo da Pitti Discovery Special Project che quest’anno sarà N°21 di Alessandro Dell’Acqua con il debutto della sua collezione uomo, mentre Pitti Italics ospiterà il ritorno della talentuosa Stella Jean protagonista di una sfilata evento.
Tra gli altri protagonisti Chiara Boni con la sua linea prêt-à-porter, La Petite Robe, Who Is On Next? Uomo 2013 e i suoi vincitori, Super Duper Hats, eclettica collezione di cappelli, e Casamadre, brand di calzature e molto altro ancora.
Guest Nation di gennaio 2014 sarà l’Ucraina “che recentemente si è distinta come una delle realtà più interessanti della ricerca fashion oggi, uno dei paesi in grado di abbinare a una struttura industriale forte e qualificata, una diffusa cultura di design contemporaneo”.

Fabrizio Del Bimbo