venerdì 29 agosto 2014

UGO RIVA.CONTAMINATIO in mostra allo Studio Marcello Tommasi dal 19 settembre


 
Dopo Roberto Ferri e Federico Severino, ETRA evénts Firenze coinvolge un altro grande protagonista dell'arte contemporanea: Ugo Riva. Dal 19 settembre al 15 novembre 2014 l'artista, tra i protagonisti della mostra Dialogue che arricchisce permanentemente il Giardino della Gherardesca del Four Season Hotel di Firenze, esporrà negli ambienti rinascimentali dello Studio MarcelloTommasi, in via della Pergola a Firenze, una selezione di opere nella mostra personale Contaminatio.
Nucleo centrale della mostra è Sindrome di Jacopo e Vincent, venti disegni del 2011 ispirati alle figure di Jacopo Pontormo e Vincent Van Gogh, due grandi artisti amanti del disegno e del colore, accomunati dal male di vivere, dal rapporto viscerale con la propria opera, da quella "sindrome" qui rappresentata dagli uccelli. Tema centrale della mostra è la contaminazione, a iniziare da questo nucleo di opere in cui l'artista si è ispirato alle figure tipiche dei dipinti di Van Gogh vestendole all'antica per richiamare Pontormo ma colorandole secondo lo stile dell'artista olandese.
Ma il tema della contaminazione si ritrova in quasi tutte le opere che saranno esposte allo Studio Tommasi, come i disegni preparatori del gruppo scultoreo Le Stagioni, realizzato per il Four Season Hotel nel 2012, rivisitazione di Le inquietudini del Rosso, opera del 1994 ispirata alle diverse "maniere" di Rosso Fiorentino con tre figure centrali fuse tra loro per simboleggiare l'unitarietà dell'opera nelle diverse sfaccettature, anch'essa presente in mostra nella versione originale in terracotta accompagnata da un esemplare in bronzo.
Altra contaminazione è quella con Piero della Francesca, a cui Ugo Riva si è ispirato da sempre: saranno esposte due opere in terracotta del 1999 e del 2000 I Segreti di Piero e Piero (il buon pastore), accompagnate dagli studi preparatori coevi, e ispirate alle figure con grandi cappelli che caratterizzano gli affreschi realizzati ad Arezzo dal pittore rinascimentale. Ad accompagnarle un'inedita Madre – Mater Matuta, terracotta policroma del 2009 in cui ritorna il tema della maternità, divenuto aspetto fondamentale della ricerca artistica di Riva grazie alla Pala di Brera di Piero della Francesca.
Saranno visibili anche numerosi studi e disegni preparatori, selezionati con l'intento di mostrare come nasce un'opera d'arte e di dialogare con i dipinti, i disegni, le sculture e i gessi di Marcello Tommasi e Leone Tommasi che fanno parte della Collezione permanente dell'Atelier.
In una conversazione di pochi mesi fa avuta con il critico Flavio Arensi, Ugo Riva afferma: "La scultura merita il suo tempo per poter parlare, ha bisogno di rappresentare quello che vuol dire, deve essere un elemento della quotidianità, come in passato... Una scultura è perfetta quando trova il suo luogo, quel luogo che la esalta e la accoglie, quel luogo con il quale dialoga ogni attimo... Il futuro sarà nelle mani di coloro che delle loro mani e del loro cervello faranno tesoro. Di tutti coloro che torneranno a realizzare l’opera con passione, con amore. Approfondendo le tecniche antiche applicandole a quelle contemporanee. Studiando, analizzando i maestri grandi e piccoli che sono stati prima di noi".
Da sempre la critica ha accolto con entusiasmo i lavori di Ugo Riva. Tra i moltissimi che ne hanno scritto: Vittorio Sgarbi che nel 1989 affermava "D'altra parte di fronte al modellato morbido e sapiente di Riva, con tutti i riferimenti al passato, chi potrebbe dubitare che Riva è un nostro contemporaneo, un perfetto esponente del gusto fine novecento? Ciò che è moderno non può tramontare. Questo è lo spirito dello stile"; lo scrittore e critico d'arte Mario de Micheli che nel 1997 ha detto "Riva dimostra di possedere ormai la garanzia di una assoluta libertà d’invenzione e d’ispirazione. È diventato, se possibile, ancora più immediato, più naturale, anche affrontando soggetti legati al presente in presa diretta. Non so ciò che Riva farà nel suo futuro prossimo, ma so senz'altro che si muoverà in questa direzione, con nuove scoperte e nuove fantasie, con un repertorio sempre autentico e poeticamente attivo"; il critico e storico dell'arte spagnolo Gérard Xuriguera che nel 2005 così parlava di lui: "Ugo Riva appartiene a quella fetta di scultori mossi dalla bellezza e dall’armonia della figura umana, le cui opere funzionano innanzitutto per anamnesi, facendoci scivolare verso territori ormai mitici, senza disertare il linguaggio della modernità. Ugo Riva non fa nient’altro che riportarci all’ordine del relativo, associando i fasti del passato alle inquietudini del nostro oggi".
Nato a Bergamo nel 1951, Ugo Riva fin dalla gioventù si dedica al disegno e alla pittura. Dal 1977 la scultura diventa la sua principale forma espressiva, basata sulla riscoperta della policromia, prima con opere in cotto e poi in bronzo. Le sue opere trattano i temi fondamentali dell'essere "uomo", con maggiore attenzione negli ultimi anni verso il concetto della "fragilità" del presente.
Partecipa alla prima mostra collettiva nel 1978, mentre la prima personale è del 1987. Da allora si contano numerose esposizioni in gallerie private e spazi pubblici in tutto il mondo, tra cui: nel 2000 a Palazzo dei Notai a Bologna; nel 2002 alla Park Ruy Sook Gallery di Seoul; nel 2004 alla Capricorno Gallery di Washington DC; nel 2005 alla Galerie Vallois a Parigi; nel 2006 realizza la Via Christi per il Tempio Votivo della Pace di Bergamo; nel 2008 è protagonista dell'Antologica ordinata dalla Provincia di Bergamo allo Spazio Viterbi e della personale alla Twee Pauwen Gallery di Den Haag; nel 2009 realizza il Trittico dell'Abbraccio in terracotta policroma e ferro per la Cappella dell'Ospedale civile di Legnano; nel 2010 prende parte alla mostra "Un museo all'aperto" nel parco del Four Season Hotel a Firenze; nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia e realizza le mostre "Anima Mundi", ordinata dalla Fondazione del Credito Bergamasco per il 120° anniversario della banca, e "Un'idea di Mare" in collaborazione con ISMAR-CNR nazionale a Venezia; nel 2012 partecipa a "Exempla – il Buon Pastore" Sesta Triennale di Arte Sacra di Lecce e realizza la mostra personale "Sculture all'aperto" nel Giardino della Gherardesca al Four Season Hotel di Firenze; nel 2013 realizza per la suite a lui dedicata presso la Besharat Gallery di Barbizon l'opera "D'apres L'Angelus" – omaggio a J.F. Millet; nel 2014 idea e cura la mostra permanente "Dialogue" nel parco della Gherardesca del Four Season Hotel a Firenze, a cui ha invitato a partecipare gli amici scultori Sergio Cappellini, Giovanni Balderi e Dario Tironi, un "dialogo" ideale con il parco e con le copie di opere antiche della Galleria Frilli.
Con ETRA evénts Firenze, realtà che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Firenze, Francesca Sacchi Tommasi ha trasformato lo Studio Marcello Tommasi in uno spazio per la libera espressione di pittori e scultori contemporanei e il recupero della grande tradizione dell'arte figurativa.
La mostra e la Collezione Tommasi si possono visitare dal martedì al sabato dalle 15 alle 20.
Catalogo con testo di Vittorio Sgarbi.
 
UGO RIVA CONTAMINATIO
Dal 19 settembre al 15 novembre 2014
Etra Events Firenze, via della Pergola, 57
T +39 3482812340

Fabrizio Del Bimbo

Ad Arcidosso (GR) la 40° marcia del COPERCIO



 Domani sabato 30 agosto è in programma la Marcia del Capercio, la storica corsa podistica dell’Amiata, giunge alla 40esima edizione e, per un traguardo così prestigioso, l’evento vede la speciale partecipazione di Enel Green Power che collabora con gli organizzatori del Team Marathon Bike, Comune e Pro Loco di Arcidosso, Camera di Commercio di Grosseto, Uisp e “Corri nella Maremma” per la realizzazione di un’iniziativa che quest’anno dà spazio a bambini, uomini e donne.
Appuntamento è alle ore 15:00, in Corso Toscana ad Arcidosso: alle ore 16:00 partenza dei bambini, mentre lo start per gli adulti è in programma per le 18:00. Il percorso è di 11 km, da Arcidosso si va a Castel del Piano, Begname e si torna ad Arcidosso, più categorie in gara e tre premiazioni Assoluti più cinque di categoria. La chiusura delle iscrizioni avviene 15 minuti prima della partenza con pacco gara riservato ai primi 150 iscritti.
“Siamo lieti – dice il Responsabile Geotermia Massimo Montemaggi – di sostenere questa manifestazione sportiva che, come la geotermia, fa parte della storia del territorio. Lo sport e l’energia rinnovabile costituiscono elementi di sviluppo e aggregazione in un percorso che ci vede impegnati per dare elettricità e calore all’Amiata e per fare sinergie con Istituzioni e le Associazioni impegnate per la valorizzazione sportiva, culturale e sociale della Toscana geotermica”.
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 27 agosto 2014

A San Gimignano un grande evento espositivo per Pintoricchio

Nella Pinacoteca civica di San Gimignano è aperta dal 6 settembre una mostra dedicata al pittore umbro Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio, promossa dal Comune, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena, Colle di val d’Elsa e Montalcino, la Fondazione Musei senesi e Siena Capitale Europea della Cultura 2019 – città candidata.


Il comitato scientifico, che ha curato l’esposizione dal titolo "Pintoricchio. La Pala dell’Assunta di San Gimignano e gli anni senesi", è costituito da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Mario Scalini, Soprintendente i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto e Claudia La Malfa, docente dell’Università telematica internazionale Uninettuno. La mostra è organizzata da Opera, società del Gruppo Civita, che gestisce per l’Amministrazione Comunale i servizi di accoglienza e valorizzazione dei Musei civici di San Gimignan. Con questa iniziativa prende avvio un più ampio progetto che, con cadenza annuale, intende proporre un approfondimento critico e storico intorno ai capolavori e ai maestri. Ogni mostra sarà costruita con prestiti importanti, anche se numericamente limitati per le esigenze dello spazio espositivo, scelti per raccontare una vicenda artistica che ha lasciato una testimonianza di grande rilievo nel patrimonio storico e artistico di San Gimignano.La mostra su Pintoricchio inaugura quindi una serie di esposizioni, fortemente volute dal sindaco Giacomo Bassi e dall’assessore alla cultura Carolina Taddei, il cui coordinamento è affidato a Valerio Bartoloni, dirigente del settore servizi alla cultura del Comune. Tutta l’Amministrazione intende in tal modo valorizzare e promuovere i Musei civici della città che ambisce ad affermarsi sempre più come polo di riferimento culturale, non solo nel panorama locale, ma anche internazionale, in vista della candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019.Come rileva Cristina Acidini nel catalogo della mostra, edito da Giunti Arte Mostre e Musei, «se fra le altre insigni opere d’arte rinascimentale il Museo Civico di San Gimignano può esporre l’ultima grande pala di Bernardino Betti detto il Pintoricchio, con la Madonna in gloria tra i santi Gregorio Magno e Benedetto (1510-1512), ciò dipende strettamente dalla convergenza per certi aspetti eccezionale dei percorsi di storie diverse – nella storia civile e nello sviluppo economico, così come nella religione e nella cultura secolare –, una convergenza che fece fiorire la stagione artistica rinascimentale in Firenze e in Siena, includendo in essa San Gimignano, che dalle due città era ed è geograficamente equidistante».Don Andrea Bechi, responsabile dei Beni culturali per l’Arcidiocesi di Siena, Colle di val d’Elsa e Montalcino, ci offre una lettura del significato più profondo della pala dell’Assunta: «L’immagine dipinta da Pintoricchio trasmette un convinto invito al carisma monastico, quale possibilità di anticipare la condizione celeste già durante l’esistenza terrena. In effetti la Madonna, vera e propria Regina degli angeli, irrompe nel paesaggio e si staglia maestosa all’interno di una mandorla, assisa sulle nubi del cielo e circondata da creature angeliche, due delle quali addirittura si abbassano al ruolo di sgabello per i piedi della Vergine. La città, invece, con i suoi traffici, rimane lontana, sparisce sullo sfondo, oscurata dalla grande sagoma della Vergine in mandorla, e perde di qualsiasi interesse al cospetto della sua imponente e dolce persona».


La pala che raffigura ai lati della Madonna in gloria i santi Gregorio Magno e Benedetto, fu dipinta tra l’ottobre 1510 e il febbraio 1512 per il monastero olivetano di Santa Maria Assunta a Barbiano, a pochi chilometri da San Gimignano e rappresenta l’ultima opera documentata dell’artista che morì l’11 dicembre 1513 a Siena, ove è sepolto, nella chiesa di San Vincenzo in Camollia. L’ultima stagione di attività del pittore è documentata in mostra anche da altre opere provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Siena quali la Madonna col Bambino e san Giovannino, la Sacra Famiglia e san Giovannino e la Natività, quest’ultima attribuita alla sua bottega. Sarà inoltre in mostra la Madonna col Bambino e san Giovannino proveniente dal Museo Diocesano di Città di Castello, a rappresentare l’ambiente umbro nel quale Pintoricchio si era formato prima di recarsi a Roma e dove aveva continuato a operare prima di essere chiamato a Siena.
Fino al 6 gennaio 2015

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 20 agosto 2014

A Madonna di Campiglio (TN) gli eventi in memoria di Alcide De Gasperi

Alta via di Alcide De Gasperi e dell'Italia a Madonna di Campiglio (TN)



In occasione del sessantesimo anniversario della morte dello statista trentino, l'Associazione Campiglio Trepertre e la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi organizzano tre giorni di eventi a Madonna di Campiglio, da giovedì 21 a sabato 23 agosto. Fra gli ospiti più attesi Gian Antonio Stella e Maria Romana De Gasperi.




Giunge così alla quinta edizione "Campiglio Trepertre", il calendario di incontri promosso dal Comitato 1550 - Anita Binelli, assessora alla cultura e turismo del Comune di Pinzolo, Walter Vidi, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici della medesima municipalità, e Margherita Cogo, presidente del Comitato - per approfondire i temi più attuali della cultura, della politica e della società. Tra gli ospiti delle precedenti edizioni Enrico Letta e Matteo Renzi, Paolo Mieli e Corrado Formigli. "Con questa iniziativa - spiega Anita Binelli, prima promotrice di "Campiglio Trepertre" all'indomani dell'inizio del suo incarico come assessore - si è voluta incentivare l'offerta culturale di qualità proposta a Madonna di Campiglio".

Sessanta anni fa, il 19 agosto 1954, moriva Alcide De Gasperi. Questa ricorrenza è oggi l'occasione non solo per ricordare uno dei personaggi che più hanno contribuito a gettare le basi dell'Italia democratica, ma anche per interrogarsi su come una preziosa eredità politica sia stata finora raccolta e sviluppata. Nella convinzione che una memoria seria e pacificata possa contribuire a creare futuro, L'Alta via di Alcide De Gasperi e dell'Italia si muove tra passato e presente, affrontando temi attuali e coinvolgendo personaggi di spicco.


L'evento pubblico, nato da una collaborazione fra la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e l'Associazione Campiglio Trepertre, si aprirà giovedì 21 agosto alle 18 a Madonna di Campiglio. Dopo l'inaugurazione con le autorità, sarà proiettato alle 21 il film "Alcide De Gasperi, un uomo d'altri tempi", una produzione RAI - La Grande Storia che vuole essere un omaggio all'uomo e allo statista "De Gasperi".

Il giorno successivo, venerdì 22 agosto, il protagonista della manifestazione sarà il giornalista del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella: alle 18 è previsto un confronto sul tema "Vizi e virtù delle autonomie" insieme a Lorenzo Dellai e Beppe Zorzi, direttore della Fondazione, mentre alle 21 presenterà il suo ultimo libro "Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. La guerra infinita alla burocrazia".

A chiudere l'evento, sabato 23 agosto, la testimonianza di Maria Romana De Gasperi, figlia dello statista che alle 18 terrà un in incontro "De Gasperi, mio padre" (evento annullato)

I momenti della manifestazione saranno accompagnati dalla Scuola Musicale delle Giudicarie che eseguirà l'Inno Costituzionale d'Italia dell'artista Valentina Miorandi.

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi

venerdì 8 agosto 2014

Il 9 agosto "Centrale aperta" Enel Green Power sul monte Amiata


Sabato 9 agosto, a partire dalle ore 16:30 all’ora di cena, visite guidate all’impianto geotermico, al Museo delle Miniere, alle sorgenti del Fiora, passeggiata geotermica e tante iniziative con le Associazioni del territorio.



Domani, sabato 9 agosto, la geotermia e le Associazioni del territorio protagoniste sull’Amiata con la “Centrale Aperta Enel Green Power” presso la centrale Bagnore 3, tra i Comuni di Santa Fiora e Arcidosso: appuntamento alle 16:30 con possibilità di visite al Museo delle Miniere e delle sorgenti del Fiora con partenza dal centro storico di Santa Fiora, alle 17:00 apertura delle porte della Centrale e visite guidate a cura dei tecnici Enel Green Power alla scoperta del modo in cui l’elettricità nasce dal calore racchiuso nel cuore della terra.


Alle 18:00 energia e natura si incontrano nella passeggiata ecologica accompagnati da guide ambientali professionali: partenza dalle sorgenti del Fiora, tragitto nelle bellezze naturali dell’Amiata e arrivo a Bagnore 3 dove i visitatori potranno ristorarsi con i prodotti tipici del territorio, assistere all’esibizione di tiro con l’arco del “Gruppo Arcieri di Santa Fiora” in costume d’epoca e alle premiazioni dei tornei locali di alcune Associazioni sportive. Per iscriversi all’escursione è possibile prenotare ai numeri 0564 978823 oppure 328 1113419. Dopo il buffet geotermico offerto ai partecipanti, alle 21:00 il concerto di musica popolare de “I Leggera Electric Folk Band” ed esibizione del Coro dei Minatori di Santa Fiora nell’ambito della rassegna “Santa Fiora in Musica”.
L’evento che nasce grazie alla collaborazione tra Enel Green Power, Comune di Arcidosso, Comune di Santa Fiora, Unione dei Comuni dell’Amiata Grossetano, Comune di Roccalbegna, Associazione Aldobrandesca, Pro Loco Arcidosso, Moto Club Santa Fiora, Compagnia Arcieri di Santa Fiora, Associazione culturale La Selva, Santa Fiora in Musica, Museo delle Miniere.
“L’Amiata è un territorio ricco di energia, arte, sport e cultura – dichiara il Responsabile geotermia Enel Green Power, Massimo Montemaggi – le molte realtà dell’associazionismo locale lo confermano e la nostra volontà è di dialogare con le Istituzioni e con il tessuto sociale del territorio per coniugare lo sviluppo energetico con una crescita economica ma anche culturale e artistica di questa splendida terra”.
La centrale di Bagnore 3 ha una potenza installata di 20 MW e si trova in località Fonte del Saragio, strada provinciale 160 del Monte Amiata km 32, nel Comune di Santa Fiora. Per info è attivo anche il numero verde 800 900 137.

Nicoletta Curradi
                   

Il 10 agosto a Palazzuolo sul Senio tra mostre, musica e mercatini

Torna “Notte e note sotto le stelle”. Mostra di pittura “Palazzuolo i suoi dintorni e paesaggi toscani”. Terzo appuntamento con Hobby Senio


Sarà una domenica davvero particolare, quella della notte di San Lorenzo, a Palazzuolo sul Senio dove prosegue fitto di appuntamenti il ricco calendario di iniziative di questa estate 2014. Domenica 10 Agosto infatti torna “Notte e note sotto le stelle”, l’iniziativa a cura del Corpo Bandistico “G. Savoi” di Palazzuolo sul Senio che vedrà la partecipazione del Gruppo di Ballerini Romagnoli "Alla Casadei". Lo storico gruppo portabandiera del folklore romagnolo fin dal 1976, accompagnerà con musica e balli l’osservazione del cielo di San Lorenzo alla ricerca delle stelle cadenti a partire dalle 20.30, in Piazza Crocifisso.

Sempre domenica prenderà il via, rimanendo aperta fino a mercoledì 20 Agosto, presso la “Saletta Poli” sotto il Portico di Casa Bianconcini in Piazza Garibaldi, la mostra di pittura “Palazzuolo i suoi dintorni e paesaggi toscani” di Franco Barlotti, iniziativa promossa e curata dall’Associazione Culturale “Palazzuolo per le Arti”. Franco Barlotti, pittore nato a Palazzuolo sul Senio ma fin da giovane trasferitosi a Bologna, conserva nelle sue opere l’amore per la sua terra, fin dalla sua prima esposizione datata 1964. Da vero appassionato espone questa sua personale di paesaggi palazzuolesi e toscani, ricca di suggestioni ed energie, che la rendono una sorta di tributo alle proprie origini. L’inaugurazione è fissata domenica 10 agosto alle ore 17:00 e sarà visitabile fino al 20 agosto (apertura tutti i giorni dalle 16 alle 18, da Ferragosto fino al 18 Agosto anche dopo cena).

Ricordiamo inoltre che sempre in tema di mostre sarà ancora visitabile (fino a domenica 24), la mostra fotografica “Stiluovo” presso la Sala Pagliazzi della Biblioteca Comunale, sempre a cura dell’Associazione Culturale “Palazzuolo per le Arti” che vede esposti i suggestivi scatti dei borghigiani Mercatali e Braschi.

Inoltre, per gli appassionati dei mercatini, come ogni seconda domenica del mese nel periodo estivo, torna il terzo appuntamento con Hobby Senio per chi ama ricercare oggetti unici delle tradizioni passate, graziose opere artigiane del proprio ingegno e pezzi unici di storia. Il tutto nella splendida cornice del centro storico palazzuolese dove ogni anno il mercato dell’antiquariato, dell’hobbistica e della mostra/scambio attira migliaia di curiosi ed appassionati del settore. Gli espositori apriranno le proprie bancherelle dalle 10 del mattino fino alle 20.

Appuntamenti dunque da non perdere in questa autentica perla dell’Appennino, dove gli eventi, anche durante la settimana, riescono ad appassionare turisti e villeggianti.


Nicoletta Curradi

mercoledì 6 agosto 2014

Alle Scuderie del Quirinale Hans Memling in mostra



A distanza di quasi 600 anni, il trittico del Giudizio Universale - l’opera più famosa di Memling, artista che seppe operare una sintesi armoniosa, complessa e sommamente originale delle conquiste dei grandi fondatori dell’arte fiamminga - toccherà il suolo italiano, per la prima volta, per essere esposta dal 10 ottobre alle Scuderie del Quirinale di Roma nella mostra “Hans Memling”, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in con Arthemisia Group.

Il progetto espositivo di Till-Holger Borchert, curatore del Memling Museum di Bruges, studioso di livello internazionale dell’arte fiamminga del XV secolo, da Van Eyck a Van der Weyden, riunisce una lunga serie di olii su tavola - che necessitano non solo di trasporti eccezionali, ma anche di essere preservate all'interno di speciali teche climatizzate e di cui è difficilissimo il prestito per mostre temporanee -, tra cui i capolavori assoluti di Memling, di raccolte pubbliche e private, e provenienti, tra gli altri, dal Groeninge Museum di Bruges, dalla Royal Collection di Londra, dal Museo del Louvre nonché dalla Frick Collection di New York, dalla National Gallery of Art di Washington, dal Metropolitan Museum di New York, dal Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona e dal Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa.

"Hans Memling" è la prima mostra interamente dedicata all'artista – incentrata su ogni aspetto della sua opera e della sua carriera, dalle pale d'altare ai trittici portatili, ai dipinti devozionali, oltre ai famosi ritratti, genere in cui Memling seppe perfezionare lo schema campito su uno sfondo di paesaggio, che ebbe vasta diffusione e un forte influsso anche sulle opere di numerosi artisti italiani del primo Cinquecento.

Dal 10 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015

Scuderie del Quirinale, Roma

Nicoletta Curradi







sabato 2 agosto 2014

Il Festival Suoni e colori compie un quarto di secolo

Il Festival “Suoni e Colori in Toscana”, tradizionale appuntamento di fine estate nel Valdarno Fiorentino, raggiunge nel 2014 il ragguardevole traguardo della sua XXV^ Edizione: un quarto di secolo dedicato alla musica e alle arti di qualità, in un territorio vocato all'ospitalità e alla bellezza. Ciò a testimonianza del successo di una formula che intreccia i piaceri della cultura con il gusto conviviale di serate dedicate all'incontro tra artisti e pubblico in luoghi dalle strepitose suggestioni.


Tradizione, quindi, ma anche volontà di innovazione: l'obiettivo non scontato di queste “nozze d'argento” ha motivato l'Amministrazione nel voler trovare nuovi stimoli di successo, con una staffetta nel ruolo del Direttore Artistico. Attraverso una pubblica selezione le redini del Festival sono da quest'anno nelle mani del M° Marco Papeschi, che  ha messo a punto un programma che dal 24 agosto al 14 settembre proporrà, in otto appuntamenti, le più diverse declinazioni dello spirito della rassegna: tradizione e contemporaneità della musica “colta” ma anche promozione del presente di qualità.

Non solo, ma riprende vigore anche il ruolo del festival come “promotore di talenti” con il corso di alto perfezionamento in oboe che sarà tenuto dal M°Diego Dini Ciacci.

Nato nel 1990, il Festival si è sempre contraddistinto per un ricco programma di concerti da camera che hanno portato a suonare in chiese, ville e fattorie del Comune di Rignano sull’Arno alcuni fra i migliori artisti di fama nazionale ed internazionale (Giorgio Gaslini, Luis Bacalov, Chong Park, Andrea Lucchesini, Boris Belkin, Natalia Gutman, Bruno Canino, Die Weimar Hofsanger, il Coro della Cappella Pontificia Sistina, Jennifer Dudley, Salvatore Di Gesualdo, Dario De Rosa, Ensemble de Cuivres des Hautes de France, Dmitri e Vovka Askenazy) e giovani vincitori di concorsi prestigiosi (Pavel Bermann premio Indianapolis, Massimo Quarta, premio Paganini di Genova, Ingrid Fliter, premio Chpin Varsavia, Vittorio Ceccanti Karel-Hilsum Prize Amsterdam, Filippo Gamba, premio Brema). Il Festival ha ospitato giovani stelle della lirica, oggi artisti affermati in campo internazionale, come Jennifer Dudley, Roberto Scaltriti, Patrizia Ciofi, Antonia Brown, Leonardo de Lisi e Lorna Windsor e nel corso degli anni ha saputo rivolgersi verso un pubblico sempre più differenziato ed aprirsi ai più diversi linguaggi musicali: dalla musica da camera, a quella lirica, agli spirituals, al jazz, al folk (Riccardo Marasco con la storia della canzone popolare del XII secolo; il baritono americano Avon Stuart con i negro-spirituals e gospels; Paolo Poli e Antonio Ballista con le favole in musica, Enrico Rava, Giorgio Gaslini e Stefano Bollani con repertori internazionali di jazz, Alessandro Galati e Ares Tavolazzi, l’Opus Avantra Ensemble di Donella Del Monaco e Paolo Troncon, la voce recitante di Eros Pagni, con Claudio Valenti alla viola, il tango del duo Gian Paolo Bandini e Cesare Chiaccheretta per chitarra e bandoneon per finire con le cornamuse del Bagpipe Interest Group …).

Il Festival ripeterà la formula che lo ha sempre contraddistinto e lo ha reso un appuntamento costante alla fine dell’estate, ossia le ambientazioni dei concerti nelle ville, nelle fattorie e nelle chiese della bellissima campagna rignanese e reggellese, proprio perché il concerto possa essere anche un importante momento di fruizione del patrimonio artistico, storico e ambientale del territorio.

Per i “Colori” del Festival, quasi tutte le serate dei concerti vedranno la contemporanea presenza, spesso ad alti livelli qualitativi, di mostre d’arte allestite in collaborazione con singoli artisti e con l’Associazione di arti figurative “Ardengo Soffici” di Rignano sull’Arno.

Si rinnova anche il prestigioso riconoscimento “Medaglia del Presidente della Repubblica” che la direzione artistica ha a sua volta conferito negli anni a personaggi di rilievo nel campo musicale e culturale come Luciano Berio, Bruno Bartoletti Riccardo Chailly e l’Orchestra Verdi di Milano, Hans Werner Henze, Marcello Panni, Emanuele Luzzati, Aldo Clementi, Giorgio Gaslini, Peter Maxell Davies, Luis Bacalov, Rolando Panerai, Bruno Canino, Piero Farulli, Moni Ovadia, Riccardo Marasco. Quest'anno sarà conferita, a riconoscimento della luminosa carriera musicale, al M° Renato Sellani.



Infine, un sentimento di gratitudine va riconosciuto ai gestori delle strutture che ogni anno hanno accolto con entusiasmo le serate del festival contribuendo in maniera essenziale ai suoi successi, e infine i ringraziamenti dell'Amministrazione agli sponsor, Publiacqua,  Toscana Energia e CIESSE S.p.A., a cui quest'anno si affianca Autoeur - BMW, senza il cui supporto sarebbe stato molto più difficile ottenere questi prestigiosi risultati.


Sono da sempre previste agevolazioni sul costo del biglietto di ingresso per i giovani sotto i diciannove anni, per gli anziani sopra i sessanta, per gli allievi dei Conservatori e delle Scuole di Musica, oltre a forme di abbonamento particolarmente vantaggiose.


Nicoletta Curradi

Al Museo Civico di,Sansepolcro Gioielli nel Rinascimento



L'interpretazione degli artigiani orafi contemporanei al Museo Civico di Sansepolcro

Dall ` 8 Agosto  al 2 Novembre 2014



Dopo venticinque anni i maestri orafi della Valtiberina ritornano ad esporre le loro esclusive creazioni nella Sala delle Pietre del Museo Civico – questa volta insieme agli altri artisti artigiani della provincia di Arezzo - sotto l’egida dell’Associazione di Mestiere Oreficeria Artistica di Confartigianato.

L’evento intende  proporre al visitatore un nuovo punto di vista per accostarsi alle opere d’arte presenti all’interno del Museo.

Accanto agli splendidi arredi sacri del Tesoro della Cattedrale e alle opere pierfrancescane, tra cui è impossibile non menzionare  quello che è stato definito il quadro più bello del mondo, la Resurrezione, troviamo infatti artisti meno rinomati che spesso ci propongono nelle loro opere una rappresentazione del gioiello di straordinaria modernità per cui l’ornamento prezioso è inteso come strumento di valorizzazione del rango sociale, del potere economico o della seduzione femminile.

Il Rinascimento diventa dunque il tema dominante al quale – attingendo ai codici artistici del passato – i 14 artigiani orafi presenti alla Mostra si sono liberamente ispirati con le loro personali creazioni.

Siamo convinti che il progetto della Mostra – associando idealmente il gioiello contemporaneo alle opere d’Arte custodite nel Museo - riesca a gettare una nuova luce su tutta la produzione orafa del distretto di Arezzo, valorizzando un giacimento di competenze e conoscenze, ma anche di segni simboli e forme che si tramanda attraverso le generazioni nel nostro territorio.

Da questo punto di vista la ricerca compiuta dagli artigiani contemporanei sulla storia del gioiello nel Rinascimento può rappresentare uno spunto prezioso anche per i designer ed i modellisti delle aziende manifatturiere del nostro made in Italy.

Nicoletta Curradi