sabato 28 dicembre 2013

Al Teatro della Pergola "Ti ho sposato per allegria" con Emanuele Salce e Chiara Francini

Commedia allegra, sfrontata, ironica firmata da Natalia Ginzburg nel 1965, "Ti ho sposato per allegria" debutta in prima nazionale al teatro della Pergola di Firenze sabato 28 dicembre alle ore 20,45. Pietro è un avvocato di solida estrazione borghese, pacato e abituato a una vita regolare; Giuliana è una giovane donna assai spiantata, svitata e pasticciona, con alle spalle una vita sregolata. I due si sono incontrati, si sono piaciuti e dopo un mese si sono sposati.Regista Piero Maccarinelli, sul palco Chiara Francini ed Emanuele Salce: la prima è una giovane e brillante attrice fiorentina che ha lavorato molto in tv ("Tutti pazzi per amore" e poi in Aggratis!) e al cinema (con Leonardo Pieraccioni, Fausto Brizzi, Spike Lee, Peppi Corsicato): "Tornare a teatro è stata una scelta consapevole, una scelta di testa, ma soprattutto di cuore. Ti ho sposato per allegria è un testo bellissimo  -  racconta l'attrice -  parla di una storia d'amore meravigliosa, così attuale, così vicina a quello che dovrebbe essere l'equilibrio di coppia: un'alchimia perfetta tra uomo e donna." 



Emanuele Salce divide il suo impegno tra teatro, televisione e cinema dove ha  lavorato con Scola, Risi, Avati, Ricky Tognazzi. E' per sua stessa definizione un "Orfano d'arte": figlio di Luciano Salce (cui nel 2009, per il ventennale della morte, ha dedicato un libro e  un documentario) e di Diletta D'Andrea, è stato cresciuto da Vittorio Gassman, successivo marito di Diletta; ai suoi due padri ha dedicato un recente spettacolo di successo, Mumble Mumble. "Sono nato metà degli anni Sessanta, quando mio padre metteva in scena il testo della Ginzburg  -  ricorda Emanuele Salce  -  Probabilmente sono stato tenuto in braccio in qualche camerino di uno dei teatri in cui veniva rappresentata la commedia, che fu un grande successo, replicata per più stagioni, e il film fu proprio il seguito di questa gioiosa accoglienza del pubblico."

Fabrizio Del Bimbo

A Firenze espone il fotografo Robert Capa presso MNAF




ROBERT CAPA IN ITALIA 
1943 - 1944

Dal 10 Gennaio al 23 Febbraio 2014

Presso MNAF
Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Firenze


Arriva questa importante mostra  a Firenze presso la MNAF la mostra dedicata al grande fotoreporter di guerra  Robert Capa, che racconta con 78 immagini in bianco e nero gli anni della seconda guerra mondiale in Italia.
Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova veste e una nuova direzione, Robert Capa (Budapest, 1913 – Thái Binh, Vietnam, 1954) pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia. In oltre vent’anni di attività ha seguito i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina.
In occasione dell’Anno Culturale Ungheria Italia 2013 - 2014 che coincide con il centenario della nascita di questo grande maestro della fotografia, il Museo Nazionale Ungherese di Budapest e la Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia gli dedicano una mostra che raccoglie le fotografie scattate in Italia nel biennio 1943 - 44.
L’esposizione è curata da Beatrix Lengyel. 
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 18 dicembre 2013

"Il romanzo del Sangiovese" di Andrea Zanfi presentato a Firenze

 
Con l’ultimo lavoro dello scrittore toscano Andrea Zanfi - Il Romanzo del Sangiovese (Salvietti e Barabuffi Editore) - per la prima volta, in un’unica pubblicazione dedicata al mondo del vino, vengono usati contemporaneamente più linguaggi comunicativi: la scrittura, il cinema, la fotografia, la rete i QR code. Il tutto in un viaggio emozionale tra i molteplici territori del Sangiovese. L'opera è stata presentata il 17 dicembre scorso a Villa Fabbricotti a Firenze, alla presenza dell'Assessore Regionale Salvadori.

Nel corso del suo viaggio, Zanfi ha incontrato produttori, viticoltori, giornalisti ed enologi ognuno dei quali ha contribuito a delineare il profilo del Sangiovese e a far comprendere quanto questo vitigno abbia segnato l’evoluzione enologica di questi territori.

Nelle pagine del libro il Sangiovese diventa il protagonista assoluto che dialoga in prima persona con coloro che attraverso la loro cultura, il loro sapere e la dedizione hanno creduto nelle sue potenzialità facendolo diventare uno dei vitigni italiani più apprezzati al mondo. Il volume, corredato dalle fotografie di Francesco Orini, è anche un film documentario “Silenzio. Ora parlo io” diretto da Gianmarco Serra che integra e completa il racconto. Inoltre, all’interno delle pagine del libro attraverso un QR code sarà possibile visualizzare nel proprio dispositivo mobile “Quelli che…” un ciclo di cinquantatre short story in cui i produttori raccontano la loro idea sul Sangiovese.

“Il Romanzo del Sangiovese” è il frutto di un tour di 90 giorni che l’autore ha compiuto lo scorso anno tra Toscana e Romagna, nei territori in cui questo pregiato vitigno ha avuto storicamente le sue espressioni migliori.

Il Sangiovese (insieme alla Barbera) è uno dei vitigni italiani più diffusi (le aree coltivate coprono l'11% della superficie viticola nazionale); viene coltivato dalla Romagna fino alla Campania ed è tradizionalmente il vitigno più diffuso in Toscana. Entra negli uvaggi di centinaia di vini, tra i quali alcuni dei più prestigiosi vini italiani: Carmignano, Rosso Piceno Superiore, Chianti e Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Montefalco rosso, Sangiovese di Romagna, Morellino di Scansano e molti altri meno conosciuti ma altrettanto validi.

In Toscana ad esempio se ne distinguono due grandi famiglie: il Sangiovese Grosso, che comprende tra gli altri le varietà Brunello (utilizzato per la produzione dell'omonimo vino) e Prugnolo Gentile (utilizzato per la produzione del Vino Nobile di Montepulciano), ed il Sangiovese Piccolo, utilizzato in gran parte della regione. 
 
Fabrizio Del Bimbo

Immagine Italia & Co., presentata in anteprima la 7° edizione

A circa due mesi dall’edizione numero 7 (in programma dal 7 al 9 febbraio in Fortezza da Basso a Firenze), Immagine Italia & Co. ha rivelato alla stampa che il salone si concentrerà esclusivamente su intimo e lingerie, tralasciando la biancheria per la casa. Intanto i tempi sono maturi per nuove sinergie.

A causa della  lunga crisi economica, poco meno di 50 realtà attive nel tessile per la casa hanno espresso interesse verso la manifestazione: un numero troppo basso per dar corso a una rassegna esaustiva per i compratori del comparto. Di qui la decisione di rinunciare nel 2014 a rappresentare questa merceologia, che gli organizzatori di Immagine Italia & Co. sperano di poter riagganciare l’anno prossimo.

Al contrario, i produttori di intimo e lingerie si sono dimostrati più motivati e hanno fatto squadra in funzione dell’evento. A febbraio il salone conta di raggruppare 120 espositori, con oltre 200 brand.

Nel frattempo gli organizzatori di Camera di Commercio di Pistoia stanno definendo un protocollo d’intesa con Toscana d’Amare, ente curatore di Mare d’Amare (fiera del beachwear, che si tiene ogni anno a luglio in Fortezza da Basso a Firenze), per creare un’unica piattaforma qualificata, che consenta alle aziende di intimo, lingerie e mare (e, si auspica, dal 2015 anche di biancheria per la casa) di avere un solo interlocutore, capace di farsi promotore e catalizzatore delle iniziative nel mercato domestico e internazionale.

“Lo sforzo è quello di riuscire a garantire un appuntamento espositivo del settore in Italia e anche di portare le aziende che lo desiderano direttamente sui mercati più promettenti del momento, attraverso la partecipazione a fiere estere oppure organizzando l’arrivo a Firenze di delegazioni di buyer stranieri”, hanno detto oggi in conferenza stampa a Milano i responsabili di Immagine Italia & Co.: una kermesse che ribadisce la sua mission al servizio delle imprese, essendo emanazione della Camera di Commercio di Pistoia.


Fabrizio Del Bimbo

In Salento il XX Educational per giornalisti

Ortelle ha accolto nei giorni scorsi un gruppo di giornalisti nazionali provenienti da tutte le parti d’Italia e per l’occasione l’Associazione Amici del Presepe ha aperto  in anteprima il presepe vivente di Vignacastrisi, sabato 14 dicembre.
“L’obiettivo è di destagionalizzare il turismo e promuovere la nostra meravigliosa terra anche in pieno inverno, proponendo esperienze ed emozioni”, ha detto il sindaco di Ortelle Francesco Massimiliano  Rausa.

Ad un tour che ha fatto tappa tra i luoghi più belli e adatti all’inverno sono stati associati i Grandi Eventi: la Focara di Novoli, il Torneo dei rioni di Oria, il presepe vivente di Vignacastrisi.
Questo nuovo pacchetto turistico è stato organizzato da Regione Puglia, Assessorato al turismo, guidato da Silvia Godelli, dall’ agenzia Pugliapromozione, presieduta da Giancarlo Piccirillo e dai sindaci Francesco Massimiliano Rausa (Ortelle, comune capofila), Cosimo Pomarico (Oria), Salvatore Albano con l’assessore Pietro Falli (Porto Cesareo), Oscar Marzo Vetrugno (Novoli), Fernando Leone (Guagnano), dall’Associazione degli operatori turistici di  Vignacastrisi (www.vignacastrisi.it), presieduta da Sergio Positano e dalla Rivista di turismo e cultura del Salento, Spiagge (www.mediterraneantourism.it ), diretta da Carmen Mancarella, che ha festeggiato il Ventesimo educational per giornalisti nel Salento.
Sono stati accolti giornalisti in rappresentanza delle seguenti testate: per la carta stampata Il Corriere della Sera, National Geographic, Repubblica Viaggi, Touring Magazine, Marco Polo, Il Giorno, la Nazione, Il resto del Carlino (Milano), Metropolis (Napoli), On the road (Milano), La Gazzetta di Reggio Emilia, Caravan e Camper, per i siti internet buonviaggioitalia.itnatoconlavaligia.comvinoecibo.ittuttoturismo.itmilanopress.it
ilcorrieredellinformazione.it, per le tv Tg3 Rai 3 e Tgcom24. Prevista la partecipazione anche dei corrispondenti dall’Italia di giornali diffusi in America nelle comunità italiane: l’Italoamericano (Chicago) e l’Ora di Ottawa (Canada) e del canale web China channel.
Il tour, che ha previsto l’utilizzazione dei fondi europei P.O. Fesr 2007-2013, Asse IV, Linea di intervento 4.1, azione 4.1.2, grazie alla Regione Puglia, assessorato al turismo, che ha approvato il progetto presentato dal Comune di Ortelle,è  iniziato venerdì 13 dicembre, Santa Lucia.
Il Borgo di Vignacastrisi si trova nella parte sud orientale del Salento, a tre chilometri da Castro Marina ed a quattro da Santa Cesarea Terme, rinomate località balneari della costa adriatica.
Vignacastrisi mantiene intatta la sua autenticità, fatta di piccoli negozi ed antiche botteghe ed offre la possibilità di trascorrere una vacanza di relax ad un buon prezzo, senza rinunciare al mare che si raggiunge in pochi minuti.
E’ un punto di partenza ideale per visitare il Salento ed un bel luogo dove ritornare con piacere la sera.
 
Fabrizio Del Bimbo

Sfilata di 'Minigonne' allo studio Rosai di Firenze



Sfilata-spettacolo allo Studio Rosai oggi 18 dicembre 2013
per la presentazione della capsule collection di Laura Chini Minigonne d'’Autore
Presso lo showroom a Firenze in via L.C. Farini n. 5  
 
Proprio quest’anno la minigonna compie 50 anni Laura Chini Minigonne d’Autore lancia la prima linea di mini totalmente made in Florence. E lo fa con una sfilata-spettacolo in collaborazione con un gruppo di ballerini dell’Opus Ballet, Franco Santarnecchi (per l’accompagnamento musicale), Stefania Codeluppi (per la parte poetica dell’evento), Ilaria Vietri (organizzazione generale). Appuntamento allo Studio Rosai di via Toscanella 18, mercoledì 18 dicembre 2013, a partire dalle ore 18.30.
Quattro momenti musicali si alterneranno a quattro pause “poetiche”, protagoniste le quattro Minigonne d’Autore firmate Laura Chini. A partire da domani, invece, sarà possibile trovare (anzi, provare) le mini nello showroom di via L.C. Farini, 5. Qui, proprio di fronte alla Sinagoga di Firenze, Laura Chini Minigonne d’Autore ha realizzato la propria base stabile, all’ultimo piano di un edificio storico con vista mozzafiato sulla città. L’appartamento, monumentale e affrescato, si pone in un curioso contrasto con lo stile frizzante e informale delle Minigonne d’Autore. Richiamando però il fil rouge della tradizione artigianale e artistica italiana.
Un sarto italiano, una fibra selezionata, solo disegni originali di Laura Chini e una qualità senza paragoni. “La minigonna d'autore – spiega la designer - è il frutto di un processo creativo che parte dall'ideazione ed esecuzione manuale del disegno da stampare su tessuto e prosegue con la realizzazione del capo finito, ottenuto grazie a un'attenta cura nello svolgimento delle varie fasi produttive, tutte realizzate interamente in Italia, da aziende italiane”. L'esclusivo design del tessuto, l'elevata artigianalità della lavorazione e l'uso delle più moderne tecnologie, rendono ogni minigonna d'autore, unica.
Del Bimbo Fabrizio


mercoledì 11 dicembre 2013

Museo Bellini un tesoro di Firenze


Questa è la storia della Galleria prima, e del “Museo” più recentemente, si mescola ed è un tutt’uno, da sempre, con la storia e il destino della mia famiglia.
Comincerei a ricordare, senza partire da troppo lontano, l’anno 1921 quando la Galleria, sempre a Firenze, venne spostata da Via della Spada a Via Tornabuoni, il più bel salotto della città, e successivamente a Palazzo Ferroni, dove mio nonno Luigi, tra il 1935 e 1937 diede vita, con una lungimiranza rara, alla prima mostra di giovani artisti contemporanei come Sironi, De Chirico, Primo Conti, Martini: un gruppo di grandi artisti all’epoca poco considerati, direi quasi incompresi…personaggi geniali, che poi faranno la grande storia dell’arte moderna italiana.
Fu la mostra chiamata “Cento Futuristi” organizzata da mio nonno, che ne consacrò l’estremo amore per l’arte nella sua totalità: la Firenze bacchettona scrisse che lo voleva “bruciare come Savonarola”, per aver fatto conoscere ed aver dato risonanza mondiale ad artisti “pericolosi” come Marinetti, Boccioni, Balla… personaggi nutriti da una luce tale, da essere capaci di aprire una nuova epoca.
Con uno sguardo invece alle opere che formano la collezione, possiamo considerare tappa fondamentale, l’acquisizione della Collezione Pisa dell’ingegnere Luigi Pisa di Milano, uno dei più grossi collezionisti italiani di fine ’800; data la mole della vendita ciò avvenne in tre tappe: dal 1939 al 1943.
Sempre nel 1939 la Galleria si spostò e si stabilì a Palazzo Soderini, da qui nel tempo, passano e si innamorano dell’arte personaggi importantissimi della storia, come Paul Getty, Ronald Reagan, la famiglia Ranieri di Monaco, Sofia Loren, Federico Zeri, Bernard Berenson, grandi industriali, presidenti e regnanti, intellettuali collezionisti, tutti rigorosamente considerati non “clienti”, ma Amici, con cui rapportarsi e arricchirsi vicendevolmente, scambiare esperienze e passioni. Sono state proprio queste amicizie che, in occasione della terribile alluvione che distrusse Firenze nel 1966, si attivarono, coordinate da mia madre Dodina, per portare talmente tanti aiuti ai fiorentini, che i più anziani ancora se lo ricordano!
Il Museo è stato anche la sede del Comitato “Come era Dove era” per la ricostruzione del Ponte Santa Trinita, distrutto dalla Guerra.
E’ partita sempre da qui, nel 1959 la prima, e dico prima in assoluto “Mostra Mercato Internazionale”. Era la prima volta che si riunivano in un luogo magico come Palazzo Strozzi, antiquari provenienti da tutto il mondo; evento che coinvolse una massa di pubblico a dir poco incredibile, tanto che, come raccontava mia madre, gli antiquari ogni giorno dovevano ricostruire lo stand, poiché gli oggetti venivano acquistati tutti subito, a volte ancor prima di poterlo aprire. Infatti molti degli espositori stranieri si trovavano in difficoltà non avendo più pezzi, e si arrangiavano commissionandoli ad altri. Fu un momento importantissimo, perché era stata aperta la strada delle “Mostre Mercato”.
Nel 1976, partì dal Museo, per arrivare nella città di Assisi, una delle più grandi mostre di arte moderna: 400 opere dei grandi artisti Henry Moore, Emilio Greco, Giacomo Manzù e Lipchitz. Me la ricordo molto bene, fu un successo di pubblico, personale e di critica epocale, una delle mie più grandi soddisfazioni.
Dando uno sguardo invece a tempi più recenti, non possiamo non ricordare le grandi mostre sul Rinascimento italiano che abbiamo portato nelle principali città cinesi: per la prima volta, decine e decine di milioni di persone, osservavano, con estrema curiosità e stupore, Cristi e Madonne rinascimentali, per loro ancora quasi sconosciute. Per chi viene e vive a Firenze questo è un appuntamento imperdibile.
Del Bimbo Fabrizio

martedì 10 dicembre 2013

Il Mercatino di Natale A.T.T.

Il 14 e il 15 dicembre torna l’appuntamento con lo shopping di qualità per aiutare i malati di tumore Oggi, martedì 10 dicembre, alle ore 13.00 presso la Incontri, messa gentilmente a disposizione dal Comune di Firenze, l’Associazione Tumori Toscana ha presentato la prossima edizione del Mercatino di Natale. Presenti alla Conferenza oltre a Giuseppe Spinelli, Presidente A.T.T., Stefania Saccardi, Vicesindaco del Comune di Firenze, Cristina Fiorini, Consigliere del Comune di Pontassieve e Roseli Riva, Consigliere A.T.T. Sabato 14 e domenica 15 dicembre torna, gentilmente ospitato - come sempre - presso le splendide sale di Palazzo Budini Gattai, (Via dei Servi, angolo P.za SS. Annunziata - Firenze) il Mercatino di Natale dell’A.T.T. che da ormai tredici anni l'Associazione Tumori Toscana A.T.T. organizza per sostenere il servizio di Cure Domiciliari Oncologiche gratuite ai malati della Toscana. Patrocinato da Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze e Comune di Pontassieve, il Mercatino di Natale è cresciuto nel tempo arrichendosi di eventi e iniziative collaterali ed è ormai un appuntmaneto tradizionale e molto atteso, capace di richiamare ogni anno migliaia di visitatori. L’edizione 2013 sarà come sempre all’insegna dello shopping di qualità con una vasta scelta di articoli delle migliori firme di abbigliamento e accessori ma ci sarà spazio anche per i più golosi con un food corner con specialità alimentari pregiate e per tutti gli amanti dell’artiginato ci sarà un angolo dedicato alle creazioni handmade di gioielli e oggettistica. La giornata di sabato si presenta particolarmente ricca ed interessante, infatti, arriverà, direttamente dagli studi di RTL 102.5, il Conte Galè che, per il secondo anno consecutivo, ha rinnovato il proprio sostegno all’evento e quest’anno sarà il padrino della sfilata che alle 18.00 vedrà come protagonisti i ballerini della Scuola di Ballo 51% Danza. Sempre sabato la serata proseguirà poi con un gustoso aperitivo offerto a tutti i presenti dall’Antica Macelleria Cecchini di Panzano che per l’occasione farà degustare alcuni dei suoi tipici prodotti. Durante il Mercatino sarà possibile anche tentare la fortuna con i biglietti della Lotteria di beneficenza con i ricchi premi messi in palio da Ristorante Ora d’Aria – Chef Marco Stabile, Tenuta Capezzano e Palestra Klab. “Tante proposte ed occasioni che sicuramente - dice il Dottor Giuseppe Spinelli, Presidente A.T.T. - richiameranno moltissime persone attratte non solo dalle grandi firme ma anche dallà volontà di spendere bene per fare del bene. Perché sicuramente questo sarà per molti un Natale difficile ma proprio in questo momento di crisi il Mercatino dell’A.T.T. vuole essere un’occasione per scegliere i regali in maniera più responsabile e consapevole, trasformando lo shopping in un momento di riflessione e condivisione con chi ha davvero bisogno d’aiuto. Acquistare al Mercatino solidale è un modo, infatti, non solo per evitare gli sprechi ma anche per sostenere attivamente il volontariato che, oggi più che mai, offre assistenza ed aiuto soprattutto alle famiglie più deboli. Invitiamo tutti, dunque, a scegliere, almeno in occasione delle festività natalizie, un regalo solidale, affinchè i malati di tumore siano assistiti dall’A.T.T. non solo a Natale ma tutti i giorni dell’anno.” È dal 1999 che l’Associazione Tumori Toscana A.T.T. cura a domicilio i malati di tumore, e fa questo gratuitamente, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Con oltre 9000 pazienti curati in questi anni, una media di circa 1000 nuovi pazienti all’anno e costi che si aggirano intorno ai 100.000 euro al mese per un totale di più di 10 milioni di Euro spesi dal 1999 ad oggi, l’A.T.T. è la più grande associazione di volontariato della Toscana in termini di pazienti assistiti. Attualmente l’A.T.T. opera a Firenze, Prato, Pistoia e rispettive province, assistendo quotidianamente circa 300 pazienti con un’équipe poli-specialistica retribuita dall’ Associazione stessa e composta da medici, psicologi, infermieri professionali ed operatori socio-sanitari. Nicoletta Curradi

"Naturalia" di Alessandro Nocentini in mostra a Fiesole



Specchi d’acqua, il fiume Pesa, alcuni pesci, piccoli uccelli e piante: è la natura nel suo insieme ad emergere dalle opere di Alessandro Nocentini, artista fiorentino, che, nel confronto con la tradizione fiorentina del disegno dal vero, ne esce non tanto come esempio di rara cura verso i particolari che fanno verosimile il suo ritratto, quanto per l’attenzione che pone, oltre al colore, al movimento, alla vitalità del soggetto che, preso dall’ambiente in una sorta di osservazione quotidiana, si concepisce, singolarmente, nella propria vitalità.
 
 

La mostra di Nocentini, dal titolo “Naturalia”, viene inaugurata venerdì 6 dicembre alle ore 18 nella Sala del Basolato del Municipio di Fiesole (piazza Mino) e rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2014 (Orario: feriali 15 - 18.30; festivi 11 - 13 e 15 – 18. Giorni di chiusura: 24, 25, 31 dicembre)

La mostra si compone di circa 40 opere realizzate ad acquerello o con tecnica mista su carta: queste ripropongono i temi naturalistici più cari all’autore inseriti in un contesto in cui emerge l’attento studio della luce.

Il catalogo dell’esposizione, pubblicato da Edizioni Pananti – Firenze contiene i testi critici di Franco Contorbia e Alberto Signorini.


Alessandro Nocentini è nato a Firenze nel 1949. Ha studiato al Liceo Artistico di Firenze con gli insegnanti Mongatti, Biason e Loffredo.

Nel 1969 inizia un rapporto di lavoro con la galleria Tornabuoni di Firenze, dove nel 1973 tiene la sua prima personale. Dal 1979 al 1985 dirige lo studio PDA (prova d’Autore) a Firenze dove tiene lezioni d’incisione e di stampa. Ha realizzato incisioni ed edizioni grafiche per vari pittori fra cui Primo Conti, Bruno Saetti e Mario Fallani. Ha partecipato alle più importanti rassegne di grafica internazionali. Su richiesta del Prof. Carlo Del Bravo ha tenuto lezioni sulle tecniche d’incisione agli studenti della Facoltà di Storia dell’Arte dell’Università di Firenze. Ha lo studio in Piazza Savonarola 18, a Firenze, presso la fondazione Rinaldo Carnielo e lo studio d’incisione nella campagna fiorentina, dove vive. Ha tenuto numerose esposizioni nazionali e internazionali.


Fabrizio Del Bimbo



sabato 7 dicembre 2013

A Tavarnelle Val Di Pesa grosso intervento dell'ENEL


Va avanti il piano Enel per il potenziamento della rete elettrica nel territorio della Val di Pesa e del Chianti: domenica 8 dicembre, “Enel Infrastrutture e Reti Zona di Firenze – Unità Operativa di Impruneta” eseguirà un intervento, complesso e importante, nella zona industriale in località Sambuca nel Comune di Tavarnelle Val di Pesa. I tecnici Enel effettueranno manutenzione con la sostituzione un trasformatore in cabina e installeranno anche elementi di ottimizzazione tecnologica che consentiranno di migliorare l’efficienza del servizio. In particolare, saranno automatizzate alcune componenti della cabina e della rete elettrica e saranno adeguati i carichi al fine di ottenere il migliore assetto del sistema elettrico per le aziende e gli abitanti del territorio.
 

I lavori devono essere effettuati in orario giornaliero per ragioni di sicurezza e l’intervento, di natura complessa, richiede un’interruzione programmata: le operazioni saranno effettuate nella mattinata di domenica 8 dicembre, dalle ore 8:00 alle 15:30, per diminuire i disagi e non creare problemi alle ditte presenti nellarea industriale. Grazie a una serie di bypass da altre linee, Enel è riuscita a circoscrivere l’interruzione a un numero limitato di vie, ma i lavori porteranno benefici a una porzione più ampia di territorio. I cittadini sono stati informati tramite volantinaggio. Enel ricorda di non utilizzare gli ascensori per tutta la durata dei lavori e di non commettere imprudenze contando sull'assenza di elettricità: la corrente potrebbe essere riallacciata momentaneamente per prove tecniche.

Questo il piano dei lavori: domenica 8 dicembre, dalle ore 8:00 alle 15:30, Comune di Tavarnelle Val di Pesa, via Brunelleschi 8, da 20 a 22, sn (senza numero); via Cellini 122, 89, da 97 a 99, sn; via Donatello 6, 12, 46, 7, 19, 47, sn; via Da Vinci; via Caravaggio; via Alberti 1; via Borromini; via Cimabue; via Fontana. 
Del Bimbo Fabrizio

Papa Francesco ha incontrato Guido Guidi nella sua residenza privata



E' toccato al fiorentino Guido Guidi, ormai di casa in Vaticano.
 Guidi  ha curato vari ricevimenti nel Palazzo Apostolico o nei Musei Vaticani per i vari Papi e Cardinali
 

Ieri mattina in Vaticano Papa Francesco per la prima volta ha accolto un fiorentino con la sua famiglia che hanno potuto assistere – spettatori speciali – alla messa che ogni giorno il Santo Padre celebra privatamente alle ore 7 nella cappella della Residenza Santa Marta dove ha deciso di vivere lasciando l’appartamento papale al terzo piano del Palazzo Apostolico, quello dal quale si affaccia ogni domenica per l’Angelus.
A ricevere lo speciale invito da parte di Papa Bergoglio è stato l’imprenditore fiorentino Guido Guidi, della Guido Guidi Ricevimenti, tra l’altro anche Presidente degli Imprenditori e Dirigenti Cristiani di Firenze-UCID, accompagnato dalla moglie Alessandra e da uno dei tre figli, Tommaso.
Fino a qualche giorno ad assistere alla messa erano autorizzati ad assistervi soltanto i dipendenti vaticani, invitati dal Papa a seconda dei vari uffici e servizi, in modo da conoscere tutti i suoi nuovi dipendenti e cittadini del piccolo stato.
Partiti da Firenze in treno, si sono presentati in Vaticano, all’ingresso di lato a Piazza San Pietro, quello che generalmente i pellegrini utilizzano quando ci sono le udienze nell’Aula Paolo VI, sempre vigilato, dalla mattina a tarda sera, da due Guardie Svizzere Pontificie, e poi, dopo i controlli da parte della Gendarmeria Vaticana, accolti dalla segreteria del Papa e dal personale della Prefettura della Casa Pontificia sono stati fatti entrare nel Residence Santa Marta dove alloggia il Papa.
 Del Bimbo Fabrizio

lunedì 2 dicembre 2013

Il cappello protagonista alla Galleria del Costume

La Galleria del Costume apre le porte ad un accessorio destinato a non passare inosservato.
Si tratta della prima mostra monografica dedicata al cappello, le cui collezioni, patrimonio del museo - ascrivibili alla generosità di molti donatori - ammontano a oltre mille unità custodite solitamente nei depositi, di cui soltanto una parte sarà destinata alla mostra.

Pur prevalendo esemplari di note firme di casa di moda fra cui Christian Dior, Givenchy, Chanel, Yves Saint Laurent, John Rocha, Prada, Gianfranco Ferré e celebri modisti internazionali del presente e del passato come Philip Treacy, Stephen Jones, Caroline Reboux, Claude Saint-Cyr, Paulette, è anche la prima volta che sono presenti in esposizione manufatti di modisterie italiane e fiorentine, di alcune delle quali si conosceva appena l’esistenza.

Ed ecco che il cappello diviene ‘opera’ d’arte, con una sua armonia estetica cui contribuiscono la conformazione ‘scultorea’, la componente cromatica e la raffinatezza ornamentale.

Scrive il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini: «E’ il cappello mutevole e soggettivo, il cappello “opera d’arte”, il cappello “oggetto di design” del Novecento e del terzo millennio, quello cui si rivolge l’attenzione di questa mostra». Un cappello che, come la Direttrice della Galleria del Costume di Palazzo Pitti Caterina Chiarelli sottolinea, può essere studiato da un punto di vista storico - artistico ma può anche essere interpretato sotto un profilo puramente estetico, prendendosi così la libertà di formulare giudizi o esprimersi mediante aggettivi omnicomprensivi quali bello, fantasioso, fantastico e divertente.
Sulla finalità didattica prevale in mostra quella ludica e questo è il messaggio che desideriamo lanciare e di cui scrive Katia Sanchioni

La mostra annovera importanti prestiti di Cecilia Matteucci Lavarini, collezionista privata di haute couture nonché illustre donatrice della Galleria del Costume, che si caratterizzano nel percorso per valore, gusto e stile. Questa è anche l’occasione per esporre gli straordinari bozzetti realizzati appositamente dal Maestro Alberto Lattuada e per riproporre all’attenzione gli esemplari creati da Clemente Cartoni, celebre modista romano degli anni Cinquanta-Sessanta.

Alla realizzazione della mostra, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti con Firenze Musei, ha contribuito Il Consorzio Il Cappello di Firenze (Angiolo Frasconi, bettina®-Raffaello Bettini, Luca della Lama prodotto e distribuito da Facopel Produzione, Grevi, Corti by Cleò , Marzi Cappelli Firenze, Nanà Firenze by MazzantiPiume, Luigi & Guido Tesi , Soprattutto… Cappelli, Trendintex, Memar, Fratelli Reali & C spa, Santelli Francesca, Inverni Firenze 1892, Michelagnoli Giuseppe & Figli, Ambuchi e Bandinelli) di cui sono esposti alcuni fra gli esemplari più caratteristici delle principali aziende toscane della manifattura del cappello, eredi dell’antica lavorazione artigianale del Cappello di Paglia di Firenze.

Il catalogo, edito da Sillabe, è corredato dalle schede storico-scientifiche di Simona Fulceri e da testi di Katia Sanchioni, Aurora Fiorentini, Dora Liscia Bemporad, Nicola Squicciarino.


Inaugurazione
:  lunedì 2 dicembre 2013 ore 17.00


info orario
:
lunedì – domenica
8.15 – 16.30 dicembre, gennaio, febbraio
8.15 – 17.30 marzo, con l’introduzione dell’ora legale ore 18.30
8.15 – 18.30 aprile, maggio
Chiuso primo e ultimo lunedì del mese, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio
 
Fabrizio Del Bimbo


domenica 1 dicembre 2013

Omaggio a Pietro Grossi alla Galleria Il Ponte dal 6 dicembre

Inaugurazione: venerdì 6 dicembre, ore 18.30 Nell'ambito dei close up, la galleria Il Ponte presenta nello spazio lounge una mostra dedicata al Maestro Pietro Grossi, grande rinnovatore della musica contemporanea, compositore, programmatore, insegnante, pioniere della musica sperimentale e della computer music. L'esposizione si svolge in concomitanza con quella al Dipartimento SAGAS, Biblioteca Umanistica, Università degli Studi di Firenze: Pietro Grossi. Dal violoncello alla Computer Art e con la Giornata di audizioni della produzione musicale del Maestro. La sua attività ha portato la ricerca musicale della neoavanguardia fiorentina degli anni Sessanta e Settanta all'interno del dibattito internazionale e ha proposto sperimentazioni, assolutamente innovatrici, divenute poi di uso corrente. L'esposizione in galleria evidenzia lo stretto rapporto che Grossi riscontra, fin dai primi anni '60 (tanto da partecipare nel 1962 a Musica e segno, mostra dei cosiddetti "grafici musicali", curata da Giuseppe Chiari e Sylvano Bussotti), fra arte e musica, che presentano – come scrive in Marcatre nel 1965 – affinità nella "... riduzione dei mezzi, nella concentrazione di ricerca di valori con un minor numero di mezzi possibile. Vedo che i quadri usano pochi colori; noi usiamo pochi suoni e cerchiamo di ottenere da essi tutti i valori che possono dare." In questi anni il legame con l'arte visiva si evidenzia attraverso alcuni suoi spartiti e nella grafica della sua musica programmata, anche influenzati dalla "constatazione dell'esistenza di un'area artistico-culturale comune...tra un certo tipo di manifestazioni visuali (arte neo-concreta - arte programmata - optical art, ecc.), le esperienze di poesia concreta e di musica elettronica programmata" – sottolineata nel 1967 da Lara Vinca-Masini. Ma a partire dalla metà degli anni '80, Pietro Grossi indirizza le ricerche estetiche maturate in campo musicale, anche con l'ausilio di Marcella Chelotti, sua compagna di vita ed artista essa stessa, nell'ambito dell'arte. Si dedica così a quella che definisce Homeart, arte grafica domestica, “creata da e per se stessi, estemporanea effimera, oltre la sfera del giudizio altrui”, utilizzando software di grafica computerizzata da lui stesso programmati, attraverso cui realizzare in casa propria, molteplici "copie uniche", dei veri e propri Homebook e degli Alfabeti ricostruiti attraverso al creazione di disegni computerizzati che reinventano graficamente ogni singola lettera.
Biografia Pietro Grossi nasce a Venezia nel 1917. Dopo il diploma in violoncello al Conservatorio di Bologna, nel 1936 vince il concorso per il posto di primo violoncello nell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dove rimane fino al 1966. Nel 1941 si diploma in composizione e scrive le prime composizioni per orchestra e musica da camera. Nel 1956 vince il concorso per la cattedra di violoncello presso il conservatorio di Musica di Firenze, incarico che svolgerà per quarant’anni. Tra il 1960 e 1970 Grossi si dedica alla produzione del suono artificiale. Nel 1961 (fino al '67) crea a Firenze l’Associazione Vita Musicale Contemporanea, con il coinvolgimento di Giuliano Toraldo di Francia, Marcella Chelotti (la sua compagna di vita) e Giuseppe Chiari, con il quale instaura un rapporto di profonda amicizia e stima. Ogni anno l'Associazione dà vita a concerti di musica elettronica nell'ambito dei quali vengono invitati Cage, Stockhausen, Metzeger, Berberian, attivi esponenti Fluxus, dove musica e arte spesso si fondono. Al 1962 si annoverano i suoi primi contatti con il calcolatore elettronico e la mostra Musica e segno a cura di Chiari e Bussotti alla Galleria Numero di Roma in cui sono esposte delle partiture musicali, fruibili come opere d'arte autonome e a un tempo musicalmente eseguibili. Nel 1963 fonda nella propria casa lo Studio di Fonologia Musicale di Firenze S 2F M uno dei primi al mondo, e nel 1965 ottiene l'istituzione della prima cattedra in Italia di musica elettronica presso il Conservatorio di Firenze (nel 1984 otterrà quella di informatica musicale). Compie la prima esperienza di computer music nel 1967, facendo suonare con schede perforate un gigantesco computer presso la Olivetti General Electric a Pregnana Milanese e promuove l’istituzione della Divisione di Informatica Musicale al CNUCE di Pisa (l'attuale CNR). L'anno seguente organizza per il XXXI Maggio Musicale fiorentino il primo Convegno Internazionale dei Centri Sperimentali di Musica Elettronica. Nel 1970 si cimenta nella telematica musicale, probabile primo audio streaming della storia, tra Rimini e Pisa e presenta programmi di computer music al Festival di Musica Contemporanea di Venezia. Nel 1984 promuove presso il conservatorio di Firenze il primo corso di Informatica Musicale. Dal 1986 allarga la sua sperimentazione all’immagine, in particolare alla computer grafica, scrivendo programmi con specifica di autodecisionalità ed elabora il concetto di Homeart, presentata per la prima volta nella mostra Nuova Atlantide, il continente della musica elettronica del 1986. “...Questa è, o potrebbe essere la Homeart: relax mentale e, insieme, momento di impegno per la creazione del proprio ambiente di lavoro/studio/riposo tramite suono, segno, colore..." In questa fase di lavoro il Maestro produce immagini piuttosto che idee sonore, rivendicando la notevole autonomia che il personal computer può offrire a chiunque voglia esprimere la propria individualità nell'arte, nella musica, nella grafica e in altre discipline. Le creazioni grafiche sono realizzate col programma Archimedes, che permette buona qualità del colore e il movimento. Da allora vengono prodotti innumerevoli programmi di Homeart con conseguenti realizzazioni visive, spesso presentate sotto forma di fotografie, esposte in mostre a Venezia, Firenze, Roma, Milano, Bologna. L'artista produce elettronicamente anche una serie di libri unici Homebook, promuovendo una sorta di editoria personale, “ineditoria”, teorizzando che l'uomo può esaurire in se stesso l'istanza estetica. La parola diviene opera d'arte "...Il computer ci libera dal genio altrui ed accresce il nostro..." La prima edizione di un Homebook (1991) é presentata al Museo Pecci di Prato nel '91, stampata in 100 esemplari, ciascuno diverso dall'altro: "...Per la prima volta in assoluto viene presentata una pubblicazione reinventata graficamente al computer, da me istruito in ogni sua copia. Una sezione di questi unicum, che tratta di Homeart, varia anche di contenuto. Per il programma del 21 settembre 1991 ho realizzato al 'personal', in fase di prova-stampa, cento copie della pubblicazione, cento unicum..." E' un'editoria personalizzata domestica, realizzata con fogli non staccati di carta traforata per stampante, legati doppi con barrette di plastica e coperta di acetato trasparente. Libri unici, prodotti elettronicamente (con stampanti ad aghi) con programmi creati da Grossi. Il suo ultimo Homebook è dedicato al futurismo 11 Marzo 1913 L’Arte dei Rumori, Luigi Russolo. Sergio Maltagliati porterà avanti questo progetto realizzando nel 2012 un software autom@tedVisuaL1.0, che partendo dai programmi originali di Homeart di Grossi genera 45 unicum grafici. Grossi dalla metà degli anni Novanta con l'affermazione di Internet ha la possibilità di vedere realizzate molte cose che aveva anticipato. Nel 1997 collabora con Sergio Maltagliati, compositore e programmatore dedito all'arte digitale e alla computer music, all'ideazione e realizzazione del lavoro multimediale collettivo on line netOper@, un’opera sottoposta a continua trasformazione grazie ai contributi che via Internet riceve dai tanti (net)artisti coinvolti. Con questo lavoro Grossi concretizza le sue ricerche, basate sulll’idea che l’opera è il risultato di una collaborazione: è comunitaria. La prima performance avviene nella sua casa studio di Firenze. Rimane invece incompiuta NeXtOper@, un progetto che integra nuovi mass media, come il telefono cellulare e il GPS. Muore a Firenze nel 2002. Nicoletta Curradi