sabato 28 febbraio 2015

I giganti della montagna al Teatro Cantiere Florida

Rassegna MATERIA PRIMA

GIOVEDì 5 MARZO, ORE 21.00



Fortebraccio Teatro / Roberto Latini presentano

I GIGANTI DELLA MONTAGNA. Atto primo



di Luigi Pirandello

adattamento e regia Roberto Latini

con Roberto Latini



musiche e suoni Gianluca Misiti

luci e direzione tecnica Max Mugnai

video Barbara Weigel

assistente alla regia Lorenzo Berti

collaborazione tecnica Marco Mencacci

realizzazione elementi di scena Silvano Santinelli

produzione Fortebraccio Teatro

in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi, Festival Orizzonti, Fondazione Orizzonti d’Arte, Emilia Romagna Teatro Fondazione





Materia Prima si apre giovedì 5 marzo alle ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida con la forza del teatro raro da incontrare. Sarà proprio Roberto Latini, premio UBU 2014 come miglior attore, con il suo nuovo adattamento de I Giganti della montagna. Atto I di Pirandello ad inaugurare la rassegna a cura di Murmuris Teatro.



Rappresentato postumo nel 1937 proprio a Firenze, al Prato della Meridiana del Giardino di Boboli, I giganti della montagna è l'ultimo dei capolavori pirandelliani, rimasto incompiuto alla morte dell'autore. La vicenda è quella di una compagnia di attori che giunge nelle sue peregrinazioni in un tempo e luogo indeterminati: al limite, fra la favola e la realtà, alla Villa detta "la Scalogna". La Compagnia della Contessa, al limite della sopravvivenza, tra miseria e povertà, nella difficoltà di portare in scena il proprio spettacolo, arriva alla Villa degli scalognati, abitata da personaggi grotteschi guidati da una specie di Mago, Cotrone. Come Prospero nella Tempesta shakesperiana, Cotrone è in grado di creare illusioni e fantasie. Ilse (il-sé), la Contessa, arriva insieme ai suoi su un carretto e Cotrone sembra già conoscere i motivi del fallimento del loro tentativo artistico.



“Sono sempre stato molto affascinato per il non finito, non concluso – spiega Roberto Latini. L'incompiutezza è per la letteratura, per il teatro è qualcosa di ontologico. Trovo perfetto per Pirandello e per il Novecento che il lascito ultimo di un autore così fondamentale per il contemporaneo sia senza conclusione. Senza definizione. Senza punto e senza il sipario di quando c'è scritto - cala la tela. I Giganti della Montagna è un testo che penso si possa permettere ormai il lusso di destinarsi ad altro possibile. La compagnia di attori che arriva alla villa della Scalogna sembra avere, in qualche forma, un appuntamento col proprio doppio. Cotrone e Ilse stanno uno all'altra come scienza e coscienza, gli stessi Giganti, mai visti o vedibili, sono così nei pressi di ognuno da poterli immaginare come proiezioni di sé. Voglio immaginare tutta l'immaginazione che posso per muovere dalle parole di Pirandello verso un limite che non conosco. Portarle “al di fuori di tempo e spazio”, come indicato nella prima didascalia, toglierle ai personaggi e alle loro sfumature, ai caratteri, ai meccanismi dialogici, sperando possano portarmi ad altro, altro che non so, altro, oltre tutto quello che può sembrare”.



Materia Prima prosegue giovedì 12 marzo 2015 con l'acclamatissimo “The Walk” di Cuocolo/Bosetti, anomala compagnia italoaustraliana che arriva per la prima volta a Firenze con uno spettacolo itinerante nel centro cittadino. Al centro del progetto il mistero che tiene insieme viaggio, memoria e narrazione.

Giovedì 19 marzo è invece il momento dello spettacolo vincitore del premio UBU 2014 come novità italiana e ricerca drammaturgica: “Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni” di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, ispirato a un’immagine del romanzo di Petros Markaris “L’esattore”. Uno “spazio di libertà per scatenare la collera, sanare l’eccesso di positività che ci circonda, i comportamenti rigidamente politically correct, la commozione facile, il sorriso stereotipato delle relazioni sociali, le ricette per vivere con serenità le ingiustizie che ci toccano”. Giornata speciale quella di domenica 22 marzo, durante la quale il Teatro Cantiere Florida dalle 10 alle 24 ospita “Dove andiamo quando sogniamo?”, maratona dedicata a Dino Buzzati, a cura di Giulia Aiazzi e Alessio Martinoli, evento in collaborazione con il Teatro della Toscana.

Conclude la rassegna giovedì 26 marzo “Iperrealismi” di Helen Cerina: un appuntamento condiviso con Versiliadanza e Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione con un’artista indipendente che servendosi della danza travalica nella performance e nell’arte visiva, utilizzando il concettuale per arrivare al popolare.







TEATRO CANTIERE FLORIDA - via Pisana 111/R – 50143 Firenze +39.055.7135357 -www.teatroflorida.it

Nicoletta Curradi

venerdì 27 febbraio 2015

Uno “Scettro mediceo” donato da Paolo PenKo alla Città Metropolitana di Firenze

Uno “Scettro mediceo” per la Città Metropolitana
L’opera del maestro Paolo Penko verrà consegnata
al consigliere delegato alla Cultura, Emiliano Fossi

Oggi venerdì 27 febbraio, alle ore 11.30, al Piano Nobile di Palazzo Medici Riccardi, il Maestro Orafo Paolo Penko consegnerà alla Città Metropolitana di Firenze, nella persona del consigliere delegato alla Cultura Emiliano Fossi, lo “Scettro mediceo”.
L’opera, realizzata in argento brunito e dorato, cesellato e modellato a ciappola, smalto traslucido, è ispirata all’analogo oggetto presente nei ritratti dei Granduchi della famiglia Medici rappresentati nella quadreria di Palazzo Medici Riccardi.
Qui è visitabile fino a sabato 28 febbraio (ore 9-19), la personale di Penko, curata da Anita Valentini (catalogo Polistampa).

Del Bimbo Fabrizio

Debutto nella moda di Eva Ciapini con una sfilata


Presentazione della prima collezione moda di Eva Ciapini
Domenica 1 marzo 2015
Hotel Albani - Sala Giotto - via Fiume 12 - Firenze
Drink di benvenuto
Con Ingresso libero
 
 
Si presenta al pubblico fiorentino la ventenne pratese Eva Ciapini decisa ad avviare una sua attività nel mondo della moda presenta la sua prima collezione a Firenze
Eva Ciapini si è nel 2014 al Liceo Artistico di Montemurlo (Prato) sezione Moda e Costume, ha deciso di entrare nel mondo della moda dalla porta principale, e dopo aver vinto a Prato il primo premio nel corso EYE (Ethics and Young Entrepreneurs) per giovani imprenditori, ha creato una sua Collezione Autunno Inverno 2015/2016. La Collezione viene presentata con una sfilata il primo marzo alle ore 17:00 presso l'Hotel Albani, Sala Giotto, in via Fiume 12 a Firenze. Un atto di coraggio e di entusiasmo di una giovane stilista in un momento difficile per i giovani.
L'appuntamento èDomenica 1 marzo 2015
presso Hotel Albani - Sala Giotto - via Fiume 12 - Firenze
Con ingresso libero con drink di benvenuto
si richiede Dress Code: abito elegante 
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 25 febbraio 2015

Quale riqualificazione per piazza Salvemini?



Questa è la riqualificazione di Piazza Salvemini secondo l'amministrazione guidata da un Sindaco tanto sensibile al tema cultura da essersene tenuta la delega! Ci domandiamo se questa è una riqualificazione “culturale” di un'area di antiche nobiltà e vestigia? Dove agli esercenti si limita o si vieta di ornare con verde i propri spazi con il pretesto di non poter limitare la viabilità ancorché occasionale dato che l'area è assolutamente pedonale! Però si permettono alti cordoli per i fili elettrici del baracchino!!
Piazza Salvemini è una piccola piazza o un grande slargo in un punto cruciale del centro storico più antico, passaggio obbligato per tutti i turisti che transitano da Piazza Santa Croce a Piazza del Duomo e viceversa inoltre limitrofa di altri punti interessanti per i turisti dall'arco di San Piero a Borgo degli Albizi a Borgo Pinti, ultimamente ripercorsa e rivalutata con l'insediamento del Four Seasons. Per arginare il degrado della zona frequentata da alcolisti e tossici il Comune poco tempo fa ha eseguito lavori di restauro e  ripulitura  dell'arco di San Piero e della piazza di San Pier Maggiore. Conclusi i lavori,  più volte è stato chiesto all’Amministrazione e all’allora vicesindaco Nardella di riqualificare anche la Piazza Salvemini con una sistemazione che rendesse più sicuro e gradevole l'assetto urbano. Si è parlato anche di una giostra che sarebbe stata ottimale anche per i numerosi bambini che gravitano nella zona per scuole di musica e danza o anche di bancarelle di libri. attività che garantiscano una migliore fruizione dell’ambiente. Nel frattempo gli esercenti privati non sono stati fermi e molti esercizi si sono rinnovati con una maggiore attenzione alla qualità degli arredi. Esercizi in gran parte dediti all’alimentazione, fra bar, ristoranti, gelaterie, yogurterie, pasticcerie, kebab, ecc. che determinano un maggior stazionamento dei clienti, soprattutto turisti, nella piazza stessa. L'impegno degli esercenti ad ora non riscontra altrettanto impegno dell'amministrazione che se possibile non facilita la volontà di miglioramenti, ostacolando anche posizionamenti di verde e dei dehore. Il Sindaco, già sollecitato a suo tempo, a maggior ragione oggi che ha l'intera responsabilità amministrativa e che detiene la delega alla cultura, aveva assicurato il suo personale interessamento, chiedendo progetti culturali considerando la presenza della storica Libreria Salvemini, luogo d'iniziative e incontri culturali .
Il risultato è nelle immagini: non solo di bancarelle di infimo ordine e al massimo per mercati periferici, ma anche un chiosco alimentare che si commenta da solo. Questi, dicono, sono banchi tolti da San Lorenzo e che non hanno trovato posto nella Piazza del Mercato Centrale e solo per questo si va a deteriorare ulteriormente una piazza a pochi metri senza nemmeno chiedere un parere ai residenti? Dato che sono tutti esercizi mobili si chiede all'Amministrazione di trovare con urgenza altra sistemazione. Naturalmente non solo le bancarelle citate ma tutta la piazza andrebbe rivista e riordinata .Al Sindaco è stato chiesto un sopralluogo di persona, soprattutto nella sua veste di uomo di cultura , per dare un indirizzo  condivisibile per chi si impegna nella qualità dell’ eccellenza fiorentina .
Il Centro Storico di Firenze ,dichiarato a suo tempo dal UNESCO ,”Bene dell’Umanità” a causa del continuo degrado,  è sottoposto a riesame  e rischia il ritiro della nomina ! E’ questo quello che vuole l’amministrazione ?

Fabrizio Del Bimbo

PRATO PORTA IL SOLE IN BRASILE



 Sono i primi 2 impianti fotovoltaici in Brasile. La Cellini do Brasil ha firmato il contratto per la realizzazione degli impianti. L’azienda brasiliana, controllata della Cellini GTC con sede a Prato, si è infatti aggiudicata la gara indetta da Enel Green Power, in ATI con l’azienda brasiliana Sistechne.
Si tratta dei primi due impianti fotovoltaici commerciali di dimensioni rilevanti per la produzione di energia elettrica in Brasile, che saranno referenza nel paese sudamericano. I due impianti verranno realizzati in prossimità di un impianto eolico da 80 MW già esistente; una volta realizzati, i tre impianti verranno reciprocamente collegati. In tutto produrranno energia elettrica per 11 MWp.
La commessa si rivela particolarmente importante perché guarda al futuro sviluppo di questo tipo di energia in un Paese che cresce a ritmi velocissimi: si stima che circa il 90% dei prossimi impianti fotovoltaici saranno realizzati in connessione a centrali eoliche esistenti, permettendo di investire meno nelle linee di trasmissione, oltre che produrre energia pulita e più compatibile con l’evoluzione industriale e urbana delle aree che si vanno sviluppando. Gli impianti sorgeranno nella Municipalità Tacaratu Pernambuco, Brasile; in cantiere lavoreranno circa 80 unità tra operai e altro personale Cellini/Sistechne, per l’intera durata del cantiere.
“L'idea di investire e creare una nuova società in un paese come il Brasile – spiega il presidente di Cellini GTC Stefano Ciacci – ha sempre avuto per noi un senso strategico: quello di entrare in contatto con una grande realtà in costante sviluppo, un terreno fertile per la costruzione di impianti di produzione di energia. Un punto strategico in cui esportare le competenze della nostra cooperativa nell'ambito delle energie verdi. Preme sottolineare che la Cellini do Brasil è operativa da Luglio 2013 ed è riuscita in poco tempo a trovare spazio in un mercato complesso e competitivo come quello brasiliano. Questa prima commessa è un inizio promettente, che ci spinge ad essere fiduciosi nello sviluppo delle strategie di internazionalizzazione della nostra azienda”.
In questo progetto, la controllata dell’azienda pratese Cellini GTC sarà responsabile per la parte progettuale e di interfaccia con l’impianto già esistente. Sistechne, parte del più ampio gruppo Intertechne, si dedicherà alla fornitura di sistemi, attrezzature, materiali e servizi per la generazione e trasmissione di potenza. 
 
Del Bimbo Fabrizio
 
 

lunedì 23 febbraio 2015

Ultimato il restauro di Ercole e Nesso agli Uffizi



L’anno scorso cadevano i 400 anni dalla morte di Giovanni Caccini (1556-1613), allievo di Giambologna fra i più abili restauratori di scultura antica attivi nella Firenze della seconda metà del XVI secolo. In quella circostanza si è deciso di procedere al restauro di quello che può essere considerato un vero e proprio capolavoro del suo genio di integratore, il gruppo di Ercole e Nesso (Ercole e il centauro), sistemato dal 1595 alla testata del primo corridoio degli Uffizi. Dai soli piedi conservati sulla superficie antica della base, infatti, Caccini fu infatti in grado di ricostruire l’intera figura di Ercole, dando vita a un gruppo molto vicino all’antico prototipo.

Alcune settimane fa ha preso il via il delicato restauro del gruppo, finanziato con 10.000 euro dall’Associazione Friends of Uffizi Gallery; l’operazione, che si è appena conclusa, ha visto impegnata la restauratrice Paola Rosa ed è stata presentata questa mattina ai media.

“Il restauro dell’importante gruppo marmoreo – ha detto Alessandra Marino, Soprintendente ad interim per il Polo Museale Fiorentino – si è rivelata nuovamente una privilegiata occasione di studio e di approfondimento delle antiche tecniche di intervento, grazie alle quali è giunto sino a noi questa opera che si ammira all’ingresso della Galleria”.

“S’è compiuto felicemente – ha aggiunto Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi – il restauro d’un gruppo marmoreo antico in cui fu determinante l’intervento di Giovanni Caccini, scultore di rango, cui nel Cinquecento, proprio per la sua poetica abilità, si fece ricorso frequente per integrare le mutilazioni inferte dal tempo a marmi antichi e moderni. A lui si deve  infatti il restauro della statua di San Giovanni Gualberto di Benedetto da Rovezzano, così ben condotto da far credere per quattro secoli che l’effigie del santo fosse tutta di sua mano”.

“Un altro grande capolavoro della Galleria degli Uffizi - ha sottolineato Maria Vittoria Rimbotti, Presidente dell’Associazione Amici degli Uffizi e di Friends of the Uffizi Gallery - torna a una migliore leggibilità. Il gruppo marmoreo di Ercole e il Centauro di Giovanni Caccini, che dialoga con il Laocoonte di Baccio Bandinelli, ritrova la propria luce grazie all’intervento interamente finanziato dall’associazione Friends of the Uffizi Gallery. Proprio grazie alle operazioni di restauro sulle sculture, promosse in questi ultimi anni con oltre 500 mila Euro, abbiamo potuto apprezzare quanto sia cresciuta l’attenzione del pubblico verso la parte scultorea della Galleria”.

“Si tratta quindi - continua Maria Vittoria Rimbotti - di una nuova occasione di emozione e di orgoglio da condividere con tutti gli 8.000 e più soci e amici che, con passione e volontà, sostengono quotidianamente quell’ideale di mecenatismo collettivo che è alla base della nostra attività e che ci lega spiritualmente con i Medici, appassionati collezionisti, a cui va il merito di aver creato il primo consistente nucleo della Galleria”.



Fabrizio Del Bimbo

A Firenze la conferenza interregionale dei consorzi di bonifica

Si e` tenuta a Firenze, lunedì 23 febbraio, la conferenza interregionale organizzativa dei Consorzi di Bonifica di Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Umbria.

L’incontro ha raopresentato l’occasione per un confronto approfondito sui temi della sicurezza idrogeologica e per fare il punto sui principali lavori nelle cinque regioni e si e` svolto dalle ore 10 alle 13 presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera Di Santa Maria del Fiore in piazza San Giovanni, 7 a Firenze. Sono intervenuti il presidente dell’Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari che riunisce i Consorzi di tutta Italia),  Francesco Vincenzi; il direttore nazionale Anbi, Massimo Gargano, i presidenti delle quattro unioni regionali e i rappresentanti delle associazioni agricole.

“I Consorzi di Bonifica – ha spiegato il presidente Anbi, Francesco Vincenzi – sono stati i primi ad attivare, in Italia, un processo di spending review, ben prima che molti altri enti cominciassero a parlare di riorganizzazione e razionalizzazione dei costi. Oggi, grazie anche a questo percorso d’innovazione, continuiamo a essere davvero protagonisti nel settore della difesa del suolo e nella lotta al dissesto idrogeologico”.
Il direttore Anbi, Massimo Gargano ha invece illustrato le modalità di partecipazione dei Consorzi di Bonifica a Expo 2015. “Sarà una grande opportunità – ha detto mostrando le caratteristiche tecniche del padiglione - per permettere ai Consorzi d’illustrare il proprio ruolo nei settori dell’agricoltura e dell’irrigazione. Un momento di confronto che permetterà di raccontare anche le peculiarità delle singole regioni”.
Il presidente Urbat Marco Bottino ha invece illustrato lo stato dei lavori in Toscana: “I Consorzi di Bonifica toscani contano 132 cantieri, fra quelli ultimati, iniziati o progettati nel corso del 2014 – ha detto – per un valore complessivo di oltre 61 milioni di euro. Numeri che dimostrano la centralità e l’operativa di questi enti”.

Tra gli argomenti trattati anche  la prossima Expo 2015, cui  i Consorzi toscani parteciperanno con un ampio spazio per presentare I loro progetti con convegni, tavole rotonde e assaggi di prodotti locali, grazie a numerosi sponsors.

Fabrizio Del Bimbo



Le foto metafisiche di George Tatge in mostra a Villa Bardini

Italia Metafisica
a cura di Diego Mormorio
Villa Bardini Firenze
dal 22 febbraio al 22 marzo 2015


Promossa dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron col patrocinio del Comune di Firenze e la collaborazione del Consiglio Regionale della Toscana nell’ambito della Festa della Toscana e di BassmArt.
La mostra di George Tatge è edicata alle tracce dell’operare umano sul territorio, alle sue realizzazioni con tutti i significati sociali, industriali e religiosi che le connotano, la mostra presenta frammenti di una realtà caratterizzata da giustapposizioni bizzarre e surreali.

La sequenza delle fotografie di Tatge – scrive nel catalogo Carlo Sisi – ci appare nel definitorio e trasfigurante bianco e nero cui il maestro ci ha da tempo abituati. Mi sembra che il significato di questo viaggio italiano manifesti davvero la convinzione poetica che l’antico, il moderno, il futuro convivano in unità creative di appartato coinvolgimento e che il deposito figurativo della storia debba essere usato come eredità, come un materiale da inventare, perennemente nuovo. Per questo i brani di città e di paesaggio, estratti come fossero parole espressive da una celebre pagina per consegnarle all’enigma metafisico dell’estraniamento, riassumono effettivamente la poetica e la tecnica di George Tatge: anticonvenzionale esteta della marginalità, archeologo delle nostre recenti sconfitte, ‘artiere’ (come piaceva al Novecento metafisico) di una realtà immaginata e vera a un tempo“.

Fabrizio Del Bimbo

sabato 21 febbraio 2015

Danza in Fiera festeggia i suoi primi 10 anni


Danza in Fiera celebra i suoi primi 10 anni con tante novità:


Nuovo Sito web: www.danzainfiera.it - sarà possibile consultare il programma in modo semplice e creare un calendario di eventi personalizzato. 
 Fabrizio Del Bimbo
Iniziativa Social “Scatta il 10″: per partecipare pubblica su Instagram una foto che rappresenti il numero “10” con gli hashtag #dif2015 e #scattail10, gli autori delle 10 immagini più belle vivranno una giornata da protagonisti con 10 sorprese esclusive.  
 Fabrizio Del Bimbo
10 e lode: straordinaria opportunità per alcune scuole di danza selezionate di aprire l’evento, per partecipare è necessario inviare una proposta coreografica entro il 17 gennaio. 

International Academies Open Days: audizioni di alto livello per aspiranti ballerini, per pianificare un periodo di studio in prestigiosi centri e accademie europee che si riuniscono nei giorni di Dif in cerca di nuovi talenti. Per non perdere questa occasione è necessario iscriversi entro il 13 febbraio. 

Mostra Fotografica:  rivivi tutti i momenti più belli della storia di Dif.


In una nuova area sarà possibile scoprire e provare le migliori attività di dance fitness, con presenter di fama nazionale ed internazionale.
Si potrà scegliere tra WellDance©, Innovativo metodo di allenamento sviluppato da Annarosa Petri e l’étoile RafFabrizio Del Bimbo faele Paganini, il Reggaeton Fitness, una fusion dei ritmi jamaicani con l’hip hop e il dancehall, la Lambaerobica, un mix di vari ritmi 100% brasiliani che sarà a DIF anche per formare nuovi trainer.
Chi vuole imparare a trasformare i passi dance in una coreografia fitness, non può perdere le lezioni di House2Fit, Vogue e Aerodance. Inoltre, grazie ai Workshop didattici in Vogue&Fit e House2Fit, diventerete insegnati di successo.
Direttamente da Los Angeles, poi, Tatiana Tamai con la sua Booiaka e il suo team di Boomers renderà tutti dei fanatici Boolovers.
Libera la tua gioia con la Nia, pratica di movimento che integra l’espressività della danza alla forza e precisione delle arti marziali con la saggezza delle terapie corporee. Il Jazzercise fonde la danza Jazz con il kickboxing e lo yoga, mentre il Balla e brucia è un’unione di flamenco arabo, rock’n roll e cha cha cha… tutti da provare. Il Funkfit, invece, nato dalla fusione tra danza Hip Hop, jazz, house, moderna e l’aerobica, permette anche a chi non ha mai ballato di provare l’emozione di farlo.
Dall’unione di danze Afro Brasiliane e le arti marziali come Capoeira e Maculele, nasce il Brazuca Fitness, mentre chi vuole mantenersi in forma senza rinunciare alla sensualità, potrà seguire lezioni di fitness a tema Burlesque.
Non mancherà la Zumba, che sarà a DIF2015 per promuovere l’evento benefico “Zumba per il Meyer”, a favore dell’ospedale pediatrico di Firenze.


Energia allo stato puro: sarà questo il mood dell’area dedicata alla Street Dance, che riunirà le più grandi iniziative dedicate al genere.
Il luogo perfetto per le sfide più travolgenti, come la preselezione – in esclusiva per l’Italia – di “StreetStar”: lo straordinario contest dedicato alle discipline provenienti dalla scena underground (Waacking e Vogueing), in Italia molto praticate dalle donne; i migliori ballerini sFabrizio Del Bimbo elezionati a DIF potranno accedere alla finale di Stoccolma.
La sfida spazierà su tutte le discipline Street con Five Skillz, il contest in cui le “battles” si svolgono tra 2 crew da 5 componenti ciascuna.
Chi vuole assistere a uno spettacolo mozzafiato, in Dance The Flow daranno il meglio di sé le crew emergenti non solo italiane.
L’area ospiterà anche “Apriamo Il Cerchio”, la prima tavola rotonda in cui discutere del futuro dell’Hip Hop in Italia ed Europa.
Gli stage  porteranno a DIF i più grandi performer della scena internazionale. Uno dei pionieri del genere, Caleaf, terrà lo stage di House, mentre per l’Hip Hop ci sarà Fabrice, membro della “Ghetto Style Crew”. Uno dei più apprezzati ballerini a livello mondiale, Skeeter Rabbit, terrà uno stage di Locking, mentre per il Popping ci sarà Bruce Ykanji, creatore dello straordinario “Juste Debout”.

Portate in scena la vostra sensualità in maniera divertente e fantasiosa nel Burlesque Contest, aperto alle categorie: Classico, Comico e Fitness.
Se volete viaggiare tra le affascinanti atmosfere delle danze orientali, allora scegliete Magie d’oriente mentre, se amate i contagiosi ritmi caraibici, c’è Explosiva.
Spazio ai talenti under14 con Junior Parade International e agli over14 con Dance Parade International, dove portare in scena coreografie di ogni genere e stile.
Il ballo sarà il protagonista del VI Trofeo Danzainfiera, dove potrete esibirvi sia in coppia sia con la vostra squadra di amatori o professionisti.
I migliori stage
Anche per il decimo anno, a Firenze troverete i migliori maestri della scena internazionale.
Per il classico: Nikolay Tsiskaridze (già Principal al Teatro Bolshoi e attuale direttore della Vaganova Ballet Academy) e Federico Bonelli (Principal al Royal Ballet).
La nota coreografa Henrietta Horn (già co-direttrice artistica, insieme a Pina Bausch, del Folkwang Tanzstudio) terrà gli stage di contemporaneo. Il talentuoso “ballerino sui tacchi a spillo” Yanis Marshall – performer molto noto tra gli Youtuber – porterà in sala le sue particolari interpretazioni di Lyrical Jazz e Street Jazz.
Per gli insegnanti, due imperdibili opportunità di perfezionamento: per i docenti di classico, il workshop a cura dell’Accademia Vaganova di San Pietroburgo; gli insegnanti che vogliono migliorarsi nel Modern Contemporary potranno seguire il master di Rosanna Brocanello.

Si riconferma Expression, uno dei più importanti concorsi nel panorama europeo aperto a solisti, coppie e gruppi; mentre con Musical: il Concorso, i performer non professionisti andranno in scena con il repertorio da musical di tutte le epoche.
Con la rassegna “Il Lago dei Cigni” potrete ballare con un’affermata compagnia. Presentate una coreografia sulle musiche del celebre capolavoro di Caikovskij, e una Commissione di esperti sceglierà a Danzainfiera i 6/8 gruppi migliori per affiancare la Compagnia Opus Ballet in alcune recite de “Il Lago dei cigni” di Loris Petrillo.
Riservato ai giovani autori è invece Ba.N.Co.: la Compagnia stabile del Balletto di Siena selezionerà 1 coreografo per creare una nuova produzione della Compagnia e partecipare come docente ai workshop organizzati dall’Asd Ateneo della Danza.

La consueta programmazione giornaliera con centinaia di lezioni gratuite permetterà ai visitatori di cimentarsi in tutti gli stili di danza.
Danza e moda saranno ancora insieme nel DIF Fashion Show, la passerella con le nuove collezioni dei grandi marchi del fashion e della danza, presenti anche nella vastissima area espositiva, dove lanciarsi un uno shopping sfrenato, grazie alla presenza delle migliori realtà del settore.
Convegni, seminari, laboratori coreografici, insieme ai grandi personaggi attesi per le celebrazioni del decimo anniversario, renderanno DIF2015 indimenticabile.
Non perdete le novità della decima edizione! Seguite l’evento su tutti i social network e sul sito ufficiale: danzainfiera.it

Dicci cosa rappresenta per te la parola Danza, di seguito il regolamento:
Inviaci un’email a info@viveredonna.it con le seguenti caratteristiche:
  1. Inserisci una foto e una frase che esprimano il tuo pensiero sulla parola danza (la foto dovrà essere tua o libera da copyright)
  2. Indicaci il tuo nome e la tua città
  3. Scrivici “Autorizzo la pubblicazione della mia foto sul sito e sulle pagine dei social di Vivere Donna.
La nostra redazione selezionerà le 10 frasi e foto più belle, le vincitrici si aggiudicheranno un ingresso omaggio a Dif2015
* Presta attenzione a compilare l’email, non saranno accettate email senza l’autorizzazione alla pubblicazione della foto.
Danzainfiera 2015 – 26 febbraio / 1 marzo, Firenze – Fortezza da Basso
Orari: Giovedì: dalle 15.00 alle 20.00. Venerdì, sabato e domenica: dalle 9.00 – 20.00
Info: 0574 575618 – www.danzainfiera.it – info@danzainfiera.it
Ingresso: 15€ 1 giorno / 40€ 4 giorni / 10€ ridotto per bambini 8-12 anni
Gratuito: diversamente abili, bambini sotto gli 8 anni
Gruppi (min. 30 ingressi): 10€ a persona, acquistabili online entro il 13 febbraio 2015

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 19 febbraio 2015

Presentazione del libro "Missa est" di Francesca Tofanari

Presentazione del libro 'Missa Est'
della casa editrice Nicomp
Si svolge venerdì 20 febbraio 2015 ore 17,00
presso palazzo Panciatichi - Sala Gigli
Via Cavour, 4 - Firenze

Il libro Missa est costituisce un contributo originale e profondo per conoscere una parte importante della realtà di Firenze, la vita di comunità, accompagnata da indicazioni storiche, curiosità e aneddoti, che si svolge intorno a chiese fiorenztine. "La chiesa di Sant'Ambrogio è l'unica al mondo dove sono avvenuti due Miracoli Eucaristici e ai parrocchiani si chiede una preghiera per i problemi del quartiere. Il tetto di Santa Maria Ausiliatrice ha un tipico aspetto alpino perché non c'erano più soldi per completare la chiesa. A Santa Felicita si trova una reliquia della Beata Berta, trafugata dalla chiesa parrocchiale di Cavriglia e alla messa si impara il significato delle Parabole. Nella chiesa di San Felice in Piazza, durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata "ospitata" la Madonna dell'Impruneta e alla fine della messa i bambini ricevono dei dolcetti. Alla Sacra Famiglia il parroco entra da una porticina piccola piccola e durante la messa i ragazzi portano all'altare un orologio. Nella Basilica di Ognissanti c'è un divertissement di Botticelli e i fedeli ricevono l'Eucarestia inginocchiati. Nella chiesa di San Marco Vecchio un uomo ha riacquistato la vista davanti all'immagine di Sant'Antonio da Padova e nell'omelia c'è una metafora sportiva".
Il libro "Missa est' è di Francesca Tofanari.
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 18 febbraio 2015

La Firenze che fu nelle opere di Fabio Borbottoni: una mostra all`Ente Crf




Firenze com’era nelle vedute del pittore Fabio Borbottoni (1823-1901): ecco il contenuto fella mostra ‘’Firenze: ‘fotografia’ di una Città tra storia e attualità. La Collezione Borbottoni ed altre vedute dalle Raccolte d’Arte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze" allestita allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze  fino al 5 aprile (ingresso libro). L’iniziativa,, curata da Emanuele Barletti, è realizzata con la partecipazione della Sezione Didattica del Polo Museale Fiorentino, in collaborazione con l'Istituto Geografico Militare ed è corredata dalle fotografie sincretiche di Saverio De Meo che ha voluto stabilire un dialogo tra le vedute antiche di Borbottoni ed elementi della vita attuale nel rapporto con la città. La mostra si inserisce nel progetto ‘L’ Ente Cassa per Firenze Capitale’ ideato e promosso dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze per celebrare il 150° anniversario del trasferimento della capitale d’Italia da Torino a Firenze nel 1865.


L’intera quadreria di questi 120 olii su tela viene riproposta oggi, dopo la precedente iniziativa del 2007, con un progetto più articolato, arricchito anche da scorci di Firenze nell’Ottocento scelti tra le Raccolte d’Arte di proprietà della Fondazione, che vuole favorire un confronto tra i luoghi raffigurati dagli artisti e il loro assetto odierno. Gli organizzatori hanno voluto evitare qualunque retorica per cercare un rapporto evocativo tra passato e presente che aiutasse a comprendere le trasformazioni subite dalla città in questi ultimi decenni. Fabio Borbottoni  esercitava abitualmente la professione di funzionario delle ferrovie, ma si era sempre dedicato con passione anche alla pittura che svolgeva fin da giovane con discreto talento prediligendo, nel solco di una lunga tradizione storica locale, i temi del vedutismo e della pittura di interni applicati in particolare alla famosa serie delle vedute di Firenze, la quale rappresenta la massima realizzazione della sua carriera di artista.

Il percorso espositivo è arricchito dalle immagini di Saverio De Meo, fotografo creativo di origine pugliese ma residente a Napoli che, appartenendo ad altra cultura e clima, ha potuto raffigurare col necessario distacco il ‘prima’ e il ‘dopo’ di questo processo. Partendo proprio dalle immagini del Borbottoni, il maestro ha studiato con il mezzo fotografico non già una pura rappresentazione di location attuali per sovrapporle automaticamente ai dipinti antichi e vedere la differenza, ma ha colto in ogni singolo luogo motivi emergenti isolandoli dal contesto cui appartengono per collazionarli con le vedute. Ha così selezionato alcuni segni di ciò che consideriamo attuale e moderno e li ha confrontati con la situazione preesistente. L’effetto può apparire per molti versi stridente pensando alle atmosfere romantiche degli ambienti urbani di Borbottoni in cui irrompono biciclette parcheggiate dovunque in maniera selvaggia, cassonetti che sono anche più brutti della spazzatura che contengono, automobili che riempiono ogni spazio vuoto e che certo non contribuiscono all’estetica e decoro cittadino. Ma questa è appunto l’attualità con cui deve convivere il centro storico di Firenze così come tutti i centri storici delle nostre città con le loro stratificazioni secolari soggette spesso a mutamenti e rivolgimenti o, anche semplicemente, ad una vita quotidiana sregolata e disordinata. I saggi di Elena Tempestini e Rubina Tuliozi, oltre a quelli del curatore contenuti sul catalogo edito da Polistampa, hanno permesso - almeno questo è l’auspicio - di gettare luce su taluni aspetti storico-documentari che meritavano una più ampia puntualizzazione.

Un importante contributo alla qualificazione del progetto è dato dalla partecipazione della Sezione Didattica del Polo Museale Fiorentino, con il coordinamento di Maria Paola Masini e la progettazione di Elisa Marchi e Maria Letizia Regola, che è stata voluta per rafforzare la componente divulgativa della mostra e promuoverla presso utenti specifici: la scuola e le famiglie. A tal fine è stato curato un programma di visite guidate nel corso delle quali gli operatori didattici si avvalgono di una apparecchiatura informatica (touch screen) per una lettura multimediale inerente le trasformazioni subite dalla città prima e dopo l’unità d’Italia. Il percorso si svolge come una sorta di ‘passeggiata’ nella Firenze antica ai tempi della sua elezione a capitale guidati dalle vedute di Borbottoni, grazie alle quali è possibile ricostruire una storia ai più giovani spesso ignota. Agli studenti in visita viene consegnata una mappa da utilizzare in città per ritrovare i luoghi simbolo della Firenze di ieri e di oggi, immortalati anche dalle foto esposte in mostra.

La presenza dell’Istituto Geografico Militare, con cui in passato l’Ente Cassa ha condiviso importanti progetti culturali, si focalizza sull’opportunità di fornire alla mostra, con l’apporto scientifico di Andrea Cantile, fondamentali testimonianze planimetriche di Firenze che documentano i cambiamenti intervenuti nell’assetto urbanistico, in particolare, tra il 1843 e il 1870.

La mostra coincide anche con la riapertura al pubblico dell’esposizione permanente della collezione di soldatini di Alberto Predieri collocata anch’essa nelle sale espositive e chiusa temporaneamente per lavori di ristrutturazione. La raccolta, ritenuta tra le più importanti a livello nazionale, comprende 1.500 pezzi raffiguranti personaggi appartenenti ad un ampio periodo di tempo che va dal ‘700 al Risorgimento Italiano, ed è stata messa insieme con grande passione e competenza dall’ illustre economista la cui cultura spaziava dalle scienze giuridiche a quelle storiche e storico-artistiche.

Iniziativa “VETRINE IN CITTA’”

L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze , ripropone, dopo il successo riscosso con le precedenti esposizioni, l’iniziativa “Vetrine in Città”, curata da Modestino Romagnolo, al fine di valorizzare e divulgare ulteriormente il nuovo evento, grazie alla creazione di una serie di punti informativi presso prestigiose realtà culturali e imprenditoriali del capoluogo toscano. Hanno aderito: Musei di Palazzo Pitti, Lyceum Club International, Antica Torre Tornabuoni, Biblioteca Nazionale Centrale, Hotel Helvetia-Bristol, Grand Hotel Baglioni, Hotel Lungarno - Lungarno Collection, Istituto Fanfani – Ricerche Mediche, Caffè Teatro della Pergola, Cinema Odeon, Multisala Principe C.G., Enoteca Pinchiorri, Ristorante Bar Finisterrae, Show Room Master of Scagliola “Bianco Bianchi”, Zecchi - Colori Belle Arti Restauri, Fratelli Rigacci - Articoli per Belle arti Galleria via dei Fossi

Firenze: ‘fotografia’ di una Città tra Storia e Attualità.
La Collezione Borbottoni ed altre vedute dalle Raccolte d’Arte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Aperta dal 17 febbraio al 5 aprile
Ente CRF Spazio Mostre, Via Bufalini 6
Orario: da lunedì a venerdì, 9-19; sabato e domenica, 10-13/15-19
Tel 055 5384001 - Ingresso libero
Catalogo Polistampa (220 pagine, 10 euro)
Visite guidate gratuite per scuole e famiglie a cura della Sezione Didattica Polo Museale Fiorentino, tel.055/284272

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi

martedì 17 febbraio 2015

Al Museo Galileo tecniche e strumenti per la scrittura Braille



Museo Galileo, Firenze
18 - 25 febbraio 2015



Il 21 febbraio il Museo Galileo è lieto di celebrare la Giornata Nazionale 2015 del Braille con iniziative che ricordano l’importanza del codice che da circa 150 anni consente ai non vedenti di leggere e scrivere.

> Le iniziative della Giornata Nazionale 2015 del Braille sono state organizzate dal Museo Galileo e rese possibili grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Toscana, come afferma l’Assessore Sara Nocentini: “L'iniziativa del Museo Galileo, intesa ad allargare la fruizione del patrimonio a favore dei visitatori non vedenti, si colloca all'interno di un diffuso programma di interventi e di progetti sostenuti dall'Assessorato alla Cultura della Regione Toscana destinati all'inclusione delle diverse categorie sociali e dei diversi pubblici. L'accessibilità fisica e culturale al patrimonio costituisce infatti, prima di tutto, un diritto delle persone che corrisponde ad un obbligo della società di assicurare tale diritto. Siamo dunque impegnati per abbattere le barriere architettoniche ed espositive che interessano le disabilità visive, uditive e motorie, che spesso si uniscono alle difficoltà ed alle barriere cognitive, utilizzando, accanto alle modalità tradizionali, anche nuove tecnologie per i supporti informativi e didattici”.

> Al progetto hanno collaborato inoltre la Stamperia Braille della Regione Toscana e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.



> Dal 18 al 25 febbraio la mostra Tecniche e strumenti per la scrittura Braille illustrerà, attraverso la modalità comunicativa della "visita tattile", le opportunità di accesso e fruizione delle opere da parte dei visitatori non vedenti. L’iniziativa è pensata inoltre per dare l’opportunità al pubblico dei vedenti di avvicinarsi ad un codice diverso di comunicazione.

> Accanto agli splendidi strumenti scientifici custoditi nelle sale del museo, saranno esposti strumenti per la scrittura in Braille ed esempi di libri tattili del primo Novecento che documentano l’attività della Stamperia Braille di Firenze. Saranno inoltre in esposizione le matrici utilizzate per le illustrazioni della guida Braille del Museo.

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> Sabato 21 febbraio, alle ore 15.30, si svolgerà una visita per non vedenti con la guida di Andrea Gori, responsabile delle attività educative del Museo Galileo.


> In occasione dell’anteprima alla stampa, martedì 17 febbraio, alle 12.30, saranno presentati i nuovi servizi del museo per i visitatori con disabilità visiva, realizzati grazie al generoso contributo della Regione Toscana: un percorso di visita tattile con riproduzioni di strumenti scientifici, una guida Braille con riproduzioni tattili di immagini e una guida per ipovedenti, entrambe sia in italiano sia in inglese.

> Saranno inoltre annunciate due attività in programma per il prossimo anno scolastico organizzate grazie alla collaborazione fra Museo Galileo, Stamperia Braille, Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Toscana e Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti:

> ·         un laboratorio didattico storico per le scuole presso il Museo Galileo dal titolo Dalla crittografia militare al codice Braille.
un programma di visite didattiche all’esposizione storica della Stamperia Braille
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> “Oggi siamo nel mondo digitale e nessuno più sospetta che leggere e scrivere per alcuni sia un traguardo da conquistare e da mantenere – osserva il presidente provinciale Uici, Antonio Quatraro. Per i ciechi, come per tutti i popoli, poter leggere e scrivere significa conquistare la libertà e la dignità di cittadini. Ecco, l’invenzione di un alfabeto realmente universale per tutte le lingue antiche e moderne ci ricorda il valore insostituibile dell’educazione e dell’autonomia di pensiero, ossia della capacità di scegliere a ragion veduta”.


 Stamperia Braille di Firenze

 La Stamperia Braille di Firenze è l'unica di proprietà pubblica esistente in Italia. Appartiene alla Regione Toscana e, parallelamente alla Scuola Cani Guida per Ciechi, anch'essa di proprietà dell'amministrazione regionale toscana, fornisce ai non vedenti che risiedono nel territorio una serie di servizi, primo fra tutti la trascrizione in Braille dei testi scolastici a prezzi estremamente contenuti.

Come afferma il Vice Presidente della Regione Stefania Saccardi “L'idea di rendere accessibile a persone con disabilità un numero sempre maggiore di luoghi di interesse in tutta la regione merita senz'altro di essere sviluppata e promossa. Quando parliamo di accessibilità di luoghi dobbiamo purtroppo mettere in evidenza il ritardo di cui ancora soffre il nostro paese, sebbene le esperienze attivate nel corso degli anni abbiano cercato, almeno in parte, di colmarlo. In Toscana c'è ancora molto da fare su questo versante ma credo che sfruttando la collaborazione con il privato e potendo contare su alcune strutture pubbliche di eccellenza, come la Stamperia Braille o la Scuola Nazionale Cani guida per ciechi, si possano mettere in piedi esperienze interessanti, come quella che viene presentata stamattina al Museo Galileo destinata alle persone con disabilità visiva, a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata nazionale del Braille. Regione, Museo e Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti firmeranno presto un accordo per far conoscere e valorizzare gli aspetti scientifici legati alla storia, tradizione, strumenti ed ausili per favorire l'accesso all'istruzione e alla cultura delle persone non vedenti. Un passo in più, seppur piccolo, verso una società sempre più accessibile a tutti”.

L’attività della Stamperia  Braille comprende inoltre servizi a favore dei non vedenti di altre regioni italiane e paesi stranieri soprattutto per quello che riguarda il patrimonio musicale custodito dalla struttura fiorentina.


Elenco degli oggetti inclusi nel percorso tattile



       Apparecchio per dimostrare la traiettoria parabolica dei proiettili

        Apparecchio per dimostrare l'isocronismo delle cadute lungo una spirale

         Apparecchio per studiare gli urti elastici e anelastici

       Casa del fulmine

        Macchina elettrostatica di Wimshurst

         Macchina per esperienze sulla forza centrifuga

        Modelli di leva

        Paradosso meccanico



 Gli oggetti sono stati realizzati da un esperto artigiano nel laboratorio di restauro del Museo Galileo. Si sottolinea che le visite tattili, progettate in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi per rendere accessibili le collezioni di strumenti scientifici ai non vedenti per mezzo di copie delle opere originali, diventeranno fondamentali anche per il pubblico vedente, grazie alla sollecitazione della dimensione sensoriale tattile.

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi

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giovedì 12 febbraio 2015

Al Museo di antropologia gli scatti di John Thomson

La mostra dal titolo John Thomson. Primi sguardi verso Oriente, inedita in Italia, presenta 68  fotografie di John Thomson, frutto dei suoi viaggi a Formosa (oggi Taiwan), in Cina e nel Sud- Est asiatico, che permettono al visitatore di cogliere le sfaccettature culturali e sociali dei paesi dell’Asia di quasi  150 anni fa.

John Thomson scozzese, nato ad Edimburgo (1837-1921), è stato uno dei più importanti fotografi del XIX secolo, ma anche geografo, esploratore e scrittore. Nel 1862 imbarcatosi per Singapore, dopo un breve soggiorno sull’isola, viaggiò da Ceylon alla Malesia, dall’India al Siam e alla Cambogia. Nel 1871 arrivò a Formosa e le sue fotografie, non solo sono state le prime a svelare le bellezze di quest’isola al mondo occidentale, ma per la storia di Taiwan sono un documento prezioso. Infatti, sono le prime immagini di alcuni suoi paesaggi, oggi quasi irriconoscibili, come i magnifici scenari del Porto di Ta-kow, oggi  Kaohsiung, importante città a sud di Taiwan; o come gli scorci della città di Taiwanfu (oggi Tainan). Ma Thomson, che faceva parte della Royal Ethnological Society di Londra, oltre ai paesaggi lunari del distretto di Tainan, le valli idilliache e le foreste di bambù, voleva fotografare le popolazioni indigene dell’isola, e per questo si spinse in varie zone dell’interno, così entrarono a far parte della sua galleria di ritratti anche i cacciatori, i pescatori e le famiglie della tribù Pepo e di altri popoli Austronesiani di Taiwan. Tuttavia ancora una volta molte delle sue fotografie sono ritratti di donne, soggetti facili da fotografare perché poco importanti nella società dell’epoca, ma al di là dei tratti esotici e degli sguardi intensi, le donne erano culturalmente  interessanti per il modo di vestire, per le acconciature elaborate e gli accessori che portavano, chiari indicatori del ceto sociale a cui appartenevano e del tipo di vita che conducevano.
Una selezione delle fotografie che John Thomson scattò a Formosa, venne pubblicata nel 1875 da: “Tour du Monde Nouveau, Journal des Voyages” , rivista geografica e culturale francese di grande successo. Le stampe di quelle immagini, fatte fare appositamente da Thomson quasi 150 anni fa, fanno oggi  parte della Mostra, accanto alle fotografie  che lui fece in Cambogia, in Siam, in Cina, e a quelle che documentavano alcune antiche città orientali, scoperte proprio in quegli anni, come, la magnificenza e l’affascinante bellezza di Angkor Wat e Angkor Tom.

Una straordinaria coincidenza lega questa Mostra Fotografica al Museo di Antropologia e di Etnologia di Firenze, infatti mentre nel 1869 John Thomson viaggiava in Estremo Oriente, immortalandone i luoghi e le popolazioni, Paolo Mantegazza, fisiologo e antropologo, fondava questo Museo, che è stato il primo museo universitario del genere ad essere costituito in Europa.

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 11 febbraio 2015

David Cronenberg, 4 mostre celebrano il suo genio a Lucca e Viareggio



                                                                 
 LUCCA FILM FESTIVAL 2015
 11th edition

 presenta

 David Cronenberg
Evolution. Lucca/Fondazione Ragghianti
M.Butterfly. Lucca/Puccini Museum– Casa Natale
Red Cars. Lucca/Archivio di Stato (ex-Macelli)
 Chromosomes. Viareggio/GAMC Galleria Arte Moderna e Contemporanea

 15 febbraio – 3 maggio 2015



L’undicesima edizione del Lucca Film Festival, che da quest’anno si unisce  al Festival Europa Cinema di Viareggiocreando un evento unico in Italia, dedica un omaggio a David Cronenberg, uno dei grandi maestri del cinema contemporaneo, con una serie di eventi che animeranno le città di Lucca e Viareggio per oltre tre mesi. L'articolato programma, realizzato solo grazie al fondamentale ruolo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, inizia il 15 febbraio (fino al 3 maggio) con l’apertura di tre mostre internazionali, organizzate dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca in collaborazione con il Festival e prodotte dal Toronto International Film Festival e da Volumina di Torino. Evolution, in anteprima italiana, creata dal Toronto International Film Festival, sarà a Lucca presso la Fondazione Ragghianti, con una speciale sezione intitolata M.Butterfly, distaccata dentro il Puccini Museum – Casa Natale. Curata da Piers Handling, direttore del Toronto International Film Festival e Noah Cowan, primo direttore artistico del TIFF Bell Lightbox, presenta oltre un centinaio di oggetti di scena, costumi, disegni, schizzi, foto e filmati mai visti. Red Cars all’Archivio di Stato (ex-Macelli), sempre a Lucca, curata da Domenico De Gaetano, direttore di Volumina, e Alessandro Romanini, è un’installazione multimediale dedicata alla Ferrari e al mondo delle corse, tratta dall’omonimo libro-oggetto del 2005, sceneggiatura per un film mai realizzato; infine Chromosomes, alla GAMC Galleria Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, curata ancora da Domenico De Gaetano e Alessandro Romanini con 70 fotogrammi scelti da Cronenberg tra i suoi film più famosi, ormai diventati icone dell’arte contemporanea.

 Il Lucca Film Festival, diretto da Nicola Borrelli, è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Per quanto riguarda le mostre dedicate a David Cronenberg, queste sono organizzate dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca in collaborazione con il Festival con il sostegno di Banca Pictet e Société Générale.


 Si avvale inoltre del supporto di Banca Generali Private Banking, Regione Toscana, Comune di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, della collaborazione di Provincia di Lucca, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Giacomo Puccini e Puccini Museum - Casa Natale, Fondazione Centro Arti Visive, CG Entertainment, Photolux Festival e del patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Si ringrazia la Direzione Regionale Toscana di Trenitalia per la collaborazione.

Da questa edizione 2015 e per i prossimi 3 anni, il Lucca Film Festival organizzerà, insieme al Comune di Viareggio, anche il festival Europa Cinema, gloriosa manifestazione internazionale fondata da Federico Fellini e da Felice Laudadio nel 1984, con un programma congiunto e distribuito su entrambi i territori. L’organizzazione congiunta di un unico Festival negli stessi giorni consentirà di potenziare reciprocamente le due manifestazioni, rendere più funzionale l’organizzazione, meno rilevanti gli oneri complessivi e rendere più rilevanti e visibili i complessivi effetti culturali e l’immagine mediatica delle manifestazioni.



David Cronenberg è nato a Toronto nel 1943. Negli anni ’70 realizza alcuni film come Brood, La covata malefica (1979) e Scanners (1981), che lo impongono come uno dei maestri del cinema contemporaneo mondiale. I suoi film, da Videodrome (1982) a Inseparabili (1988), esplorano il terrore dell’uomo di fronte alla mutazione genetica dei corpi, all’infezione della carne, psicologica e fisica, e alle pulsioni distruttive della mente. Dopo il successo di Crash al Festival del Cinema di Cannes nel 1996, e di Spider (2002), affronta produzioni più impegnative come A History of Violence (2005) e La promessa dell’assassino (2007). Nel contempo, sviluppa una serie di progetti extra cinematografici, come l’opera The Fly, tratta dall’omonimo film del 1986, andata in scena a Parigi e a Los Angeles nel 2008. I suoi ultimi film, da Dangerous Method (2011) e Cosmopolis (2012), fino a Maps to the Stars del 2014, hanno ottenuto un enorme successo di pubblico e di critica.

Le mostre

EVOLUTION
Lucca/Fondazione Ragghianti
> In anteprima nazionale, Lucca Film Festival presenta Evolution dedicata alla carriera del grande artista canadese, creata dal TIFF e curata dal suo direttore, Piers Handling insieme a Noah Cowan, primo direttore artistico del TIFF Bell Lightbox dove è stata inaugurata in prima mondiale nel 2013. La mostra indaga, attraverso le invenzioni di Cronenberg, possibili percorsi evolutivi dell’uomo, sia a livello psicologico che fisico: dai telepati di Scanners allo scienziato de La mosca, dal produttore televisivo di Videodrome ai medici gemelli di Inseparabili. Attraverso la presentazione di oltre un centinaio tra manufatti artistici e oggetti provenienti dai set dei film, materiali scenografici di produzione, interviste con collaboratori, spezzoni di film, filmati mai visti, rare fotografie dietro le quinte, l’esposizione segue cronologicamente lo sviluppo e la maturazione della carriera di Cronenberg come film-maker, le prime influenze del sociologo canadese Marshall McLuhan, evidenti in un film come Videodrome (1983), la sua infatuazione per il corpo umano e la tecnologia, presente in eXistenZ (1999), il suo crescente interesse per la psicologia, prendiamo A History of Violence (2005), fino ai più recenti Spider o Cosmopolis.

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 Tra gli oggetti in esposizione troviamo: la macchina per il teletrasporto de La mosca e la testa mostruosa indossata da Jeff Goldblum nel film; i costumi di Michael Fassbender, Keira Knightley e Viggo Mortensen in A dangerous method; l’elmetto creato dall’inquietante ditta Spectacular Optical per registrate gli effetti del programma Videodrome sulle sue vittime e le protesi indossate dall’attore James Wood nell’omonimo film. E poi il parassita capace di risvegliare gli istinti erotici sopiti degli esseri umani protagonista di Il demone sotto la pelle; gli strumenti chirurgici per intervenire sui corpi “sbagliati” di donne mutanti realizzati dal ginecologo Jeremy Irons in Inseparabili; le macchine da scrivere insettoidi e il Mugwump, la creatura aliena frutto delle allucinazioni del protagonista di Naked Lunch; le complicate protesi esterne indossate da Rosanna Arquette in Crash. Non mancherà il game pod organico e la pistola fatta di ossa e denti che compaiono nel film eXistenZ. Sarà inoltre ricostruito il modello del ristorante all’interno del quale è ambientato La promessa dell’assassino, con Viggo Mortensen e Naomi Watts.



 In mostra anche poster, bozzetti, storyboard originali, fotogrammi tratti dai film e foto di scena a partire dalle prime e meno conosciute opere di Cronenberg (come Stereo, Crimes of the Future e Veloci di mestiere) fino a quelle che lo hanno reso celebre (Videodrome, La mosca, Il pasto nudo e Crash) per arrivare alle pellicole più recenti (A history of violence, La promessa dell'assassino e Cosmopolis).


 Evolution è accompagnata da un prezioso Box set, in edizione numerata, con il catalogo della mostra, un dvd con il cortometraggio inedito The Nest e un ritratto lenticolare numerato e firmato da Cronenberg.

M.BUTTERFLY (sezione distaccata di Evolution)

 Lucca/Puccini Museum – Casa natale

 Evolution avrà una speciale sezione distaccata presso il Puccini Museum – Casa natale, con una stanza dedicata a M.Butterfly, film realizzato da Cronenberg nel 1993 e segnato da una splendida interpretazione di Jeremy Irons, che vede nella casa-museo di Giacomo Puccini la sua naturale collocazione. Agli oggetti di scena e allo spettacolare costume indossato dal personaggio di “Song Liling” durante la sua interpretazione all’Opera di Pechino in M. Butterfly, si affiancano i cimeli e i preziosi documenti autografi riguardanti Madama Butterfly che il museo conserva. Si ripropone quindi il parallelismo tra la tragica vicenda dell’opera lirica e quella del protagonista del film che Cronenberg aveva saputo creare con maestria, grazie anche al sapiente uso della musica di Giacomo Puccini.



RED CARS

 Lucca/ Archivio di Stato (ex- Macelli)

Cronenberg scrisse la sceneggiatura dal titolo Red Cars, dopo aver girato Crash (1996) con l’intenzione di farne un film. Prodotto dalla Warner Bros, con Mel Gibson come protagonista, non fu mai realizzato. Nel 2005, il progetto cinematografico viene presentato come libro d’artista, edito da Volumina, alla Mostra del Cinema di Venezia e nel 2008, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, come installazione multimediale. Il volume contiene la sceneggiatura completa che racconta la storia, ambientata nel 1961, della rivalità tra i due piloti di Formula Uno, l’americano Phil Hill e il tedesco Wolfgang Von Trips. In realtà è un omaggio a uno dei bolidi entrati nella leggenda dell’automobilismo, la Ferrari 156 F1, soprannominata “Sharknose” per il caratteristico muso a forma di squalo, che entrambi i piloti guidano. Meticolosamente progettato per rappresentare il corpo e il motore di una macchina, raccoglie anche rare fotografie storiche tratte dall’archivio Ferrari, ritratti dei protagonisti, spaccati tecnici di motori, tracciati dei circuiti e fotografie dei dettagli, tutto confezionato con un design grafico basato sulle riviste automobilistiche degli anni ’60.
> All’Archivio di Stato di Lucca, Red Cars è visibile nella sua forma di installazione multimediale, curata da  Domenico De Gaetano e Alessandro Romanini. La storia di Hill e Von Trips è raccontata attraverso immagini, parole e video con un’atmosfera che evoca suggestioni tratte dall’abstrac painting e dalla pop art. Sarà possibile acquistare il libro oggettoRed Cars, vero e proprio oggetto d’arte, impreziosito da un modellino della Ferrari, esclusivamente prodotto per l’occasione dalla Brumm.

CHROMOSOMES
 Viareggio/ GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea



 Chromosomes sarà a Viareggio alla GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Creata da Volumina, ha segnato il debutto internazionale di David Cronenberg in qualità di “puro artista”. In mostra, curata qui da Domenico De Gaetano e Alessandro Romanini, si trovano 70 fotogrammi scelti dal regista tra i suoi film più famosi come La mosca, Videodrome, Inseparabili, Spider e La promessa dell’assassino.

 I fotogrammi, catturati nei laboratori del Centro Sperimentale di Cinematografia, sono stati elaborati digitalmente dal team grafico di Volumina sotto la supervisione di Cronenberg e stampati su tela pittorica con una modalità innovativa, per dar loro una nuova vita oltre lo schermo. L’intenzione è di allontanare il più possibile quelle immagini dalla loro origine cinematografica.

Alcuni fotogrammi sono icone riconoscibili del suo cinema che non smettono di stupire: la testa che esplode, il braccio mutante con la pistola, gli arcani strumenti ginecologici, la cabina per il teletrasporto o la mano che sfiora sensualmente la carrozzeria di un’automobile. Altri invece appartengono all’immaginario visivo più personale del regista o ai differenti temi della mostra: la relazione tra corpo e tecnologia, cinema e arte, natura e modificazioni genetiche, videogioco e scienza. L’esposizione è completata da una video installazione per due monitor con le sequenze dei suoi film più famosi.

Per Chromosomes è stato realizzato un catalogo con interventi di personalità del mondo della cultura e della scienza sulla poetica di Cronenberg, come il compositore Howard Shore, lo scrittore William Gibson, il genetista Marcello Buiatti, il designer Giorgetto Giuagiaro, il curatore e critico d’arte Hans Ulrich Obrist, l’attore Viggo Mortensen ed altri ancora.


EVOLUTION e RED CARS
EVOLUTIONLucca/Fondazione Ragghianti
via San Micheletto, 3  - tel. + 39 0583 467205 – info@fondazioneragghianti.it

 RED CARS Lucca/ Spazio Espositivo Archivio di Stato (ex- Macelli)
Via Pubblici Macelli, 155

Orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 per entrambe le mostre - martedì chiuso
 Costo biglietto: biglietto unico Evolution e Red Cars: intero € 7,00 - ridotto € 5,00
Acquistabile anche su www.luccafilmfestival.it

 M.BUTTERFLY
 Lucca/Puccini Museum – Casa Natale

 Corte San Lorenzo, 8 – tel. +39 0583 584028 – info@puccinimuseum.it
 Orario: fino al 30 marzo dalle 10 alle 13, venerdi dalle 10 alle 16, sabato e domenica dalle 10 alle 18. Martedì chiuso

Nella settimana del festival apertura 10/18. Martedì chiuso

Dal 1° aprile dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Sempre aperto
Costo biglietto: € 3,00 con biglietto unico Evolution e Red Cars

 CHROMOSOMES
 Viareggio/ GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “L.Viani”
 Palazzo delle muse,  Piazza Giuseppe Mazzini - tel. +39 0584 581118– gamc@comune.viareggio.lu.it

Orario: dal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30 - lunedì chiuso

Costo biglietto: € 4,00 con biglietto unico Evolution e Red Cars

Hanno diritto alla riduzione di Evolution/Red Cars (under 18, over 65, gruppi di 10 persone, studenti universitari, possessori biglietto Puccini Museum, possessori biglietto GAMC, possessori abbonamento giornaliero o completo del festival, chi arriva in treno a Lucca con un biglietto o un abbonamento Trenitalia acquistato nel periodo delle mostre e possessori smart card Trenitalia, possessori di un biglietto del cinema acquistato nel periodo delle mostre presso i cinema Centrale, Eden, Goldoni di Viareggio, presso i cinema Astra, Moderno e Centrale di Lucca e presso il cinema Lanteri di Pisa, tesserati circolo del cinema di Lucca, tesserati Cineforum Ezechiele).

Hanno diritto agli omaggi per tutte le strutture (under 6 anni, accompagnatori di disabili, giornalisti esibendo tessera, guide gruppi)



Info:
Lucca Film Festival - via delle Tagliate II°, traversa I°, n 64 55100 Lucca
segreteria.lff@gmail.com - www.luccafilmfestival.it

www.nuovieventilucca.it

Fabrizio Del Bimbo

Nella foto, un momento del collegamento Skype con David Cronenberg alla presentazione delle mostre






   

sabato 7 febbraio 2015

A Paolo Di Paolo al 'Premio Letterario Chianti'


Oggi sabato 7 febbraio, alle ore 17, nella Fattoria Castello di Verrazzano, l'incontro dei 350 giurati con l'autore di 'Mandami tanta vita'
E' il primo dei cinque appuntamenti con i finalisti



I  9  Comuni con un'attentissima giuria popolare (più di 350 lettori), cinque finalisti e altrettanti editori (Sellerio, Feltrinelli, Mondadori, Perrone e Pironti) per la 28 esima edizione del 'Premio letterario Chianti'. Domani, sabato 7 febbraio, alle ore 17, nella Fattoria Castello di Verrazzano di Greve in Chianti, l'incontro dei 350 giurati con Paolo Di Paolo, autore di 'Mandami tanta vita' edito da Feltrinelli.
Gli altri finalisti sono Nicola Pugliese, con 'Malacqua', Tullio Pironti; Maria Attanasio, 'Il condominio di via della notte', Sellerio; Dacia Maraini, 'Teresa la ladra', Giulio Perrone;
Franco Limardi, 'Il bacio del brigante', Mondadori.
Oggi dunque l'incontro con Di Paolo. Sabato 21 febbraio 2015, Teatro della Filarmonica G. Verdi, San Donato in Poggio, Tavarnelle, Nicola Pugliese; sabato 7 marzo 2015: Cinema Teatro Buondelmonti, P. Buondelmonti 27, Impruneta: Maria Attanasio; sabato 21 marzo 2015,Teatro Comunale Niccolini, via Roma 37, San Casciano Val di Pesa: Dacia Maraini; sabato 18 aprile 2015, Cinema comunale di Radda in Chianti: Franco Limardi. Tutti gli appuntamenti sono alle ore 17.
La Cerimonia finale di premiazione si svolgerà sabato 2 maggio 2015, alle ore 17, nella Fattoria Castello di Verrazzano, a Greve in Chianti.
Il 'Premio letterario Chianti' ha la colloborazione della Città Metropolitana di Firenze e il patrocinio della Provincia di Siena.
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 4 febbraio 2015

Il 25° Valdarno Jazz Winter Festival al via il 13 febbraio

Presentato in anteprima alla Caffetteria delle Oblate a Firenze il 4 febbraio, il 25° Valdarno Jazz Winter Festival festival si terrà da sabato 13 febbraio a sabato 7 marzo nei comuni del Valdarno (AR). L'anteprima e' prevista il 7 e l’8 febbraio con il Mirko Pedrotti Quintet e il nuovo progetto Fifty-seven.

 Dal Trio Bobo (sezione ritmica di Elio e le storie tese) al soul di Shayna Steele, alla tromba di Fabrizio Bosso, appuntamento nel Valdarno con le stelle del jazz

Il concerto del Trio Bobo, formato dalla sezione ritmica degli Elio e le storie tese, ovvero Alessio Menconi alla chitarra, Faso al basso elettrico e Christian Meyer alla batteria (13.02, Le Fornaci, Terranuova Bracciolini, ore 21.30); il soul profondo della cantante americana Shayna Steele, nuova stella della musica, già vocalist per Moby, Bette Midler, Rihanna, John Legend, che si esibirà con il suo quintetto composto da Vitek Kristian al piano, Brian Cockerman al basso, Ros Pederson alla batteria, e Jeremy Most alla chitarra (27.02, Le Fornaci, ore 21.30) e il trio del contrabbassista Rosario Bonaccorso, con Fabrizio Bosso alla tromba e il brasiliano Roberto Taufic alla chitarra, per il progetto Viaggiando (7.03, Teatro Bucci, San Giovanni Valdarno, ore 21.30).

Sono alcuni degli ospiti della 25a edizione del Valdarno Jazz Winter Festival, manifestazione di jazz internazionale, a cura del sassofonista Daniele Malvisi e del contrabbassista Gianmarco Scaglia, che si svolgerà dal 13 febbraio al 7 marzo. In programma sei concerti e un’anteprima,  il 7 e l’8 febbraio, nei comuni del Valdarno a Terranuova Bracciolini (presso Auditorium Le Fornaci, via Vittorio Veneto 19), Montevarchi (Fabbrica della conoscenza La Ginestra, via della Ginestra 21), San Giovanni Valdarno (Teatro Bucci, corso Italia 3). Valdarno Jazz è in collaborazione con associazione Music Pool, FTS - Fondazione Toscana Spettacolo, Valdarno Culture e è inserito nel circuito I-Jazz e Network sonoro.

Tra gli eventi, si esibirà il Trio Ellipsis, capitanato dal pianista Danilo Memoli, collaboratore di Dave Schnitter, John Mosca, Vincent Herring, Jesse Davis, Eddie Henderson e soprattutto Steve Grossman, nel cui quartetto milita dagli anni novanta. Memoli sarà accompagnato da Stefano Senni al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria (15.02, Montevarchi, La Ginestra, ore 17.30).

Sabato 21 febbraio, invece, sempre a Montevarchi, si terrà la guida all'ascolto Evoluzione degli Standard, un incontro con il musicologo e critico musicale Alceste Ayroldi (ore 21.15), a cui seguirà domenica 22 febbraio il concerto con il Jazz Standards Quartet, formato dal gruppo storico del Valdarno Jazz, Fabrizio Mocata al piano, Daniele Malvisi al sax, Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Andrea Marcelli alla batteria (il musicista arriva in Italia dopo un tour in Canada e USA). L’intento è spiegare come nascono e si collocano gli standard nei vari momenti storici dell'evoluzione della musica jazz, prima verbalmente, e poi in musica. L’evento riprende il ciclo di guide all’ascolto proposto dal festival ogni anno prima dell’inizio della manifestazione, con intento divulgativo (ore 17.30).

L’anteprima del festival sarà sabato 7 e domenica 8 febbraio, a Le Fornaci, con il Valdarno Jazz weekend, in collaborazione con la rivista Jazz it. Sarà un fine settimana di musica, con i concerti delle nuove promesse e alcune conferme nazionali. Tra questi, il Mirko Pedrotti Quintet, capitanato dal giovane vibrafonista Mirko Pedrotti, con Lorenzo Sighel al sax alto, Luca Olzer al pianoforte elettrico Fender Rhodes, Michele Bazzanella al basso elettrico, Matteo Giordani alla batteria. L’ensemble è stato premiato con il primo posto al Barga Jazz Contest 2013, e propone composizioni originali, di sperimentazione musicale, sulle tracce di Dave Holland, Chris Potter, Avischai Cohen e Steve Coleman, strizzando l’occhio al mondo del rock progressivo (sabato 7 ore 22.00).

Domenica 8, alle ore 17.30, invece, sarà in programma il progetto, ispirato al piano trio, Fifty-seven di Gianmarco Scaglia, con Simone Graziano al piano e Giovanni Paolo Liguori alla batteria. Oltre ai brani originali di Graziano e Scaglia, saranno proposti capolavori registrati nel 1957, anno importante per la storia del jazz. Nell’evento, in prima nazionale, ogni brano sarà un trampolino di lancio per l'improvvisazione, per un dialogo di interplay, che sarà affrontato con vigore ritmico.

Ingresso a pagamento agli eventi. Intero 10 €, ridotto 7 €, a eccezione di Shayna Steele e ‘Viaggiando’, intero 15 €, ridotto 12 €. Guida all’ascolto di sabato 21 febbraio gratuita. Prevendite su circuito box office, su ticket one, e su www.eventimusicpool.it. Per ulteriori informazioni visitare il sito internet http://valdarnojazzfestival.wordpress.

Fabrizio Del Bimbo