venerdì 18 dicembre 2015

Ik 19 e 20 dicembre “Shenzhen significa inferno” al Teatro Manzoni di Calenzano



Sabato 19 alle 21.15 e domenica 20 dicembre alle 16.30, Stefano Massini firma “Shezen significa inferno” con Luisa Cattaneo, per un testo ispirato alla vera storia di una fabbrica-lager cinese in cui vengono assemblati i telefoni cellulari, che vede il patrocinio di Amnesty International: una sola voce per cinque personaggi, immersi dall’autore in un’atmosfera agghiacciante, a tratti quasi insostenibile, densa di martellanti interrogativi.
Chiusi per sessanta minuti in una stanza, quattro operai, due uomini e due donne, vengono sottoposti a un test spietato per mettere alla prova le loro attitudini e le latenti fragilità. Una psicanalisi alla rovescia, in cui ogni espediente viene utilizzato per azzerare o rilanciare l’autostima degli intervistati, in un continuo alternarsi di stati emotivi. Il testo è ispirato alla storia vera della fabbrica-lager cinese dove vengono assemblati i nostri telefoni cellulari che, con oltre ottocentomila dipendenti, è diventata famosa nel mondo dopo un’ondata di suicidi nel 2010. Il nuovo testo scritto da Stefano Massini non ha niente di tutto ciò che caratterizza solitamente i monologhi. Qui i personaggi sono addirittura cinque, immersi dall’autore in un’atmosfera agghiacciante, a tratti quasi insostenibile, densa di martellanti interrogativi. Perché in fondo tutta questa drammaturgia è una drammaturgia della domanda, un vero interrogatorio, un’inquisizione senza sosta né tregua, concepita per spiazzare e far emergere i punti di rottura.
Cartellone nel segno della femminilità e fuori dagli stereotipi, quello che segna la stagione 2015/2016 del Teatro delle Donne, il centro nazionale di drammaturgia ospitato dal Teatro Manzoni di Calenzano, tra Firenze e Prato.
Laura Sicignano, Amanda Sandrelli, Elena Arvigo, Ivana Sajko, Stefano Massini sono alcuni dei nomi che ricorrono negli oltre dieci spettacoli in programma fino maggio 2016, a conferma di un programma che spazia tra generi e temi legati all’universo femminile.
Amanda Sandrelli sarà di nuovo al Teatro Manzoni di Calenzano a gennaio, per salire in cattedra nella scuola di formazione del Teatro delle Donne con un corso sul testo di Concita De Gregorio “Una madre lo sa - Tutte le ombre dell’amore perfetto” e poi in marzo con lo spettacolo Maternity Blues (From Medea)” (4, 5, 6 marzo) per la regia di Elena Arvigo.
Sabato 9 gennaio, nuova produzione del Teatro del Carretto “Le Mille e una Notte”, con la drammaturgia e regia di Maria Grazia Cipriani. Il tema è solo un pretesto, il filo conduttore, la cornice che si fa elemento di raccordo tra visioni e frammenti di racconti felici o tragici tratti dalla mitologia, dalla fiaba, dalla letteratura e dalla drammaturgia fino a quelli tratti dalla cronaca dei nostri giorni: un universo onirico e visionario che il teatro può offrire e che poi ci viene incontro ogni giorno dai titoli dei giornali.
Da venerdì 22 a domenica 24 gennaio, l'autore e regista Giuseppe Manfridi mette in scena “La Ribelle”, con l'attrice Silvia Budri. Una prima nazionale che vede un testo molto forte, crudo, intenso, corrosivo, ma anche delicato e lirico per la struttura in versi, ricchissimo di pathos emotivo. Il rapporto tormentato e scavato profondamente dalla perdita del figlio, porta la donna a una ribellione tanto lucida quanto delirante nel dolore che accompagna le sue parole verso il divino.
E fino al 21 maggio tanti gli spettacoli in cartellone. Dalla novità assoluta “Glory Hole” di Ilaria Mavilla con Roberto Andrioli e la regia di Gherardo Vitali Rosati, alle “Relazioni Pericolose” liberamente ispirate al romanzo di Choderlos De Laclos con Elena Dragonetti e Aldo Ottobrino. Dalla nuova versione di “Donna non rieducabile” di Stefano Massini con Elena Arvigo, su Anna Politkovskaja, a una ricognizione sul tema della guerra affrontato da due diversi autori: Gianfranco Berardi con la nuova produzione ”La prima, la migliore”, testo sulla Grande Guerra, e da Ivana Sajko, autrice croata tradotta e rappresentata in tutta Europa, con “Rose is a rose is a rose is a rose”, testo in cui si analizzano i sentimenti e i rapporti in tempo di guerra.
Oltre alla stagione le attività del Teatro delle Donne comprendono: la Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale fondata da Dacia Maraini, i corsi della Calenzano Teatro Formazione creata da Stefano Massini, l’attività di produzione, dal 2015 riconosciuta e finanziata dal Ministero per i beni e le attività culturali, l’archivio del centro nazionale di drammaturgia, una nuova rassegna di teatro emergente e quella per le scuole di Calenzano.
Del Bimbo Fabrizio

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