martedì 13 settembre 2011

Gioielli archeologici ad Artimino



In occasione della XII edizione di "Di Vini Profumi" a Prato, la stampa specializzata ha potuto ammirare alcune bellezze del territorio.
Fra queste, il nuovo Museo Archeologico di Artimino, intitolato a Francesco Nicosia e situato in in piazza San Carlo nel borgo medievale di Artimino, nel Comune di Carmignano. Il Museo è stato inaugurato nel mese di marzo del 2011. Vi si possono ammirare i reperti delle necropoli etrusche di Comeana, Prato Rosello e dell’area archeologica di Pietramarina, come i famosi incensieri in bucchero, decorati a traforo, e la serie di oggetti in avorio, tra cui il Principe dei Gigli, ritrovati nelle tombe principesche del periodo Orientalizzante, i cippi e tanti altri reperti.
Il percorso museale è organizzato su due piani e si apre con l’illustrazione dei reperti restituiti dai “mondi dei vivi”, ovvero dall’area fortificata di Pietramarina, dai diversi nuclei insediativi di Artimino identificati nel “Campo dei fagiani”, lungo il Viale Giovanni XXIII, nell’area della Paggeria medicea, e infine dalle strutture del culto. Al “mondo dei morti” è dedicato il piano inferiore. L’esposizione prende avvio dalla tomba a pozzo del “Guerriero di Prato Rosello”, che, alla fine VIII-inizi VII secolo a.C., inaugura la grande stagione artiminese. Seguono i corredi delle altre tombe della necropoli di Prato Rosello, in buona parte inediti e presentati al pubblico per la prima volta: quello della tomba a camera del Tumulo B, quelli dei Tumuli D, H, Z, W, X e altri oggetti dell’area del tumulo A, oltre al corredo del Tumulo C che comprende il notissimo incensiere di bucchero e la serie di balsamari.
Seguono gli spazi dedicati alla scultura funeraria di età arcaica, con nuove acquisizioni, ai reperti dall’area di necropoli localizzata presso il podere Grumolo, allo straordinario corredo da simposio di Grumaggio e alla scultura funeraria di età ellenistica.
Un ampio spazio è dedicato alla necropoli di Comeana, con il tumulo dei Boschetti e il grandioso tumulo di Montefortini con le sue due tombe che hanno accolto reperti straordinari, molti dei quali presentati al pubblico per la prima volta: due incensieri e una serie di piatti e coppe su alto piede di bucchero, finemente decorati, la straordinaria coppa di vetro turchese, elementi di bronzo e una eccezionale serie di oggetti d’avorio: placchette istoriate, pissidi, figurine femminili, maschili, animali a tuttotondo fantastici e reali, elementi a traforo
Gli orari di apertura sono il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18, il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 13.30, chiuso il mercoledì. Info: cultura@comune.carmignano.po.it

Nicoletta CUrradi

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