domenica 10 novembre 2013

Il 27° Laser Florence a Firenze: novità in anteprima






Il 27° congresso Laser Florence  si  è tenuto a Firenze il 9 e 10 novembre: nell'Auditorium di S.Apollonia il 27° Laser Florence. Circa 10 anni fa la presentazione dei dati sugli esperimenti condotti dal professor Leonardo Longo e altri luminari mondiali; oggi l'impiego clinico sui pazienti. La professoressa Juanita Anders, Direttrice dell’Istituto di Anatomia, Biologia cellulare e Genetica dell'Università di Bethesda – Usa, ha ricordato in una lettura magistrale tutte le tappe di questo percorso, realizzato soprattutto grazie a quanto ottenuto dalle edizioni annuali di Laser Florence.



Certe scoperte cambiano il corso della storia, soprattutto in medicina. Il passaggio dall'evidenza scientifica degli esperimenti sugli animali alla fase dell'impiego clinico sui pazienti è spesso molto lungo e costellato di ostacoli. Ma un ruolo importantissimo, in questo percorso, è riservato di diritto ai convegni internazionali, che hanno la capacità di riunire e far dialogare i massimi esperti mondiali del settore.

Così come è successo a Laser Florence, che nei suoi 27 anni di storia ha saputo creare momenti di vero confronto e scambio fra i più illustri biologi, ricercatori, fisici e medici chirurghi provenienti dai 5 continenti.


Un ruolo fondamentale, che è stato ancor più sottolineato dalla lettura magistrale della professoressa Juanita Anders, direttrice dell'Istituto di Anatomia e Biologia Cellulare e Genetica dell'Università di Bethesda (Usa), che ha ricordato anche le tappe dell'evoluzione dell'impiego del laser sulle cellule staminali, la cui utilità è stata dimostrata proprio da un protocollo sperimentale ideato dal professor Leonardo Longo nel 2000 e realizzato a Bethesda nel 2005, dopo cinque anni di studi ininterrotti. Tale impiego e’ coperto da brevetto internazionale.


A partire dagli evidenti risultati ottenuti proprio dalla prof. Anders trattando prima il tessuto nervoso in coltura (e poi ripetute con egual successo sugli animali), Longo lo ha messo in pratica scoprendo gli effetti del laser sulle cellule staminali e intervenendo in caso di lesioni traumatiche spinali e cerebrali. Successivamente è stato riprodotto e ripetuto da altri scienziati in tutto il mondo, permettendo così il passaggio all'impiego clinico sui pazienti.

 
I dati erano stati presentati al mondo, al Laser Florence, circa dieci anni fa. Oggi è inoltre possibile avere un riscontro diretto e tangibile dei risultati ottenuti a livello della trasmissione cerebrospinale/nervi periferici/muscoli, grazie ad un'innovativa tecnica d'esame (EMG biofeedback), che è stata presentata in anteprima mondiale al convegno di Firenze.
 
Sempre più positivi i risultati di una sperimentazione cominciata 9 anni fa e nella quale sono già stati coinvolti 202 pazienti tetraplegici e paraplegici a causa di lesioni spinali traumatiche.

Il trattamento con il laser ha permesso infatti a questi soggetti, uomini e donne con paralisi sensoriali e motorie anche totali al di sotto del livello della lesione, di riprendere funzionalità ormai perdute e non recuperabili con altre metodiche.

Sono più di 100 i pazienti che, seppur in maniera non definitiva, sono riusciti a recuperare la stazione eretta, mentre in 14 casi si è arrivati persino all’abbandono della carrozzina.

Appaiono quindi ancor più evidenti e inconfutabili, a giudicare dai dati scientifici presentati al congresso Laser Florence, gli effetti anti-infiammatori e rigenerativi del laser non chirurgico su pazienti con lesioni traumatiche spinali.

Un processo a volte anche molto lungo ma che segna per ogni paziente continui miglioramenti in corrispondenza di ogni ciclo di trattamento.

La sperimentazione, portata avanti dal professor Leonardo Longo, medico chirurgo specialista in Endocrinologia, Docente e "Visiting Researcher Professor" in Laser Chirurgia e Medicina presso diverse università in tutto il mondo, e Presidente fino al 2017 della World Federation (of) Societies of Laser Medicine and Surgery, ha mostrato come sia stato possibile, per tutti e i soggetti sottoposti al trattamento, il recupero stabile e permanente di alcune funzioni essenziali.

 
Fabrizio Del Bimbo




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