sabato 14 giugno 2014

Al Museo Marino Marini in mostra Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita

Al Museo Marino Marini di Firenze è stata  inaugurata la mostra  Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita, a cura di Livia Frescobaldi Malenchini, Oliva Rucellai e Alberto Salvadori. La mostra, promossa dall’Associazione Amici di Doccia, in collaborazione con il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia, è realizzata grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con un contributo della Richard Ginori 1735, acquisita lo scorso anno da GUCCI e che proprio nel mese di giugno riaprirà il suo negozio storico di Firenze in via Rondinelli.

Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita
presenta una scelta selezionata di circa cinquanta pezzi, tra i meno conosciuti, provenienti dalla ricca collezione di ceramiche di Gio Ponti del Museo di Doccia, e una selezione di una trentina di lettere dell’architetto/designer, per la maggior parte inedite, provenienti dall’archivio della Manifattura di Doccia, con schizzi, disegni e indicazioni di fabbricazione. Le lettere rappresentano un nuovo spunto per indagare sul metodo lavorativo di Gio Ponti e sul suo rapporto con la Richard Ginori, improntato ad una costante ricerca di innovazione delle idee e del prodotto, e offrono al contempo l’occasione per riflettere sulla creatività italiana, di cui è stato uno tra i maggiori rappresentanti a livello internazionale. Le opere presentate, invece, evidenziano il legame stretto tra l’idea e il prodotto stesso, affiancando il disegno o lo schizzo originale all’oggetto poi effettivamente realizzato a Doccia. Molte delle ceramiche esposte non sono entrate in produzione seriale, alcune sono pezzi unici della preziosa collezione del Museo Richard Ginori. Una mostra volutamente piccola, ma con sezioni specifiche ben definite: dall’idea al prodotto, le committenze speciali, la comunicazione, il ruolo delle mostre.
Dopo la prima guerra mondiale, la Richard Ginori, che con i suoi cinque stabilimenti era ormai una delle principali industrie ceramiche in Europa, visse una delle sue età più gloriose. Il merito principale fu del giovane architetto Gio Ponti (1891-1979), che iniziò a collaborare con la società nel 1922 e ne divenne il direttore artistico per un decennio, dal 1923 al 1933. Il suo talento immaginifico, la sua passione per l'industria e, al tempo stesso, per l'artigianato più raffinato, la sua capacità di guidare il gusto dei suoi contemporanei interpretandone con ironia le aspettative, ne fecero l'ideale rinnovatore delle ceramiche d'arte Richard Ginori. Il pubblico e la critica lo acclamarono sia in Italia che all'estero e nel 1925, all'Esposizione internazionale di arti decorative di Parigi, ricevette il gran premio della giuria.
Il carteggio fra Gio Ponti, che lavorava a Milano, e la Manifattura di Doccia comprende 230 lettere, per un totale di 426 carte. Sebbene non sia completa, insieme ai disegni, ai cataloghi, alle foto d’epoca e ad altri documenti, conservati nell’archivio del Museo Richard Ginori, questa corrispondenza costituisce una testimonianza impareggiabile per lo studio della produzione pontiana di Doccia e più in generale per la conoscenza dell’artista. Oltre a fornire dati utili per stabilire la cronologia e in certi casi persino l’attribuzione delle ceramiche, le lettere autografe offrono un punto di vista ravvicinato sul lavoro dell’architetto milanese e sul suo modo di operare nel contesto industriale e manifatturiero della società Ceramica Richard Ginori.
Ponti è tra i primi a interessarsi anche dell’aspetto promozionale e di comunicazione, curando la presentazione grafica e fotografica del prodotto, le relazioni con la stampa, grazie anche alla rivista Domus da lui stesso fondata nel 1928,  i rapporti con critici influenti – Margherita Sarfatti, Ugo Ojetti, Roberto Papini –  e con i clienti più prestigiosi.
Molte di queste missive sono dirette a Luigi Tazzini, suo “braccio destro” a Doccia, direttore artistico della Manifattura toscana. Testimoniano il rapporto di estrema fiducia tra i due, un rapporto non solo professionale ma anche di amicizia e di rispetto. Tazzini dimostra di possedere doti di estrema pazienza, avendo a che fare con un carattere deciso e suscettibile come quello del collega milanese. Si legge anche di come siano coinvolti altri artisti in molti dei progetti di Ponti: gli scultori Libero Andreotti e Italo Griselli, l’architetto Giovanni Muzio, la decoratrice Elena Diana e Vittorio Faggi e altri ancora.
In concomitanza alla mostra sarà indetto Lettere a Ponti, un concorso di idee per l’elaborazione di concept progettuali ispirati all’opera di Gio Ponti, con particolare riferimento alle lettere scritte negli anni dal 1923 al 1930, rivolto agli studenti di Firenze del Dipartimento di Architettura Facoltà di Design Calenzano, la LABA Libera Accademia, Istituto Superiore Industriale Artistiche ISIA, Accademia delle Belle Arti, promosso dal Museo Richard Ginori, Associazione Amici di Doccia. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte, con Gio Ponti Archives e l’Associazione esercizi storici tradizionali e tipici fiorentini.
L’iniziativa nata assieme a Stefano Follesa, docente al Design Campus di Calenzano, invita gli studenti a esprimere in forma di “lettere”, caratterizzate da un formato grafico unificato A3, la propria personale rilettura dell’opera pontiana sotto l’aspetto di progetti di oggetti, opere grafiche, decori, allestimenti, piccole architetture. In ogni sede universitaria si è tenuta una lezione per presentare sia l’iniziativa, sia la stessa opera di Ponti come premessa al lavoro che ogni studente svolgerà poi individualmente, oltre a una visita guidata alla sala Ponti del Museo di Doccia.
Una giuria composta da docenti ed esperti, selezionerà le prime venti opere che, grazie ad una collaborazione con l’associazione esercizi storici tradizionali e tipici di Firenze, riempiranno le vetrine dei negozi del centro cittadino, durante il periodo della mostra.

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Info: Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Orario: 10:00 - 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Biglietti: intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3

Del Bimbo Fabrizio

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