Al Museo Marino Marini di Firenze è stata inaugurata la mostra Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita,
a cura di Livia Frescobaldi Malenchini, Oliva Rucellai e Alberto
Salvadori. La mostra, promossa dall’Associazione Amici di Doccia, in
collaborazione con il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia, è
realizzata grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con un
contributo della Richard Ginori 1735, acquisita lo scorso anno da GUCCI e
che proprio nel mese di giugno riaprirà il suo negozio storico di
Firenze in via Rondinelli.
Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita presenta
una scelta selezionata di circa cinquanta pezzi, tra i meno conosciuti,
provenienti dalla ricca collezione di ceramiche di Gio Ponti del Museo
di Doccia, e una selezione di una trentina di lettere
dell’architetto/designer, per la maggior parte inedite, provenienti
dall’archivio della Manifattura di Doccia, con schizzi, disegni e
indicazioni di fabbricazione. Le lettere rappresentano un nuovo spunto
per indagare sul metodo lavorativo di Gio Ponti e sul suo rapporto con
la Richard Ginori, improntato ad una costante ricerca di innovazione
delle idee e del prodotto, e offrono al contempo l’occasione per
riflettere sulla creatività italiana, di cui è stato uno tra i maggiori
rappresentanti a livello internazionale. Le opere presentate, invece,
evidenziano il legame stretto tra l’idea e il prodotto stesso,
affiancando il disegno o lo schizzo originale all’oggetto poi
effettivamente realizzato a Doccia. Molte delle ceramiche esposte non
sono entrate in produzione seriale, alcune sono pezzi unici della
preziosa collezione del Museo Richard Ginori. Una mostra volutamente
piccola, ma con sezioni specifiche ben definite: dall’idea al prodotto,
le committenze speciali, la comunicazione, il ruolo delle mostre.
Dopo la prima guerra mondiale, la Richard Ginori, che con i suoi cinque
stabilimenti era ormai una delle principali industrie ceramiche in
Europa, visse una delle sue età più gloriose. Il merito principale fu
del giovane architetto Gio Ponti (1891-1979), che iniziò a collaborare
con la società nel 1922 e ne divenne il direttore artistico per un
decennio, dal 1923 al 1933. Il suo talento immaginifico, la sua passione
per l'industria e, al tempo stesso, per l'artigianato più raffinato, la
sua capacità di guidare il gusto dei suoi contemporanei interpretandone
con ironia le aspettative, ne fecero l'ideale rinnovatore delle
ceramiche d'arte Richard Ginori. Il pubblico e la critica lo acclamarono
sia in Italia che all'estero e nel 1925, all'Esposizione internazionale
di arti decorative di Parigi, ricevette il gran premio della giuria.
Il carteggio fra Gio Ponti, che lavorava a Milano, e la Manifattura di
Doccia comprende 230 lettere, per un totale di 426 carte. Sebbene non
sia completa, insieme ai disegni, ai cataloghi, alle foto d’epoca e ad
altri documenti, conservati nell’archivio del Museo Richard Ginori,
questa corrispondenza costituisce una testimonianza impareggiabile per
lo studio della produzione pontiana di Doccia e più in generale per la
conoscenza dell’artista. Oltre a fornire dati utili per stabilire la
cronologia e in certi casi persino l’attribuzione delle ceramiche, le
lettere autografe offrono un punto di vista ravvicinato sul lavoro
dell’architetto milanese e sul suo modo di operare nel contesto
industriale e manifatturiero della società Ceramica Richard Ginori.
Ponti è tra i primi a interessarsi anche dell’aspetto promozionale e di
comunicazione, curando la presentazione grafica e fotografica del
prodotto, le relazioni con la stampa, grazie anche alla rivista Domus da
lui stesso fondata nel 1928, i rapporti con critici influenti –
Margherita Sarfatti, Ugo Ojetti, Roberto Papini – e con i clienti più
prestigiosi.
Molte di queste missive sono dirette a Luigi Tazzini, suo “braccio
destro” a Doccia, direttore artistico della Manifattura toscana.
Testimoniano il rapporto di estrema fiducia tra i due, un rapporto non
solo professionale ma anche di amicizia e di rispetto. Tazzini dimostra
di possedere doti di estrema pazienza, avendo a che fare con un
carattere deciso e suscettibile come quello del collega milanese. Si
legge anche di come siano coinvolti altri artisti in molti dei progetti
di Ponti: gli scultori Libero Andreotti e Italo Griselli, l’architetto
Giovanni Muzio, la decoratrice Elena Diana e Vittorio Faggi e altri
ancora.
In concomitanza alla mostra sarà indetto Lettere a Ponti, un
concorso di idee per l’elaborazione di concept progettuali ispirati
all’opera di Gio Ponti, con particolare riferimento alle lettere scritte
negli anni dal 1923 al 1930, rivolto agli studenti di Firenze
del Dipartimento di Architettura Facoltà di Design Calenzano, la LABA
Libera Accademia, Istituto Superiore Industriale Artistiche ISIA,
Accademia delle Belle Arti, promosso dal Museo Richard Ginori,
Associazione Amici di Doccia. L’iniziativa è realizzata in
collaborazione con l’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte, con
Gio Ponti Archives e l’Associazione esercizi storici tradizionali e
tipici fiorentini.
L’iniziativa nata assieme a Stefano Follesa, docente al Design Campus di
Calenzano, invita gli studenti a esprimere in forma di “lettere”,
caratterizzate da un formato grafico unificato A3, la propria personale
rilettura dell’opera pontiana sotto l’aspetto di progetti di oggetti,
opere grafiche, decori, allestimenti, piccole architetture. In ogni sede
universitaria si è tenuta una lezione per presentare sia l’iniziativa,
sia la stessa opera di Ponti come premessa al lavoro che ogni studente
svolgerà poi individualmente, oltre a una visita guidata alla sala Ponti
del Museo di Doccia.
Una giuria composta da docenti ed esperti, selezionerà le prime venti
opere che, grazie ad una collaborazione con l’associazione esercizi
storici tradizionali e tipici di Firenze, riempiranno le vetrine dei
negozi del centro cittadino, durante il periodo della mostra.
.Info: Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Orario: 10:00 - 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Biglietti: intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3
Del Bimbo Fabrizio
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