martedì 28 aprile 2015

Al via la 2° edizione del Dragon Film Fest

Nell' ambito della Primavera di cinema orientale 2015 al via la seconda edizione del Dragon Film Fest.



Il Dragon Film Fest (dal 7 al 10 maggio al Cinema Odeon e dal 21 al 23 maggio allo Spazio Alfieri) propone alla sua seconda edizione il meglio delle produzioni cinematografiche provenienti dalla Cina continentale – Pechino e Shanghai - Hong Kong e da quest'anno anche Taiwan, grazie alla rinnovata collaborazione con il Taipei International Film Festival.

Novità di quest’anno sono i focus sui registi cinesi Jia Zhanke e Feng Xiaogang che saranno ospiti e protagonisti delle prossime edizioni con le retrospettive a loro dedicate.

Confermata anche quest'anno la collaborazione del festival con l'Hong Kong Economic and Trade Office di Bruxelles che consentirà la realizzazione, all'interno del Dragon Film Festival, della sezione interamente dedicata al cinema hongkonghese cappa e spada.

Il Dragon Film Festival propone due diversi appuntamenti: al Cinema Odeon dal 7 al 10 maggio una selezione di film che offrono uno spaccato della cinematografia cinese di questi ultimi anni, con l’ultimo capolavoro di Zhang Yimou, più un focus su due autori, e dal 21 al 23 maggio allo Spazio Alfieri sei film direttamente da Hong Kong, dedicati alle arti marziali. In sala andranno un totale di venti pellicole provenienti, oltre che da Pechino e Shanghai, anche da Hong Kong e Taiwan.

Ad aprire la manifestazione, che si inserisce nella Primavera di Cinema Orientale 2015, il 7 maggio (ore 20.30, Cinema Odeon) sarà la commedia The Truth About Beauty, incentrata su una giovane donna alle prese con gli inarrivabili standard di bellezza richiesti dalla società contemporanea. Protagonista del film Baihe Bai, astro nascente delle commedie romantiche, interprete anche di Personal Taylor di Feng Xiaogang in un’altra sezione del Festival. Presente alla proiezione in anteprima italiana anche la regista Aubrey Lam (Lam Oi-Wah).

In calendario al Cinema Odeon, tra le pellicole proposte, il noir taiwanese Partners in Crime (8 maggio, ore 17) di Jung-chi Chang, The Great Hypnotist (8 maggio, ore 15), thriller psicologico diretto da Leste Chen, Black Coal Thin Ice (10 maggio, ore 16) di Diao Yinan vincitore dell’Orso d’oro per la miglior regia e dell’Orso d’argento per il miglior attore al 64esimo Festival di Berlino e Camera di James Leong. Il lavoro verrà presentato al pubblico dal suo protagonista, il divo di Hong Kong, Sean Li (Sean Ka Hoe).

Inoltre, in questa edizione è previsto uno sguardo ravvicinato su Feng Xiaogang, uno degli autori più interessanti del panorama cinese, con quattro pellicole. Tra queste, lo storico The Banquet (10 maggio, ore 18.30, Cinema Odeon) presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2006, Afterschock (9 maggio, ore 21.30, Cinema Odeon) sul terremoto che nel 1976 ha colpito la città di Tangshan, Personal Taylor (8 maggio, ore 19.30, Cinema Odeon) una commedia su un’azienda che permette a uomini e donne di realizzare i loro sogni più strani e Back to 1942 (8 maggio, ore 22, Cinema Odeon) su un uomo costretto a lasciare la sua casa durante la seconda guerra sino-giapponese. Chiude la prima parte del festival Coming Home (10 maggio, ore 21, Cinema Odeon), diretto dal maestro Zhang Yimou e con l’intensa interpretazione della sua musa Gong Li.

La seconda parte del festival si svolge allo Spazio Alfieri dal 21 al 23 maggio e consiste in una rassegna, realizzata grazie alla collaborazione con l’Hong Kong Economic and Trade Office di Bruxelles, interamente dedicata ai film di Hong Kong sulle arti marziali. Tra le pellicole in calendario, la sera del 23 maggio sarà proiettato il capolavoro Touch of Sin (Il Tocco del Peccato) del regista Jia Zhanke film, mai proiettato nelle sale italiane.


Infine, il Dragon Film Festival ha stretto un’importante partnership con una delle realtà cinesi più solide del territorio toscano: prima di ogni film verranno proposti al pubblico del Dragon quindici cortometraggi direttamente dalla mostra Facewall in corso fino al 27 settembre al Museo del Tessuto di Prato, dove sarà organizzata una proiezione speciale del film The Truth About beauty. I cortometraggi saranno proiettati prima di ogni lungometraggio al Cinema Odeon e allo Spazio Alfieri.

Fabrizio Del Bimbo

In uscita il 30 aprile nelle sale l'opera prima di Andrea Muzzi, "Basta poco"

Si è svolta il 27 aprile2015 l’anteprima di «Basta Poco», il nuovo film di Andrea Muzzi e Riccardo Paoletti. Attraverso una sceneggiatura diretta – scritta da Muzzi, Tommaso Santi in collaborazione con Ugo Chiti – la commedia sa raccontare di cosa è fatta la nostra felicità e di come «la bugia» è solo una modo «ingannevole» per raggiungerla. Il film sarà nelle sale da giovedì 30 aprile 2015.

Ecco la trama della pellicola:  tra le strade di Chiusi, Sergio (Andrea Muzzi) è uomo semplice, che fin da piccolo sognava di creare grandi cose, dal lancio del gatto sulla luna alla miscela di benzina fatta in casa. In realtà, il protagonista è una persona poco felice: divorziato, con un figlio «diviso a metà» con un altro padre, Marco (Ninni Bruschetta) – il nuovo compagno della sua ex moglie Clara (Isabella Cecchi) – e senza un occupazione lavorativa.
Le prime scene del film scorrono lentamente, in sincronia con questo stato di depressione e di insoddisfazione che pervade in tutti i personaggi. Dall’amico d’infanzia di Sergio, Fulvio (Massimiliano Galligani), scontento del suo lavoro di meccanico, a suo padre Mario (Marco Messeri) – con cui vive – che entrerà in crisi a causa della vecchiaia.
Il protagonista cerca in tutti i modi di trovare una soluzione alla sua triste condizione personale, fino al punto di raccontare una grossa bugia a suo figlio, per regalare almeno a lui un pezzetto di felicità. Ma poi la vita, come sempre, ci coglie di sorpresa ed arriva l’idea: creare l’agenzia «Felici & Contenti», per aiutare a risolvere i problemi delle persone.
Da circa due quarti del film, la storia si sviluppa in un concatenarsi divertente di storie infelici, ma che illustrano in modo sottile alcuni macro temi sociali legati all’omossessualità, la diversità, l’apparenza, l’aspetto fisco e alla solitudine. Ma secondo Sergio, basta poco per essere felici, basta ricevere ciò che vogliamo. Sarà proprio così?
Il tema centrale del film sono le illusioni che stanno dietro a una verità nascosta dalle bugie. Come ha detto il regista Andrea Muzzi: «Vedo che oggi, anche in me stesso, ci facciamo molto ammaliare dalla falsità, dalle illusioni che ci danno felicità temporanee. La bugia del «vissero tutti felici e contenti» mi ha sempre lasciato un che di satirico da distruggere. Perché questa bugia a fin di bene è come se gli altri non fossero in grado di accettare la verità. E’ un buonismo che non ho mai condiviso». Nel film l’agenzia vuole scardinare questo concetto attraverso l’umorismo. Spetterà comunque al pubblico la propria libera interpretazione.
Fabrizio Del Bimbo

Alla FORTEZZA DA BASSO per l'artigianato una mostra ‘fatta a mano’


Continua  fino a domenica 3 maggio alla Fortezza da Basso la Mostra dell’Artigianato che in questi primi quattro giorni ha fatto registrare il tutto esaurito all’interno dei padiglioni nel fine settimana con un aumento di visitatori del 7%  rispetto all’edizione scorsa ed un incremento degli acquisti dei biglietti online.

        Una mostra che offre una panoramica completa del ‘fatto a mano’ con un programma giornaliero ricco di appuntamenti con laboratori, dimostrazioni dal vivo ed eventi collaterali.
Da non perdere all’ingresso del Padiglione Spadolini la mostra Dalla testa ai piedi. L’artigianato d’arte nelle collezioni e nei musei d’impresa in Italia, un emozionante viaggio nell'imprenditorialità artigiana made in Italy, una sorta di grande museo 'vestito' che coniuga saper fare, ricerca sopraffina del dettaglio, eleganza e stile. Storie di uomini e donne protagonisti della moda e dello stile italiano nel mondo. In mostra l’abito in foulard di seta, sottile come una piuma, indossato dall’attrice americana Drew Barrymore nel film Cindarella di Andy Tennant, in prestito dal Museo Salvatore Ferragamo insieme ai sabot argentati “Princess”in tessuto ricamato a motivo floreale e tacco in plexiglass. Papaveri, farfalle ed altri insetti del prato popolano il vestito in taffettà di seta pura foderato in satin, confezionato dalle mani d’oro di sarte e ricamatrici del laboratorio fiorentino di Loretta Caponi per la mostra sui 150 anni dell’Unità d’Italia intitolata “Regioni e Testimonianze d’Italia” svoltasi al Complesso del Vittoriano nel 2011.
        Nel programma di domani fra laboratori di cucito, fil di ferro, ricamo della paglia, restauro, cake design per adulti e bambini, degustazioni, cooking show, alle ore 15,00 presso lo stand del ceramista siciliano Barbaro Messina, al padiglione Spadolini (Piano Terra), va in scena lo spettacolo dell’artista Giovanni Calcagno dal titolo Etna, canti sotto la muntagna, da Teocrito al re Alfonso X, un omaggio musicale alla magica terra siciliana.
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 24 aprile 2015

Tesori sacri alle Cappelle Medicee

Il tema dei doni a carattere sacro della famiglia Medici è alla base dell’annuale appuntamento espositivo delle Cappelle Medicee di Firenze propone ai suoi visitatori fino al 3 novembre 2015. La mostra ripercorre attraverso i suoi protagonisti, da Cosimo I a Ferdinando I fino al pio Cosimo III, non senza dedicare una particolare attenzione a tre figure femminili, Cristina di Lorena, Vittoria Della  Rovere e Maria Maddalena d’Austria, che ebbero un ruolo importante nella committenza di oggetti da destinare a chiese fiorentine e a Santuari mariani.


Quello della devotio è un aspetto non secondario dell’animo umano: ogni epoca e ogni cultura ha esternato l’amore verso il divino attraverso opere che, anche in eccessi di esteriorità, hanno reso visibile la profonda religiosità dei suoi committenti. Dopo le mostre Sacri splendori e L’altra metà del cielo, allestite nel 214 rispettivamente nel Museo degli Argenti e nel Museo di casa Martelli a Firenze, questa delle Cappelle Medicee rende onore alla devozione dei Granduchi con l’esposizione di oggetti di indiscussa bellezza e preziosità, opere uscite dalle botteghe granducali ad opera di artisti di eccellente bravura creativa e tecnica. Ma sono anche oggetti che manifestano il potere politico ed economico di una dinastia che ha saputo creare gusto e cultura.
L’esposizione è allestita nella cripta del mausoleo mediceo, che Ferdinando I fece edificare al centro della basilica di S. Lorenzo in asse con la Sagrestia Vecchia di Brunelleschi e la Sagrestia Nuova di Michelangelo. Si apre con un dipinto raffigurante l’investitura granducale di Cosimo I de’ Medici (5 marzo 1570) da parte di papa Pio V. Un titolo nuovo che necessitava una corona che non avesse nessun precedente iconografico e quella raffigurata nel dipinto (andata perduta) fu così unica nel suo genere da essere presa a modello per  incoronare le sacre immagini mariane dei maggiori santuari della Toscana ed essere adottata dai sovrani della Toscana fino al 1691. I preziosi donativi dei Medici furono indirizzati a rinsaldare il legame tra il casato e le chiese del territorio, una tendenza che ebbe particolare diffusione nel corso del XVII secolo con il dono da parte di Ferdinando I del paliotto d’argento, opera dell’orafo Egidio Leggi, alla basilica fiorentina della SS. Annunziata, per proseguire con Cristina di Lorena alla quale si devono importanti donativi  ai Santuari della Madonna del Sasso (lampada pensile) e per S. Maria della Fontenuova a Monsummano (coppia di candelieri in argento di grandi dimensioni); la stessa Granduchessa favorì la presenza nelle botteghe granducali di artisti non solo italiani ma anche d’oltralpe come Jonas Falchi.  Anche Cosimo II con la moglie Maria Maddalena d’Austria furono fautori di straordinarie commissioni come l’ex voto con l’immagine in pietre dure del Granduca o il Reliquiario della Santa Croce donato al Santuario di S. Maria all’Impruneta, opera eccelsa dell’orafo bolognese Cosimo Merlini il Vecchio.


Con Cosimo III l’intensificarsi dei rapporti con Roma, aprirono a nuove prospettive e un rinnovamento dell’ambiente artistico: molti degli artisti fiorentini si recarono nella Città eterna dove potettero aggiornarsi sul gusto barocco. Vi si formarono illustri artefici destinati a dominare la scena cittadina fra  la fine XVII e inizio del XVIII secolo: Giovan Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi, importarono le novità del linguaggio romano in quello fiorentino con la creazione oggetti che videro impiegati materiali vari, dalle pietre preziose, ai marmi , a legni ed un linguaggio dinamico, ben espresso ad esempio dal Reliquiario di San Casimiro del Soldani Benzi, un vero trionfo di fiori, nastri e figure a tutto tondo o in quello di San Sigismondo del Foggini, che raggiunge caratterizzarto dall’impiego di pietre dure con effetti cromatici sorprendenti. La mostra  curata dalla direttrice delle Cappelle Medicee, Monica Bietti, insieme a Riccardo Gennaioli ed Elisabella Nardinocchi, si avvale di un bel catalogo edito da Sillabe, indispensabile sussidio per poter godere appieno di un evento che si pone come un valore aggiunto all’unicità del Museo delle Cappelle medicee.

Museo delle Cappelle Medicee, Piazza Madonna degli Aldobrandini - Firenze
 da lunedì alla domenica dalle 8.15 alle 16.50, chiuso la seconda e quarta domenica del mese, il primo, il terzo e il quinto lunedì del mese.
Biglietto  intero euro 8 comprensivo dell’ingresso al Museo; ridotto euro 4

Fabrizio Del Bimbo

Un volume di Sabine Frommel dedicato a Giuliano da Sangallo

Il 18 aprile si è svolta all'Auditorium dell'Ente CRF,  la presentazione del volume "Giuliano da Sangallo" di Sabine Frommel.


L’opera poliedrica di Giuliano da Sangallo (1448 - 1516) rappresenta in maniera esemplare l’evoluzione dell’architettura italiana negli anni tra l’ascesa di Lorenzo de’ Medici e l’elezione al soglio pontificio di suo figlio, papa Leone X, rispecchiando fedelmente nelle sue variegate espressioni sia i frutti del rapporto dialogico con i suoi committenti, sia l’influenza dei diversi elementi ed eventi che ne hanno guidato le scelte. Grazie alla lunga serie di studi dedicati ai singoli progetti e opere del Maestro realizzati in questi ultimi decenni, viene ora tracciato il percorso evolutivo dei mezzi espressivi del Sangallo e i risultati del fertile dialogo creativo instaurato con i suoi contemporanei nel volume di Sabine Frommel, direttrice del corso di storia dell’arte del Rinascimento alla Ecole Pratique des Hautes Etudes dell’Università della Sorbona, ‘Giuliano da Sangallo’ (Firenze, Edifir edizioni, 408 pagine, 225 illustrazioni) realizzato col contributo dell’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Sono intervenuti il Vice Presidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze Pierluigi Rossi Ferrini, Claudia Conforti, professore ordinario di Storia dell’Architettura alla Facoltà di Ingegneria di Roma Tor Vergata; Howard Burns già docente al King’s College di Cambridge (GB) e all’Harvard University (USA) è Professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa. Sarà presente l’autrice.
La monografia fa parte della collana editoriale dell’Ente Cassa, coordinata da Mina Gregori e dedicata ad artisti fiorentini e toscani tra il Trecento e il Novecento, che rappresenta da oltre 10 anni il libro strenna della Fondazione.




Fabrizio Del Bimbo
Niucoletta Curradi

giovedì 23 aprile 2015

"Huuman" di Gormley al Forte Belvedere dal 26 aprile

Dal 26 aprile al 27 settembre Forte Belvedere ospiterà la mostra ‘Human’ di Gormley
La mostra, promossa dal Comune, è organizzata da Mus.e con il sostegno di Galleria Continua e White Cube. A cura di Arabella Natalini e Sergio Risaliti, che è anche il direttore artistico
Dal 26 aprile Firenze ospita le opere di Antony Gormley, uno dei più apprezzati scultori viventi. La mostra dal titolo Human, segue i grandi successi delle esposizioni di Zhang Huan (2013) e Giuseppe Penone (2014), dopo la riapertura del Forte di Belvedere nel 2013. Curata da Sergio Risaliti e Arabella Natalini, Human vede riunite più di cento opere di Gormley nelle sale interne della palazzina, sui bastioni, sulle scalinate e le terrazze, occupando ogni lato della fortezza cinquecentesca con le sue straordinarie viste sulla città e le colline circostanti.


Tra le opere in mostra l’importante installazione Critical Mass, un “anti-monumento che evoca tutte le vittime del XX secolo”. L’opera fu ideata originariamente nel 1995, per un vecchio deposito di tram a Vienna, per “attivare l’intero edificio e farne un punto di riflessione su un momento buio della storia della Germania”. Visibile sulla terrazza inferiore del Forte, Critical Mass, acquisisce una nuova forza nel confronto con la città rinascimentale, la storia dell’umanesimo e la continua e onnipresente relazione tra denaro e potere militare.
Gormley afferma:
“Sul terrazzo più basso del Forte le 12 figure sono installate in senso lineare e progressivo dalla posizione fetale a quella per osservare le stelle richiamando l’ "ascesa dell’uomo". All’estremo opposto, occidentale, del terrazzo più basso si trova un ammasso confuso degli stessi corpi. Qui oggetti industriali in ferro sembrano abbandonati, ognuno dieci volte la densità relativa di un corpo umano vivente, riflette la zona d’ombra che inevitabilmente accompagna ogni concetto del progresso umano, mettendo lo spettatore davanti ad un’immagine evocativa del conflitto del secolo scorso. Questa dialettica tra desiderio e inettitudine è la tensione che sottende in modo capillare tutta la mostra.”
Le figure più naturalistiche di Critical Mass, derivate da modelli presi direttamente dal corpo dell’artista, sono in dialogo con le recenti opere conosciute come Blockworks, che restituiscono l’anatomia umana attraverso volumi architettonici mentre ogni scultura è posizionata per entrare in risonanza con la struttura del Forte.

Come afferma l’artista: “Il Forte è un esemplare straordinario di trasformazione: una collina naturale trasformata in manufatto da Ferdinando de’ Medici. Per lungo tempo è stato associato all’arte contemporanea, spesso usato come contesto monumentale per opere monumentali. Piuttosto che inserire altre opere il cui intento è di misurarsi con la spazialità del luogo, ho scelto di esporre opere a misura d’uomo che permettano alla forma e alla sostanza di questa notevole costruzione di esprimersi …”. E ancora: “[…] HUMAN fa aprire il Forte di Belvedere attraverso l'agopuntura scultorea: le opere sono dislocate in modo diffuso e capillare al fine di catalizzare le masse interiori, le costrizioni ed il panorama che si gode da questo luogo. Nel trovare i luoghi adatti a creare questi confronti e allusioni, a creare ostacoli ed occasioni per fermare i visitatori nel loro peregrinare, cerco di incoraggiarli a ripensarsi e di ripensare il modo in cui si misurano con gli spazi che hanno intorno.”.

La grande esposizione che vede la ridefinizione della figura umana, trova la sua collocazione “naturale” a Firenze, città nella quale, tra Quattrocento e Cinquecento, artisti come Donatello, Michelangelo, Bandinelli e Cellini si sono dedicati allo studio della rappresentazione dell’uomo “ideale” in rapporto all’architettura. Human rinnova e conferma la determinazione della città a promuovere la cultura contemporanea, cercando una cruciale interazione tra la Firenze del Rinascimento e la città attuale in uno stretto dialogo tra scultura e una nuova concezione dell’ambiente antropico.

In allegato alcune immagini

BIOGRAFIA
Antony Gormley è ampiamente acclamato per le sue sculture, installazioni e opere d'arte pubblica che indagano il rapporto tra il corpo umano e lo spazio. Il suo lavoro ha sviluppato il potenziale aperto dalla scultura a partire dagli anni sessanta del secolo scorso attraverso un impegno critico sia con il proprio corpo che con quello degli altri affrontando questioni fondamentali relative alla posizione degli esseri umani in rapporto con la natura e il cosmo. Gormley cerca continuamente di identificare lo spazio dell'arte come luogo del divenire in cui possono nascere nuovi comportamenti, pensieri e sentimenti.
I lavori di Gormley sono stati ampiamente esposti in tutto il Regno Unito e a livello internazionale con mostre: Zentrum Paul Klee, Berna (2014); Centro Cultural Banco do Brasil, São Paulo, Rio de Janeiro e Brasilia (2012); Deichtorhallen, Hamburg (2012); museo dell'eremo, St Petersburg (2011); Kunsthaus Bregenz, Austria (2010); Hayward Gallery, Londra (2007); Malmö Konsthall, Svezia (1993) e Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk, Danimarca (1989). Ha inoltre partecipato a importanti mostre collettive come la Biennale di Venezia (1982 e 1986) e Documenta 8, Kassel, Germania (1987). Opere pubbliche permanenti includono l'Angel of the North (Gateshead, Inghilterra), Another Place (Crosby Beach, Inghilterra), Dentro Australia (Lake Ballard, Western Australia) e Exposure (Lelystad, Olanda).
Gormley è stato insignito del Turner Prize nel 1994, il South Bank Prize for Visual Art nel 1999, la Bernhard Heiliger Premio per la Scultura nel 2007, il Premio Obayashi nel 2012 e il Praemium Imperiale nel 2013. Nel 1997 è stato nominato Ufficiale dell’Iimpero Britannico (OBE) e Cavaliere [Sir] dalla Regina Elisabetta II nel 2014 nella tradizionale carrellata di nuovi titoli nobiliari erogati a capodanno. E’ membro onorario del Royal Institute of British Architects, nonché dottore honoris causa dell'Università di Cambridge e Fellow di Trinity College e Jesus College della stessa Università. E’ Accademico Reale dal 2003 e membro fiduciario del consiglio di amministrazione del British Museum dal 2007.
Antony Gormley è nato a Londra nel 1950.


Nicoletta Curradi

mercoledì 22 aprile 2015

Al via il 24 aprile la 79° Mostra dell'Artigianato


Presentata in anteprima il 22 aprile, sta per iniziare l'edizione no. 79 della Mostra dell'Artigianato.

55.000 metri quadri di superficie espositiva, oltre 800 espositori provenienti da ogni angolo d’Italia e da 45 paesi esteri. Dal 24 aprile al 3 maggio alla Fortezza da Basso di Firenze l’artigianato troverà la sua dimensione più completa, innovativa e market oriented. Per dieci giorni, con orario no stop dalle 10,00 alle 22,30 (ultimo giorno chiusura alle 20,00) pubblico e buyer (attesI 150.000 visitatori) saranno accolti in un’atmosfera di festa, intrattenimento e business con una girandola di iniziative collaterali, dimostrazioni dal vivo, incontri con maestri artigiani e giovani talenti.

La mostra, organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con le principali istituzioni, realtà imprenditoriali ed associazioni di categoria, rappresenta ogni anno l’evento catalizzatore di incontri commerciali e nuove potenzialità di business, un appuntamento che valorizza le eccellenze della filiera dell’artigianato in nome della ricerca, qualità e bellezza.

A fianco dei settori tradizionali, l’edizione n.79 gioca la carta di nuove aeree espositive in un mix variegato ed eccentrico di nuovi contenuti e progettualità, offrendo al visitatore un’infinita gamma di proposte così diversificate da accontentare ogni desiderio e gusto. Come Rendez-vous Vintage in Fortezza, uno spazio interamente dedicato al mondo del vintage, con capi sartoriali d’epoca e accessori, pezzi di design e di modernariato esclusivi. Casa In & Out è la mostra collaterale dedicata al modo di abitare oggi, alle tecniche di ristrutturazione, alle nuove tecnologie, agli impianti e a tutte quelle proposte innovative per la casa. Centopercento BIO, all’interno del padiglione dedicato al Gusto,ospiterà aziende di prodotti biologici certificati, che fanno parte della ‘filiera corta’ e a km zero, portavoci della biodiversità, per un’alimentazione di qualità, sostenibile e sicura.

Torna, a grande richiesta, Bellezza e Benessere, vetrina della cosmesi artigianale e su misura con trattamenti viso-corpo, percorsi benessere, consigli e coccole a volontà, T-Riciclo Green Market, il settore dedicato al riciclo e all’eco-sostenibilità e Centopercento, lo spazio riservato ai giovani talenti emergenti in grado di creare manufatti originali facendo uso dei materiali più svariati.

Ospite d’onore il TIBET che porterà in Fortezza tutto il fascino delle sue tradizioni secolari presentando oggetti rituali, sculture sacre, mobili, gioielli , stoffe preziose, ecc.

Dalla testa ai piedi. L’artigianato d’arte nelle collezioni e nei musei d’impresa in Italia sarà un’appassionante viaggio nell’alta artigianalità made in Italy con l’esposizione di abiti ed accessori, componenti del gusto, della moda e dello stile italiano.

Quest'anno la Mostra è ancora più social. I visitatori infatti potranno postare le proprie foto sui canali ufficiali dell'evento utilizzando l'hashtag #mostrart2015. Inoltre sono in programma attività con gli Igers di Firenze e l'illustratrice Virginia Di Giorgio in arte Virgola, famosa per le sue originali illustrazioni che danno vita agli oggetti di tutti i giorni.

Info: www.mostraartigianato.it

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 16 aprile 2015

Arcimboldo, gustose passioni scaturite dalla penna di Ketty Magni



 come  il pittore “fruttivendolo”, Arcimboldo e' protagonista dell'ultimo romanzo di Ketty Magni, pubblicato recentemente da Cairo.
 Le sue “teste” grottesche realizzate con ogni varietà di frutta e verdura sono inconfondibili. Ma chi era Giuseppe Arcimboldo che si vantava con gli amici di entrare a Palazzo, quello degli Asburgo, giorno e notte? L’artista così intimo dell’imperatore Rodolfo II da potersi permettere di consegnarlo alla Storia con una pera al posto del naso? Qual è stato il percorso creativo che lo ha trasformato nel più dissacrante, originale e spiritoso genio di tutti i tempi?

Appassionata di storia rinascimentale, Ketty Magni ripercorre  in 20 capitoli l’opera del più bizzarro degli artisti italiani: gli anni giovanili e di formazione nella sua Milano dove «c’era ancora nella memoria la grande epidemia di peste»; la fama raggiunta alla corte praghese; il ritorno nella sua città, dominata dal fervore religioso instaurato dal cardinal Borromeo, fino alla morte misteriosa. Ma non solo. L’autrice ritrae nel romanzo l’uomo, con le sue ambizioni e le sue passioni: l’amore per donna Ludovica Crivelli, corteggiata da tanti ma che solo a lui si concede, e la disperazione per la sua scomparsa prematura; il recupero di Ortensia, povera trovatella che la carità del pittore riporta in società, e la sua golosa attenzione per la tavola e il cibo, pretesto per imbandire in queste pagine anche un ricettario dell’epoca. La storia di un artista complesso e composito come lo sono le sue famose opere. La storia di un’anima raccontata con finezza ed eleganza. Appendice al romanzo un apoetitoso ricettario rinascimentale.  Una lettura da non perdere!

www.kettymagni.it

Fabrizio Del Bimbo


A Firenze workshop sul collocamento dei disabili



La Asl 10 e la Città Metropolitana di Firenze hanno promosso un workshop per presentare le buone prassi messe in atto sul territorio a favore dell'inserimento lavorativo dei cittadini disabili . Il saluto della Metrocittà è affidato al consigliere delegato per il Lavoro Emiliano Fossi e al Direttore Generale della Asl 10 Paolo Morello Marchese.
Attraverso la presentazione dei risultati ottenuti con l'avvio di alcuni progetti specifici, rivolti in particolare alla disabilità psichica, si cercherà di mettere in luce come sia stato possibile mantenere costante il numero di inserimenti lavorativi, malgrado il periodo di crisi economica, sfruttando le concrete opportunità che l'attuale legge sul Collocamento Mirato (L.68/99) e la forte integrazione tra gli Enti e i Servizi preposti consente e favorisce.
La giornata di lavoro ha visto la partecipazione di operatori socio-sanitari e dei centri per l'impiego coinvolti nei progetti, la presentazione di un esperienza della Regione Friuli sul nuovo concetto di budget di salute quale pratica operativa e gestionale per l'offerta di servizi alla persona.
E' stato proiettato un filmato prodotto dall'Associazione Isolecomprese Teatro, che vuole ricostruire alcuni passaggi salienti dell'inclusione lavorativa.
Eranopresenti rappresentanti di alcune grandi aziende del territorio metropolitano che hanno potuto sperimentare direttamente le varie fasi di alcuni percorsi d'inserimento lavorativo.
Oltre alla presenza di Operatori del settore la giornata è aperta ai rappresentanti delle Associazioni di categoria, ai Sindacati, alle Associazioni imprenditoriali, le Aziende e le Cooperative Sociali, ed ai cittadini interessati.
Del Bimbo Fabrizio


lunedì 13 aprile 2015

Lospite, anteprima a Firenze il 15 aprile

"...manca l’aria e il respiro. Manca la voglia di guardarsi intorno, di cercare lo sguardo degli altri..."
Il filosofo italiano Giovanni Gentile scrive queste parole nel gennaio del 1944, poco tempo prima di essere ucciso, Ugo Frosi le ricorda con il viaggio nel tempo che si prepara a portare sul grande schermo dirigendo il suo primo lungometraggio.
“L'ospite” torna nell'aprile 1944 e la Firenze occupata dei tedeschi, mentre tutta l’Italia è teatro di una guerra civile che si scontra con nazisti ed alleati, e Giovanni Gentile, nominato da Mussolini presidente dell’Accademia d'Italia, a Firenze, vive isolato nella sua villa alle pendici della collina di Fiesole.




Gentile, interpretato da Amerigo Fontani, si fa portatore di una politica di pacificazione nazionale che scatena l’aperta ostilità di tutte le parti in gioco (fascisti, partigiani e alleati) e un ultimo, disperato, tentativo di riconciliazione, decide di avvicinare il suo giovane ex-studente Cesare, interpretato da Luca Guastini, passato alla Resistenza e in contatto con Michael, ufficiale dei servizi segreti alleati.
"In quei giorni drammatici di guerra, l'ostilità dei suoi amici e allievi lo costringe ad un silenzio che diventa ultima occasione di riflessione sulla vita, sul senso dell'esistenza.
Ciò che mi ha interessato in questa vicenda che ha i toni di una tragedia scespiriana è stata la possibilità di indagare cosa nascondono le nostre scelte, le nostre decisioni quando ogni certezza quotidiana svanisce e improvvisamente dobbiamo fare i conti con noi stessi, in un corpo a corpo furioso con i nostri ricordi, i nostri incubi, la nostra coscienza.
Dramma dell'identità, storia privata, che qui però coincide con la storia rimossa di una nazione." 



Un dramma in attesa del misterioso ospite di Giovanni Gentile e di quello che forse non si può ancora dire, prodotto da Francesco Paolo Montini per la Movie Factory, con il sostegno della Regione Toscana.

La Toscana  si prepara ad ospitare la prima del film, alle ore 21:00 di mercoledì 15 aprile 2015, al cinema Colonna di Firenze, con il regista e il cast.
Il cast artistico include anche, Sonia Coppoli (Teresa), Alessio Sardelli (Delio), Marcellina (Erminia), Gianluca Brundo (Prefetto), Paolo Giommarelli (Benedetto), Sebastiano Colla (Pavolini), Michele Pagliai (Walter), Giacomo Dominici (attendente), Carlo Ciappi (Dollmann), Annamaria Iacopini (Anna) e Federico Loddo (Bruno).
Il budget della pellicola è stato davvero molto basso, 400.000 Euro, fuinanziato anche dalla Regione.




Fabrizio Del Bimbo

sabato 11 aprile 2015

L'AD ENEL STARACE CHIUDE EUNOMIA MASTER



Oggi è una giornata completamente dedicata all’energia, con gli interventi degli amministratori delegati delle maggiori aziende del settore. A seguire una lezione di Giuliano Amato su riforme e prospettive europee del “Cantiere Italia”. Terminerà così, sabato 11 aprile, la decima edizione del corso di Alta Formazione politico-istituzionale Eunomia Master. Dopo aver affrontato temi cruciali per lo sviluppo del Paese, come i cambiamenti imminenti in campo istituzionale e le riforme dell’amministrazione pubblica, il fenomeno dell’immigrazione e la sua gestione e l’aumento della povertà e del disagio sociale nel Paese, i temi della giustizia, Eunomia Master 2015 si concentra domani sul futuro della transizione energetica.
Questo il programma in dettaglio della giornata di oggi dedicata all’energia: inizia alle ore 9 il vicepresidente di Eni Direzione Affari Istituzionali Pasquale Salzano, l'ad di Snam Carlo Malacarne e quello di Terna Matteo Del Fante parteciperanno alla sessione “Geopolitica, reti, mercati europei del gas e dell’energia elettrica”. Coordina Lorenzo Becattini.  Alle 11.30 si discuterà de “La Transizione energetica”, con particolare riferimento al passaggio da fonti energetiche rinnovabili a fonti rinnovabili e al tema dell’efficienza energetica per la creazione di un modello di sviluppo sempre più sostenibile, con l'ad di Enel Francesco Starace, il CEO di Gdf-Suez Energia Italia Aldo Chiarini, Diego Percopo di HFV e la presidente dei Verdi Europei Monica Frassoni, coordinati da Pier Francesco Lotito.
Chiude alle 15 l’ex presidente del Consiglio dei Ministri e attualmente giudice della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, con un intervento su riforme e prospettive europee del Cantiere Italia. Coordina Giorgio Giovannetti.
Agli incontri saranno ammessi soltanto i corsisti, 55 giovani impegnati nel mondo della politica e delle Istituzioni (manager, sindaci, assessori e consiglieri comunali, dirigenti pubblici, segretari di partito, assistenti parlamentari) e selezionati dal Comitato scientifico di Eunomia sulla base del merito e del curriculum. Tutti gli “eunomisti” partecipano al master che si tiene a Villa Morghen grazie alle borse di studio erogate dagli sponsor. Alla fine del corso, come di consueto, sarà rilasciato loro un attestato di frequenza. Eunomia Master si svolge sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Per maggiori informazioni www.eunomiaonline.it . Eunomia Master è presente su Facebook e Twitter (@eunomiamaster). Info su: www.eunomiaonline.it
Del Bimbo Fabrizio


venerdì 10 aprile 2015

Teaching Traditions, teaching methodologies in hospitality and food an wine studies, una conferenza da Apicius

Il prossimo 11 Apr 2015 dalle 9,30 e sino alle 17,30 Apicius International School of Hospitalit Via Guelfa 85 organizza una conferenza .
           
In tutto il mondo,la cucina contemporanea è il risultato di secoli di una graduale
evoluzione. Occorre “studiare” per avere una preparazione adeguata all'ospitalità e nessuno si può improvvisare cuoco o esperto di cibo e vino.
Per questo Apicius vuole sottolineare con questa conferenza quanto sia importante una vera cultura nel settore e i metodi con cui deve e può essere trasmessa.
La giornata avrà relatori internazionali che insieme agli studenti affronteranno argomenti che spazieranno dall'importanza di una formazione accademica di alto livello sino al cooking show vero e proprio e degustazione di prodotti Salcheto, Malpighi,Pastificio Fabbri ,Frantoio Pruneti Riso Acquerello, Fattoria Corzano Apicius, International School of Hospitality è l'unica scuola internazionale in Italia che propone un percorso accademico diretto ad una preparazione qualificata nel settore dell'Ospitalità. L'approccio di apprendimento anche esperenziale attraverso Ganzo, ristorante della scuola e Fedora Pastry Shop, la pasticceria scuola, aperti al pubblico testimoniano la volontà di preparare nuovi professionisti dell'ospitalità. Fondata nel 1997,
Apicius fa parte dei dipartmenti accademici di Florence University of the Arts ed è Scuola di Food & Wine Studies, Ospitalità e Sport , Scienze della Salute.Tutti i corsi sono tenuti in inglese e docenti provengono da ambienti accademici e professionali ,dinamici chef stellati e manager internazionali che operano nel settore. Per info e prenotazioni
mcoppetti@apicius.it.
Del Bimbo Fabrizio

martedì 7 aprile 2015

Al via l' 8 aprile il festival Middle East Now

Sarà l’attrice Fatemeh Motamed Arya, considerata una delle signore del cinema iraniano, ad inaugurare domani, 8 aprile 2015 alle 21.00 al cinema Odeon, la sesta edizione di Middle East Now, l’unico festival in Italia interamente dedicato al cinema e alla cultura del Medio Oriente. L’attrice presenterà al pubblico “Tales”, l’ultimo film dell’acclamata regista Rakhshan Bani-Etemad in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2014, che la vede tra i protagonisti: un potente affresco della società iraniana contemporanea dipinto attraverso le storie di una serie di personaggi tra cui emergono numerose figure femminili forti e appassionate. La serata vedrà la partecipazione speciale di The Narcicyst, hip hop artist di origini irachene, musicista eclettico e artista dai forti accenti politici.



Partendo da situazioni di profonda crisi sociale, “Tales” (Iran, 2014, 88’) racconta sette diverse vicende che si incrociano per le strade di Tehran. Storie d’amore tra madri e figli, mariti e mogli, donne e uomini la cui passione dà loro la speranza e la forza di superare le difficoltà, di continuare la battaglia quotidiana per conquistare una vita migliore. A Fatemeh Motamed Arya il festival quest’anno dedica un omaggio che la vedrà sul grande schermo con due film che hanno fatto la storia del cinema iraniano, come “Once Upon a Time, Cinema” (Irani, 1992, 90’) del grande Mohsen Makhmalbaf, e “The Blue Veiled” (Iran, 1995, 85’), altro film culto di Rakhshan Bani Etemad.



Prima del film sarà proiettato in anteprima nazionale il cortometraggio musicale “Rise” di Ali F. Mostafa, scritto e interpretato da Yassin Alsalman – in arte The Narcicyst. Ambientato nel 2025 in una metropoli araba senza nome dominata da una misteriosa società chiamata “The Medium”, “Rise” è la storia del businessman Jamal El-Nargisee, che si ritrova a combattere contro se stesso e la sua immaginazione che scatena il caos intorno a lui.



The Narcicyst sarà in concerto all’Auditorium Flog venerdì 10 aprile a partire dalle 22.30 come special guest del “Frikkettonica Middle East Party”, l’evento organizzato da Middle East Now insieme a Oxfam Italia, Music Pool/Network Sonoro, La Scena Muta e Gold. Con lui in apertura ci sarà Dre Love, e in chiusura i ritmi trascinanti di Shantel, il dj re del beat box di influenza turca. Il ricavato dell’evento sarà devoluto a sostegno dei progetti di Oxfam per i profughi siriani.



Middle East Now è organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta, il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze - Osservatorio per le Arti Contemporanee, Oxfam Italia assieme a Unione Europea, Gruppo Why the Best Hotels Firenze, con il supporto di FST-Fondazione Sistema Toscana, Ambasciata del Regno del Marocco, Istituto Culturale Iraniano in Italia, Ponte33, Azalai Travel Design e Shiraz Travel Tour, in partnership con Ponte33, Fondazione Istituto Stensen, NYU Florence Villa La Pietra, Meltin’Concept / Let7, Etra-Galleria Studio Tommasi, e altre istituzioni e partner locali e internazionali. Il festival è inserito nel cartellone della Primavera di Cinema Orientale, realizzato per Regione Toscana da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.





Modalità d’ingresso:

Spettacoli Pomeridiani Cinema Odeon & Cinema Stensen: biglietto unico 5 € Intero - 4 € ridotto (under 30 / over 65 anni)

Spettacoli serali Cinema Odeon & Cinema Stensen: 6 € intero – 5 € ridotto (under 30 / over 65 anni)

9 e 13 aprile, ore 20.00 - Cinema Odeon: cena-degustazione + proiezione: biglietto speciale unico 15 € / solo proiezione serale 6 € intero e 5 € ridotto

Abbonamento Festival: 30 €

Proiezione matinée 12 aprile al Cinema Stensen – Festival Cult: biglietto speciale ridotto 3 €



Prevendita e acquisto online su www.quellidellacompagnia.it



I luoghi del festival:

Cinema Odeon, piazza Strozzi, Firenze / T. 055.214068

Cinema Stensen, viale Don Minzoni 25/c / T. 055.576551

Galleria Etra – Studio Tommasi, via della Pergola 57

Auditorium Flog, via Michele Mercati 24/b / T. 055.487145

Nicoletta Curradi

sabato 4 aprile 2015

Diramante, una personale di Maurizio Donzelli alla galleria Eduardo Secci Contemoorary


La Eduardo Secci Contemporary presenta la personale di Maurizio Donzelli presso la galleria fiorentina di Via Maggio 51/r fino al 30 maggio prossimo. E' la prima volta che l'importante artista Italiano espone le proprie opere presso lo spazio espo- sitivo che la galleria ha recentemente inaugurato nel capoluogo toscano. La mostra e' curata da Bartholomew F. Bland, già curatore della mostra "American Dreamers", tenutasi alla CCC Strozzina di Palazzo Strozzi nel 2012. La mostra si articolerà in due distinte fasi espositive: alla prima mostra di Firenze ne seguirà, infatti, una seconda presso la sede di Pietrasanta della galleria a partire dal mese di giugno. Le due mostre saranno accompagnate da un catalogo comune, la cui pubblicazione è anch'essa prevista per il prossimo giugno. Snodandosi lungo il filo conduttore dell'idea di bellezza nell'arte contemporanea, la mostra analizza come i più recenti lavori di Donzelli vadano a collocare l'artista al centro del dibat- tito e della narrativa internazionale nel panorama di un mondo dell'arte professionale che, dopo averlo guardato con sospetto per decenni, ha gradualmente iniziato a fare nuova- mente proprio il concetto di "bellezza".

Galleria Eduardo Secci Contemporary
Via Maggio 51/r Firenze
Fino al 30 maggio 2015

Fabrizio Del Bimbo





giovedì 2 aprile 2015

Inaugurata a Firenze la mostra di Fausto Zonaro


'Vita e luce tra fasti ottomani e la Belle Époque italiana' in Palazzo Medici Riccardi


E' stata inaugurata la mostra 'Vita e luce tra fasti ottomani e la Belle Époque italiana', retrospettiva del pittore Fausto Zonaro (1854-1929) allestita nelle Sale medicee di Palazzo Medici Riccardi da oggi fino al 30 aprile 2015.
Zonaro, pittore nativo di Masi, tra fine Ottocento e inizi Novecento con la sua arte, riuscì a stringere un patto d’amore con l’Italia e l’Oriente. "Una volta chiamata Costantinopoli - ha detto Nardella - Istanbul porta in sé una traccia profondissima di storia comune con la nostra penisola, risalente non solo al tempo di Roma imperiale": si può ricordare la composizione del primo inno nazionale dell'impero ottomano da parte di Giuseppe Donizetti (1788-1856), fratello maggiore del più famoso Gaetano o, tornando indietro nel tempo, la vicenda del ritratto di Mehemet II (1432-1481) dipinto dal veneziano Gentile Bellini (1429-1507).
"Anche questa mostra - ha continuato il Sindaco metropolitano di Firenze - mantiene vivo il ponte tra l'Italia e la Turchia, tra Firenze e Istanbul, su un mare che unisce: il Mediterraneo".
L'esposizione è promossa dall'Istituto Italiano di Cultura Istanbul e Mirabili Arte d’Abitare insieme alla Città Metropolitana Firenze e la Municipalità di Besiktas. Mirabili ed Erol Makzume, in particolare, hanno coordinato tutte le fasi di preparazione e allestimento della mostra.
Le opere esposte, in massima parte di collezioni private, consentono di ripercorrere il viaggio avventuroso di uno tra i grandi interpreti dell’arte del nostro secolo, dallo stile poliedrico, dai tratti chiari e puliti, espressivo con i colori e i giochi di luce che trasmettono visioni di paesaggi, scene di vita e ritratti. Un artista completo che da Venezia, Napoli e Parigi arrivò a vivere il suo momento di massima notorietà ad Istanbul come pittore di corte, per ben vent’anni, del sultano Abdülhamid II per poi rientrare nel periodo finale della sua vita in Italia, a Sanremo.
La mostra, forte di straordinarie tavole, tele, pastelli e disegni, rappresenta un tuffo piacevole nell’esuberanza di un pittore e di un’arte che merita di essere esaminata.
Dopo il saluto dei Sindaci Nardella e Hazinedar e del vice sindaco di Masi, è stato eseguito il concerto 'European music at the Ottoman Court', condotto da Emre Araci, quindi il taglio del nastro per l'inaugurazione della mostra. Nel corso dell'incontro tra i due Sindaci è stata proposta da Hazinedar una collaborazione perché imprese italiane lavorino a Istanbul per il restauro e la riqualificazione urbana del quartiere di Besiktas, 'cuore' storico e artistico della capitale turca in cui vivono circa due milioni di abitanti. A Fausto Zonaro, inoltre, il distretto di Besiktas intende dedicare una grande mostra che sarà ospitata nel palazzo Dolmabahce.



Del Bimbo Fabrizio