L’armeria
di Frederick Stibbert
attraverso i suoi capolavori
dal 27 marzo al 6 settembre 2015
Museo Stibbert
Via Federigo Stibbert 26 - Firenze
La Mostra che apre oggi è un omaggio a Frederick Stibbert (1838-1906) e alla sua opera: lo straordinario Museo
che porta il suo nome e che racchiude una delle più vaste
collezioni al mondo di armi e armature antiche.
IL SOGNO E
LA GLORIA, mette in mostra alcuni dei capolavori raccolti da
Stibbert in tutto il mondo, attraverso un allestimento che
non
solo ne evidenzia la bellezza e le particolarità, ma introduce
il visitatore nell’atmosfera culturale ottocentesca
in cui nacque la visione, anche
didattica, di questo eclettico collezionista.
I protagonisti di questa mostra sono spade, pistole e armature cesellate
e sbalzate, vere opere d’arte di famosi armorari italiani e stranieri, ma fanno parte della mostra anche oggetti, dipinti, schizzi e fotografie che testimoniano il gusto dell’epoca per il revival
romantico della vita
medioevale e documentano il profondo interesse di Frederick
Stibbert per la storia del costume civile e
militare.
E' stato ricreato anche uno dei laboratori dei tanti artigiani: orafi, armaioli, cesellatori, fabbri, e ebanisti, incaricati dei
restauri e delle ricomposizioni delle collezioni, spesso veri artisti che
aiutarono Frederick
Stibbert anche nella realizzazione del grandioso impianto scenografico del Museo nei magnifici
ambienti della sua
villa di Montughi, come il sorprendente Salone della Cavalcata. In questi ultimi anni restaurato secondo il progetto originale, il Museo, che era stato
ideato da Frederick
Stibbert
come un viaggio nel tempo e
in
paesi lontani, in
cui
ogni sala era stata costruita nell’intento di rievocare
periodi storici e ambiti culturali
diversi, si presenta di nuovo com’era nel 1884 quando venne visitato dai Duchi di Tek
e da molti ospiti illustri tra i quali nel 1890 la Regina Vittoria, e in seguito tra gli altri anche Oscar Wilde, e Gabriele
D’Annunzio. Il Museo Stibbert conta
circa cinquantamila oggetti, e si articola in varie
sezioni allestite su una superficie di più di tremila
metri
quadrati.
Il
Museo Stibbert, una delle più ricche e preziose case-museo dell’ottocento
esistenti, è stato creato a Firenze negli anni dell’Unità d’Italia, da
Frederick Stibbert (1838-1906) come racconta la mostra IL SOGNO E LA GLORIA, Museo Stibbert (27 marzo - 6 settembre), che riporta
l’attenzione su questo brillante collezionista, espressione della cultura
europea ottocentesca, appassionato alla storia del costume civile e militare.
Educato
a Cambridge, in linea con la tradizione della famiglia originaria
dell’Inghilterra, amante delle arti, con una spiccata dote nel disegno,
Frederick Stibbert, dandy raffinato e milionario, nel 1859 a ventun’anni poteva
contare su un patrimonio di oltre cinque milioni di lire toscane, che a
Firenze, dove era nato da madre italiana, Giulia Cafaggi, lo inseriva nell’élite
più in vista della città.
Frederick
Stibbert epigono del proprio tempo, di quella cultura ottocentesca dalla
visione romantica del Medioevo, non si contentava di collezionare, ma amava
mettere in scena i costumi, le armature, le decorazioni che sfoggiava
volentieri organizzando feste, manifestazioni storiche, o scenografie
fotografiche, di cui vediamo numerosi esemplari eseguiti dal suo fotografo di
fiducia Olimpio Galli. Ma fu anche capace di trasformarsi in abile fotografo
lui stesso, così come seppe prendere in mano la realizzazione del Museo, non
solo come ideazione, ma anche come allestimenti delle due ville appositamente
riunite in sale e saloni magnifici, ognuno dei quali, realizzato nello stile
del periodo e del paese che si voleva evocare per l’esposizione di oggetti di
particolare fattura.
Nella
creazione del suo Museo, Frederick Stibbert spese una fortuna, ma era anche un
oculato uomo di affari, che non smise mai d’investire in avvedute operazioni
finanziarie sui mercati europei, del vicino Oriente, ma anche nel settore delle
ferrovie e dei monopoli e di altre attività che ebbero grande impulso con
l’Unità d’Italia, moltiplicando il proprio patrimonio. Alla sua morte il 10
aprile 1906 Frederick Stibbert, cittadino britannico dal cuore italiano, grande
amico di Guy Francis Laking, curatore dell’armeria del Castello di Windsor,
citava come primo legatario dell’eredità museale il Governo Britannico, con l’obbligo
di mantenere la collezione a Firenze e di istituire il Museo a suo nome. In
caso di rinuncia sarebbe subentrato il comune di Firenze, come effettivamente
accadde nel 1908.
Il
Museo Stibbert attualmente si compone di varie sezioni: Armeria Europea, Ameria
Islamica, Armeria Giapponese, Quadreria, Porcellane, Costumi.
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