martedì 31 marzo 2015

VALLOMBROSA ENEL RINNOVA LINEA ELETTRICA

VALLOMBROSA LINEA ELETTRICA ED EFFETTUA TAGLIO PIANTE AL SALTINO

Oggi martedì 31 marzo, Enel Distribuzione effettua un importante intervento di manutenzione e potenziamento del servizio elettrico in località Saltino, nell’area di Vallombrosa nel Comune di Reggello: in seguito alla tempesta di vento del 5 marzo, le squadre operative Enel sostituiranno un sostegno danneggiato, già messo in sicurezza con soluzione provvisoria nei giorni del maltempo, ed eseguiranno un’operazione per la posa di nuove protezioni sui cavi elettrici, deramificazione e taglio delle piante nella zona di competenza Enel adiacente alla linea elettrica aerea.
L’attività di taglio piante, concordata con gli enti preposti, è fondamentale per prevenire la caduta sui cavi elettrici degli alberi collocati nelle immediate vicinanze delle linee. Enel può operare all’interno della cosiddetta “fascia di rispetto”, adiacente agli impianti, mentre fuori da essa non può intervenire.
L’intervento, che deve essere eseguito in orario giornaliero per ragioni di sicurezza, è di natura complessa e richiede un’interruzione programmata che Enel, grazie a bypass da altre linee, ha circoscritto a un numero limitato di utenze, anche se a beneficiare dei lavori sarà il servizio elettrico di una porzione più estesa di territorio. I clienti sono preavvisati attraverso affissioni nelle zone interessate. Enel ricorda di non utilizzare gli ascensori per tutta la durata dei lavori e di non commettere imprudenze contando sull'assenza di elettricità: la corrente potrebbe essere riallacciata momentaneamente per prove tecniche.
Questo il piano dei lavori: martedì 31 marzo, dalle ore 9:00 alle 14:00, Reggello Saltino, alcuni civici delle località Ciai, Olena, Ferraia, Ostina, Mandri, Misciano, Vaggio Rovai, Tamburesco, Poderino, Rigacci, Canova, Montecristi,  Olmo, San Siro, e delle vie Manzoni e San Giovenale. 
Del Bimbo Fabrizio

sabato 28 marzo 2015

L'arte di Francesco alla Galleria dell'Accademia

Fa parte del calendario di “Un anno ad arte 2015″ la mostra “L’arte di Francesco. Capolavori d’arte e  terre d’Asia, dal XIII al XV secolo” in programma alla Galleria dell’Accademia a Firenze dal 30 marzo all’11 ottobre 2015


Organizzata dalla Galleria dell’Accademia in collaborazione con l’Ordine dei Frati Minori e ideata insieme alla Commissio Sinica, ovvero la Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani, Pontificia Università Antonianum di Roma, la mostra ha come obiettivo la documentazione della produzione artistica di diretta matrice francescana, attraverso la pittura, la scultura e le arti suntuarie, nel periodo che va dal Duecento al Quattrocento mettendo in evidenza la straordinaria attività evangelizzatrice dei francescani in Asia, Terra Santa, Cina, il tutto attraverso oggetti di eccezionale importanza storica. Come ad esempio il corno che sarebbe stato donato a san Francesco dal Sultano d’Egitto Malik – al – Kamil nel 1291-20 in occasione del loro incontro e conservato nella Cappella delle reliquie della Basilica di San Francesco ad Assisi. Per la pittura un ruolo di primo piano per l’opera di Giunta di Capitino, primo pittore ufficiale dell’ordine francescano, ed profondo interprete della sua spiritualità che precede il lavoro di Cimabue e Giotto. Tra gli altri artisti presenti in mostra si troveranno il Maestro di San Francesco e il Maestro dei Crocifissi francescani, due protagonisti di primo piano della pittura su tavola e dell’affresco nel corso del XIII secolo. Il Maestro di Figline che quasi con sicurezza appartenne all’Ordine francescano sarà uno degli artisti al centro di questa esposizione, insieme ad opere di altri artisti del suo tempo come Carlo Crivelli, Antoniazzo Romano e Bartolomeo della Gatta. Non meno importante il versante della scultura di origine francescana con personalità come Nicola Pisano, Domenico di Niccolò dei Cori, Tullio Lombardo e Andrea Della Robbia. Vasta la campionatura delle tecniche artistiche e delle morfologie messe in mostra, dalle piccole tavole per la devozione privata ai dossali destinati agli altari delle Chiese dell’Ordine, fino ai grandiosi complessi d’altare. Epistolae et relationes, provenienti dalla Biblioteca Apostolica Vaticana   riveleranno i segni di quelle missioni guidate dai francescani di alto rango, legati pontifici ad Tartaros per rimediare alla separazione delle Chiese orientali ed offrire “al re e al popolo tartaro  i benefici spirituali della dottrina cristiana per frenare le aggressioni mongole e cercare di contenere l’irruenza mussulmana in Terra Santa. Significativo il nucleo di documenti d’archivio e reperti archeologici proveniente dal Museo della Custodia di Terra Santa e dal Museo della Basilica dell’Annunciazione di Nazareth. Un gruppo di reperti provenienti da alcuni prestigiosi musei della Repubblica Popolare Cinese del XIII e XIV secolo sono legati alla coeva presenza francescana in Cina, non mancherà una selezione di manoscritti miniati di eccezionale importanza. La mostra  e il catalogo sono a cura di Angelo Tartuferi direttore della Galleria dell’Accademia e di Francesco d’Arelli direttore scientifico della Commissio Sinica  e si ricollega alla vasta e celebre raccolta di pittura antica della Galleria dell’Accademia di cui fa parte il ciclo composto da una lunetta e da ventidue formelle raffiguranti le storie parallele di Cristo e San Francesco, l’alter Christus, opera di Taddeo Gaddi, provenienti dalla sagrestia della Basilica francescana di Santa Croce.

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 27 marzo 2015

Al Museo Stibbert di Firenze nuova mostra 'IL SOGNO E LA GLORIA'


Larmeria di Frederick Stibbert attraverso i suoi capolavori 
dal 27 marzo al 6 settembre 2015 

 
Museo Stibbert
Via Federigo Stibbert 26 - Firenze

La Mostra che apre oggi  è un omaggio a Frederick Stibbert (1838-1906) e alla sua opera: lo straordinario Museo che porta il suo nome e che racchiude una delle p vaste collezioni al mondo di armi e armature antiche.
IL SOGNO E LA GLORIA, mette in mostra alcuni dei capolavori raccolti da Stibbert in tutto il mondo, attraverso un allestimento che non solo ne evidenzia la bellezza e le particolarità, ma introduce il visitatore nell’atmosfera culturale ottocentesca in cui nacque la visione, anche didattica, di questo eclettico collezionista.
I protagonisti di questa mostra sono spade, pistole e armature cesellate e sbalzate, vere opere d’arte di famosi armorari italiani e stranieri, ma fanno parte della mostra anche oggetti, dipinti, schizzi e fotografie che testimoniano il gusto dell’epoca per il revival romantico della vita medioevale e documentano il profondo interesse di Frederick Stibbert per la storia del costume civile e militare.
E' stato ricreato anche uno dei laboratori dei tanti artigiani: orafi, armaioli, cesellatori, fabbri, e ebanisti, incaricati dei restauri e delle ricomposizioni delle collezioni, spesso veri artisti che aiutarono Frederick Stibbert anche nella realizzazione del grandioso impianto scenografico del Museo nei magnifici ambienti della sua villa di Montughi, come il sorprendente Salone della Cavalcata. In questi ultimi anni restaurato secondo il progetto originale, il Museo, che era stato ideato da Frederick Stibbert come un viaggio nel tempo e in paesi lontani, in cui ogni sala era stata costruita nell’intento di rievocare periodi storici e ambiti culturali diversi, si presenta di nuovo comera nel 1884 quando venne visitato dai Duchi di Tek e da molti ospiti illustri tra i quali nel 1890 la Regina Vittoria, e in seguito tra gli altri anche Oscar Wilde, e Gabriele D’Annunzio. Il Museo Stibbert conta circa cinquantamila oggetti, e si articola in varie sezioni allestite su una superficie di p di tremila metri quadrati. 
Il Museo Stibbert, una delle più ricche e preziose case-museo dell’ottocento esistenti, è stato creato a Firenze negli anni dell’Unità d’Italia, da Frederick Stibbert (1838-1906) come racconta la mostra IL SOGNO E LA GLORIA,  Museo Stibbert  (27 marzo - 6 settembre), che riporta l’attenzione su questo brillante collezionista, espressione della cultura europea ottocentesca, appassionato alla storia del costume civile e militare.
Educato a Cambridge, in linea con la tradizione della famiglia originaria dell’Inghilterra, amante delle arti, con una spiccata dote nel disegno, Frederick Stibbert, dandy raffinato e milionario, nel 1859 a ventun’anni poteva contare su un patrimonio di oltre cinque milioni di lire toscane, che a Firenze, dove era nato da madre italiana, Giulia Cafaggi, lo inseriva nell’élite più in vista della città.
Frederick Stibbert epigono del proprio tempo, di quella cultura ottocentesca dalla visione romantica del Medioevo, non si contentava di collezionare, ma amava mettere in scena i costumi, le armature, le decorazioni che sfoggiava volentieri organizzando feste, manifestazioni storiche, o scenografie fotografiche, di cui vediamo numerosi esemplari eseguiti dal suo fotografo di fiducia Olimpio Galli. Ma fu anche capace di trasformarsi in abile fotografo lui stesso, così come seppe prendere in mano la realizzazione del Museo, non solo come ideazione, ma anche come allestimenti delle due ville appositamente riunite in sale e saloni magnifici, ognuno dei quali, realizzato nello stile del periodo e del paese che si voleva evocare per l’esposizione di oggetti di particolare fattura.
Nella creazione del suo Museo, Frederick Stibbert spese una fortuna, ma era anche un oculato uomo di affari, che non smise mai d’investire in avvedute operazioni finanziarie sui mercati europei, del vicino Oriente, ma anche nel settore delle ferrovie e dei monopoli e di altre attività che ebbero grande impulso con l’Unità d’Italia, moltiplicando il proprio patrimonio. Alla sua morte il 10 aprile 1906 Frederick Stibbert, cittadino britannico dal cuore italiano, grande amico di Guy Francis Laking, curatore dell’armeria del Castello di Windsor, citava come primo legatario dell’eredità museale il Governo Britannico, con l’obbligo di mantenere la collezione a Firenze e di istituire il Museo a suo nome. In caso di rinuncia sarebbe subentrato il comune di Firenze, come effettivamente accadde nel 1908.            
Il Museo Stibbert attualmente si compone di varie sezioni: Armeria Europea, Ameria Islamica, Armeria Giapponese, Quadreria, Porcellane, Costumi.
Una mostra da non perdere
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 25 marzo 2015

RECORD PER IL TURISMO GEOTERMICO


Questo è il risultato è frutto della collaborazione tra tutti i soggetti presenti sul territorio. E la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili di Co.Svi.G (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) sarà ad EXPO 2015 tra le 10 buone pratiche della Toscana.
 Non solo per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile che provvede al 26,5% del fabbisogno elettrico regionale, ma anche per il grande valore che va sempre di più assumendo dal punto di vista culturale e turistico. I dati ufficiali 2014 sul turismo geotermico, infatti, rivelano che il Museo della Geotermia e il soffione dimostrativo sono stati visitati da 27.963 persone, dato che costituisce un record assoluto.
Grandi risultati anche per il Parco delle Biancane, il trekking geotermico lungo il sentiero “Geotermia & Vapore” da Sasso Pisano a Monterotondo M.mo, le manifestazioni naturali, le Centrali Aperte della stagione estiva, le terme etrusco romane di Sasso Pisano nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina e la filiera agricola della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili del Co.Svi.G. (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) che hanno fatto registrare oltre 30.000 visite. Complessivamente, in Toscana il turismo geotermico tra le province di Pisa, Siena e Grosseto si attesta a 57.963 visite.
Grazie alla collaborazione tra Enel Green Power, Co.Svi.G., Amministrazioni Comunali, Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, Museo “Le Energie del territorio” di Radicondoli, Centro Visite del Parco delle Biancane di Monterotondo M.mo, Regione Toscana, Province geotermiche, Pro Loco e Associazioni dei territori geotermici che hanno lavorato molto sulla promozione e sulla cura degli itinerari di visita, facendo dei luoghi della geotermia un punto di riferimento per il turismo nazionale e internazionale. Si tratta di un lavoro importante che infatti vedrà la Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili presente a Milano per EXPO 2015 tra le dieci buone pratiche della Toscana.
In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali geotermoelettriche di Enel Green Power, 15 sono in provincia di Pisa per un totale di 16 gruppi di produzione; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi; infine, altre 10 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione. Per quanto riguarda la produzione del 2014, la provincia di Pisa si è attestata su una produzione geotermica di 2.920 GWh, la provincia di Siena di 1.439 GWh e quella di Grosseto di 1.189 GWh. I 5 miliardi e mezzo di KWh prodotti in Toscana forniscono anche calore utile a riscaldare circa 9.500 utenti nonché 28,5 ettari di serre, caseifici e ad alimentare l’importante filiera agricola, gastronomica e turistica.
 
Del Bimbo Fabrizio
 

sabato 21 marzo 2015

Piccoli grandi bronzi al Museo Archeologico di Firenze

Non solo palazzo Strozzi presenta al pubblico di appassionati dell'archeologia  una serie di pregevoli bronzi: anche il Museo Archeologico di Firenze si mette in gioco con un vero e proprio viaggio nel mondo figurativo del mondo classico,  la mostra “Piccolo grandi bronzi” che si potrà ammirare fino al 21 giugno dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze e ospiterà 160 reperti di di straordinaria qualità artistica raccolti nel corso di circa tre secoli dalla dinastia mediceo-lorenese. Un’esposizione che condurrà il visitatore nel passato, attraverso le iconografie e le storie degli dei della Grecia, d’Etruria et di Roma insieme alla multiforme umanità composta da uomini politici, atleti, attori, devoti e figure grottesche.
La mostra illustrerà i criteri di selezione in base ai quali i signori di Firenze collezionarono le pregevoli statuette, che raccolsero a centinaia, e le particolari valenze socio-culturali e soprattutto politiche ed autorappresentative di cui essi caricarono alcune figure del mito. Ad esempio, in divinità come Venere e soprattutto Ercole alcuni membri delle due famiglie si identificarono o videro modelli da imitare e da proporre ai loro sudditi. I bronzetti erano conservati, insieme a pietre intagliate, cammei, monete, gioielli, in ambienti creati per tale scopo, veri scrigni preziosi: ad esempio lo Studiolo di Cosimo I in Palazzo Vecchio, o la Tribuna degli Uffizi.
Una sezione della mostra sarà dedicata a temi iconografici, raggruppando i bronzetti secondo un preciso contesto narrativo: Venere, Bacco con il suo seguito di Satiri e Menadi e con animali a lui sacri, Mercurio, Diana, Giove, Minerva, Apollo, la misteriosa Ecate o l’emblematico Hypnos, il dio del sonno inteso sia come riposo notturno che come riposo eterno, la Vittoria e la Fortuna, così come Ercole, le Amazzoni e le Nereidi.
Il mondo figurativo della piccola bronzistica assommava alle figure divine anche le rappresentazioni del mondo umano nelle sue mille sfaccettature: dalla dignità regale dei sovrani ellenistici (Alessandro Magno, Arsinoe d’Egitto, Demetrio Poliorcete, che si fecero raffigurare come dei o vi si identificarono completamente), alla gloria gli atleti vittoriosi e dei guerrieri a cavallo, che non di rado furono elevati a livello divino, dalla composta figura dei cittadini togati o rappresentati nell’atto di onorare gli dei fino all’universo composito e intrigante degli attori, dei teatranti e delle figure grottesche, che di quel mondo divino si beffavano per intrattenere i loro spettatori e le corti principesche che li ospitavano, non diversamente a quanto avveniva ancora nelle corti dei Medici e dei Lorena.
Fino al 21 giugno 2015, (ma forse verrà prorogata)

Fabrizio Del Bimbo

"La solita commedia - Inferno" al cinema

E' appena uscito nelle sale fiorentine il film dei Soliti idioti dal titolo "La solita commedia - Inferno". I registi e attori Biggio e Mandelli erano presenti ieri, 20 marzo, al cinema Marconi per presentare il film.


Eccone la trama in breve:

2015: l'Inferno è nel caos. Una schiera di nuovi peccatori arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di Minosse. Ma l'Inferno è una struttura vecchia, antiquata: i nuovi peccatori, non trovando una giusta collocazione, si disperdono tra i gironi. Lucifero viene ricevuto direttamente da Dio, che cerca una soluzione. L'idea vincente e' una catalogazione dei nuovi peccati sulla Terra. E a chi affidare quest'incarico se non a Dante Alighieri, che già una volta, a suo tempo, svolse questo compito con eccellenti risultati?. Dante viene così catapultato in una grande città italiana, e trova finalmente la sua guida, colui che lo accompagnerà alla ricerca dei "nuovi peccati": Demetrio Virgilio, un trentenne precario che si appresta, come ogni mattina, ad affrontare un'altra "giornata d'Inferno".

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 19 marzo 2015

Dal 20 marzo in scena la politica al Teatrodante Carlo Monni


Venerdi 20 marzo l’incontro tra Walter Veltroni e Emiliano Fossi sul tema della cultura inaugura il nuovo cartellone di eventi





Sabato 21 marzo si apre la 5° edizione della rassegna dedicata a Andrea Cambi con il nuovo allestimento de “La supposta eredità del Cavalier Nencioni”, per la regia di Andrea Bruno Savelli


Prenderà  il via venerdi 20 marzo, con l’incontro tra Walter Veltroni, ex segretario nazionale del PD, e Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, sul tema della cultura come motore dell’economia e punto di partenza per tornare a sentirsi una comunità, il nuovo cartellone di eventi del Teatrodante Carlo Monni.

L’appuntamento è il primo della nuova rassegna “La politica è bella”, serie di incontri sullo ‘spettacolo della politica’, in cui il sindaco di Campi affronterà di volta in volta temi attuali con ospiti del mondo istituzionale, a cui seguiranno evento di natura spettacolare come film e letture sceniche. Al termine, venerdi, ci sarà la proiezione del documentario “Quando c’era Berlinguer” di Veltroni, racconto della vita del segretario del PCI Enrico Berlinguer, attraverso video dell'epoca e i racconti dalle persone che l'hanno conosciuto, dai compagni di partito, come Giorgio Napolitano, alla figlia Bianca Berlinguer (ore 18.00, piazza Dante n.23, Campi Bisenzio, ingresso libero, www.teatrodante.it).

La rassegna prosegue venerdi 10 aprile con Lucia Annibali, l'avvocatessa sfregiata con l'acido dal suo ex, divenuta oggi una testimonial del coraggio delle donne che subiscono violenze (ore 21.00, segue la lettura scenica del romanzo “Io ci sono” di Lucia Annibali e Giusi Fasano), e con Stefania Giannini, ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con cui si discuteranno i problemi pratici relativi al mondo della scuola. Al termine, sarà proiettato il documentario “Educazione affettiva” di Federico Biondi e Clemente Bicocchi, la ricostruzione degli anni di una scuola elementare di Firenze, e l’importanza a scuola dell'educazione agli affetti (data da definire).

Protagonista al Teatrodante la 5° edizione della rassegna teatrale dedicata a Andrea Cambi, comico fiorentino scomparso nel 2009. Saranno sul palco alcuni grandi comici toscani. L’inaugurazione, sabato 21 marzo, alle ore 21.00, sarà con il nuovo allestimento de “La supposta eredità del cavalier Nencioni” di Andrea Bruno Savelli, in veste di regista e attore, commedia brillante in vernacolo che racconta le rocambolesche peripezie di un gruppo di amici che tramano per accaparrarsi l’eredità di un vecchio scorbutico. Nel cast, anche Giuseppe Troilo.

Katia Beni e Donatella Diamanti interpreteranno “Tutto sotto il tetto”, narrazione tragicomica di una grande sfida, quella di metter su casa (28 marzo); a seguire “Il peggio di Paci e Ceccherini”, opera omnia dei primi 30 anni della carriera dei due comici, tra battute, canzoni, gag e le lezioni di vita del maestro Franco Casaglieri (11 aprile).

La rassegna si chiuderà il 18 aprile con Andrea Kaemmerle, Riccardo Goretti e Adelaide Vitolo in “Zona Torrida”: per la regia di Donato Sannini e Daniele Costantini, sarà la messa in scena della vita di Torquato e Anatrone, che non escono più di casa, finchè il mondo esterno offre loro una flebile speranza con Guendalina, fresca e avvenente cugina.

Biglietti rassegna Andrea Cambi: intero 15 euro, ridotto 12 euro (under 18, studenti fino 26 anni, over 65, Amici di Carlo Card e soci Coop). Abbonamento ai 4 spettacoli 40 euroI biglietti sono in vendita presso la biglietteria (aperta da lunedi a sabato in orario 17-20; per informazioni 055.8940864, o scrivere una mail a biglietteria@teatrodante.it), sul circuito Box Office e sul sito www.teatrodante.it

Fabrizio Del Bimbo




domenica 15 marzo 2015

In occasione della XVII Tavola rotonda della Fondazione Romualdo Del Bianco quattro mostre a Firenze

Sikkim, Firenze, Venezia e Bosnia ed Erzegovina: quattro mostre a Palazzo Coppini e all’Auditorium Al Duomo

Bruno Lucatello, “Aria e vento sul tramonto in laguna”

Quattro mostre a Firenze in occasione della XVII Tavola Rotonda della Fondazione Romualdo Del Bianco in programma il 14 e 15 marzo. La due giorni, alla quale interverranno 67 esperti da 23 Paesi, intende dare un contributo al dialogo fra culture e allo sviluppo del viaggio come strumento di Pace fra i popoli. Viaggiano lungo questo filo conduttore anche le mostre che saranno inaugurate durante la mattinata di sabato, a Palazzo Coppini (via del Giglio 10), sede della fondazione e che saranno visibili anche domenica.

Si parte con “Sikkim – A Peace within” (inaugurazione 14 marzo, ore 10.15, sala Tsuji), una mostra audio visiva documentaria che porterà a Firenze un assaggio della pace e dell’armonia del piccolo Stato indiano. Realizzata da Roshnila Gurung (Governo di Sikkim, India – Esperta della Fondazione Romualdo Del Bianco), l’esposizione si muove nell’ambito della cooperazione bilaterale per l’applicazione del Modello Life Beyond Tourism nello stato indiano di Sikkim. Sarà visibile un documentario realizzato sotto gli auspici del Governo di Sikkim (Dipartimento di Informazioni e Pubbliche Relazioni) per il workshop studentesco internazionale “Value Education for Culture, Peace and Human Development: from India to the world” (coordinato dalla dottoressa Alesia Koush, Life Beyond Tourism, e dalla professoressa Tatsiana Yakauchyts, Belarusian State Economic University) nel quadro di Florence Youth & Heritage Festival, promosso a novembre dalla Fondazione Romualdo Del Bianco come un evento parallelo ufficiale per i giovani dell’Assemblea Generale ICOMOS 2014.

“Patrimonio e diversità della Bosnia ed Erzegovina – Patrimonio multiculturale in pericolo” (inaugurazione 14 marzo, ore 10.30, sale Zador, Rovenko, Beglaryan, Shkaev), organizzata dalla Commissione per la Conservazione dei Monumenti Nazionali di Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina) è dedicata al patrimonio multiculturale della Bosnia ed Erzegovina nel quale differenti culture, legate a religioni diverse, convivono armoniosamente e che ancora oggi si trova in pericolo. Se in passato, sul finire del XX secolo, questo patrimonio è stato oggetto di una campagna distruttiva sistematica, oggi lo Stato balcanico non è in grado di provvedere alla tutela di un numero elevato di beni culturali che documentano l’esistenza di una società multietnica basata su principi di tolleranza e dialogo. Un patrimonio che rappresenta un tesoro inestimabile a livello europeo e mondiale: la sua protezione, insieme all’adeguamento alle condizioni sociali contemporanee, è compito dell’intera comunità internazionale. La mostra getta le basi anche per una cooperazione tra la Commissione per la tutela dei monumenti nazionali della Bosnia ed Herzegovina e la Fondazione Romualdo Del Bianco e il suo Istituto Internazionale Life Beyond Tourism, allo scopo di mettere a punto progetti comuni dedicati alla protezione e alla valorizzazione del patrimonio della Bosnia ed Erzegovina, elevare la qualità del turismo culturale e promuovere i valori provenienti da questo tipo di patrimonio: tolleranza, dialogo multiculturale ed inter religioso.

In programma anche un’anteprima della nuova edizione della mostra “Dalla Cupola del Brunelleschi alle Cupole nel Mondo” a cura di Roberto Corazzi (ore 10.45, sala Fanta), ospitata con grande successo di pubblico lo scorso anno a Palazzo Coppini e che si prepara a una nuova edizione all’estero.  Un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della Cupola di Santa Maria del Fiore, a confronto con altre cupole fiorentine e di tutto il mondo.

Location diversa, nel foyer dell’Auditorium al Duomo e al Caffè Astra al Duomo (via de’ Cerretani 54/r), per la personale di Bruno Lucatello “La mia Venezia”. Alla Fondazione Romualdo Del Bianco, da anni promotrice del viaggio e dell’ospitalità all’insegna del dialogo interculturale, l’artista donerà l’opera “Abbraccio Etnico”, in piena sintonia con la vocazione della Fondazione e con l’orientamento Life Beyond Tourism. La mostra raccoglierà opere dell’artista trevigiano, appassionato di arte fin da bambino. Nonostante l’attività lavorativa familiare lo abbia portato ad occuparsi di altro, Lucatello non ha mai abbandonato questa sua passione ma anzi l’ha coltivata negli anni, frequentando importanti circoli artistici tra Asolo e Venezia: qui non solo ha appreso e perfezionato le tecniche pittoriche, ma soprattutto ha scoperto il suo amore per la città di Venezia. Una città dal fascino intramontabile e carica di romanticismo che l’artista è capace di rielaborare in personalissime espressioni trasmettendone tutte le emozioni e la poesia. La mostra sarà aperta dal 13 al 15 marzo dalle 10 alle 17 e durante eventi serali. L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 14 marzo (ore 13), alla presenza dell’artista.

Le quattro mostre sono ospitate dal Centro Congressi al Duomo che, nel suo Auditorium Al Duomo e a Palazzo Coppini – Centro Studi e Incontri Internazionali, accoglie periodicamente importanti eventi e iniziative culturali.
 



Info:

Ingresso libero.
Orario: sabato 14 e domenica 15 marzo, ore 10-17
Tel. 055.216066
www.palazzocoppini.org

Nicoletta Currado
Fabrizio Del Bimbo

sabato 14 marzo 2015

Il gruppo MENARINI anticipa la chiusura dei contratti di solidarietà





Il Gruppo Menarini anticipa la chiusura con 8 mesi di anticipo i contratti di solidarietà in essere per 1.290 dipendenti, che possono così tornare a svolgere le loro mansioni a tempo pieno. Con questo risultato straordinario che premia la scelta di aver proposto e realizzato a suo tempo, unitamente ai sindacati, in un momento di grave difficoltà, un percorso alternativo ai licenziamenti, solidale e responsabile.
I Contratti di Solidarietà difensiva, con riduzione del 30% dell’attività lavorativa di ogni lavoratore, erano stati la conseguenza della sistematica penalizzazione cui è stato sottoposto il settore farmaceutico negli anni passati, e che ha toccato il suo massimo nel 2012. Ciò purtroppo è avvenuto nonostante l'industria farmaceutica del nostro Paese sia al secondo posto in Europa per capacità di export ed impieghi complessivamente, incluso l'indotto, oltre 120.000 lavoratori in Italia.
La valorizzazione del ruolo del settore farmaceutico da parte dell’attuale del Governo, il conseguente mutato scenario complessivo e la maggiore stabilità delle norme che lo riguardano, unite alle nuove opportunità che consentiranno il lancio di nuovi prodotti, hanno creato i presupposti per una positiva ed anticipata conclusione dei contratti di solidarietà, e consentono di guardare con più ottimismo al futuro.
Ci auguriamo però che questo percorso positivo per l'occupazione e l'importanza del farmaceutico venga finalmente compreso e apprezzato anche dalle Regioni che finora continuano invece a riproporre i vecchi e miopi schemi di penalizzazione del nostro settore, chiedendo sistematicamente riduzione dei  fondi per la farmaceutica.
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 11 marzo 2015

La grande guerra e l’Italia cento anni dopo, un convegno a Firenze

 
 
Speciale annullo filatelico e concorso nelle scuole il prossimo anno
 
 

  
La Fondazione Biblioteche della Cassa di Risparmio di Firenze, costituita nel 2012 da Banca CR Firenze e da Ente Cassa di Risparmio di Firenze, nella sua sede di Via Bufalini n. 6 a Firenze, detiene fondi librari per circa 80.000 volumi, che coprono la storia e la cultura italiana in un periodo che va dal XV al XX secolo.
Alla vigilia della ricorrenza del centenario dell’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale ed in prossimità dell’apertura della biblioteca al pubblico, la Fondazione ha organizzato un Convegno sul tema “Niente fu più come prima, la Grande Guerra e l’Italia cento anni dopo” che si terrà in Firenze il 13 marzo prossimo nell’Auditorium di Banca CR Firenze, Via Carlo Magno n. 7 ed il 14 marzo in Palazzo Incontri, Via dei Pucci n. 1.
 
Il Convegno, cui prendono parte illustri studiosi di estrazione culturale diversa, analizza, in un’ottica di lungo periodo, le grandi trasformazioni prodotte dalla “Grande Guerra” e ne individua le caratteristiche salienti con particolare riguardo al caso italiano;  servirà a mettere in luce le conseguenze durature, oltre che sui rapporti fra gli Stati, anche sulle trasformazioni politiche, economiche, sociali e culturali causate da quell’evento, i cui effetti travolsero la vecchia Europa, dando inizio ad un’altra epoca che aprì la strada a regimi autoritari e/o totalitari e si concluse con una nuova tragedia, la Seconda Guerra Mondiale, dalla quale però sorse la vittoria delle democrazie.
 
A conferma del suo valore scientifico, la Manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e quelli della Regione Toscana e del Comune di Firenze. Ha avuto anche l’adesione del Comitato del Centenario della Prima Guerra Mondiale.
 
Ai partecipanti al Convegno verrà donata l’edizione anastatica del Libro “L’Intervento” pubblicato nel 1930 da Antonio Salandra, Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1915, nel quale lui ricompone i ricordi del periodo della sua presidenza, esponendo anche le ragioni dell’uscita dell’Italia dalla Triplice Alleanza per intervenire, dopo il Patto di Londra, a fianco delle Nazioni dell’Intesa.
Inoltre la Fondazione Biblioteche, in collaborazione col Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, ha bandito per il prossimo anno scolastico un concorso riservato agli alunni delle scuole secondarie di 2^ grado della Toscana sullo stesso  tema della Grande Guerra.
 
La Fondazione Biblioteche ricorda infine che il Servizio Filatelia di Poste Italiane offre nelle due giornate del Convegno il contributo di un particolare ricordo alla riflessione sulla Prima Guerra Mondiale predisponendo uno speciale annullo filatelico sulla cartolina che sarà edita per il Convegno realizzata con l’immagine di una donna con le bandiere del Regno d’Italia già esposta nella brochure invito al Convegno; la cartolina, offerta in omaggio, sarà corredata del francobollo celebrativo riproducente un particolare dell’incisione “Battaglia dell’Isonzo”, a tutti gli intervenuti.
 
Fabrizio Del Bimbo

martedì 10 marzo 2015

Prima nazionale di "Si stava peggio ?" al Niccolini di San Casciano


TEATRO NICCOLINI

Via Roma 47

SAN CASCIANO Val Di Pesa

SABATO 14 MARZO ORE 21

Con il sostegno di Regione Toscana

In collaborazione con Comune di San Casciano V.P e Fondazione Toscana Spettacolo

Jack and Joe Theatre

presenta in prima nazionale

SI STAVA PEGGIO?

Viaggio nella vita contadina della metà del novecento

Ideazione e regia di Adriano Miliani

con Marco Borgheresi , Sergio Licatalosi e Adriano Miliani

al piano, fisarmonica e voce il M°Emiliano Benassai

opere pittoriche Francesco Margarolo



 
Una commedia sulla memoria della vita agricola della metà del '900

In vista dell’Expo 2015 il cibo come valore economico-morale tema urgente anche per il teatro

Si stava peggio?” È uno spettacolo di teatro-agricolo, dedicato alla vita contadina della metà del Novecento in Toscana.

Un vecchio di oggi ricorda la sua gioventù, la sua famiglia il suo tempo: padre, madre e figlio ci raccontano, in modo divertente e lieve, la realtà del contadino, fatta di poche cose ma di tanta passione per la terra e per la vita…la vita del mezzadro, scandita dalla semina al raccolto, dal gelo al caldo. Qui si narra, con musica e parole, un tempo molto diverso da oggi; semplice, appassionato, fatto di sogni e aspettative e altrettanto colma di paure e lotte per conservare la dignità del proprio buon lavoro.



Adriano Miliani, direttore artistico e regista della Compagnia Jack and Joe Theatre da lui fondata molti anni fa, ha scelto di lavorare su un genere teatrale che sente vicino: la commedia agricola. La campagna, nella quale vive immerso da sempre, ha scatenato la sua creatività. Questo è il risultato di una ricerca avvenuta tra le colline del Chianti, dove ha indagato e studiato come si svolgeva la vita di chi era lontano dalla città. Il valore del buon cibo e delle tradizioni popolari sono temi della compagnia da alcuni anni, in particolare ricordiamo l’evento prodotto nell’estate 2013 in collaborazione con Villa Montepaldi Università degli studi di Firenze dal titolo “Dal Pane al Don Chisciotte” dove uno dei temi portanti era la produzione del pane di una volta.



Sul palco del Teatro Niccolini troviamo il regista, Adriano Miliani con Marco Borgheresi e Sergio Licatalosi. Protagonista dello spettacolo anche la musica, del Maestro Emiliano Benassai, che eseguirà canzoni popolari di quegli anni oltre alla pittura con i fondali dipinti da Francesco Margarolo.

Alla fine dello spettacolo verranno offerti assaggi di cibo tipico toscano del tempo descritto: pane e biscotti di grani antichi (farina prodotta dall'Associazione grani antichi di Montespertoli) e marmellate biologiche.



Dice Adriano Miliani (regista e attore): è uno spettacolo costruito tramite quadri. La recitazione è alternata a canzoni popolari e brani eseguiti dal vivo dal Maestro Emiliano Benassai, con il magico sfondo della pittura di Francesco Margarolo, che in modo astratto ha cercato di riportarci con l'immagine agli anni Cinquanta. Il tutto ornato da un ironico romanticismo e dalla nostalgia per la vita più semplice e piena di sentimenti.

Nei giorni precedenti al debutto (inaugurazione giovedì 12 marzo 2015 alle ore 18) , nel foyer del Teatro Comunale Niccolini, verrà inaugurata la mostra fotografica “ Paesaggi Nostrani” di Giuliano Corti, fotografo free-lance, che vive a Montespertoli e che dichiara: Sono fotografie scattate nel tempo sul territorio toscano: scorci di paesaggi e personaggi di "casa nostra". Volendomi riallacciare al titolo della commedia "Si stava peggio?", mi sento di affermare che anche nel mio campo, la tecnologia si è evoluta ma la passione e l'emozione di guardare attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, è rimasta intatta nel tempo."


Ingressi: Platea e palchi centrali € 12 Palchi laterali € 10

Prenotazioni: 055 8256388 email: segreteria@teatroniccolini.it
 
Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

Il 17 marzo, data unica per Irlanda in Festa 2015 a Firenze


Musica, danze e sapori d’Irlanda - XX edizione

La festa di San Patrizio a Firenze
Tutto in una notte -  martedì 17 marzo dalle ore 19,30 – Obihall
con
Stefano Corsi & Coro Altrocanto
WHISKY TRAIL
DALRIADA
Con contorno di piatti tipici, mercatino, freccette,
mostra fotografica e… Ottime birre

Birre e drappi verdi, musica e danze tradizionali, piatti tipici e mercatino.
Il tricolore bianco-rosso-arancione torna a sventolare sul pennone dell’Obihall di Firenze per la ventesima edizione di Irlanda in Festa, tra le più longeve rassegne italiane dedicate alla cultura e ai sapori dell’Isola di Smeraldo. L'evento è stato presentato in anteprima il 10 marzo.

Tutto in una notte, e la notte non può essere che quella di martedì 17 marzo per festeggiare il St. Patrick Day, Santo Patrono d’Irlanda: un evento che da secoli coinvolge e appassiona tutti gli irlandesi, ad ogni latitudine.

E anche all’Obihall sarà festa grande, insieme a Stefano Corsi, Giulia Lorimer e ai loro inossidabili Whisky Trail, che proprio a Irlanda in Festa danno il via alle celebrazioni per il quarantennale della band. E poi, il coro LAltrocanto, i suoni incantati dei Dalriada e soprattutto ottima birra lager, stout e bitter, prelibatezze della cucina irlandese, mostre, mercatino e la bucolica scenografia allestita per l’occasione.

Insomma, un angolo d’Irlanda in riva all’Arno. Biglietto 10 euro, ingresso dalle ore 19,30. Con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata d’Irlanda.

LALTROCANTO (20,30) – Mentre si aprono gli stand gastronomici sul palco sale la “creatura” forgiata dall’arpista e chitarrista Stefano Corsi e dalla violinista Giulia Lorimer: un coro popolare composto da 40 voci che in due lustri ha raggiunto livelli eccelsi. Per il debutto sul palco dell’Obihall sarà affiancato dalla chitarra a 12 corde di Stefano Corsi, Edoardo Rosadini alla viola, Marco Londi alla bagpipe e Roberto Menchiari al bodhran.

WHISKY TRAIL (ore 22) -  Non esiste Irlanda in Festa senza i Whisky Trail. Da qui partono gli eventi per festeggiare i (primi) 40 anni di attività della band nata sulle colline di Scandicci. Un concerto che è festa, ritmo frenetico e danza. Lo spettacolo si rifà in parte al repertorio dedicato ad un altro santo irlandese, quel San Frediano a cui qualche anno fa il gruppo dedicò un cd/dv live registrato proprio a Irlanda in Festa. La formazione è quella doc, oltre a Corsi e Lorimer, Vieri Bugli al violino, Massimo Giuntini alle uillean pipes e Luca Busatti alla chitarra. Gli appuntamenti di questo speciale anniversario culmineranno nella presentazione, in autunno, del nuovo album: il disco dei 40 anni!

DALRIADA (ore 24) – Il St. Patrick Day si conclude con le song e le danze dei Dalriada, formazione toscana che venti anni attinge a piene mani dalla tradizione irlandese, con incursioni anche nei repertori scozzese e inglese.


Irlanda In Festa
20° edizione – martedì 17 marzo 2015
ObiHall - Lungarno Aldo Moro angolo via Fabrizio De Andrè - Firenze

Organizzazione
Teatro Tenda srl – Obihall - Direzione artistica: Claudio Bertini
Con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata d’Irlanda.

Info
Tel. 0556504112 - www.obihall.it - info@obihall.it
Facebook Irlanda In Festa Firenze

Biglietti e orari
10 euro intero. Prevendite abituali e online www.obihall.it.
Ingresso dalle ore 19,30 – inizio spettacoli ore 20,15

Da ricordare: chi si chiama Patrizio o Patrizia entra gratis !


Fabrizio Del Bimbo