Dal 7 al 9 settembre 2016, a Firenze presso
l'Hotel Londra, via Jacopo da Diacceto 18/20 si svolge il XXVIII Seminario Europa dal titolo
Verso un sistema nazionale strutturato della Formazione Professionale accanto al classico iter scolastico liceo/università?
Con l’avvio, a settembre, della
sperimentazione ministeriale relativa al
cosiddetto “sistema duale” che, accanto
al tradizionale percorso scolastico scuola
superiore/università, prevede la messa
a regime in tutto il Paese
del sistema, tuttora a base regionale,
della Formazione Professionale, si è
a una svolta nell’offrire ai giovani
la possibilità di imparare, fino
ai livelli più alti, lavorando: di
questo si discuterà, da mercoledì
7 a venerdì 9 settembre a
Firenze, alla XXVIII edizione del
Seminario Europa, l’iniziativa ideata dal
CIOFS-‐FP (Centro Italiano Opere
Femminili Salesiane – Formazione
Professionale) in collaborazione con
l’Associazione di categoria FORMA in
cui, in una prospettiva di
confronto costruttivo con alcuni altri
Paesi europei, esperti, educatori e
politici s’interrogano su un tema
chiave e d’attualità legato alla
Formazione Professionale. Intitolata “La
sperimentazione duale in Italia. Un
passo per un sistema strutturato di
Formazione Professionale nelle Politiche
Attive del Lavoro”, l’edizione 2016
del Seminario di Formazione Europea
intende contribuire ad una corretta
formazione e occupazione giovanile
aprendo il dibattito ai contributi,
alle testimonianze, ai metodi, ai
sistemi e all’esperienza degli ospiti
provenienti, quest’anno, da Regno Unito,
Polonia e Spagna.
“Da qualche tempo nel nostro Paese
avvertiamo che l’attenzione e la
considerazione nei confronti della
Formazione Professionale sono cresciute: si
è compreso che si tratta di
uno strumento necessario a favorire
l’occupazione giovanile; – dichiara
Lauretta Valente, Presidente del CIOFS-‐FP
– con la sperimentazione di prossimo
avvio, che in due anni
coinvolgerà circa 60.000 giovani, il
Ministero del Lavoro ha scelto di
puntare sulla filiera
professionalizzante che insegna un
mestiere anche attraverso il lavoro
sul campo e di incrementare i
contratti di
apprendistato”.
A prescindere dall’esito, inoltre, lo
stesso Referendum sulla Costituzione
previsto in autunno fornisce un’ulteriore
occasione di riflessione sul tema
della Formazione Professionale, dato che,
tra l’altro, nella riforma costituzionale
si prevede la nuova competenza statale
sulle “disposizioni generali e comuni”
in materia di IeFP,
mentre oggi tutto il settore delle
IeFP è di pertinenza regionale.
Questi aspetti contingenti sono una
nuova premessa per definire, in
forma organica e uniforme su tutto
il territorio nazionale, un vero
e proprio sistema formativo da
offrire ai giovani in alternativa
al tradizionale iter scolastico/universitario:
interessante suggestione nell’ottica del
superamento
dell’impostazione frammentaria, volontaristica e
incompiuta finora lasciata all’iniziativa
delle singole Regioni, diverse delle
quali, al presente, non hanno
neppure avviato tale percorso
formativo-‐professionale.
Il tema è rilevante soprattutto se
si considera che la Formazione
Professionale, verso la quale si
orientano sempre più ragazzi, e non
necessariamente per ripiego, è
efficace proprio per la peculiare
forma di apprendimento pratico di un
mestiere, parte in aula e parte
all’interno delle imprese.
Partita nell’anno 2003/2004 con alcune
migliaia di giovani, oggi l’Istruzione e
Formazione Professionale su base
regionale è arrivata ad accogliere,
tra triennio e quarto anno, ben
329.387 allievi (dati ISFOL Anno
Formativo 2014-‐2015). Un trend
significativo e in continua crescita,
cui si aggiunge un successo
occupazionale a breve termine pari
al 50%, che al Nord raggiunge
anche il 60%, e una dispersione
scolastica tra le più basse. E
questo nonostante il fatto che,
come già detto, non è possibile
intraprendere questo percorso di
apprendimento in tutte le Regioni
italiane.
Al fine di realizzare compiutamente
un percorso strutturato e costruito
intorno all’imparare facendo occorre quindi
lavorare in sinergia nell’ottica del
dare organicità e certezza in
tutto il Paese al sistema della
Formazione Professionale, muovendosi anche in
continuità con l’esperienza dei
cosiddetti ITS, gli Istituti
Tecnici Superiori che, con tagli
specifici, svolgono funzioni di
approfondimento analoghe a quelle
universitarie, facendone un vero e
proprio iter, completo e alternativo
a quello tradizionale fondato sulla
diade liceo/università.
A questo proposito, presenta grande
rilievo la giornata conclusiva del
Seminario Europa, venerdì 9 settembre,
con gli interventi del Sottosegretario
al Ministero del Lavoro Luigi Bobba
e della Rappresentante del Coordinamento
delle Regioni Cristina Greco.
Al tavolo di lavoro prenderanno
inoltre parte gli Assessori di
Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna,
il Presidente ANPAL, CISL, Confindustria
e FORMA .
Segreteria organizzativa -‐ CIOFS-‐FP Sede
Nazionale – via di San Saba,
14 -‐ 00153 Roma – tel. 06
57 29 911 –
347.1415915 – 331.1868384 – email
info@ciofs-‐fp.org – www.ciofs-‐fp.org
Fabrizio Del Bimbo
Dal 7 al 9 settembre 2016, a Firenze presso
l'Hotel Londra, via Jacopo da Diacceto 18/20 si svolge il XXVIII Seminario Europa dal titolo
Verso un sistema nazionale strutturato della Formazione Professionale accanto al classico iter scolastico liceo/università?
Con l’avvio, a settembre, della sperimentazione ministeriale relativa al cosiddetto “sistema duale” che, accanto al tradizionale percorso scolastico scuola superiore/università, prevede la messa a regime in tutto il Paese del sistema, tuttora a base regionale, della Formazione Professionale, si è a una svolta nell’offrire ai giovani la possibilità di imparare, fino ai livelli più alti, lavorando: di questo si discuterà, da mercoledì 7 a venerdì 9 settembre a Firenze, alla XXVIII edizione del Seminario Europa, l’iniziativa ideata dal CIOFS-‐FP (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane – Formazione Professionale) in collaborazione con l’Associazione di categoria FORMA in cui, in una prospettiva di confronto costruttivo con alcuni altri Paesi europei, esperti, educatori e politici s’interrogano su un tema chiave e d’attualità legato alla Formazione Professionale. Intitolata “La sperimentazione duale in Italia. Un passo per un sistema strutturato di Formazione Professionale nelle Politiche Attive del Lavoro”, l’edizione 2016 del Seminario di Formazione Europea intende contribuire ad una corretta formazione e occupazione giovanile aprendo il dibattito ai contributi, alle testimonianze, ai metodi, ai sistemi e all’esperienza degli ospiti provenienti, quest’anno, da Regno Unito,
Polonia e Spagna.
“Da qualche tempo nel nostro Paese avvertiamo che l’attenzione e la considerazione nei confronti della Formazione Professionale sono cresciute: si è compreso che si tratta di uno strumento necessario a favorire l’occupazione giovanile; – dichiara Lauretta Valente, Presidente del CIOFS-‐FP – con la sperimentazione di prossimo avvio, che in due anni coinvolgerà circa 60.000 giovani, il Ministero del Lavoro ha scelto di puntare sulla filiera
professionalizzante che insegna un mestiere anche attraverso il lavoro sul campo e di incrementare i contratti di
apprendistato”.
A prescindere dall’esito, inoltre, lo stesso Referendum sulla Costituzione previsto in autunno fornisce un’ulteriore occasione di riflessione sul tema della Formazione Professionale, dato che, tra l’altro, nella riforma costituzionale si prevede la nuova competenza statale sulle “disposizioni generali e comuni” in materia di IeFP,
mentre oggi tutto il settore delle IeFP è di pertinenza regionale.
Questi aspetti contingenti sono una nuova premessa per definire, in forma organica e uniforme su tutto il territorio nazionale, un vero e proprio sistema formativo da offrire ai giovani in alternativa al tradizionale iter scolastico/universitario: interessante suggestione nell’ottica del superamento
dell’impostazione frammentaria, volontaristica e incompiuta finora lasciata all’iniziativa delle singole Regioni, diverse delle quali, al presente, non hanno neppure avviato tale percorso formativo-‐professionale.
Il tema è rilevante soprattutto se si considera che la Formazione Professionale, verso la quale si orientano sempre più ragazzi, e non necessariamente per ripiego, è efficace proprio per la peculiare forma di apprendimento pratico di un mestiere, parte in aula e parte all’interno delle imprese.
Partita nell’anno 2003/2004 con alcune migliaia di giovani, oggi l’Istruzione e Formazione Professionale su base regionale è arrivata ad accogliere, tra triennio e quarto anno, ben 329.387 allievi (dati ISFOL Anno Formativo 2014-‐2015). Un trend significativo e in continua crescita, cui si aggiunge un successo
occupazionale a breve termine pari al 50%, che al Nord raggiunge anche il 60%, e una dispersione scolastica tra le più basse. E questo nonostante il fatto che, come già detto, non è possibile intraprendere questo percorso di apprendimento in tutte le Regioni italiane.
Al fine di realizzare compiutamente un percorso strutturato e costruito intorno all’imparare facendo occorre quindi lavorare in sinergia nell’ottica del dare organicità e certezza in tutto il Paese al sistema della Formazione Professionale, muovendosi anche in continuità con l’esperienza dei cosiddetti ITS, gli Istituti
Tecnici Superiori che, con tagli specifici, svolgono funzioni di approfondimento analoghe a quelle universitarie, facendone un vero e proprio iter, completo e alternativo a quello tradizionale fondato sulla diade liceo/università.
A questo proposito, presenta grande rilievo la giornata conclusiva del Seminario Europa, venerdì 9 settembre, con gli interventi del Sottosegretario al Ministero del Lavoro Luigi Bobba e della Rappresentante del Coordinamento delle Regioni Cristina Greco.
Al tavolo di lavoro prenderanno inoltre parte gli Assessori di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, il Presidente ANPAL, CISL, Confindustria e FORMA .
Segreteria organizzativa -‐ CIOFS-‐FP Sede Nazionale – via di San Saba, 14 -‐ 00153 Roma – tel. 06 57 29 911 –
347.1415915 – 331.1868384 – email info@ciofs-‐fp.org – www.ciofs-‐fp.org
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