mercoledì 2 febbraio 2011
A Cecina tanti eventi per i 150 anni d'Italia
Per oltre un mese e mezzo a Cecina ( Li), rivive il Risorgimento con una grande mostra, conferenze, presentazione di libri, rievocazioni storiche, incontri con storici e ricercatori e un finale tutto in musica.
Sono ben nove gli appuntamenti organizzati dalla Fondazione Culturale Hermann Geiger per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia che si svolgeranno dal 5 febbraio al 27 marzo curate da Alessandro Schiavetti con il Patrocinio della Presidenza della Repubblica per le Celebrazioni dei 150 anni, della Regione Toscana, Domus Mazziniana di Pisa e la collaborazione del Comune di Cecina, del Circolo Filatelico di Cecina e l’associazione Miles.
Si comincia sabato 5 febbraio alle ore 16 nella sala delle Esposizioni in Corso Matteotti 47, con l’apertura della mostra “1861. L’anno che fu l’Italia”.
Si potranno ammirare cimeli del periodo Risorgimentale: divise, armi, cimeli storici, giornali e riviste dell’epoca, documenti di rilevante importanza, e molte altre sorprese.
La cerimonia inaugurale si aprirà con l’arrivo davanti alla sede espositiva della Fanfara dei Bersaglieri dell’associazione Nazionale Bersaglieri che eseguirà brani musicali risorgimentali intervallati da una rievocazione storica a cura dell’Associazione Napoleonica d’Italia con soldati in uniforme austriaca, volontari toscani, soldati piemontesi e francesi del 1848 e 1859.
Durante la cerimonia il personale delle Poste Italiane sarà presente per l’annullo filatelico dedicato alle Celebrazioni dei 150 anni.
Il percorso espositivo presenta il periodo storico che va dal 1833 al 1870, che abbraccia tutto il processo risorgimentale, passando dal 1861 nel quale appunto si è costituita l’Italia stessa, fino all’annessione di Roma.
Una prima sezione riguarda le battaglie di Curtatone e Montanara, San Martino e Solferino, e Bezzecca; con cimeli provenienti direttamente dalle battaglie e da coloro che vi parteciparono.
Poi ci sarà una sezione dedicata ai “Padri della Patria”: da Garibaldi a Mazzini, Vittorio Emanuele II e Camillo Benso di Cavour, con particolare attenzione a immagini e documenti sul loro operato.
Un'altra sezione riguarda la Toscana nel Risorgimento, con due episodi chiave che furono la battaglia di Curtatone e Montanara nella quale parteciparono numerosi volontari toscani, specialmente studenti dell’Università di Pisa, e le famose due giornate di Livorno, nelle quali i cittadini scesero in piazza per opporsi agli oppressori stranieri; qui si misero in mostra personaggi importanti come Jacopo e Andrea Sgarallino.
Poi spazio alle arti come la musica e la pittura, dalla nascita dell’Inno nazionale alla storia del tricolore. La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta fino al 27 marzo dal martedì alla domenica dalle ore 16 alle 20.
In questo periodo nella Sala delle Esposizioni saranno anche organizzati incontri, convegni e dibattiti con importanti studiosi, rappresentanti delle istituzioni, scrittori e giornalisti.
I temi che saranno affrontati sono quelli del Risorgimento e delle celebrazioni dei 150 anni ma ci sarà grande spazio anche alla storia locale.
In particolare venerdì 18 febbraio ci sarà una conferenza dal titolo “Cecina e il Granducato di Toscana fra Risorgimento e Unità d’Italia”.
Tra gli interventi previsti quelli del sindaco di Cecina Stefano Benedetti.
Invece sabato 5 marzo si parlerà dei “Moti rivoluzionari in Toscana. 10 e 11 maggio. Le due giornate di Livorno”. Presenti il prof. Fabio Bertini presidente del Comitato Livornese per la promozione dei valori risorgimentali e il giornalista di “Microstoria” Damiano Leonetti.
Sabato 26 marzo invece il tema di un dibattito sarà quello sul “Confronto politico e la censura nel Granducato di Toscana ( 1814 – 59)”.
Infine domenica 27 marzo alle ore 18 in occasione della chiusura della mostra, spazio alla musica con il concerto “Da Mameli a Verdi. I canti e la musica del Risorgimento”. Introduce e dirige la scuola di Musica di Cecina il maestro Federico Rovini mentre i canti risorgimentali saranno eseguiti dal Coro Amichorum diretto da Rosaria Benucci e al pianoforte il maestro Antonino di Giorgio.
“Abbiamo voluto dare con grande piacere il nostro contributo alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia – sottolinea il presidente della Fondazione Geiger Giovanni Servi – sia incontrando una realtà locale importante come il Circolo Filatelico ma anche collaborando con il Comune di Cecina ospitando alcune delle sue conferenze. Tutto questo per rimarcare i valori che hanno portato all’Unità d’Italia e riscoprire aspetti che si rischiava di perdere o dimenticare.
Un messaggio – aggiunge - che deve essere diretto soprattutto verso le giovani generazioni ed è per questo motivo che abbiamo voluto stabilire un filo diretto tra la memoria di quegli eventi e i nostri giorni invitando alla cerimonia inaugurale la Giunta dei ragazzi di Cecina”. “La mostra 1861.L’anno che fu Italia – spiega il curatore Alessandro Schiavetti – è un evento dove abbiamo cercato di mettere in luce un periodo come quello risorgimentale, nel quale sia i Padri della Patria, sia i volontari che hanno combattuto per la liberazione e per l’Unità, hanno creduto, voluto, e realizzato, quei contorni geografici che ad oggi richiamano al nostro paese col nome Italia. Per raccontare questo sentimento comune – precisa - mettiamo in mostra tutta una serie di testimonianze dirette che riporteranno il visitatore nello scenario storico che ruota appunto intorno all’anno 1861”. Per informazioni: Fondazione Culturale Hermann Geiger, tel. 0586 – 635011, sito web: www.fondazionegeiger.it
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