mercoledì 28 gennaio 2015

A Pietrasanta fino all'8/2 mostra AbImis


E' stata prolungata fino all’8 febbraio AbImis, l'antologica sulla famiglia Tommasi in corso a Pietrasanta.
 
 
Una retrospettiva sulla famiglia fiorentina, a cura di Elisa Gradi, con il contributo organizzativo e logistico di Giovanni Tommasi Ferroni e Francesca Sacchi Tommasi. Ingresso libero. Orario: dal martedì alla domenica, e nei festivi, dalle 16 alle 19. Chiuso lunedì.
  AbImis è l'antologica sulla famiglia Tommasi allestita nella Chiesa e nel Chiostro di Sant'Agostino, e dedicata all'ampia produzione artistica di Leone Tommasi, capostipite della dinastia di artisti, qui affiancata ai percorsi di Marcello Tommasi, Riccardo Tommasi Ferroni, Giovanni ed Elena Tommasi Ferroni, cinque personalità che sono state e continuano ad essere esempio di una cultura scultorea e pittorica fra le più significative del Novecento italiano.
Originario di Pietrasanta, dove nacque agli inizi del Novecento, Leone Tommasi ebbe il suo atelier in Via Marconi, attivo per oltre ottant’anni e fondamentale per la vita culturale e artistica della città. Impostò il suo percorso artistico su una nuova interpretazione della figurazione classica e sul dialogo con i grandi autori del passato; anche i figli Riccardo e Marcello hanno seguito le sue orme, interagendo con il suo pensiero e ispirandosi al suo universo creativo da cui hanno tratto i presupposti estetici per la propria attività artistica, a loro volta trasmessi ai figli Giovanni ed Elena Tommasi Ferroni, i quali alla scultura hanno preferito la pittura.
In mostra circa 150 tra sculture in bronzo, marmo e gesso, dipinti e disegni, opere che dialogano fra loro sul filo del tempo e della tradizione artistica toscana, lontana dalla mondanità delle avanguardie e capace di comunicare l’universo più intimo dell’artista. Oltre che nella Chiesa di Sant'Agostino, alcune opere saranno esposte nel Museo dei Bozzetti di Pietrasanta, che ospita una notevole raccolta di sculture in gesso di Leone Tommasi.
La mostra, a cura della storica dell'arte Elisa Gradi, è stata realizzata con il contributo organizzativo e logistico di Giovanni Tommasi Ferroni e Francesca Sacchi Tommasi, e il sostegno economico della BCC Credito Cooperativo - Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, ed è promossa e organizzata dal Comune di Pietrasanta.
Così scrive la curatrice Elisa Gradi nel catalogo della mostra, edito da Petrartedizioni: "Uniti da una circostanza di discendenza comune, le tre generazioni di autori che oggi poniamo in un dialogo ideale, non appartengono ad una vera scuola, né dimostrano, nel corso dei decenni, parentele stilistiche stringenti, se non in alcuni nuclei più stretti (Leone col figlio Marcello, Riccardo con i figli Elena e Giovanni); diversi per indole, per consuetudini, nel risolvere il rapporto dell’artista con il mondo esterno, e soprattutto nella scelta delle finalità ultime cui protendeva il loro immaginario, i Tommasi hanno creato – e creano – con una consapevolezza di appartenenza a quella genie, ormai rara, di artisti che consegnano il mondo interiore all’unico codice in grado di tradurne in forma la natura invisibile: la figurazione. La classicità. Ed al principio – ab imis – è l’esperienza di Leone Tommasi, che insegna ai figli, ed indirettamente ai nipoti, con atteggiamento sostanzialmente sempre controcorrente rispetto ai tempi, che l’immagine è sapienza, e deve essere costruita dopo un’acquisizione lenta e completa della forma, una meditazione intensa, quasi in spirito monastico, claustrale. Da qui, l’attitudine al lavoro, al mestiere di artista, il logos comune all’esperienza di tutti, il connettivo ideologico ed empirico che ripara alle divagazioni, linguistiche ed espressive, dei singoli autori.
 Fabrizio Del Bimbo

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