lunedì 23 febbraio 2015

Ultimato il restauro di Ercole e Nesso agli Uffizi



L’anno scorso cadevano i 400 anni dalla morte di Giovanni Caccini (1556-1613), allievo di Giambologna fra i più abili restauratori di scultura antica attivi nella Firenze della seconda metà del XVI secolo. In quella circostanza si è deciso di procedere al restauro di quello che può essere considerato un vero e proprio capolavoro del suo genio di integratore, il gruppo di Ercole e Nesso (Ercole e il centauro), sistemato dal 1595 alla testata del primo corridoio degli Uffizi. Dai soli piedi conservati sulla superficie antica della base, infatti, Caccini fu infatti in grado di ricostruire l’intera figura di Ercole, dando vita a un gruppo molto vicino all’antico prototipo.

Alcune settimane fa ha preso il via il delicato restauro del gruppo, finanziato con 10.000 euro dall’Associazione Friends of Uffizi Gallery; l’operazione, che si è appena conclusa, ha visto impegnata la restauratrice Paola Rosa ed è stata presentata questa mattina ai media.

“Il restauro dell’importante gruppo marmoreo – ha detto Alessandra Marino, Soprintendente ad interim per il Polo Museale Fiorentino – si è rivelata nuovamente una privilegiata occasione di studio e di approfondimento delle antiche tecniche di intervento, grazie alle quali è giunto sino a noi questa opera che si ammira all’ingresso della Galleria”.

“S’è compiuto felicemente – ha aggiunto Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi – il restauro d’un gruppo marmoreo antico in cui fu determinante l’intervento di Giovanni Caccini, scultore di rango, cui nel Cinquecento, proprio per la sua poetica abilità, si fece ricorso frequente per integrare le mutilazioni inferte dal tempo a marmi antichi e moderni. A lui si deve  infatti il restauro della statua di San Giovanni Gualberto di Benedetto da Rovezzano, così ben condotto da far credere per quattro secoli che l’effigie del santo fosse tutta di sua mano”.

“Un altro grande capolavoro della Galleria degli Uffizi - ha sottolineato Maria Vittoria Rimbotti, Presidente dell’Associazione Amici degli Uffizi e di Friends of the Uffizi Gallery - torna a una migliore leggibilità. Il gruppo marmoreo di Ercole e il Centauro di Giovanni Caccini, che dialoga con il Laocoonte di Baccio Bandinelli, ritrova la propria luce grazie all’intervento interamente finanziato dall’associazione Friends of the Uffizi Gallery. Proprio grazie alle operazioni di restauro sulle sculture, promosse in questi ultimi anni con oltre 500 mila Euro, abbiamo potuto apprezzare quanto sia cresciuta l’attenzione del pubblico verso la parte scultorea della Galleria”.

“Si tratta quindi - continua Maria Vittoria Rimbotti - di una nuova occasione di emozione e di orgoglio da condividere con tutti gli 8.000 e più soci e amici che, con passione e volontà, sostengono quotidianamente quell’ideale di mecenatismo collettivo che è alla base della nostra attività e che ci lega spiritualmente con i Medici, appassionati collezionisti, a cui va il merito di aver creato il primo consistente nucleo della Galleria”.



Fabrizio Del Bimbo

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