giovedì 29 dicembre 2016

Lavoro in Toscana: la crisi continua

 Si è svolta il 28 dicembre l'incontro stampa della Segretaria Generale Dalida Angelini della CGIL per parlare dei dati di previsione 2016-2017 dell'economia toscana e delle iniziative per la Carta dei Diritti Universali del Lavoro e per la campagna sui 3 Referendum.

“I titoli erano giusti ma lo svolgimento della riforma era sbagliato. La vittoria del No al referendum costituzionale va letta: il bisogno dei giovani, il disagio sociale. La politica si deve interrogare. E ora deve avere il coraggio delle proprie azioni, le leggi sbagliate vanno cambiate”: ha esordito così Dalida Angelini nella conferenza stampa di stamani presso la sede dell’organizzazione a Firenze. “I dati dell’economia toscana sul 2016 non sono positivi e anche nel 2017 le stime non parlano della ripresa che servirebbe - ha aggiunto Angelini -. Per questo siamo in campo con la proposta di Carta dei diritti universali del lavoro, un nuovo Statuto dei lavoratori che è approdato presso la commissione lavoro della Camera. A sostegno di questa, ci sono i tre referendum sulla cui legittimità si esprimerà la Consulta l’11 gennaio: uno per abolire i voucher, uno per ripristinare l’Articolo 18, uno per la responsabilità in solido sugli appalti. Milioni di italiani e migliaia di toscani hanno firmato queste proposte, e noi coerentemente dal 12 gennaio saremo in campagna elettorale. Per il 23 gennaio chiameremo tutti i parlamentari toscani ad un incontro nella nostra sede affinché nei luoghi competenti si discuta di queste proposte (nei mesi scorsi avevamo incontrato sul tema i rappresentanti dei partiti). Vedremo chi il 23 ci sarà e chi I licenziamenti disciplinari (dato italiano) passano dai 36.048 del 2015 ai 46.255 del 2016 (confronto sui primi otto mesi dell’anno), con un aumento del 28%.
- Voucher (da 10 euro) venduti in Toscana: nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 3.547.848, nel 2015 (stesso periodo) 6.355.260, nel 2016 (stesso periodo) 8.852.290 (si prevede che a fine anno saranno oltre i 10 milioni). Tra 2014 e 2015 sono cresciuti del 79,1%. tra il 2015 e il 2016 del 39,3%.
(Fonte: Osservatorio precariato Inps)





Calano le assunzioni a tempo indeterminato, aumentano i licenziamenti disciplinari, boom dei voucher
- Nuovi rapporti di lavoro attivati in Toscana: le assunzioni a tempo indeterminato nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 72.986, nel 2015 (stesso periodo) 100.099, nel 2016 (stesso periodo) 69.334. Tra 2015 e 2016, c’è stato un calo di assunzioni a tempo indeterminato del 30,7% (contando anche le assunzioni a termine, in apprendistato e stagionali si passa al -5,5%).
- Trasformazioni da rapporto a termine a indeterminato in Toscana: nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 20.161, nel 2015 (stesso periodo) 26.728, nel 2016 (stesso periodo) 18.136. Nel confronto tra 2015 e 2016 c’è stato un calo del 32,1%.
- I licenziamenti disciplinari (dato italiano) passano dai 36.048 del 2015 ai 46.255 del 2016 (confronto sui primi otto mesi dell’anno), con un aumento del 28%.
- Voucher (da 10 euro) venduti in Toscana: nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 3.547.848, nel 2015 (stesso periodo) 6.355.260, nel 2016 (stesso periodo) 8.852.290 (si prevede che a fine anno saranno oltre i 10 milioni). Tra 2014 e 2015 sono cresciuti del 79,1%. tra il 2015 e il 2016 del 39,3%.
(Fonte: Osservatorio precariato Inps)
 I licenziamenti disciplinari (dato italiano) passano dai 36.048 del 2015 ai 46.255 del 2016 (confronto sui primi otto mesi dell’anno), con un aumento del 28%.
- Voucher (da 10 euro) venduti in Toscana: nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 3.547.848, nel 2015 (stesso periodo) 6.355.260, nel 2016 (stesso periodo) 8.852.290 (si prevede che a fine anno saranno oltre i 10 milioni). Tra 2014 e 2015 sono cresciuti del 79,1%. tra il 2015 e il 2016 del 39,3%.
(Fonte: Osservatorio precariato Inps)
Boom di dimissioni telematiche “salva sgravi”
Dal 12 marzo 2016 i servizi Cgil si occupano anche delle pratiche per le dimissioni telematiche. Da qual giorno ad oggi, solo in Provincia di Massa Carrara si sono contati oltre 150 casi di dimissioni telematiche su rapporti di lavoro iniziati nel 2015, col regime degli sgravi fiscali. Un vero e proprio boom: si ricorda che in caso di licenziamento il datore di lavoro perde gli sgravi, in caso di dimissioni no.

Fabrizio Del Bimbo

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