Il 27 gennaio a Firenze con primi risultati di uno studio realizzato dalla Scuola di Agraria e la Scuola di Ingegneria dell’Università di Firenze sulla sostenibilità idrica di tre aziende della filiera vitivinicola e olearia: Fattoria Lavacchio, La Querce, La Poderina Toscana
“Terra&Acqua: ricerca e innovazione per la gestione della risorsa idrica” è il titolo della conferenza in programma a Firenze venerdì 27 gennaio presso la Sala Rossa di Villa Ruspoli (piazza Indipendenza 9), a partire dalle ore 9.30. Organizzata da Water Right Foundation, CERAFRI (Centro per la Ricerca e l’Alta Formazione per la prevenzione del Rischio Idrogeologico, società partecipata dall’Università degli Studi di Firenze) e Quàlita, la conferenza sarà l’occasione per presentare i risultati di Terra&Acqua,
il progetto pilota nato su iniziativa di Water Right Foundation per
promuovere l’importanza della sostenibilità idrica nelle filiere
vitivinicole e olearie. Lo studio è stato condotto da giovani
ricercatori della Scuola di Agraria e la Scuola di Ingegneria
dell’Università degli Studi di Firenze.
A partire dagli strumenti e dalle esperienze sviluppate all’interno della ricerca universitaria, il progetto Terra&Acqua ha valutato l’impronta idrica di tre aziende del territorio, con l’obiettivo di valorizzare la produzione di eccellenza rendendola anche più sostenibile.
Un primo passo quindi per la definizione di una procedura standard di
valutazione dei consumi idrici e l’identificazione di buone pratiche e
soluzioni per migliorare l'impatto ambientale. “La quantità di litri di
acqua che servono per produrre un litro di vino o di olio, la
cosiddetta Water Footprint – spiegano i ricercatori -
non è soltanto il risultato di un’equazione, ma rappresenta un punto di
partenza per promuovere la consapevolezza dell'importanza della risorsa
idrica nell'economia locale”.
Un’idea condivisa in pieno da Mauro Perini, presidente di Water Right Foundation, che dichiara: “La storia dell'umanità ci insegna che senza sviluppo non c’è futuro. Ma abbiamo bisogno di una nuova e responsabile qualità dello sviluppo. Il progetto Terra&Acqua va in questa direzione: accrescere la partecipazione di tutti alla salvaguardia del delicato equilibrio ambientale espresso dall’incontro tra questi due elementi primari. Il nostro obiettivo - prosegue Perini - è ridare centralità al reticolo idrografico del nostro territorio. E poterlo fare con il pieno coinvolgimento di chi produce/distribuisce/consuma, significa considerare in senso più ecologico la modernità”.
L’incontro fiorentino sarà quindi l’occasione per discutere della corretta gestione della risorsa acqua, alla luce di fenomeni estremi quali piogge intense e siccità; ma si propone anche come momento di incontro tra mondo della ricerca universitaria e della produzione agricola di eccellenza. Un aspetto a cui dedica particolare attenzione il Prof. Giorgio Federici, del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze e presidente del CERAFRI: “Dai settori che rappresentano il fiore all'occhiello della nostra regione – afferma Federici – deve partire un messaggio forte di attenzione alla sostenibilità. L'acqua rappresenta la risorsa più importante nel nostro pianeta e il mondo della ricerca ci dice che nei prossimi decenni rappresenterà uno degli aspetti chiave dello sviluppo. Il nostro progetto è l'inizio di un percorso proattivo in cui le aziende, oltre che migliorare le proprie filiere, si fanno portavoce, con i loro prodotti, della necessità di rispettare la risorsa acqua”
Attraverso questa iniziativa, il progetto Toscana Firenze 2016 (ideato per il cinquantenario dell’alluvione del 1966) amplia la sua attività a tutte le tematiche connesse all’acqua e ai problemi ambientali e territoriali, avviando il programma di eventi del 2017 denominato Protagonista l’Acqua - Water First.
La
aziende del progetto Terra&Acqua:
Fattoria
Lavacchio (www.fattorialavacchio.com): situata
a 450 metri di altitudine, a soli 18 Km da Firenze, la Fattoria risale al 1700.
Nel 1978 fu acquistata dalla famiglia Lottero che l'ha ristrutturata fondandola
sui principi di protezione dell’ambiente, aderendo fin da subito ai programmi
di produzione biologica e
permettendo che tutta la produzione
agricola aziendale di uva, olive, grano e prodotti dell'orto escludesse
l’impego di sostanze nocive. Anche le strutture ricettive sono gestite
generando un basso impatto sull’ambiente.
La
Querce (www.laquerce.com): si
trova nella zona di produzione del Chianti Colli Fiorentini. Ha
un'estensione totale di quarantadue
ettari, coltivati a vigna e olivo, dove gli interventi chimici sono stati
limitati al massimo, così da raggiungere il miglior equilibrio tra terreno e
pianta e ottenere prodotti di qualità superiore. I terreni, di medio impasto
tendente all'argilloso, permettono di avere sempre a disposizione riserve di
acqua nel terreno.
La
Poderina Toscana (www.lapoderinatoscana.com): nasce sulle pendici dell’Amiata nel 1996,
da un'idea di Fausto Borselli, che rilevando dei terreni adibiti a fieno e a
grano, li trasforma in oliveti e vigneti.
Da subito tutti i prodotti dell’azienda seguono le regole
dell'agricoltura biologica certificata. L'azienda fa parte della Comunità del
cibo a energia rinnovabile della Toscana; ha un impianto fotovoltaico da 20 kw e
un impianto a biomassa che recupera i noccioli di scarto derivanti dalla
lavorazione delle olive.
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