mercoledì 14 aprile 2010
Fabbrica Europa 2010
Fabbrica Europa chiude con l'edizione 2010 il suo ciclo triennale dedicato all'indagine sui rapporti artistici e culturali tra l'Europa e gli altri continenti. Dopo il 2008 con "Europa <-> Mediterraneo <-> Africa" e il 2009 con "Europa <-> Mediterraneo <-> Americhe", nel 2010 sarà la volta di Europa, Mediterraneo e Oriente, con una serie di eventi dal 6 al 25 maggio alla Stazione Leopolda di Firenze.
Le relazioni tra Europa e Oriente hanno avuto nei secoli vicende articolate ed alterne: a volte particolarmente intense ed entusiastiche, a volte problematiche, non di rado conflittuali. E' comunque evidente che la cultura occidentale, senza scolorire la propria identità originalmente plurale, si sia sempre ad ogni livello incontrata e misurata con quella orientale. E' certo altrettanto evidente che nel quadro di questo confronto, dinamico, aspro ma spesso inclusivo, e sempre ricostruibile nella concretezza della storia e delle comuni e rispettive identità culturali, i percorsi spirituali, e quelli più o meno "segreti" delle mistiche non solo religiose, giocano da sempre un ruolo centrale per fecondità, profondità, e capacità di arricchirsi senza rimuovere i conflitti, ma rifiutando di ridurli al terreno dello scontro e della contrapposizione più o meno espansionista. Il paradosso di questa centralità, così legato alla logica dell'arte, della scienza e della cultura viva, recita che, ad onta di tante guerre cosiddette "sante", di irriducibili ed aggressive contrapposizioni "strumentalmente" dottrinarie o morali, la realtà profonda della circolazione delle idee e delle discipline dell'ingegno e dello spirito abbiano segnato e segnino in positivo le vie già dette del sale, della seta, delle spezie, ma che sono ed erano insieme, e forse soprattutto, quelle dell'arte, della matematica, della poesia, dello spirito profondo e dell'accoglienza.
La XVII edizione di Fabbrica Europa sarà così dedicata all'indagine, attuata attraverso gli strumenti della creazione artistica contemporanea, dei percorsi, dei nessi, delle suggestioni, ma anche delle differenze, tra Occidente e Oriente. Muovendoci idealmente verso Est, dall'Europa e dal Mediterraneo per giungere fino in Cina, una delle chiavi di volta di questo itinerario sarà una ricerca sulle via della spiritualità e della socialità, dunque dello spirito sociale, dei gruppi in movimento, e dei pellegrini della ricerca di sé negli altri. Di questi viaggi il percorso abbonda in tracce tangibili e interiori, in versi e in direzioni, in mirabili sintesi performative, monumentali e testuali su tutti i piani dell'arte e della scienza, a partire da quello di una contemporaneità multidisciplinare, ricca di memorie, di funzioni, e soprattutto di futuro, innanzitutto spirituale, ma da subito spendibile in investimenti operativi in viver civile, in punti di vista innovativi sul piano dei linguaggi e delle politiche di pace, apertura, e salute sociale personale e planetaria insieme.
Così un'altra direttrice che attraverserà Fabbrica Europa 2010 sarà quella dell'indagine del rapporto arte e scienza. Sempre di più, coreografi, registi, musicisti, artisti visivi e scienziati conducono insieme ricerche a livello internazionale che uniscono alla prassi puramente artistica scienza e nuove tecnologie, contribuendo alla definizione di nuovi paradigmi estetici e superando il concetto classico di discipline artistiche.
Proseguendo l'indagine sulle procedure artistiche più innovative e originali, Fabbrica Europa darà così spazio a quegli artisti che più di altri oggi si confrontano con la pratica sperimentale e la ricerca tecnologica indagando i meccanismi "segreti" della conoscenza e facendo proprio il potenziale offerto da nuove teorie e metodologie.
Con un articolato programma di eventi di danza, teatro e musica, installazioni, laboratori e incontri, Fabbrica Europa sarà così nuovamente un'occasione per aprire un confronto tra diverse pratiche culturali, stimolare un lavoro di ricerca e di creazione interdisciplinare, e al contempo tracciare ed arricchire la mappa delle relazioni e delle conoscenze in un percorso tra Occidente e Oriente che i recenti flussi di genti, merci, documentazione e creatività individuale e collettiva, ridisegnano quotidianamente con modalità sempre più segnate dalle nuove tecnologie comunicative e ambientali, oltre che dalle vecchie e nuove contraddizioni e dall'emergere di nuove soggettività globali e locali.
Fabrizio Del Bimbo
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