mercoledì 25 febbraio 2009
"Un tocco di archeologia" al Museo
In occasione del bicentenario della nascita di Louis Braille, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, fra i primi in Italia, presenta una guida per non vedenti e ipovedenti, diventando accessibile a tutti.
"Un Tocco di Archeologia" è il libro-guida che grazie alle illustrazioni in rilievo e con l'aiuto di brevi didascalie, offrirà la possibilità di conoscere i pezzi del Museo più significativi attraverso una lettura tattile.
"Abbiamo scelto con cura i pezzi cercando di conciliare rappresentatività e rilevanza storica con la loro idoneità al tipo di esposizione cui sono destinati" afferma la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Carlotta Cianferoni. Nel volume sono infatti riuniti due esemplari significativi della collezione egizia del Museo (seconda per importanza solo a quella di Torino), alcuni capolavori di arte greca come l'Apollo Milani e il Cratere François (il simbolo del Museo Archeologico fiorentino), la celebre Chimera d'Arezzo e la raffinata eleganza dei bronzi romani come l'Idolino e il ritratto di Antinoo.
Il volume sarà disponibile per la consultazione e si aggiungerà agli oggetti selezionati per l'esperienza tattile del percorso "Vedere con le mani" già proposto in passato nel Museo stesso. Questa nuova guida con le immagini in rilievo potrà completare la conoscenza dei pezzi unici del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Lunedì 2 Marzo 2009 - alle 16 - il volume sarà presentato al pubblico in presenza delle associazioni che operano a favore di ipovedenti e non vedenti e sarà possibile sperimentare la "visita tattile" con il supporto di un'operatrice. Le associazioni interessate potranno richiedere una copia del volume direttamente alla Stamperia Braille di via Nicolodi a Firenze.
Alla presentazione interverrà il dott. Antonio Quatraro, Presidente dell'Unione Italiana Ciechi Firenze.
Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze è ben lieto di avviare questa iniziativa in collaborazione con la Stamperia Braille di Firenze, l'unica in grado di tradurre in rilievo un'immagine, come già positivamente sperimentato nel Museo Alinari della Fotografia. È ancora lunga la strada per eliminare le barriere per una completa fruizione del Museo da parte di chiunque, ma l'impegno rimarrà costante affinché questo volume possa essere il primo di una lunga serie.
Nicoletta Curradi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento