venerdì 30 ottobre 2009

Firenze capitale dell'endoscopia ginecologica


E' iniziato il 28 ottobre e si protrae fino al 31 ottobre il 18o Congresso della European Society of Ginaecological Endoscopy che fa diventare Firenze la capitale mondiale di questa specializzazione medica grazie alla presenza di oltre 1.700 chirurghi ed esperti provenienti dai cinque continenti i quali rimarranno impegnati in corsi, simposi e momenti di discussione al piu’ alto livello scientifico. Momento-clou del congresso è una dimostrazione di “live surgery” con il sistema Da Vinci, una delle massime espressioni di chirurgia robotica: 6 interventi di tipo oncologico verranno trasmessi dalla casa di cura Villanova di Firenze il giorno di chiusura del convegno. “La possibilita’ di mettere insieme i piu’ grandi esperti mondiali dell’endoscopia ginecologica con i tesori d’arte e l’atmosfera rinascimentale di Firenze - afferma il presidente del congresso, Luca Mencaglia presentando l’evento - rappresenta una preziosa opportunita’ per promuovere la scienza dell’endoscopia e permettere a professionisti di tutto il mondo di incontrarsi e scambiare idee ed esperienze”. sono 1.750 i partecipanti provenienti da tutti i cinque continenti, 384 relatori, 90 aziende sponsor tra industrie farmaceutiche, di diagnostica ed ad alta innovazione in campo biomedicale, 350 operatori del settore farmaceutico. Ci sono voluti tre anni per realizzare l’evento che prevede tre giorni di corsi e simposi e la giornata di live surgery. Il congresso ha avuto due anteprime il 26 e 27 marzo in Svizzera, a Friburgo, e a Bello Scalo (Potenza) con due “satellite workshop” in cui sono state svolte attivita’ dimostrative su cadaveri ed animali. La tecnologia del sistema robotico Da Vinci permette di eseguire interventi chirurgici con approccio minimamente invasivo per il paziente e assolutamente piu’ preciso per l’equipe medica. E’ un sistema composto da una consolle attraverso la quale il chirurgo aziona i quattro bracci del robot. I bracci, grazie alla possibilita’ di snodo e rotazione a 360 gradi, consentono di ottenere la massima precisione di intervento, anche in spazi estremamente ridotti, e possono eseguire movimenti ben oltre le capacita’ umane della mano. Una telecamera permette una visione tridimensionale del campo operatorio assolutamente esatta. Da Vinci da’ numerosi benefici: tra questi il minore sanguinamento post-operatorio e quindi una minore necessita’ di trasfusioni, incisioni ridotte, riduzione del periodo di degenza e una piu’ rapida ripresa post-intervento. In Italia il sistema Da Vinci e’ per ora presente in due strutture della Lombardia. Questo di Firenze diventa quindi il terzo esemplare che entra a far parte del sistema sanitario del Paese.

Fabrizio Del Bimbo

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