martedì 25 gennaio 2011
A Palazzo Strozzi si celebra il genio di Picasso, Mirò e Dalì
Dal 12 marzo al 17 luglio 2011 a Palazzo Strozzi in mostra più di 60 opere della produzione giovanile di Picasso, Miró e Dalí e oltre 100 schizzi picassiani. Una rassegna strutturata come un film composto da flashbacks che rinviano a una serie di incontri e incroci tematici e formali tra i tre grandi pittori spagnoli, “ripresi” all’inizio della loro avventura di artisti. La mostra "Picasso, Miró, Dalí. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità" è ideata da Christoph Vitali (già direttore della Schirn Kunsthalle di Francoforte, del Haus der Kunst di Monaco, della Fondation Beyeler di Basilea e della Kunst- und Ausstellungshalle der Bundesrepublik Deutschland di Bonn) e co-curata da Eugenio Carmona (professore di Storia dell’arte all’Università di Malaga, membro de los patronatos del Museos Patio Herreriano di Valladolid, del Museo Nacional de Arte Reina Sofía e della Comisión Andaluza de Museos), la rassegna esplora i percorsi dei tre grandi pittori alla ricerca della propria strada in un cammino a ritroso nel tempo. Promossa e organizzata da Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Palazzo Strozzi, Soprintendenza PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze, con il sostegno del Comune di Firenze, della Provincia di Firenze, della Camera di Commercio di Firenze e dell’Associazione Partners Palazzo Strozzi e con il contributo della Regione Toscana, la mostra è concepita in modo assolutamente innovativo per far vivere al visitatore un’esperienza di completa immedesimazione nella straordinaria atmosfera artistica dei primi anni del Novecento. Come un film composto da flashback che rinviano a una serie di incontri che viaggiano a ritroso per riannodare le fila di un racconto, la mostra comincia con la visita di Dalí a Picasso (1926), traccia poi la nascita della modernità attraverso le risposte di Dalí a Miró, evidenzia l’incrocio fra Miró e Picasso (1917) e termina ancor prima dell’arrivo del giovanissimo Picasso a Parigi nel 1900, all’inizio del nuovo secolo. Nel 1907 – con il quaderno di schizzi Cahier 7, che raccoglie i primissimi schizzi per il suo rivoluzionario capolavoro Les Demoiselles d’Avignon,integralmente esposto per la prima volta fuori dalla Spagna – nasce il linguaggio dell’arte moderna. Nel percorso, secondo un lessico “cinematografico”, appaiono richiami visivi a questi schizzi, che hanno rappresentato sollecitazioni fortissime per Dalí a Miró. La mostra conduce il visitatore attraverso spazi organizzati come “pensieri”, o riflessioni, che indagano le radici comuni di uno stile che ha in seguito reso celebri i nomi dei tre artisti.
Info: www.palazzostrozzi.org
Nicoletta Curradi
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