martedì 25 gennaio 2011
Volkswagen Group al fianco dei giovani autistici
L’ormai pluriennale impegno della filiale fiorentina del Gruppo Volkswagen nella solidarietà prosegue anche nel 2011.
Volkswagen Group Firenze ha deciso infatti di supportare l’Associazione Sipario nell’organizzazione di una serie di incontri sul tema “Autismo questo sconosciuto”, previsti in tre diverse serate nel ristorante dei Ragazzi di Sipario e dedicati a questo particolare disturbo.
“Capire” è stato il tema del primo appuntamento, che ha avuto luogo nei giorni scorsi.
Per l’occasione sono intervenute la psicopedagogista Angela Santori e la psicologa terapeuta Elena Giusti, che hanno ricordato ai ragazzi, ai genitori e ai loro ospiti la figura di Temple Grandin, una donna americana affetta da autismo diventata famosa in tutto il mondo come progettista di attrezzature per il bestiame e tuttora docente presso l’Università Statale del Colorado, e la cui storia è divenuta lo spunto di un film, vincitore di 5 statuette agli Emmy Awards 2010.
Gli altri due incontri, programmati per il 24 febbraio e il 17 marzo p.v., saranno invece dedicati all’”Approfondire” e al “Condividere”. Il primo vedrà l’intervento degli psichiatri e psicoterapeuti Marco Bertelli (Presidente della World Psychiatric Association - Section Psychiatry of Intellectual Disability) e Stefano Lassi (Membro del Consiglio Direttivo della European Association for Menthal Healt in Intellectual Disability), che tratteranno dell’inserimento lavorativo dei ragazzi affetti da autismo in età evolutiva. A metà marzo, invece, interverranno i rappresentanti delle associazioni che da anni seguono le persone, in particolare i giovani, che soffrono di questa sindrome - AIABA, ASTROLABIO, AUTISMO FIRENZE, PAMAPI, ULISSE e la stessa SIPARIO - che presenteranno le loro esperienze.
“Partecipare a questa importante iniziativa è per noi un piacere e un onore - ha detto Luca Bedin, Direttore Generale di Volkswagen Group Firenze – e non solo perché i Ragazzi di Sipario sono sempre nel nostro cuore, ma anche perché ci consente di dare un seppur piccolo supporto alle persone e alle associazioni che si occupano di questo problema”.
Fabrizio Del BImbo
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