venerdì 27 novembre 2009
Gli "artefatti" di Fausto Maria Franchi al Museo degli Argenti
A 45 anni dalla vittoria a Firenze del primo premio al Concorso Nazionale di Oreficeria del 1964, Fausto Maria Franchi torna nel capoluogo toscano con una mostra monografica al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Già nel 2007 l’orafo romano aveva voluto legare il suo nome al Museo degli Argenti, donando l’anello Triangoli segreti, la spilla Affinità elettive e l’anello Ore perdute, opere entrate a far parte della collezione permanente del Gioiello Contemporaneo del museo.
Oggi, in questa mostra realizzata grazie alla brillante iniziativa della Direttrice del Museo degli Argenti Ornella Casazza, viene proposta una selezione di circa 60 gioielli realizzati dagli anni ’60 ad oggi: spille anelli, pendenti e bracciali realizzati con tecnica sublime sovrapponendo, come nella spilla Affinità elettive, tre lamine della stessa forma, ma di colori diversi: oro giallo, argento e argento brunito, fra loro aderenti e partecipanti ognuno dei colori e delle forme dell’altro, attraverso fori e tagli nelle superfici, magistralmente articolati ed aperti dinamicamente verso lo spettatore, catturato in questo raffinato gioco di molteplici punti di vista.
Spesso i gioielli di Fausto Maria Franchi hanno sagome frastagliate e pseudo organiche che sembrano galleggiare in un “ fluido vitale come mutazioni di amebe pensate da Mirò “; talvolta queste creazioni preziose sono arricchite da smalti dai colori acidi e fluorescenti “ che rammentano gamme cromatiche e movimenti presenti in alcuni periodi in certi stilisti: uno per tutti Emilio Pucci” come scrive il Soprintendente del Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini.
Sarà inoltre presentata una selezione di circa 30 argenti “Bianchi”, plasmati in forme di vasi irregolari, piatti ornamentali, candelieri, teiere e brocche, opere dalla superficie lisca o martellata in un’alternanza di lucentezze diverse, manifatture preziose che evocano, attraverso suggestioni profonde e vibranti sensazioni, richiami a schemi segreti e intimi della natura.
L'esposizione è aperta fino al 31 gennaio 2010.
Nicoletta Curradi
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