martedì 21 dicembre 2010
Tutto regolare per la logistica dei trapianti, nonostante la neve
Adesso che la situazione riprende una parvenza di normalità parliamo di una delle poche cose che nonostante la grande emergenza hanno funzionato regolarmente in Toscana.
Il servizio Logistica dei Trapianti del Nucleo Operativo di Protezione Civile ha assicurato la quasi regolarità dei trasporti connessi ad attività di trapianto.
Il giorno 17 dicembre, in piena emergenza sono stati trasportati due reni da Siena a Pisa, trasporto avvenuto regolarmente con “solo” due ore di ritardo rispetto alla consuetudine.
In serata poi un'altro donatore a Livorno dove è stata trasferita l'equipe chirurgica dell'ospedale di Pisa Cisanello, anche in questo caso tutto si è svolto regolarmente fatto salvo il maggior tempo di percorrenza dettato dalle regole basilari di maggior prudenza.
Sabato mattina nuova donazione a Firenze, prelievo multiorgano su un giovane deceduto per incidente stradale, anche in questo caso abbiamo assicurato il trasferimento di equipe chirurgiche ed organi.
Nella quasi normalità di domenica un'altro donatore. In totale sono stati trasferiti otto organi nelle tratte Siena-Firenze- Pisa e quattro equipes chirurgiche nelle tratte Pisa, Firenze, Livorno.
Tutti gli spostamenti, ovviamente concordati in stretto contatto con le autorità sanitarie quali il coordinamento regionale trapianti ed i centri trapianti interessati, sono riusultati pressoché normali fatti salvi tempi di percorrenza più lunghi tra il 50 ed il 100% in più, ma tutto si è svolto con regolarità e sopratutto sicurezza.
In queste giornate di grande emergenza ci siamo, come sempre, impegnati al massimo per rendere semplici le cose, possiamo dire di esserci in buona parte riusciti assicurando la quasi normalità ad un srevizio così importante.
Unica defaillance l'impossibilità di far giungere a Pisa un paziente candidato al trapianto.
Purtroppo a causa della forte nevicata erano chiusi gli aeroporti di Pisa e Firenze, quindi l'unica possibilità era quella di far giungere il paziente all'aeroporto di Bologna, il più vicino aperto, ma stante le difficoltà di percorrenza nella tratta Pisa Bologna, abbiamo consigliato di non far partire da Palermo il candidato al trapianto al fine di non esporlo a rischi connessi a spostamenti difficili, infatti due ore dopo la richiesta è stata chiusa per alcuni tratti l'autostrada Bologna-Firenze, quindi la nostra, seppur sofferta decisone, è stata quantomai opportuna.
Nicoletta Curradi
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