lunedì 18 novembre 2013

La donna al centro del River to River Festival dal 22 al 28 novembre all'Odeon

Dal 22 al 28 novembre al cinema Odeon di  Firenze arriva il  meglio della cinematografia indiana contemporanea
con 40 prime nazionali e mondiali e 20 ospiti internazionali.
 

 
La star e attivista indiana Shabana Azmi sarà la madrina dell’edizione, le sarà dedicata la prima retrospettiva italiana tra cui il film “Fire” di Deepa Mehta, pellicola scandalo sulla storia d’amore tra due donne. Tra gli eventi speciali due documentari inediti: un breve filmato dell’Istituto Luce che mostra le rive del Gange nel 1931 e il documentario Fearless: the Hunterwaly Story” di Riyad Vinci Wadia sulla prima stuntwoman nell’India di inizio secolo.
 
 
Firenze, 18 novembre - Bollywood tra luci e ombre; il nuovo cinema di animazione; il femminismo e i diritti delle donne; usi e costumi nell’India di oggi: sono alcuni dei temi del 13° River to River Florence Indian Film Festival, unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, che si terrà a Firenze (Cinema Odeon, Piazza Strozzi 1) da venerdì 22 a giovedì 28 novembre. L’edizione, che propone 40 film, tra prime nazionali, europee e mondiali, 20 ospiti internazionali, 4 eventi speciali e 1 retrospettiva. Madrina dell’edizione sarà l’attrice pluripremiata e attivista indiana Shabana Azmi, a cui sarà dedicata la prima retrospettiva italiana. Il festival si divide in tre sezioni competitive (lungometraggi, documentari e cortometraggi), eventi speciali, incontri e eventi collaterali. Molti i momenti di approfondimento con attori e registi ospiti. Il “best of” e i film vincitori dell’edizione 2013 saranno proiettati al Nuovo Cinema Aquila di Roma, da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, e, a febbraio 2014, allo Spazio Oberdan di Milano.
 
Il River to River, ideato e organizzato da Selvaggia Velo, direttore della manifestazione, all’interno della 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India in Italia e il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, prosegue nel suo cammino di ricognizione nei territori del cinema indiano, per raccontare le mille facce di una realtà lontana e spesso poco conosciuta in Italia e in Europa, attraverso i film di registi noti e giovani talenti emergenti.
 
“Parlare di cinema indiano ci fa subito pensare ai colorati film di ‘Bollywood’ – ha detto Segio Givone, Assessore alla cultura del Comune di Firenze oggi in conferenza stampa -  ma il grande subcontinente asiatico riesce ogni anno a produrre centinaia di film di tutti i generi, non ascrivibili a una sola etichetta. Questo festival, il primo di questo tipo e quindi in maniera assai lungimirante, riesce invece a darci un’ampia panoramica sulla vastissima produzione indiana, a farci prendere confidenza con i principali attori e registi e a fornirci uno spaccato veritiero sulla vita e sull’arte del grande schermo del Paese”.
 
Inaugurazione – 22 novembre
                                                              
Ad inaugurare il festival, venerdì 22 novembre alle ore 20.30, sarà la prima italiana di
 Kai Po Che (2012) di Abhishek Kapoor (presente in sala), presentato alla 63esima edizione della Berlinale. Il film, basato sul bestseller I tre sbagli della mia vita di Chetan Bhagat, racconta il sogno comune di tre amici di sfondare nel mondo del cricket, lo sport più praticato in India, ma una scossa improvvisa di terremoto e lo scoppio di forti conflitti religiosi e politici tra hindu e musulmani stravolgeranno il corso delle loro vite.
 
OMAGGIO A SHABANA AZMI
 
Shabana Azmi, attrice di oltre 140 pellicole, sarà l’ospite d’eccezione del festival - grazie al sostegno del prestigioso store multibrand LUISAVIAROMA - e verrà omaggiata con la prima retrospettiva italiana dei suoi film, con la proiezione di Fire (1996) di Deepa Mehta, film scandalo che racconta l’amore omosessuale tra le cognate Radha e Sita, Ankur  (1974) di Shyam Benegal, che segna il debutto dell’attrice e La città della gioia (1992) del regista inglese Roland Joffè, film culto ambientato in uno slum di Calcutta, tratto dal bestseller omonimo di Dominique Lapierre, con un giovane Patrick Swayze (il film chiuderà il festival giovedì 28 novembre alle ore 20.30). La Azmi è conosciuta in tutto il mondo anche per il suo impegno nel sociale per i diritti delle donne e la lotta contro la discriminazione sociale, è rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, Presidente di ActionAid India - organizzazione internazionale impegnata nella lotta contro povertà e discriminazione - ed ex membro dell’Assemblea degli Stati del Parlamento Indiano
 
LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO
 
Il festival presenta cinque lungometraggi in concorso. Sabato 23 sarà proiettata la prima italiana di The Coffin Maker (2013) di Veena Bakshi, pellicola ironica e coinvolgente sulle vicissitudini di un ex falegname che si trova a giocare una partita a scacchi con la Morte; domenica 24 sarà la volta di Monsoon Shootout (2013)  di Amit Kumar - presentato all’ultimo Festival di Cannes e in prima italiana per il River to River - uno ‘sliding doors’ sulle possibili evoluzioni di una sparatoria, il film esplora l’impatto delle scelte di ognuno sulle vite degli altri attraverso i dilemmi morali del giovane poliziotto Adi, interpretato dall’attore Vijay Varma (presente in sala); l’attore è il protagonista del film vincitore del River to River Bitebay Audience Award e del Piaggio Foundation Award della passata edizione. Lunedì 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, il festival presenta un focus sul tema della donna in India, con la prima italiana del film in concorso Lessons in forgetting (2012), di Unni Vijayan, ispirato all'omonimo libro di Anita Nair, vincitore del 60° National Film Award del cinema indiano come Miglior film in lingua inglese, incentrato sulle giovani indiane che lottano per difendere i propri diritti e la propria emancipazione. Martedì 26 il successo e il declino dell’attrice Mahi Arora, interpretata dalla star bollywoodiana Kareena Kapoor, svelano luci e ombre della fabbrica dei sogni di Bollywood nella prima italiana di Heroine (2012) di Madhur Bhandarkar. A chiudere la sezione gli scontri tra ribelli e le agenzie governative intenzionate ad usurpare le terre per costruire miniere di bauxite - fonte principale per la produzione dell'alluminio - nell’onirico Oonga (2013) di Devashish Makhija, fiaba moderna che ha per protagonista il piccolo Oonga, in fuga dalla realtà tra scorci rurali e urbani (nel cast anche la star di Fire Nandita Das). 
 
DOCUMENTARI IN CONCORSO
 
Nella sezione dedicata ai documentari in programma la prima mondiale di Finding Carlton - uncovery the story of Jazz in India, opera prima di Susheel Kurien (presente in sala), sabato 23 novembre. Il film narra la storia inedita del jazz indiano dagli anni ’20 ai ’70 attraverso il ritratto di Carlton Kitto, musicista anticonformista e punto di riferimento della scena musicale indiana e internazionale. Domenica 24 novembre, il festival si apre alle tematiche “green” con la prima europea di A man who planted the jungle di Piyush Pande (presente in sala), la storia di Jaday Payeng, un uomo che nel corso di 30 anni ha trasformato 1200 acri di terreno desertico nel sud dell’India in una foresta, aiutando così la fauna del posto a non estinguersi. A seguire si terrà la prima italiana di Beyond Bollywood dei registi Adam Dow e Ruchika Muchhala (presente in sala), il documentario racconta le vite di quattro addetti ai lavori di Bollywood - una comparsa, un make-up artist delle dive, un sindacalista e un’aspirante attrice - mettendo a nudo la vita reale di chi lavora ai margini della più grande industria cinematografica del mondo. Lunedì 25 novembre sarà presentato Scattered Windows, Connected Doors dei registi Ziba Bhagwagar e Roohi Dixit, un ritratto dell’India contemporanea attraverso le storie di otto donne, e il loro punto di vista su grandi temi come la solitudine, i sentimenti e la libertà. Si parlerà di energia solare con la prima europea di No problem! Six months with barefoot grandmamas della regista Yasmin Kidway, in programma martedì 26, il docu sul progetto di introduzione dell’energia solare in aree rurali nel Sud del pianeta promosso dal Barefoot College nel Rajasthan che permette alle donne analfabete provenienti da tutto il mondo di imparare a portare l’elettricità nei loro villaggi. A seguire due documentari sulle tradizioni indianeDancing Colors di Marion Hartel, Alina Koschnike, Bastian Mittelbach, Aurelia Natalini, Kristin Olschewsk, Fabian Oswald (presente in sala) e Oliver Schwamb, dedicato alla primavera indiana, la festa di ‘Holi’ - una delle più antiche nella mitologia indù - dove le polveri colorate e la musica sono i protagonisti indiscussi e la prima europea di Resonance of Mother’s Melody di Dip Bhuyan, sull’insolita pratica di comunicazione di un piccolo villaggio nel Nord est dell’India, dove le madri oltre a dare il nome ai bambini, associano ai propri figli un particolare suono, creando melodie. Infine, mercoledì 27 novembre, sarà proiettato in prima europea Horn Please (2013) - letteralmente “suonate il claxon!” dei registi Istling Mirche e Shantanu Suman, documentario sulla ‘truck art’, antica arte popolare indiana di dipingere i camion con colori vivaci e l’aggiunta di accessori sgargianti e vistosi.
 
CORTOMETRAGGI IN CONCORSO
 
Le proiezioni dei cortometraggi in concorso al 13° River to river festival, tutti in prima italiana, si concentreranno in due giornate. La prima, sabato 23 novembre, vedrà la proiezione di Shaya di Amir Noorani, racconto di una storia vera sulle difficoltà di una famiglia di rifugiati pakistani a Los Angeles; Doggoned  di Arshad Khan (presente in sala) si snoda tra le avventure di una studentessa straniera che fa la dogsitter a Montreal; 1234 di Kartik Singh parla del piano escogitato da un uomo per comunicare con la moglie malata di Alzheimer, e Tau Seru del regista Rodd Rathjen, ovvero il mondo raccontato attraverso gli occhi di un giovane nomade dell’Himalaya. La seconda giornata di corti, mercoledì 27 novembre, si apre con Tamaash - The Puppet  di Satyanshu Singh, sulle avventure del piccolo Kashmiro Anzar, a seguire Sonyacha Amba - Golden Mango di Govinda Raju, la storia di Kitu e della voglia di mangiare un mango che non può permettersi; seguiranno il corto in bianco e nero Scenes from Suburbia di Sowrik Datta, tre storie ambientate nella periferia di Mumbai e Skin Deep di Hardik Mehta, su una giovane coppia e il loro desiderio di sposarsi.
 
PREMI
 
I premi saranno due. Il primo è il consolidato premio del pubblico “River to River Bitebay Audience Award” assegnato a ognuna delle tre categorie (lungometraggi, documentari e cortometraggi), il film vincitore si aggiudicherà la distribuzione del film su internet grazie al portale Bitebay. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, sarà consegnato il premio Piaggio Foundation Award nato dalla collaborazione del River to River Florence Indian Film Festival, la Fondazione Piaggio e Piaggio India. Il riconoscimento sarà assegnato da una giuria composta da un comitato costituito dalla Fondazione stessa. In premio la Vespa VX 125, consegnata al regista del lungometraggio vincitore dal Presidente della Piaggio Vehicles Private Ltd di Pune.  Per il primo anno una giuria di esperti del settore, provenienti da tre diverse esperienze giornalistiche (carta stampata, portale e blog), assegnerà una menzione speciale al miglior lungometraggio in concorso.
 
EVENTI SPECIALI
 
Il River to River Florence Indian Film Festival in collaborazione con Istituto Luce presenta un documento di archivio e inedito del 1931, un breve filmato di un minuto che mostra una suggestivo Gange in bianco e nero e la popolazione che lo anima. Lunedì 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, il festival presenta un focus sul tema della donna in India, con la prima italiana del film in concorso Lessons in forgetting (2012), di Unni Vijayan, ispirato all'omonimo libro di Anita Nair, vincitore del 60° National Film Award del cinema indiano come Miglior film in lingua inglese, incentrato sulle giovani indiane che lottano per difendere i propri diritti e la propria emancipazione; a seguire il documentario Fearless: the Hunterwaly Story di Riyad Vinci Wadia (1993), sull'attrice australiana Mary Evans, che dagli anni '30 recitò in numerosi film indiani, diventando la prima donna a ricoprire ruoli di stunt. Il film  sarà proiettato in prima italiana in occasione dei 20 anni dalla sua realizzazione e verrà presentato da Roy Wadia, fratello del regista.
Si rinnova il sodalizio artistico con l’Anifest - festival di cinema di animazione di Mumbai - presente con 5 cortometraggi di animazione in anteprima europea tra opere di professionisti e studenti, saranno inoltre proiettati 4 corti di altrettanti studenti provenienti dal Film and Tv Institute of India di Pune e la Whistling Woods International di Mumbai, le due scuole di cinema più importanti del Paese.
Inoltre, per il sesto anno consecutivo, il Festival conferma la collaborazione con Advantage India, concorso di cortometraggi organizzato da Pocket Films di Mumbai, i tre corti vincitori saranno proiettati la serata finale di River to River al cinema Odeon. Per i più sonnambuli sabato 23 novembre si terrà la proiezione speciale di mezzanotte del film Pizza del regista Karthik Subbaraj, il thriller-horror vincitore di incassi in patria diventato rapidamente un cult tra gli appassionati del genere.
 
EVENTI COLLATERALI
 
Venerdì 22 novembre dalle ore 23.30, dopo la proiezione dell’opening film, si terrà la festa di inaugurazione della 13/a edizione del River to River presso il Montecarla Club (Via de’ Bardi 2, per info e prenotazioni tel. 331 9668647). Ad animare la serata Biga dj e, da Torino, Deejay Aery, specializzato in musica Bollywood e punjabi, e primo dj indiano ad aver introdotto in Italia la tendenza Bollywood Night nelle discoteche.
Tra gli eventi collaterali il River to River Florence Indian Film Festival propone due incontri e approfondimenti a ingresso libero (cinema Odeon): sabato 23 novembre, alle ore 11.30, Fabrizia Baldissera, professoressa di lingua e letteratura sanscrita e Maria Gloria Rosselli, curatrice del Museo di storia Naturale di Firenze, parleranno di De Gubernatis e l'orientalismo a Firenze; domenica 24 novembre, alle ore 11.30, la giornalista Laura Antonini e Antonio Cristaudo di Pitti spiegheranno le influenze della cultura indiana nella moda italiana nel talk Moda India: ispirazione e produzione.
Il Festival, inoltre, in occasione della tre giorni romana, presenta venerdì 29 novembre, a Roma, presso l’aula 8 del Dipartimento dell'Istituto Italiano di Studi Orientali della Sapienza (via via Principe Amedeo 182/b) l’incontro dal titolo Donne e Cinema dell'India contemporanea sulle influenze del cinema nella percezione della donna nella società indiana. Questo evento è organizzato in collaborazione con La Sapienza - Università di Roma e con l’Associazione Vidya Arti e Culture dell’Asia.
Lunedì 25 il River to River, in collaborazione con la Fondazione Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights, Nice Festival e l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Firenze, organizza una giornata di conferenze e proiezioni sul tema del rispetto della donna nel mondo e la percezione di questa nei diversi paesi (Palazzo Vecchio e Cinema Odeon).
Mercoledì 27 novembre dalle ore 10 alle ore 13, presso il Centro Qualitas Forum (Borgo S. Croce 6 50122 Firenze) si terrà il seminario Profumi e sapori d'India - Le spezie nella cucina del Kerala: un breve seminario sull’utilizzo e gli effetti benefici delle spezie sulla salute attraverso il loro utilizzo nella cucina, ai partecipanti sarà dato in omaggio un campione di spezie.
 
Il River to River Florence Indian Film Festival, parte della 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze, è realizzato con il contributo di Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana Mediateca, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e OAC Osservatorio per le Arti Contemporanee, l’Ufficio Nazionale del Turismo Indiano di Milano e in collaborazione con il NFAI - National Film Archive of India e Istituto Luce e Palazzo Tornabuoni. La tredicesima edizione inaugura una nuova collaborazione con l'Azienda Salvatore Ferragamo, da sempre attenta al dialogo con il mondo dell’arte, della cultura, del cinema che entra per la prima volta nella rosa di sponsor della manifestazione. Il festival si avvale del supporto dei seguenti sponsor: Coco-Mat, Instyle, Klopman, Hotel Roma, Pensione Canada, Obika Mozzarella Bar e Vini Mazzei. I media partner della tredicesima edizione del River to River Florence Indian Film Festival: Tafter e Firenze Spettacolo.
 
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano e inglese. Biglietto unico: intero 5 euro, ridotto 4 euro (studenti, soci Coop, soci Arci, possessori biglietto Museo Ferragamo); Biglietto giornaliero: intero 8 euro, ridotto 7 euro (studenti, soci Coop, soci Arci, possessori biglietto Museo Ferragamo).
 
Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi
 
 

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