Nella seconda metà
del mese di marzo, la Direzione
della Villa medicea di Poggio a Caiano propone una serie di visite
guidate agli appartamenti monumentali e al Museo della Natura Morta,
a cura del personale della Villa.
L'iniziativa si
svolge all'interno di un progetto di miglioramento dei servizi
promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali e del
turismo. Gli assistenti alla vigilanza saranno a disposizione dei
visitatori per brevi esposizioni sulla storia della villa e sulle sue
collezioni.
Le visite si
svolgeranno durante i fine settimana (sabato e domenica) mel mese di
marzo, precisamente nei giorni: 15
e 16, 22 e 23, 29 e 30 marzo.
Le visite saranno
articolate secondo il seguente orario giornaliero:
- Appartamenti monumentali: ore 10.30, 11.30, 12.30, 13.30, 14.30, 15.30 e 16,30;
- Museo della Natura Morta: ore 11, 12, 14 e 15.
Inoltre, per i
giorni di sabato 22 e 29 marzo, è previsto un prolungamento
straordinario dell'orario di visita, fino alle 22 (inizio
della chiusura alle 21.45).
Il
restauro della scultura “Ambra e Ombrone”
Da segnalare che,
nel parco della Villa medicea di Poggio a Caiano, è stato avviato il
restauro
della scultura in terracotta Ambra
e Ombrone.
L’opera
si trova collocata
sul
muro che delimita l'argine del torrente Ombrone. Il restauro è stato
possibile grazie alla disponibilità dello staff dell'Opificio delle
pietre dure: il soprintendente Marco Ciatti, la direttrice del
Settore materiali ceramici e plastici Laura Speranza, la
restauratrice Rosanna Moradei.
La
scultura è una delle opere più interessanti e suggestive del
complesso di Poggio a Caiano, ascrivibile ad un artista fiorentino
del primo Ottocento. Datata 1823, rappresenta la cattura della ninfa
Ambra da parte di Ombrone, in ricordo del poemetto Ambra
composto da Lorenzo de' Medici. Ormai lacunoso in molte sue parti, il
gruppo scultoreo dovrà essere riconsolidato e in più zone
ricostruito. Era infatti del tutto frammentaria la figura di Diana,
ancora visibile in una foto storica del Comune di Poggio a Caiano. I
frammenti, raccolti in cassette e conservati nella Limonaia della
villa, costituiranno i pezzi di un grande puzzle affidato alle
esperte mani dei tecnici dell’Opificio delle pietre dure, che hanno
così cominciato un paziente – e certamente non breve – lavoro di
ricomposizione. Si tratta di un inizio importante in visto del
recupero di questo episodio figurativo, strettamente legato alla
storia della villa e del territorio.
Nicoletta Curradi
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