Si è inaugurata l’installazione artistica sulla cabina Enel nel contesto della piazza del Comune restaurata. È la prima installazione al mondo di questo tipo: l’iniziativa innovativa collega direttamente Calenzano a New York e a Parigi.Calnzano (Fi). Si chiama Fosco e fa il boscaiolo: la domenica scende in città con gli abiti della festa ed eccolo qua. Sulla cabina di Enel Distribuzione. A descrivere la creatura è il suo creatore, l’artista francese Clet noto per le opere sui cartelli stradali che è stato chiamato dal Comune di Calenzano a dare un nuovo volto alla cabina elettrica di piazza Vittorio Veneto, nel centro di Calenzano.
Il progetto, possibile grazie alla collaborazione tra
Comune di Calenzano, Design Campus dell’Università di Firenze ed
Enel Distribuzione, che ha messo a disposizione la struttura, aveva
lo scopo di riqualificare il manufatto, snodo importante per il sistema
elettrico del centro storico di Calenzano, attraverso un’iniziativa
innovativa.
Esperimento
perfettamente riuscito visto che Fosco coniuga al meglio arte e
inserimento urbano dei servizi nel contesto della piazza
restaurata. All’evento inaugurale sono intervenuti l’artista Clet Abraham;
la progettista Sandra Marraghini, architetto dell’Università di Firenze;
Massimo Ruffilli, Presidente del Corso di Laurea Magistrale di design dell'Università di Firenze con sede a Calenzano; il Sindaco di Calenzano
Alessio Biagioli; la Responsabile Sviluppo Rete di Enel Distribuzione Toscana e Umbria
Monica Cataldo.
“Il nostro mestiere – ha detto
Monica Cataldo per Enel – è garantire un servizio elettrico
eccellente grazie a cabine come questa che fornisce elettricità al
centro di Calenzano. Se, oltre a fornire elettricità in modo efficiente e
continuo, riusciamo a dare un volto artistico ai
nostri impianti siamo molto contenti. Abbiamo già fatto iniziative in
tal senso nel Mugello con i pittori delle terre di Giotto e
dell’Angelico e nel senese con Wharol in Chianti del progetto
Pievasciata Borgo d’Arte, ma è la prima volta che una cabina diventa
opera d’arte con questa tecnica. Si tratta di un ottimo risultato
possibile grazie alla collaborazione tra Azienda, Istituzioni,
Università e artisti”.
Del Bimbo Fabrizio
Nessun commento:
Posta un commento