lunedì 7 dicembre 2009

In viaggio tra chimere e terre sconosciute sulle orme di Pippa Bacca


Foglie che disegnano territori e invitano a perdersi lungo il proprio cammino in un omaggio al viaggio come fonte di crescita e di maturazione, sul filo conduttore della ricerca formale di una giovane artista viaggiatrice strappata alla vita durante il suo tour-testimonianza di pace in Medio Oriente: Pippa Bacca.

Sarà questa la suggestiva performance artistica della scultrice senese Silvia Ghelardini al convegno “PRESENZA: segni, sguardi, voci da mondi inascoltati” (ore 9.30, sala di Palazzo Patrizi, via di Città, 75, Siena – ingresso libero), organizzato dalla Siena School for Liberal Arts per dar “presenza” a universi sconosciuti al grande pubblico o poco esplorati fuori dall’ambito accademico.

E proprio l’esplorazione – di luoghi, di popoli, di culture – e il viaggio come veicolo di cambiamento, individuale e sociale, saranno al centro del contributo, tutto al femminile, di Silvia Ghelardini, “Donne in viaggio”.

Immagini elaborate al computer e inserite nell’intervento dell’artista cercheranno di restituire, anche attraverso gli spunti offerti dal suggestivo commento della scultrice, quel senso di smarrimento, di profondo mutamento della propria visione del mondo che si prova attraversando terre sconosciute spinti dalla curiosità e dalla sete di conoscenza, e lo faranno evocando l’esperienza di due donne viaggiatrici che, a distanza di due secoli l’una dall’altra, hanno intrapreso lo stesso viaggio in Medio Oriente facendosi messaggere di pace: Pippa Bacca, giovane artista-performer milanese uccisa nel marzo del 2008 in Turchia durante il suo “Brides on Tour”, l'itinerario con cui, vestita da sposa, stava attraversando i paesi del Medio Oriente in autostop per portare un messaggio di pace alle popolazioni dilaniate dai conflitti, e Lady Hester Stanhope, nipote del primo ministro inglese William Pitt, che due secoli prima intraprese lo stesso viaggio, dall'Inghilterra all'Oriente, abbandonando la sua patria per aprirsi a nuovi popoli e nuove culture e vestire i panni di nomade in una terra già allora sconvolta dai conflitti interetnici e religiosi.

Su quello stesso itinerario, lungo strade che hanno visto schiudersi semi di cultura e civiltà ma anche susseguirsi crimini di violenza inaudita, Silvia Ghelardini inviterà a viaggiare e smarrirsi, proprio come un esploratore in territori sconosciuti.

La performance è l’ideale prosecuzione della mostra che, nel 2007, la scultrice senese aveva dedicato alla “Sibilla”: le foglie che la sacerdotessa utilizzava per i suoi responsi si trasformano, idealmente, nei “fogli-foglie” di Pippa Bacca e diventano le tappe di un percorso, di un viaggio insieme fisico, mentale, culturale. Un viaggio che racconta la forza insita nella fragilità di ogni donna ed è metafora del lungo cammino compiuto dalle donne per conquistare diritti ed emancipazione, spesso esponendosi in prima persona – e Pippa ne è la testimonianza – per inseguire un ideale di bellezza, di pace e di armonia troppo spesso minacciato, violentato, oppresso nella società di oggi.

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