lunedì 25 gennaio 2010
Torna agli antichi fasti la Villa Corsini a Castello
Villa Corsini a Castello, uno degli esempi più significativi dell’architettura fiorentina del tardo Barocco, torna all’antico splendore grazie ai sapienti restauri realizzati dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Firenze, sotto la direzione dell’arch. Mauro Linari, con il finanziamento dell’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze, fortemente voluto dall’Avv. Edoardo Speranza. Il 23 gennaio la villa è stata riaperta al pubblico e, grazie alla nuova illuminazione, potrà essere fruibile anche nelle ore serali. Il complesso è stato acquisito dallo Stato nel 1971, dopo tante vicissitudini, fin dall’epoca dei Medici, primi proprietari della villa. Filippo Corsini, consigliere del granduca Cosimo III acquistò l’edificio per trasformarlo in ricca dimora di campagna alla fine del XVII secolo. Il Vasari citò la villa nelle sue “Vite” per la splendida scultura in pietra serena del fiume Arno, opera del Tribolo, che si trovava nel parco. Giovan Battista Foggini ristrutturò la villa per conto di Filippo Corsini, trasformandola in edificio barocco con una nuova faccita con portale e balcone sovrastante su cui si notano ancora lo stemma dei Corsini e un grande orologio. All’interno un fastoso e originale salone per i ricevimenti, affrescato con paesaggi nel 1801 da Niccolò Contestabile, pittore di Pontremoli attivo a Firenze. All’interno della villa si può ammirare una raccolta di sculture antiche di notevole pregio: infatti la residenza è stasa utilizzata in passato come deposito del Museo Archeologico: tra queste, capolavori come l’Arianna, il togato in porfido e una testa settecentesca di cavallo in marmo, opera di Francesco Sandrini, della cerchia di Foggini. Le sculture sono state catalogate da Antonella Romualdi e attualmente da Fabrizio Paolucci.
In occasione dell’apertura della villa è stato presentato il volume di Polistampa “Villa Corsini a Castello”, curato da Antonella Romualdi.
Nicoletta Curradi
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