Un grande ritorno per l'arte in Valdarno dal 19 ottobre al 19 gennaio, periodo in cui il
Palazzo Pretorio ospita “Arte a Figline. Da Paolo Uccello a Vasari”.
La mostra, presentata ieri in anteprima alla stampa, è promossa nell’ambito de La Città degli Uffizi ideata dal
direttore della Galleria, Antonio Natali, e giunge a Figline per la
terza volta dopo due fortunatissime rassegne dedicate alle opere del
“Cigoli” (2008, circa 4000 presenze) e “Dal Maestro della Maddalena a
Masaccio” (2010, oltre 6500 visitatori).
La mostra, curata da Nicoletta Pons, presenta 25 opere di pittura e
scultura fra Quattro e Cinquecento, con l’aggiunta di una miniatura del
museo della Collegiata proveniente dalla Confraternita locale di San
Lorenzo. Il percorso espositivo sottolinea l’esistenza sul territorio di
interessanti pale d’altare che rivelano non solo una qualità degna di
chiese cittadine, ma anche la presenza di committenze importanti e
significative. Di grande interesse il ritorno in Valdarno di un’opera di
Paolo Uccello dal Museo fiorentino di San Marco, mentre in rapporto con
i due Angeli figlinesi attribuiti a Bartolomeo di Giovanni, arriveranno
dalla Galleria degli Uffizi due scomparti di predella con Storie di San
Benedetto. In mostra anche l’Ultima cena di Vasari, ora presso Villa
San Cerbone, proveniente dalla collezione Serristori formatasi nello
Spedale figlinese a partire dal 1689: collezione dalla quale provengono
anche le quattro Allegorie vasariane che per la prima volta fanno
ritorno a Figline grazie al cortese prestito dell’Ente Cassa di
Risparmio di Firenze. Tavole di Ridolfo del Ghirlandaio, Mariotto
Albertinelli e Gerolamo Macchietti documentano infine l’arte del
Cinquecento sul territorio figlinese e limitrofo.
“Con questa edizione che torna a Figline Valdarno, la serie delle
mostre “La città degli Uffizi” raggiunge il traguardo importante di
consolidare il proficuo rapporto tra il più importante museo fiorentino e
un centro del territorio, nella strategica posizione di cerniera verso
l’alta Valle dell’Arno e l’Aretino” ha commentato Cristina Acidini,
Soprintendente per i beni architettonici, Torna la grande arte in Valdarno dal 19 ottobre al 19 gennaio, periodo in cui il
Palazzo Pretorio ospita “Arte a Figline. Da Paolo Uccello a Vasari”.
La mostra è promossa nell’ambito de La Città degli Uffizi ideata dal
direttore della Galleria, Antonio Natali, e giunge a Figline per la
terza volta dopo due fortunatissime rassegne dedicate alle opere del
“Cigoli” (2008, circa 4000 presenze) e “Dal Maestro della Maddalena a
Masaccio” (2010, oltre 6500 visitatori).
La mostra, curata da Nicoletta Pons, presenta 25 opere di pittura e
scultura fra Quattro e Cinquecento, con l’aggiunta di una miniatura del
museo della Collegiata proveniente dalla Confraternita locale di San
Lorenzo. Il percorso espositivo sottolinea l’esistenza sul territorio di
interessanti pale d’altare che rivelano non solo una qualità degna di
chiese cittadine, ma anche la presenza di committenze importanti e
significative. Di grande interesse il ritorno in Valdarno di un’opera di
Paolo Uccello dal Museo fiorentino di San Marco, mentre in rapporto con
i due Angeli figlinesi attribuiti a Bartolomeo di Giovanni, arriveranno
dalla Galleria degli Uffizi due scomparti di predella con Storie di San
Benedetto. In mostra anche l’Ultima cena di Vasari, ora presso Villa
San Cerbone, proveniente dalla collezione Serristori formatasi nello
Spedale figlinese a partire dal 1689: collezione dalla quale provengono
anche le quattro Allegorie vasariane che per la prima volta fanno
ritorno a Figline grazie al cortese prestito dell’Ente Cassa di
Risparmio di Firenze. Tavole di Ridolfo del Ghirlandaio, Mariotto
Albertinelli e Gerolamo Macchietti documentano infine l’arte del
Cinquecento sul territorio figlinese e limitrofo.
“Con questa edizione che torna a Figline Valdarno, la serie delle
mostre “La città degli Uffizi” raggiunge il traguardo importante di
consolidare il proficuo rapporto tra il più importante museo fiorentino e
un centro del territorio, nella strategica posizione di cerniera verso
l’alta Valle dell’Arno e l’Aretino” ha commentato Cristina Acidini,
Soprintendente per i beni architettonici, paesaggistici, storici,
artistici ed etnoantropologici di Firenze. “Si tratta, questa volta, di
riprendere le fila di una narrativa per immagini – quadri, affreschi,
opere d’arte – che conduce attraverso il Quattrocento e il pieno
Cinquecento proseguendo un tracciato trecentesco che aveva per
capofila, nella mostra precedente, il grande Maestro di Figline con la
sua espressività originale e paesaggistici, storici,
artistici ed etnoantropologici di Firenze. “Si tratta, questa volta, di
riprendere le fila di una narrativa per immagini – quadri, affreschi,
opere d’arte – che conduce attraverso il Quattrocento e il pieno
Cinquecento proseguendo un tracciato trecentesco che aveva per
capofila, nella mostra precedente, il grande Maestro di Figline con la
sua espressività originale e misteriosa”.
“E Figline fa tre – è intervenuto Antonio Natali, direttore della
Galleria degli Uffizi - . Mentre tutte le amministrazioni gemono sotto
le sferzate della crisi economica e giustamente lamentano la pochezza
dei finanziamenti da destinare all’educazione dei cittadini, Figline
organizza la sua terza esposizione della collana ‘La città degli
Uffizi’. Comune coraggioso, ci si potrebbe limitare a dire. Certamente;
ma anche intelligente e lungimirante. Comune che dovrebbe essere di
modello a tanti altri, per la sua fiducia che il denaro investito nella
crescita culturale delle terre, alla lunga, frutti l’evangelico cento
per uno”.
“Sono pienamente d'accordo - ha dichiarato il professor Giampiero
Maracchi, Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze - con
Cristina Acidini sul fatto che il progetto 'La Città degli Uffizi',
curato da Antonio Natali, abbia rappresentato, e lo sia tutt'ora,
un'ottima opportunità per dare respiro e visibilità ai cosiddetti
'depositi' che in realtà costituiscono una risorsa cui attingere nella
costante e doverosa esigenza di rendere disponibile al pubblico lo
straordinario patrimonio culturale del nostro Paese. Sono inoltre lieto
che, nella particolare occasione di questa mostra, siano presenti anche
opere delle raccolte d'arte dell'Ente Cassa, nell'ambito di una fattiva
collaborazione e integrazione tra pubblico e privato che in questa come
in altre operazioni del genere è non solo auspicabile ma anzi
benvenuta”.
Sono trascorsi ormai cinque anni dall’inizio del programma
espositivo “ La città degli Uffizi “ nato con un protocollo di intesa
sottoscritto dalla Provincia di Firenze e dal Polo Museale Fiorentino.
Il programma si è sviluppato in questi anni con una sempre più fitta
sequenza di mostre che hanno toccato, all’inizio, il territorio
provinciale ma che poi, dato il grande successo, si sono proposte anche
in Toscana ed oltre.
Oggi possiamo affermare che “La città degli Uffizi” si propone come
una delle più importanti e qualificate manifestazioni culturali del
nostro territorio, con un marchio riconosciuto e di prestigio che attira
un interesse crescente da parte dei Comuni – in alcune realtà come
Figline Valdarno siamo addirittura alla terza edizione – disponibili a
impegnarsi per trovare i cospicui finanziamenti necessari a ospitare le
iniziative.
La prima cosa che mi preme rilevare è la sensibilità delle
amministrazioni della provincia di Firenze: nonostante i gravissimi
problemi finanziari che gli enti locali stanno vivendo a causa dei tagli
di bilancio e del patto di stabilità si trovano ancora sindaci
disponibili a scommettere sulla Cultura e a raccogliere intorno a un
progetto di valorizzazione dell’identità del proprio territorio un
complesso di singoli, di associazioni e di soggetti economici che si
mettono insieme per realizzarlo.
A questo ha certamente contribuito la ricetta vincente di chi ha
ideato “ La città degli Uffizi “: mostre legate alla identità di un
territorio e accompagnate da un catalogo che descriva tutti gli
approfondimenti scientifici che accompagnano l’operazione. Dunque non
mostre avulse e fatte, come spesso accade, solo per fare “ cassetta “ ma
che una volta concluse lasciano un’eredità che altri potranno
raccogliere.
Andrea Barducci
Presidente della Provincia di Firenze
“È un onore e un orgoglio per la città di Figline ospitare per la
terza volta una rassegna così prestigiosa in collaborazione con la
Galleria degli Uffizi, la Provincia e gli altri partner istituzionali –
hanno spiegato il sindaco di Figline Riccardo Nocentini e l’assessore
alla Cultura, Caterina Cardi -. Nel 2008 siamo stati i primi ad
inaugurare questa rassegna con una mostra sul Cigoli, nel 2011 è stata
la volta di Masaccio e adesso di Paolo Uccello e Vasari. Quest’anno la
mostra coinciderà con un momento storico importante per Figline, cioè la
fusione con la limitrofa Incisa per la nascita di un Comune Unico:
unirci sotto il segno della cultura e dell’arte sarà sicuramente di buon
auspicio, nonché un ottimo strumento per creare un ulteriore legame tra
queste due comunità. Crediamo infatti sia fondamentale riscoprire
l’Arte e l’importanza che essa ha ed ha avuto anche per i territori
vicini al capoluogo: se Firenze e la Galleria degli Uffizi sono grandi
nel mondo è anche perché sono grandi i territori da cui provengono le
opere. L’Arte significa riscoperta della nostra bellezza, che è bellezza
universale: queste mostre sono quindi un modo per essere più
consapevoli della nostra storia e di ciò che siamo, ed è per questo che
coinvolgeremo gli alunni delle scuole cittadine con appositi percorsi
didattici”.
Da Paolo Uccello a Vasari
Palazzo Pretorio, Figline Valdarno
Orari di apertura:
feriali e festivi 9-13 e 15-19
chiusura il 25 dicembre 2013 e l’1 gennaio 2014
Ingresso libero
Gli enti promotori: la Galleria degli Uffizi, la Provincia di
Firenze, la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico
ed etnoantropologico e per il Polo museale della Città di Firenze, la
Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici,
artistici ed etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia e
Prato, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la Direzione regionale per
i Beni culturali e paesaggistici della Toscana.
La presentazione della mostra si terrà sabato 19 ottobre alle 15,30
al Ridotto del Teatro Garibaldi, mentre l’inaugurazione sarà alle 17 al
Palazzo Pretorio.
LABORATORI PER BAMBINI IN OCCASIONE DELLA MOSTRA
La Bottega dei Ragazzi propone visite gratuite per i più piccoli e per i loro genitori
In occasione della mostra “Arte a Figline. Da Paolo Uccello a
Vasari”, La Bottega dei Ragazzi, progetto nato dalla collaborazione tra
il Comune di Figline Valdarno e l’Istituto degli Innocenti di Firenze,
proporrà visite didattiche e attività rivolte alle scuole e alle
famiglie con bambini, offrendo una diversa modalità per scoprire la
mostra divertendosi e imparando.
Le visite per i bambini con i genitori sono previste per sabato 26
ottobre, domenica 27 ottobre, sabato 2 novembre e sabato 9 novembre,
sempre alle ore 16 ad ingresso gratuito: il ritrovo è alla sede della
mostra (Palazzo Pretorio) ed è necessaria la prenotazione allo
055.2478386 (lunedì, mercoledì, venerdì ore 10,30-12,30) o bottega@istitutodeglinnocenti.it.
Per le classi delle Scuole Primarie verranno programmate visite ed
attività educative rivolte alla conoscenza delle opere d’arte presenti
in mostra e nel nostro territorio. Gli incontri saranno a partecipazione
gratuita e si svolgeranno durante l’orario scolastico.
La Bottega dei Ragazzi, che riprenderà la propria attività dal 12
novembre 2013 nelle sue sedi consuete (Scuola dell’Infanzia e Scuola
Primaria Cavicchi, sede Auser in piazza Don Bosco), durante la fiera
Autumnia farà un’anteprima delle proprie attività proponendo da venerdì 8
a domenica 10 novembre (dalle ore 16 alle 18) laboratori
ludico-artistici dedicati alle opere dei maestri del Quattrocento e del
Cinquecento presenti negli spazi espositivi del Palazzo Pretorio e nelle
chiese e nei musei di Figline Valdarno.
Il progetto - che a Figline è partito nel 2010 ed è poi stato
sviluppato con tutta una serie di novità per coinvolgere i bambini a
partire dai 3 anni - è stato pensato per conciliare i tempi di vita e
lavoro dei genitori e per dare un'alternativa ai bambini giocando e
imparando. La Bottega è infatti uno spazio dedicato proprio a loro che,
attraverso tante attività, giocano e imparano a scoprire l’arte e le
bellezze del territorio.
In particolare ogni sabato i genitori potranno affidare i propri
figli agli operatori della Bottega e concedersi con tranquillità una
visita alla splendida mostra (il costo per i non iscritti alla Bottega
dei Ragazzi è di 5 euro
Fabrizio Del Bimbo
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