lunedì 28 ottobre 2013
Nel Verbano Cusio Ossola, il Santuario della Madonna del Sasso, un balcone sul lago d'Orta
A chi ha occasione di visitare la splendida regione del Piemonte, consigliamo
di soffermarsi nella zona compresa tra il lago Maggiore e il lago d'Orta,: Quest'ultimo,
detto anche Cusio, fu a ragione definito da Honoré de Balzac "una perla grigia
ùin uno scrigno verde".
Il Santuario della Madonna del Sasso si trova nel territorio del borgo di
Boleto, ed é situato su uno sperone roccioso di granito a strapiombo sul lago
d'Orta, nella provincia di Verbano Cusio Ossola in Piemonte: dal piazzale
sottostante la chiesa si gode di un panorama talmente emozionante che il luogo
è detto "il balcone del Cusio" . Cusio é infatti l'altro nome del lago d'Orta
La chiesa venne ultimata nel 1748 e il campanile nel 1760. Al 1771 risale la
consacrazione del santuario.
Al posto del Santuario di Madonna del Sasso vi era in origine solamente una
croce: questa fu posta dopo la morte di una donna di Pella, nel XVI secolo.
Narra la tradizionale leggenda che il geloso marito, di ritorno da una guerra,
sospettando di essere stato tradito in base alle dicerie del paese, durante un
violento litigio la spinse verso il dirupo, per ucciderla.
Poi, pentitosi, tornò sui suoi passi, e trovandola ancora viva, appesa ad un
ramo, si sporse in suo soccorso, le tese la mano per salvarla ma lei non si
fidò e si lasciò cadere nel vuoto. Una storia di immenso dolore: qui dapprima
sorse la croce, il simbolo del dolore, poi una cappelletta fu dedicata a Maria
Addolorata. In seguito venne costruita una chiesa e sui resti di essa il
Santuario che mifu costruito in stile barocco, con una pianta a croce greca e
una sola navata. A sinistra dell'altare si trova un'urna contenente le ossa e
il sangue di San Donato. Al di sopra di essa si può amirare una tela di Lorenzo
Peracino che rappresenta la morte di San Giuseppe.
Un interessante particolare da notare nei capitelli delle lesene è la
rappresentazione del cuore trafitto, simbolo della Madonna Addolorata. Li si
possono notare scolpiti sui capitelli, a ricordare la dedicazione del Santuario
al dolore di Maria.
Non si può lasciare il lago senza una visita a Omegna che si trova all’estremo
nord del lago, nel fondovalle, tra la Valle Strona, una delle valli scavate
dagli antichi ghiacciai del Monte Rosa, e il Mottarone, montagna sciabile e
passeggiabile che separa il Lago d’Orta dal lago lago Maggiore. Città d’
industria ed artigianato, è ricca di spacci ed outlet industriali, soprattutto
nel settore del casalingo. Alessi, Piazza, Girmi, Lagostina… i nomi più
conosciuti. È la città dove fu inventata la moka express, dove fu prodotta in
massa la pentola a pressione, dove ebbe inizio l’avventura della pastaiola… Il
Forum Museo cittadino ne ricorda la storia. Omegna sorge lungo la Nigoglia,
unico emissario del laghi alpini che scorre verso nord.
Un bel lago ricco di attrattive e una città da visitare, dunque: per lo
shopping, per i bagni d’estate, per i colori dell'autunno o per le montagne lì
vicine.
Si consiglia anche una visita al Parco Naturale dell'Alpe Veglia Devero, con 150 km
di percorsi per trekking e passeggiate. www.parcovegliadevero.it
Per alloggiare: Hotel Corona Domodossola www.coronahotel.net-
Agriturismo Rosso lampone Tel. 328 2155421
Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo
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