venerdì 6 novembre 2015

Una vacanza in Val di Noto tra barocco e natura

In una regione come la Sicilia in cui abbondano olivi e mandorli, Noto è un piccolo gioiello barocco arroccato su un altopiano che domina la valle dell'Asinaro, coperta di agrumi. La sua bellezza, così armoniosa da sembrare una finzione, la scena di un teatro, nasce da un fatto tragico: il terremoto del 1693, che in questa parte di Sicilia portò distruzione e morte, ma diede impulso alla ricostruzione. Prima di allora la città sorgeva a 10 km di distanza. Di origini assai antiche, Noto diede i natali a Ducezio, che nel V sec. a.C. fece tremare i Greci per aver fatto insorgere contro di loro i Siculi.Il terremoto del 1693 distrugge completamente la città. Per la ricostruzione viene scelto un luogo meno impervio e più vasto, che permetta la realizzazione di un impianto semplice, lineare, con intersezioni ad angolo retto e strade parallele ed ampli come vuole il nuovo gusto barocco. Tre le strade principali che corrono da est a ovest perchè il sole le illumini sempre.I palazzi sono maestosi, tutti costruiti nella pietra calcarea locale, tenera e compatta, dal candore che il tempo ha colorato creando quella magnifica tinta dorata e rosata che la luce del tramonto accentua,


A questa ricostruzione, condotta dal Duca di Camastra, rappresentante a Noto del vicerè spagnolo, partecipano molti artisti siciliani, tra i quali Paolo Labisi, Vincenzo Sinatra e Rosario Gagliardi, che, influenzato da Borromini, è forse uno dei più inventivi.La città viene costruita come se fosse una scenografia, studiando e truccando le prospettiva in modo singolare, giocando con le linee e le curvature delle facciate, con le decorazioni delle mensole, i riccioli e le volute, i mascheroni, i putti, i balconi dai parapetti in ferro battuto che si piega in forme aggraziate e panciute. Noto si inserisce comunque nel panorama che dalle mani degli artisti italiani vede fiorire il sogno barocco in tutta Europa.
 Il Val di Noto, dal periodo normanno fino alla sua abolizione nel 1812, era una circoscrizione che si occupava di giustizia, erario e delle milizie del Regno di Sicilia. Esso prende il nome dalla città di Noto, dove probabilmente vi era la sede del governatore. L’area comprendeva l’area sud-orientale siciliana che ha talora il fiume Salso e i fiumi Dittaino e Simeto come confini occidentale e settentrionale, talora il fiume Amenano a nord o il Longane. L’area è ricca di parchi e riserve naturali tra i quali troviamo la riserva naturale di Vendicari, la riserva naturale Cavagrande del Cassibile, l’area marina protetta del Plemmirio, la Cava d’Ispica e tante altre zone verdi da visitare.

Nell'area di Val di Noto si consigliano per un soggiorno l'agriturismo Stallaini e la Tenuta La Favola. Il primo si trova a Canicattini bagni  ed  è una struttura dotata di ampie camere, ristorante, piscina e vasca idromassaggio. Vi si possono inoltre assaporare i prodotti naturali dell'azienda come vini e olio d’oliva, oltre alla cucina tipica. Tutte le camere dispongono di pavimenti in cotto e bagno privato con doccia e set di cortesia. Alcune presentano soffitti con travi in legno a vista. La Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile è raggiungibile in 30 minuti in auto dall’agriturismo Stallaini, mentre Siracusa si trova a 28 km e le splendide spiagge del Plemmirio a 45 minuti in auto.

 “Lap-Idèo 2” è il nome del 2° workshop di scultura promosso dall’Agriturismo Stallaini, in collaborazione con il Liceo Artistico “Gagini” di Siracusa e il canadese Atelier Skulpt 303 di Montreal, con il patrocinio del Comune di Canicattini Bagni, dell’Ente Fauna Siciliana, del Distretto turistico Sud Est e dell’Associazione Iblei in Rete. E' un'idea di Loredana La Bianca, che con il marito Rosario Sarcià, dirige l’Agriturismo Stallaini e il progetto artistico che coniuga natura, arte e cultura. Partecipanti le due scultrici canadesi dell’Atelier Skulpt 303 di Montreal, Johanne Ricard e Doris Bouffard, L’evento ha avuto come protagonisti artisti e scultori siciliani e internazionali, che hanno posto al centro del loro interesse artistico-culturale il territorio degli Iblei, la sua pietra bianca, la maestria degli scalpellini canicattinesi, i paesaggi naturalistici, la storia e le tradizioni di un’area di grande pregio. In un incontro con l’arte e la storia di quest’angolo di territorio della Sicilia orientale, che si è rinnovato e che ha  richiamato, l'estate scorsa,  nell’ex “pirrera di pietra bianca” di Contrada Stallaini, chi ha voluto misurarsi con la suggestione dei paesaggi iblei e la scultura.


Info: www.agriturismostallaini.com




La Tenuta La Favola, gestita da Valeria e Corrado Gurrieri,  si raggiunge invece attraversando una strada privata delimitata da muri i pietra e da abeti, carrubi e pini secolari. Il caseggiato è posto sulla sommità della collina ed è formato da una zona lavoro e una zona residenziale. La zona lavoro comprende un antico palmento in pietra oggi ristrutturato a museo e accessibile agli ospiti, e l’oleificio. La zona residenziale di 400 mq si sviluppa attorno ad una ampia corte da cui si gode il panorama mozzafiato di ettari di vigna che degradano dolcemente fino al mare azzurrissimo all’orizzonte. La corte è una fantastica zona di relax con tavolini e sedili in pietra sotto l’imponente chioma del ficus centenario attorno a cui si trovano la piscina, l’angolo barbecue con il forno a legna e il lavabo in pietra, la favolosa cucina che può ospitare fino a 28 persone attorno al banco da lavoro dove si può cucinare insieme, la loggia ricavata dall’antica mangiatoria all’aperto, la sala degustazione col lavabo in pietra, il bagno per disabili e la lavanderia. Le zone abitative si affacciano tutte sulla corte e sono con tetti in legno, aria condizionata, riscaldamento, televisore a schermo piatto, giochi di società, libri e riviste: la Casetta Gialla, con i pavimenti in cotto siciliano e le pareti dipinte in giallo con pigmenti naturali, si sviluppa su un piano terra con cucina indipendente, angolo pranzo, zona relax e bagno con doccia, e un primo piano con una stanza matrimoniale e una stanza con 4 letti singoli; La Casa sulla Corte dispone di due stanze matrimoniali (Stanza Verde e Stanza Rossa) con bagno indipendente sul piano sopraelevato e la favolosa cucina sulle vigne con ulteriore bagno, zona frigo e ripostiglio. Alla sinistra della corte si apre un altro grande spazio con prato delimitato da muri a secco e con vista piscina: la zona giochi, tradizionalmente dedicata dai proprietari ai giochi di squadra con i bambini (pallavolo, tiro con l’arco, pingpong e calcetto). L’ospitalità prevede l’uso di una singola struttura oppure di tutte le unità abitative ad uso esclusivo degli ospiti. Tenuta La Favola permette agli ospiti di usufruire anche della Casetta degli Artisti, deliziosa costruzione in pietra situata all’interno di un vigneto a 300 metri dal corpo centrale. Essa si sviluppa su un unico piano in un unico ambiente con letto matrimoniale e due letti singoli angolo pranzo e zona relax, cucina indipendente in pietra e bagno con doccia, barbecue, lavatrice, zona posteggio all’ombra del carrubo secolare, tettoia e un delizioso sistema di vele sul frontespizio della casa che dà ombra e crea, grazie alla costante brezza, un piacevole movimento.
La Tenuta La Favola ha una superficie complessiva di ha 15, di cui 7 coltivati a vigneto e 5 a oliveto. Le uve sono delle varietà autoctone Nero d’Avola, Frappato e Moscato. Unico vitigno internazionale è il Syràh che in questa zona, grazie alle particolari condizioni pedoclimatiche e alla natura del suolo, acquista caratteristiche assolutamente tipiche e riconoscibili del terroir. Le olive sono della varietà Moresca, Verdese.




Info: ww.tenutalafavola.it
www.galeloro.it

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

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