giovedì 28 maggio 2009
CONTINUA LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL CANDIDATO A SINDACO DI FIRENZE VALDO SPINI
BILANCIO DI PALAZZO VECCHIO: L’ANALISI PREOCCUPATA DELL’ECONOMISTA FABIO BASAGNI (LISTA SPINI)
LE LINEE 2 E 3 DELLA TRAMVIA NEL MIRINO DI STANDARD&POOR
‘’Valdo Spini l’unico candidato che, insieme alla sua lista, sta predisponendo un piano concreto di rafforzamento finanziario’’
“Il debito netto del Comune di Firenze (470 milioni di euro nel 2008) cresce infatti di 20 milioni ogni anno, ma, poiché almeno per la metà è connesso a “derivati” su cui salgono gli oneri finanziari, si profila un deterioramento della situazione finanziaria. Cosa che potrebbe mettere in allarme le agenzie che, come Moody’s o Standard&Poor, analizzano i bilanci del Comune. A meno che la nuova amministrazione non dimostri di essere pienamente cosciente della criticità della situazione e si impegni a mettere in atto delle politiche di bilancio positive. E in questo quadro, Valdo Spini è l’unico candidato che, insieme alla sua lista, ha elaborato un piano concreto di rafforzamento delle finanze comunali”.
Sono le parole di Fabio Basagni, già consulente economico del presidente Spadolini e ora presidente di Actinvest Group (Londra) e candidato (per l’MRE) al Consiglio comunale nella lista ‘’Spini per Firenze’’, nel suo intervento all’ incontro sul tema ‘’Le tasse dei fiorentini ed il bilancio di Palazzo Vecchio’’, che si è tenuto allo Spazio Incontri e a cui hanno partecipato il candidato a sindaco Valdo Spini, Anna Ancillotti, studiosa di bilanci comunali, e Marco Cecchi de Rossi, amministratore delegato di Fitch Italia.
Nel mirino di Standard&Poor, ha rilevato Basagni, anche i progetti per la tramvia. L’agenzia teme che, ‘’soprattutto a partire dal 2011, le linee 2 e 3 della Tramvia metteranno a serio rischio la struttura finanziaria del comune perché il ‘rischio traffico’ è a carico del Comune e i suoi margini operativi rischiano di ‘saltare’ a causa di un aumento improvviso di tali costi’’.
‘’Naturalmente – ha spiegato Basagni – le agenzie di rating aspetteranno di vedere quali politiche di bilancio metterà in campo il nuovo sindaco, e Valdo Spini è l’unico candidato che, insieme alla sua lista, sta predisponendo un piano concreto di rafforzamento finanziario’’.
Per quanto riguarda la tasse dei fiorentini, nonostante l’ abolizione dell’ ICI sulla prima casa, la pressione fiscale non è diminuita: il calo delle imposte comunali (da 244 milioni di euro del 2006 ai 128 mln del 2008) è stato sostituito da maggiori trasferimenti da parte dello Stato, che a loro volta però derivano da altre tasse che pesano su tutti i cittadini.
Di fronte a questa situazione, secondo Basagni, il Comune non ha voluto (o potuto) aumentare le entrate non tributarie, come invece sarebbe stato auspicabile, e anzi i proventi dai servizi pubblici sono diminuiti da 96 a 89 milioni di euro. In particolare le partecipazioni del Comune produrranno nel 2009 dividendi per soli 1,7 milioni di euro, una cifra irrisoria di fronte al valore delle 19 partecipazioni, che ammonta a 229 milioni di euro, e tenendo conto ad esempio che il comune di Bologna (il più comparabile con Firenze) evidenzia dividendi per oltre 13 milioni (oltre il 600% in più).
In conclusione, il nuovo sindaco dovrà ridefinire il bilancio di Palazzo Vecchio (uno strumento che ora risulta ‘’molto confuso’’) ‘’come un vero conto economico’’, assicurando un forte controllo dei costui, abbassando il livello e il rischio finanziario dell’ indebitamento, aumentando le entrate non tributarie (servizi reali, partecipazioni, fonti volontarie, ecc.) e gli investimenti effettivi in settori strategici. Gli investimenti teorici ora sono circa 300 milioni, cifra non piccola, ma comunque da espandere. Ma – ha concluso Basagni - devono essere destinati non tanto verso investimenti infrastrutturali “pesanti” che rischiano di aumentare la congestione di vaste aree della città, ma verso la riconversione ambientale e in settori con maggior volano di sviluppo, come la ricerca.
DEL BIMBO FABRIZIO
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