Una mostra a Palazzo Medici Riccardi racconta la vita
di Ferdinando Zannetti il medico celebre per aver estratto
la pallottola dal piede dell’Eroe dei due mondi.“Garibaldi fu
ferito... Il medico Ferdinando Zannetti (1801-1881): patria, civiltà, scienza”
Sulla scia delle celebrazioni per i 150 anni dall’Unità
d’Italia, la Provincia
di Firenze organizza una mostra veramente particolare per raccontare
l’avventura umana e professionale di Ferdinando Zannetti. Nato a Monte San
Savino il 31 marzo 1801, medico e patriota, Zannetti è conosciuto per
l’estrazione della pallottola dal piede di Garibaldi, ferito in Aspromonte nel
1862, ma nel panorama delle figure del Risorgimento italiano Ferdinando fu
una personalità di rilievo per il suo valore umano, civile e professionale.
La mostra intende evidenziarne le doti umane e le sue
caratteristiche di medico, di cittadino e di patriota attraverso le
lettere di familiari, amici e pazienti. Nella esposizione si riuniscono, per la
prima volta, documenti e cimeli che provengono soprattutto dal fondo
Rubieri-Zannetti della Biblioteca Moreniana - che fu comprato dalla Provincia
di Firenze nel 1961 per le celebrazioni del centenario dell’Unità italiana -,
dalla Biblioteca Biomedica di Careggi, dalla Fondazione Spadolini Nuova
Antologia, da collezioni e raccolte pubbliche e private.
Le carte raccolte in Biblioteca Moreniana e negli altri
fondi, aprono al visitatore la possibilità di indagare la sua vita dal periodo
che va dalla guerra di Lombardia e la sua partecipazione all’ Armata Toscana fino
alla Seconda guerra di Indipendenza dove partecipò come chirurgo capo del
Servizio Sanitario Toscano e alla sua nomina a Senatore del Regno. Tra le opere
in mostra troviamo la pistola di Garibaldi, strumenti chirurgici ed
attrezzatura da campo, l’olio su tela di Moricci “Il medico Zannetti cura un
ferito”, un biglietto di Garibaldi da Caprera, i testi di due sonetti di
elogio per l’intervento di estrazione della pallottola dal piede di Garibaldi,
l’opera di Giovanni Fattori “Garibaldi ad Aspromonte 1862” e molto altro. Per l’importanza storica e simbolica del percorso
espositivo, la mostra ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della
Repubblica.
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