venerdì 19 giugno 2009

Le fotografie di René & Radka al MNAF


Il Museo Nazionale Alinari della Fotografia presenta per la prima volta in Italia la mostra “Dreams and Shadows – Photographs by Renè & Radka” il lavoro di due giovani e creativi fotografi legati anche al mondo della moda.
La mostra è realizzata dalla Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia, con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze,
René e Radka, provengono rispettivamente da Colonia in Germania e da Praga nella Repubblica Ceca, dal 2001 vivono e lavorano insieme a Parigi.
Le loro foto di moda sono apparse su grandi magazine come Vogue Nippon, French, Citizen K, Wound, Milk, Tush, Style, Beaux Art, Le Monde 2. ed hanno realizzato campagne pubblicitarie per Kenzo, Adidas con David Beckham, Absolute Vodka, Miss Sixty, Energie, and Aston Martin.
Dopo i progetti fotografici realizzati con riviste di moda di fama internazionale e le campagne fotografiche pubblicitarie, i due autori hanno esteso il loro lavoro al campo dell’arte con la loro prima personale “Moonage daydream” nel 2006 a Berlino seguita da “Come and play with us” nel 2007 e “Under Water”nel 2009 a Parigi.
I soggetti da loro privilegiati sono la moda e i bambini.
Nel 2008/2009 hanno partecipato, riscuotendo grande successo, agli eventi parigini di Art Paris, Show off e Paris Photo.
Nel maggio 2009 sono presenti al New York Photo Festival con la mostra collettiva I don’t really know what kind of girl I am a cura di Jody Quon, direttore della fotografia del New York Times Magazine.
La mostra "Dreams and Shadows" presenta una serie di fotografie relative ai di due ultimi lavori fotografici di René & Radka: Come and play with us e Under water.
Nel progetto Come play with us i due fotografi hanno lavorato molto con i bambini e con il mondo dell’infanzia. Muovendosi in bizzarre scene che riflettono universi sognanti e tormentati, portano queste inquietanti atmosfere nella vita reale dove il gioco è unico protagonista, in tutta la sua innocente e curiosa scoperta. I bambini ci parlano attraverso i loro ritratti in questi scenari e sono i protagonisti di una storia più grande di loro. Un paesaggio minaccioso che echeggia dietro l’innocente sembianza dell’infanzia. La luce, distribuita con sapiente precisione, esalta i toni acidi e carica le ombre. I colori stridono. Il labirinto offre un’ambigua uscita, l’altalena oscilla contro la funesta oscurità. I giochi dei bambini sono sospesi, i paesaggi deserti, la ruggine furtivamente si impadronisce delle catene dell’altalena. La suspance raggiunge il suo culmine, ma l’incubo non è ancora scomparso dietro l’angolo. Le fotografie di René e Radka emanano il profumo agrodolce dell’infanzia, il cui unico altro nome è iniziazione.

In UNDER WATER René e Radka ci offrono immagini di creature abbandonate in un mondo di sogni, dove vagabondano lievemente, nella profondità acquatica. Piccoli o grandi che siano, quei corpi sono tutti senza peso e niente sembra poter turbare il loro riposo. Sembrano aver stabilito la propria dimora in quelle limpide acque che hanno messo a tacere tutti i rumori del mondo esterno. A occhi chiusi, continuano i loro misteriosi viaggi. Creature, quasi soprannaturali che si muovono con infinita grazia. Giovani donne in abiti velati disegnano ampi gesti e quando una di loro si piega su se stessa, l’acqua sembra cullarla con delicatezza. Sono le perdute principesse di Atlantide? Queste fotografie ricostruiscono il regno incantato di un racconto senza tempo, ma l’acqua non è sempre e soltanto un elemento di quiete. Queste creature immobili e serene, ne sono inghiottite. Sono alla deriva? Stanno aspettando qualcosa? Una strana ombra emana da queste immagini: non si riesce a dire se questi corpi siano vivi o morti. E’ giorno? O è la luna che illumina la notte? E più ci si avvicina alle fotografie per osservare gli sfondi monocromatici e minimalisti sui quali si posano le figure, più cresce il nostro disorientamento.
Nei loro lavori René & Radka si concentrano sul momento in cui passato e presente collidono, con immagini, quasi delle premonizioni, nelle quali è preponderante l’impressione che qualcosa sta per accadere. Nelle loro fotografie i personaggi sono come sospesi e in questo lavoro di luminosa eleganza e impalpabile delicatezza l’acqua è una forza equilibrata di vita e di morte.

La mostra è completata dalla proiezione di un documentario dedicato al loro lavoro che la rete televisiva francese “Arte” ha recentemente mandato in onda nella trasmissione “L’art et la maniere”.


Nicoletta Curradi

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