sabato 14 gennaio 2012
La Neometafisica di De Chirico e Warhol da Farsetti a Firenze
Dal 14 gennaio al 18 febbraio 2012
La Neometafisica di GIORGIO DE CHIRICO & ANDY WARHOL presso la Galleria Frediano Farsetti che espone a Firenze una trentina di opere, tra dipinti, disegni e sculture, che mettono a confronto due grandi maestri del Novecento: Giorgio De Chirico ed Andy Warhol.
Un dialogo tra due mondi diversi Giorgio De Chirico, nato il 10 luglio 1888 ed Andy Warhol, nato il 6 agosto 1928, si conobbero ad una serata mondana a casa dell’ambasciatore italiano Vinci a New York nel 1974. Fu un ideale passaggio di consegne tra la cultura europea, che affondava le sue radici nell’antichità greca e latina, e quella degli Stati Uniti, con il suo nuovo bagaglio di eroi.
L’artefice di questo incontro fu Carlo Bilotti, imprenditore e collezionista italoamericano che nel 1982, quattro anni dopo la morte di De Chirico, commissionò a Warhol una serie di opere ispirate alla pittura metafisica di De Chirico. Il progetto si concretizzò in una mostra intitolata “Warhol versus De Chirico”, allestita prima nella sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio a Roma, dal 20 novembre 1982 al 31 gennaio 1983, poi alla Galerie Kammer di Amburgo.
Giorgio De Chirico, Ettore e Andromaca, 1971 Andy Warhol, Hector and Andromache (after De Chirico) Lo stesso Bilotti prestò ad Andy Warhol alcuni quadri di De Chirico, per dargli la possibilità di studiarli dal vero. Il mondo magico del pittore italiano, evocatore di un passato glorioso, lontano e distante, venne così
riletto dall’artista statunitense e confrontato con i miti consumistici del resente. La metafisica fu tradotta e rinnovata dalla pop art, mantenendo intatte le stesse atmosfere rarefatte e silenziose, l’assenza di ogni pathos umano, un forte senso di oggettività ed estraneità, accentuato dalla ripetizione, con poche varianti, degli stessi soggetti.
Nel quadro Hector and Andromache (after De Chirico), del 1982, qui esposto, Warhol si appropriò dei manichini, tanto cari al pittore italiano, e li moltiplicò per quattro, quasi fossero prodotti seriali, svuotati dal loro carattere sacrale e trasformati in oggetti di consumo, come le bottigliette di Coca Cola o le scatolette di zuppa Campbell.
La mostra di Farsetti a Firenze rappresenta un ulteriore approfondimento sulle tematiche della neo-metafisica e nello stesso tempo vuole suggerire nuovi motivi di riflessione: in fondo lo stesso Andy Warhol è ormai uscito dalla cronaca per entrare, a pieno titolo, nella storia dell’arte. La sua arte è diventata “classica” quasi quanto quella di De Chirico e chissà che queste opere non possano stimolare altri “incontri” con gli artisti del XXI secolo.
Galleria Frediano Farsetti
Lungarno Guicciardini 21/23 rosso - 50125 Firenze
Tel. +39 055 2399389 Fax +39 055 210107
Dal 14 gennaio al 18 febbraio 2012
Orario: 10-13.30 14.30-19.30
Ingresso libero
Internet: www.galleriafredianofarsetti.it – Mail: info@farsettiarte.it
Del Bimbo Fabrizio
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento