mercoledì 9 giugno 2010
Virtù d'amore alla Galleria dell'Accademia e al Museo Horne
In epoca rinascimentale la camera da letto era la stanza più importante della casa, il luogo più intimo e protetto, dove si compivano gli atti fondamentali della vita: il matrimonio, la nascita, la morte. La mostra “Virtù d’amore. Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino”, aperta fino al 1° novembre alla Galleria dell’Accademia, presenta le spalliere, come il cosiddetto Cassone Adimari e i fronti istoriati dei cassoni, che ci offrono straordinarie testimonianze sulla casa fiorentina rinascimentale, sulla moda preziosa, sulla celebrazione delle feste, sulla ritualità che accompagnava il matrimonio, dal fidanzamento all’ingresso della sposa nella casa del marito.
La “pittura da camera” ha la funzione di trasmettere, attraverso le storie rappresentate, messaggi di monito e incitamento verso una condotta esemplare per la coppia; tale aspetto ci consente di mettere a fuoco un punto cardine della civiltà fiorentina nel Quattrocento: il ruolo della famiglia e quello dei singoli sposi al suo interno. Attingendo alla mitologia classica, alla Bibbia, a episodi storici e alla letteratura del tempo, vengono raffigurate tutte le sfaccettature dell’amore, oltre ai doveri che ne conseguono: dall’amore che trionfa sulle avversità (Nozze di Teti e Peleo), alle virtù di obbedienza e abnegazione cui la donna deve ambire (Leggenda di Griselda dal Decameron di Boccaccio), al coraggio delle eroine Lucrezia e Virginia romana, che scelgono la morte come fonte di riscatto. Una sezione a sé illustra le deleterie conseguenze dell’amore come magia sessuale, capace di soggiogare
completamente la volontà dell’uomo.
Non dobbiamo dimenticare, tuttavia, che il matrimonio significava soprattutto dare vita a una nuova progenie e perpetuare la famiglia. A questo scopo, l’ultima sezione della mostra è dedicata all’orgoglio della casata, che si afferma attraverso storie sulla fondazione di stirpi celebri come quella di Enea e di David o, attraverso i testi del Petrarca, celebrano i Trionfi di Fama, Tempo ed Eternità.. Deschi dipinti da parto, tavole di forma circolare benaugurali o celebrative del lieto evento, venivano donate alla puerpera; famoso quello realizzato in occasione della nascita di Lorenzo il Magnifico, il Trionfo della Fama, proveniente dal Metropolitan Museum di New York..
Infine, le opere esposte, di Botticelli, Filippino Lippi e Pesellino aprono uno straordinario scorcio sulle botteghe fiorentine impegnate nella produzione di questi oggetti, che proprio nel Quattrocento conobbe la maggiore fortuna.
La mostra è organizzata in collaborazione con il Museo Horne di Firenze.
Fabrizio Del Bimbo
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