lunedì 22 novembre 2010

Grande soddisfazione per la prima edizione di Florens 2010


Chiude oggi la prima edizione di Florens 2010 Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, promossa da Intesa Sanpaolo, Banca CR Firenze, Confindustria Firenze e CNA Firenze, che ha trasformato per nove giornate la città di Firenze e i comuni limitrofi in un laboratorio internazionale sui beni culturali e ambientali.

15.000 le presenze ai 150 workshop, lectio, mostre, dialoghi, eventi e riflessioni scientifico –culturali che hanno visto un pubblico di studiosi, addetti ai lavori ma anche studenti e cittadini partecipare con entusiasmo.

Oltre 500 le presenze al Forum Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali che ha animato le ultime tre giornate della manifestazione con 80 relatori e 33 Paesi rappresentati.

Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la cultura è stata riportata al centro dell’agenda dei policy maker e dei business leader internazionali: è emerso con forza un appello ad investire in un settore che rappresenta un asset fondamentale per il nostro Paese. Come ha dimostrato lo studio strategico “L’economia dei beni culturali e ambientali. Una visione sistemica e integrata”, realizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, lo sviluppo del settore culturale italiano è in grado di determinare importanti ricadute economiche ed occupazionali per il settore manifatturiero, per l’artigianato e, più in generale, per i settori creativi.

“Le analisi di Florens 2010 – come ha ricordato Giovanni Gentile, ideatore e Presidente di Florens 2010, oltre che Presidente di Confindustria Firenze – mostrano che ogni 100 euro di incremento di Prodotto Industriale Lordo nel settore culturale si attivano 249 euro di PIL nel sistema economico, di cui 75 euro nell’industria. In termini di occupati, 2 unità di lavoro nel settore culturale generano 3 unità di lavoro nel sistema economico. Di conseguenza, una ipotetica riduzione di 500 milioni di euro di PIL del settore culturale equivarrebbe alla mancata attivazione di 1,2 miliardi di euro di PIL nazionale, di cui 375 milioni di euro nell’industria”.

Le proposte lanciate da Florens 2010 ruotano attorno a 13 aree di intervento:

1. rinnovata attenzione agli investimenti nel settore culturale come strumento strategico di politica industriale;

2. semplificazione normativa per la libera circolazione e commercializzazione delle opere d’arte;

3. promozione delle eccellenze artistiche e produttive “Made in Italy” sui mercati esteri;

4. evoluzione tecnologica nel settore culturale;

5. Firenze come centro di riferimento mondiale per la digitalizzazione;

6. creazione di un database delle best practice per la gestione dei musei;

7. misurazione della soddisfazione del cliente dell’offerta culturale;

8. iniziative a sostegno del mecenatismo del settore artistico e culturale;

9. sostegno alla collaborazione tra pubblico e privato del settore culturale;

10. miglioramento della classificazione statistica per il monitoraggio delle attività artigianali;

11. maggiore valorizzazione dei mestieri d’arte con percorsi di formazione nelle botteghe artigiane che diano un attestato di vera eccellenza toscana;

12. maggiore fruibilità della cultura per le fasce giovani della popolazione;

13. specializzazione di Firenze sul management dei beni culturali.

Grande dunque la soddisfazione espressa dal Comitato Promotore di Florens 2010, che per volontà di tutti i suoi soci fondatori (Intesa Sanpaolo, Banca Cassa di Risparmio di Firenze, Confindustria Firenze, Confederazione Nazionale Artigianato Piccola e Media Impresa Firenze) è stato da poco trasformato in Fondazione Florens per i beni culturali e ambientali.

Scopo ispiratore della neonata Fondazione Florens - Presidente Giovanni Gentile, Direttore Generale Niccolò Manetti - è riconoscere, sostenere e divulgare il principio che i beni culturali e ambientali sono patrimonio della civiltà umana ed in tale contesto valorizzare anche il contributo che Firenze, in considerazione della sua storia, può offrire per il raggiungimento di tale scopo. Giovanni Gentile, conferma la volontà di continuare sulla strada intrapresa: “Florens non si conclude con questa prima edizione, resta un cantiere aperto, una rete internazionale che ogni due anni si riconvoca e fa il punto sull’agenda”. Si progetterà però anche a breve termine per istituire laboratori permanenti di studio che presidino le principali tematiche dei beni culturali e ambientali.

Florens 2010 ha avuto il sostegno di: Camera di Commercio di Firenze; Ente Cassa di Risparmio di Firenze; Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare; Regione Toscana; Provincia di Firenze; Comune di Firenze; Associazione Partners Palazzo Strozzi (APPS).

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