martedì 3 aprile 2012
Giappone, terra d'incanti a Palazzo Pitti
Palazzo Pitti apre le splendide sale dei suoi musei al Giappone, alla sua arte, alla sua cultura e alle sue tradizioni declinate in tre mostre diverse raccolte sotto il titolo di "Giappone. Terra di incanti".
Al Museo degli Argenti la mostra “Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente” sull'arte antica del Giappone. Tra ‘500 e ‘800 si ripercorre l'evoluzione dell' arte giapponese attraverso opere di pittura, calligrafia, scultura, lacca, ceramica metallo, tessuto in un’unione raffinata di linee e di colori che si miscelano nella semplicità di un saggio di calligrafia o di una tazza per la cerimonia del tè, con colori, oro e dettagli minuziosi di un paravento o di un manufatto laccato. La linea danza tra vuoti e pieni, senza rinunciare al colore, che occupa lo spazio e impone il suo ritmo. Ecco splendidi paraventi e rotoli, vasi e costumi per il teatro, la tazza per il tè "Murakumo" e la serie di 12 piatti di Ogata Kenzan del MOA di Shizuoka. Nella Sala Bianca della Galleria Palatina troviamo l'eccellenza dell'arte giapponese moderna e contemporanea nella rassegna “L'eleganza della memoria. Le Arti decorative nel moderno Giappone” con opere d’ arte decorativa giapponese dal XIX secolo ai giorni nostri, che ci permettono di capire come l'eredità della tradizione artistica giapponese si sia evoluta fino ad oggi. La Galleria d'arte moderna, nella Sala del Fiorino, accoglie la mostra dedicata al Japonisme, “Giapponismo. Suggestioni d'Oriente tra Macchiaioli e anni Trenta del Novecento”, con opere a cavallo tra Ottocento e Novecento create da artisti italiani, come Fattori, Signorini, De Nittis e Mariano Fortuny. Così com’era avvenuto nel resto d'Europa e negli Stati Uniti, anche in Italia la moda per il Giappone, per la sua cultura, per i suoi costumi e per le sue arti si diffuse, facendo fiorire collezioni di arte giapponese, si promossero studi su quella cultura e molti italiani fecero fortuna nel paese del Sol Levante.
Fino al 1° luglio 2012
Fabrizio Del Bimbo
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