sabato 11 febbraio 2012
"Americani a Firenze" a Palazzo Strozzi nell'anno di Vespucci
Nel 2012, anno dedicato al quinto centenario della morte di Amerigo Vespucci, Firenze ospita numerosi eventi per questa ricorrenza: tanto per cominciare, l'americana National Geographic si sta impegnando nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio nella ricerca della "Battaglia di Anghiari" di Leonardo da Vinvi. Invece Palazzo Strozzi ha allestito una mostra basata sui forti legami fra vecchio e nuovo continente, illustrando la cerchia cosmopolita che legò per sempre la città al nuovo mondo e trasmise in America cultura e raffinatezze europee. Viene studiato il rapporto dei pittori impressionisti americani con l’Italia e in particolare con Firenze a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo sino ai primi del XX. Il flusso di artisti americani verso l’Europa ebbe un notevole incremento dopo la fine della guerra di Secessione nel 1865, e fu costante fino all’inizio del Novecento. Centinaia di pittori approdarono a Parigi e in Francia, altri studiavano in Germania; anche l’Inghilterra, l’Olanda, la Spagna erano mete ambite.
L’Italia rappresentava un polo di attrazione imprescindibile per la maggioranza di essi. Firenze, Venezia, Roma per tradizione secolare erano tappe del Grand tour, luoghi mitizzati da coloro che volevano conoscere e studiare l’arte del passato, oltre a esercitare un forte fascino per il clima, il paesaggio l’atmosfera, la gente. Sono esposte per la prima volta le opere dei pittori americani che accolsero il linguaggio impressionista e che soggiornarono in Italia. Al centro dell’esposizione le opere di artisti qualitativamente notevoli e degni di essere conosciuti che vissero a Firenze, ad esempio i Ten American Presenti anche ritratti femminili di grande qualità, in cui la donna è simbolo della moderna nazione americana: giovani, adolescenti o bambine, spesso vestite di bianco, simbolo di purezza e di speranze di una nazione. Il tema del ritratto femminile si ricollega all’attività delle pittrici d’oltreoceano, molto più emancipate delle coetanee francesi ed europee in genere.. In Europa la pittura per le donne era considerata un passatempo. Negli Stati Uniti furono ammesse già dal 1860 a frequentare le accademie al pari dei colleghi maschi, mentre a Parigi furono costrette ancora per molto tempo ad iscriversi a scuole private.
Quindi, ricordate: il 2012 è l'anno dell'America.
Fabrizio Del Bimbo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento