giovedì 23 settembre 2010

Acqua termale di Montecatini contro la stipsi


La stipsi, più popolarmente conosciuta come stitichezza, è una patologia diffusissima nella nostra cultura e nella nostra epoca: si pensi che in Italia si spendono ogni anno 130 milioni di euro in farmacia e 120 in erboristeria per l’acquisto di lassativi! (e il dato è per difetto in quanto la prescrizione medica di questi farmaci da banco è inusuale)
I più colpiti dalla stitichezza sono le donne e gli anziani ma la patologia non risparmia nemmeno i bambini, diventando un problema sociale che, però, si può combattere evitando farmaci e concentrati di erbe talvolta deleteri per un colon già irritato.
Innanzi tutto bisogna cambiare lo stile di vita facendo nostre alcune regole d’oro: movimento quotidiano, assunzione regolare di frutta e verdura, di prodotti integrali, molta acqua, pochi grassi animali e, fondamentale, è condire pietanze e verdure con olio extravergine di oliva.
Altro consiglio prezioso: no all’imbarazzo di parlarne, per cui è fondamentale metterne a conoscenza il medico affinché dall’anamnesi e dalle eventuali indagini oggi sempre più rapide e meno invasive grazie al progredire della tecnologia, giunga ad una diagnosi utile per il paziente.
Un aiuto naturale e che non da assuefazione, consigliato da migliaia di medici in Italia, è la cura idropinica termale. Eccellenti le acque termali di Montecatini, scientificamente validate, il cui utilizzo contro la stitichezza è attestato fin dal XV secolo. Si tratta di acque preziose, ricche di ioni quali sodio, cloro, iodio, calcio, litio e solfati, normalmente contenuti anche nell’organismo umano, che offrono soluzioni saline con concentrazione che varia fra le sorgenti termali di Montecatini e che sono consigliate dal medico sia per qualità che dosaggio a ciascun ospite in base alle sue condizioni fisiche e alle sue necessità terapeutiche. La composizione delle acque di Montecatini è molto simile a quella dei liquidi organici e, proprio per la loro fisiologicità, i componenti di queste acque possono stimolare e rieducare alcune funzioni vitali addirittura a livello cellulare. Quando l’organismo entra in contatto con queste acque, assorbe qualcosa di simile alla composizione dei suoi liquidi, quindi niente di estraneo e diverso che obblighi l’organismo a un lavoro faticoso di elaborazione e trasformazione, ma qualcosa che esso può utilizzare subito, con i conseguenti benefici, sia sull’apparato epato-biliare che su quello gastrointestinale.
La cura idropinica (per bibita) eseguita a Montecatini, accompagnata da un corretto stile di vita, garantisce la risoluzione del problema stitichezza nella maggioranza dei casi. Sarebbe opportuno che la cura fosse effettuata due volte all’anno per ottenere un maggior beneficio prolungato nel tempo.
Interessante sapere che ogni cittadino italiano ha diritto, attraverso il Sistema Sanitario Nazionale, con la prescrizione del Medico di Famiglia, ad un ciclo di cure all’anno.




Nicoletta Curradi

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