lunedì 13 settembre 2010
Un lembo di Toscana in terra di Romagna
Toscana e Romagna sono geograficamente divise dalla catena degli Appennini, non e' un mistero, ma forse non tutti ricordano che fino a non molti anni fa, esattamente fino al 1923 un lembo di Romagna era sotto il governo del Granducato di Toscana e poi del Comune di Firenze.
I due centri di Castrocaro Terme e Terra del Sole si trovano a circa 8 km da Forlì lungo la strada statale n. 67 che, seguendo il corso del fiume Montone, collega la Romagna a Firenze attraverso il passo del Muraglione.
Nel territorio, in località Montepoggiolo, sono stati scoperti i resti di uno dei primi insediamenti umani dell’Emilia Romagna: la collina, un tempo affacciata sul mare Adriatico, ha restituito migliaia di reperti risalenti al Paleolitico Inferiore, che documentano la presenza in zona dell’Homo erectus. Sono state individuate pure testimonianze della civiltà etrusca e della colonizzazione romana.
Nel corso dell’VIII sec. viene eretta la rocca di Castrocaro: il luogo prende forse il nome dalla denominazione latina “castrum Cari”, ossia “accampamento di Caro” o “di Carino”, due imperatori romani. In periodo alto-medievale la località è menzionata, col nome di Salsubium, fra i territori consegnati per volontà di re Pipino alla Chiesa: siamo all’origine dello Stato Pontificio.
La storia di Castrocaro è scandita dall’avvicendamento di due periodi nettamente distinti: fino al 1403 il territorio è dominato dallo Stato della Chiesa, rappresentato da feudatari di nobili famiglie romagnole come i Calboli, gli Ordelaffi e i Manfredi; la seconda importante fase storica vede Castrocaro governata dai Fiorentini, prima con la Repubblica di Firenze, poi con le signorie dei Medici e dei Lorena.
Sotto i Fiorentini Castrocaro rimane capoluogo delle province della Romagna Toscana fino al 1579, quando la costruzione della vicina Terra del Sole, concepita come avanzato modello di architettura militare e civile, scalza l’importanza del più antico centro.
Terra del Sole, che è oggi collegata a Castrocaro da un ampio viale rettilineo lungo circa un km e mezzo, fu commissionata dal primo granduca di Toscana Cosimo de’ Medici nel 1564 e progettata dall’architetto urbinate Baldassarre Lanci in collaborazione col Camerini, col Genga e col Buontalenti. Raro esempio di città ideale fortificata, “Eliopoli” è l’emblema della città rinascimentale, con i suoi palazzi destinati ad ospitare i rappresentanti granducali posti a capo della Romagna Toscana e con il suo impianto urbanistico “a misura d’uomo”.
A partire dal 1830 il centro di Castrocaro riacquista importanza grazie al medico e naturalista toscano professor Antonio Targioni Tozzetti, che scopre le proprietà curative delle acque sulfuree e salsoiodiche della zona. Nel 1871 viene inaugurato, ad opera di Aristide Conti, il primo stabilimento termale; seguirà, nel 1936, l’acquisizione da parte del demanio e, nel 1938, la realizzazione del nuovo grandioso stabilimento all’interno di un parco lussureggiante.
Oggi Castrocaro è una delle più note e frequentate stazioni termali d’Italia e merita senz'altro una visita.
Nicoletta Curradi
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