lunedì 14 novembre 2011

Neri Marcore' al Museo Bellini di Firenze


E' stato riaperto dopo il lungo restauro la Collezione Bellini nel Palazzo Bellini, gioiello del collezionismo mondiale dal 1756 in riva d’Arno e sede dei nuovi spazi Magazzino N°5 in Lungarno Soderini nr.3.
Come testimonial d’eccezione, l’attore Neri Marcoré ha presentato le opere di Nazareno Rocchetti in una mostra intitolata “La donna e il fuoco” (fino al 3 dicembre). Pittore marchigiano, classe 1947, Nazzareno approda all’arte dopo una lunga esperienza al seguito della Nazionale Italiana di Atletica Leggera in qualità di fisioterapista. Tra i suoi atleti, campioni come Pietro Mennea, Sara Simeoni, Gelindo Bordin, Yuri Chechi e Valentina Vezzali. Circa cinquanta le opere esposte al Magazzino N°5. Il percorso sarà così composto: una sala dedicata alle Donne e il fuoco, una al fuoco e fiori e una informale, fra sculture e pitture a ripercorrere una brillante carriera artistica che partendo dall’esperienza informale gestuale (Pollock, Kline) e materica (Fautier, Tàpies e Burri) approda ad un linguaggio personalissimo, affine a quello del pittore spagnolo José Guevara, dal quale apprende la tecnica del fuoco, cioè della bruciatura del pigmento pittorico preventivamente trattato. “Il mio è un percorso strano – dichiara l’artista – ma non casuale. Sono un chiropratico che ha girato il mondo raddrizzando le schiene degli atleti e cercando con la sapienza della manualità di portare benessere e salute all’uomo. Ho sempre avuto in questa manualità una fase creativa, per esempio dilettandomi di scultura, mio primo amore artistico. Poi folgorato dalla tecnica di Guevara, ho scoperto la potenza espressiva del fuoco”.
Altra iniziativa d’eccezione è la mostra delle sculture di Stilarte rappresentata da Antonio Ezechielli, titolare della famosissima fabbrica di argent
E' possibile visitare, su prenotazione, la Collezione Bellini nelle sale del museo al primo piano con opere di Beato Angelico, Francesco Valdambrino, Canaletto, Donatello, i della Robbia, e altre migliaia di opere nelle diciassette sale del Museo.
Del Bimbo Fabrizio

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