mercoledì 29 giugno 2011

Il 237° anniversario della Guardia di Finanza


237° Anniversario di Fondazione:
la Guardia di Finanza della Toscana traccia il bilancio dei primi 5 mesi del 2011

Si è celebrato il 28 giugno a Firenze, presso il Centro Tecnico di Coverciano della Federazione Italiana Giuoco Calcio, il 237° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.

Alla cerimonia, presieduta dal Comandante Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale - Gen. C.A. Marcello GENTILI - sono intervenute tutte le massime Autorità civili, militari e religiose.

Celebrare un anniversario significa dare conto alla collettività di ciò che si fa per il bene del Paese.

Ecco perché in questa occasione il Comando Regionale della Toscana traccia un bilancio del lavoro svolto nei primi cinque mesi del 2011, che si concentra sugli obiettivi prioritari della lotta all’evasione fiscale ed alla criminalità economica, al riciclaggio ed all’usura, alla contraffazione ed ai traffici illeciti internazionali.

1. Lotta all’evasione fiscale

Le 3800 ispezioni effettuate sul campo mirano a contrastare i fenomeni più gravi di evasione, come l’economia sommersa, l’evasione internazionale e le frodi fiscali, per i danni che producono non solo al bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali, ma anche al “sistema Paese”.

Nella prima parte dell’anno:

sono stati scoperti 246 evasori totali, ossia imprese e lavoratori autonomi che non avevano completamente dichiarato al fisco redditi imponibili per 521 milioni di euro; a questi vanno aggiunti 697 lavoratori in nero/irregolari sfruttati come manodopera “sommersa” (+26% rispetto al 2010);
sono 286 i “grandi evasori” denunciati alle Procure della Repubblica per frodi fiscali (+25% sul 2010) connesse all’emissione ed all’utilizzo di fatture false, ad omesse o infedeli dichiarazioni per grosse somme (oltre 77/103 mila euro di imposte evase all’anno); nei confronti dei responsabili dei reati sono stati sequestrati circa 30 milioni di beni patrimoniali, ai fini del recupero delle somme dovute al fisco, per un valore già superiore al triplo di tutto il 2010 (9,8 milioni di euro);

sul fronte dell’evasione internazionale, scoperti redditi non dichiarati per 873 milioni di euro, riconducibili ad un caso di esterovestizione della residenza in Romania di una società tessile di Arezzo e, in massima parte, alla detenzione di attività finanziarie all’estero in territori a fiscalità privilegiata (Hong Kong ed Isole Vergini Britanniche) da parte di grossi imprenditori di Firenze del settore pellettiero.

Più in generale, l’attività di contrasto all’evasione ha portato alla individuazione di redditi sfuggiti a tassazione per 1,6 miliardi di euro, sostanzialmente in linea (+9,3%) con il trend dei risultati dello scorso anno, che erano stati i più alti mai conseguiti in Toscana. Invece, l’I.V.A. evasa ammonta a 125 milioni di euro, ossia il 30% in più rispetto al 2010. Al di là dei numeri, cresce lo standard della qualità dei controlli: i verbali della Guardia di Finanza, nel 92% dei casi, vengono recepiti dall’Agenzia delle Entrate in sede di accertamento. In aumento anche i casi di coloro che aderiscono spontaneamente ai rilievi mossi dai verificatori del Corpo: in Toscana, siamo passati da 8 milioni di recuperi accettati nel 2009 a 16 milioni nel 2010, a 20 milioni quest’anno.

Sul fronte dell’evasione “diffusa” o “di massa”, osserviamo che in media il 20% dei 17.000 controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali si conclude con l’accertamento di mancate emissioni ed irregolarità, mentre 110 verifiche nei confronti di proprietari di immobili hanno portato a ricostruire affitti in nero riscossi e non dichiarati per 1.816.000 euro.

2. Lotta agli sprechi di denaro pubblico

I controlli in materia di spesa pubblica hanno fatto luce su distrazioni di risorse a danno del servizio sanitario nazionale e di aziende di trasporto pubblico locale per oltre 52 milioni, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria ordinaria ed alla Corte dei Conti di 1.140 persone.

Nel comparto dell’esenzione del ticket sanitario, in particolare, un’indagine mirata in provincia di Arezzo ha rilevato 80 casi di false autocertificazioni e truffe ad opera di persone benestanti con redditi effettivi al di sopra dei 100.000 euro annui, che si spacciavano per “finti poveri” sotto la soglia dei 36.000 euro.

3. Lotta alla contraffazione e al riciclaggio

Il piano operativo trasversale varato l’anno scorso per il contrasto all’industria del falso, all’evasione ed al riciclaggio, che provocano enormi danni ai distretti manifatturieri del made in Italy della Toscana, sta continuando la sua corsa senza rallentamenti o cali di tensione.

I servizi di controllo del territorio si sono tradotti in 346 interventi repressivi in flagranza di reato all’interno di depositi, capannoni, laboratori e containers pieni di prodotti vietati, tra cui 18 milioni di metri quadrati di tessuti importati illecitamente dalla Cina (+46% rispetto al 2010), 600.000 capi di abbigliamento contraffatti, 200.000 giocattoli e 30.000 articoli di pelletteria, con la denuncia all’A.G. di 193 persone.

Accanto a questo, prosegue l’indagine sui money transfer cinesi condotta dal Nucleo di polizia tributaria del capoluogo su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Firenze, più nota come operazione “CIAN LIU” (= fiume di denaro) sviluppatasi nella costola “CIAN BA” (= diga sul fiume), che negli ultimi 12 mesi ha alzato il velo sui flussi di denaro sporco spediti dall’Italia verso la Cina utilizzando tecniche di riciclaggio e frazionamento delle somme: complessivamente, finora sono state sequestrate 17 agenzie di money transfer, 135 società e ditte cinesi di Prato e Firenze, 257 immobili, 368 autovetture, 780 conti correnti, 37 milioni in contanti, nel quadro di un procedimento penale aperto nei confronti di 366 persone, 24 delle quali colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere, per i reati di associazione per delinquere, riciclaggio, frode fiscale, appropriazione indebita e trasferimento fraudolento di valori.

4. Contrasto alla criminalità organizzata, all’usura e ai traffici illeciti

Nei primi 5 mesi del 2010 i Reparti della Toscana hanno sviluppato 101 indagini patrimoniali, bancarie e finanziarie, nei confronti di persone fisiche e giuridiche che orbitano in ambienti di criminalità organizzata, avanzando all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestri di beni per 43 milioni di euro.

Nel contempo, sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro accordati a seguito di accertamenti pregressi per oltre 4 milioni di euro.

In parallelo, le indagini sulla criminalità finanziaria hanno portato alla denuncia di 40 persone per usura, reati fallimentari e bancari, 11 delle quali tratte in arresto, con sequestri di beni pari a 10,4 milioni di euro (+269% rispetto al 2010).

Le investigazioni antidroga hanno portato all’arresto di 86 persone ed al sequestro di 508 chilogrammi di stupefacenti, con incrementi esponenziali di eroina (13 Kg) ed hashish (475 Kg) rispetto al 2010 (rispettivamente +1200% e +357%).

Nicoletta Curradi

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