sabato 18 giugno 2011
S.Appiano d'autore 2011 con Paolo Staccioli
Torna con la 3° edizione una delle iniziative più suggestive del Chianti: “Sant’Appiano d’autore” propone anche quest’anno l’opera di un grande artista per vestire le magnum del Monteloro 2005, vino d’eccellenza della Fattoria Sant’Appiano, una delle più antiche fattorie con produzione di Chianti DOCG della Toscana.
Protagonista della terza edizione sarà il “Vaso con figure” di Paolo Staccioli.
Il prossimo 18 giugno, la presentazione dell’etichetta in cui sarà ritratta l’opera darà il via alla mostra del grande Maestro toscano in programma nella cantina recentemente ristrutturata, fino al 18 settembre 2011.
Un’opera d’arte, come il buon vino, sono il frutto di diversi elementi combinati insieme dall’uomo e dalla natura. Certi ambienti più di altri sono in grado di imprimersi nelle opere, siano esse artistiche o enologiche. Il Chianti è da sempre il territorio che caratterizza in maniera inequivocabile il frutto che genera e che nei secoli lo ha reso uno dei più noti e apprezzati vini al mondo. La Fattoria Sant’Appiano ha da alcuni anni assecondato questa naturale affinità fra il vino e l’arte in un progetto che riesce a esaltarne le analogie e le rispettive espressioni. Così la Famiglia Cappelli nel 2009 ha dato il via “Sant’Appiano d’autore” invitando Marcello Fantoni, maestro indiscusso dell’arte italiana del Novecento, a prestare l’allegoria che raffigurava il mese di Settembre, opera del 1927, per l’etichetta delle magnum di Monteloro, IGT Toscano sulla carta, “Supertuscan” per la critica. A Fantoni lo scorso anno è seguita l’opera di Sergio Scatizzi, il pittore toscano recentemente scomparso, che nell’opera “La collina di Monteloro”, appositamente commissionata dalla famiglia Cappelli, ha dipinto, con il suo stile inconfondibile la campagna Toscana in cui Sant’Appiano è naturalmente inserita.
Per la terza edizione “Sant’Appiano d’autore” sposta il suo sguardo sulla scultura. Sarà infatti l’opera “Vaso con figure” di Paolo Staccioli, refrattario dipinto con ossidi e sali sotto vernice, a essere raffigurata sul Monteloro 2005.
Il lavoro del grande maestro toscano raffigura un gruppo composto da uomini, donne e bambini seduto su un frutto da cui sembra osservare il mondo. Un opera che richiama, attraverso lo stile vagamente fiabesco tipico dell’autore, quel rapporto tra uomo e natura, alla base della viticoltura da sempre, ma tornato con forza negli ultimi tempi nel sentimento collettivo della società moderna.
Il “Vaso con figure” sarà esposto insieme ad altre opere in una personale dell’autore che sarà allestita tra le botti e le barrique nell’antica cantina della Fattoria, recentemente riportata alla luce grazie a una meticolosa opera di restauro.
La mostra sarà inaugurata in occasione della presentazione della nuova etichetta del Monteloro il 18 giugno e sarà aperta al pubblico (tutti i giorni, orario 9-12 ;15,30-18,30) fino al 18 settembre.
Fattoria Sant’Appiano
Indirizzo: Strada di Sant'Appiano, 11
50021 Barberino Val d'Elsa FI
Tel. +39 055 8075541 - Fax +39 055 8066242 - info@santappiano.it - www.santappiano.it
Nato a Firenze nel 1943, Paolo Staccioli inizia la sua esperienza di artista negli anni Settanta del Novecento, esordendo come pittore e facendosi presto notare in ambito locale. Al principio degli anni Novanta la necessità di sperimentare nuovi linguaggi espressivi lo spinge a Faenza, nella bottega di un ceramista locale, Umberto Santandrea, dove apprende le tecniche di quest’arte. È qui che Staccioli realizza i suoi primi vasi, dapprima con la tecnica della ceramica invetriata, poi sperimentando la cottura a “riduzione”, che gli consente di ottenere straordinari effetti di iridescenza e lucentezza.
Ottenuta assoluta padronanza del mestiere, Staccioli allestisce nel suo studio di Scandicci, nei pressi di Firenze, un laboratorio dove continua autonomamente e quotidianamente a misurarsi con l’uso del fuoco e degli ossidi di rame facendosi ben presto conoscere le sue ceramiche, dal forte effetto metallizzato e dallo smalto scintillante.
I personaggi che in questa fase popolano la superficie delle sue ceramiche presto si guadagnano la terza dimensione, divenendo sculture che tuttavia non perdono l’accento di accadimento fiabesco, estranee come sono ad ogni nozione di tempo e luogo: forme idealizzate memori della statuaria preromana, etrusca in particolare, sulle quali interviene la policromia della ceramica, a rendere un vigoroso effetto di masse in contrasto.
Molti i riconoscimenti tributati all’artista, in particolare nell’ultimo decennio, da pubblico e critica, e molte le partecipazioni a premi ed esposizioni che hanno consentito a Paolo Staccioli di conquistare un posto di assoluto prestigio nell’attuale panorama artistico. Tra queste ultime ricordiamo la mostra Le gioiose ceramiche di Paolo Staccioli, organizzata da Ornella Casazza al Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti di Firenze (29 ottobre 2005 – 25 giugno 2006), e l’esposizione personale I segni della Terra, inaugurata al Museo Archeologico di Fiesole il 2 giugno 2007.
Nell’aprile del 2006 una sua opera è stata scelta come dono ufficiale della Regione Toscana al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi; nella primavera del 2008, su invito del direttore dell’International Ceramic Art Museum di Fuping, l’artista si è recato in Cina per avviare una collaborazione con questa istituzione, realizzando sul posto opere che sono entrate a far parte della collezione permanente del museo. Altre creazioni ceramiche sono state selezionate come premio di riconoscimento alla carriera di due illustri protagonisti del Festival Estate Fiesolana: il regista statunitense Spike Lee e l’attore Dario Fo. Il 4 giugno 2008 si è aperta al pubblico una sua mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura di New York.
.Nell’ottobre del 2008, in occasione del ventennale della Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa, una sua opera è stata donata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Tra le esperienze più recenti sono da annoverare la partecipazione alla mostra Memorie dell’Antico nell’arte del Novecento tenutasi nel 2009 al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti di Firenze e le esposizioni personali a Washington presso l’Ambasciata Italiana (aprile 2009), a Parigi presso la Galleria Selective Art (settembre 2009), a New York presso lo Spazio 522 e alla Kens’ Art Gallery di Firenze (entrambe nella primavera del 2010). Nel settembre 2010 una sua personale si è tenuta a Pomarance, dove a breve un guerriero in bronzo sarà collocato davanti al palazzo comunale.
Il 2011 si è aperto con due nuove mostre: Vagare nel mito, presso la Sala delle Colonne del Comune di Pontassieve (nel mese di gennaio) e Paolo Staccioli. Opere / Sculptures 1991-2011 al Museo Horne di Firenze (da marzo a maggio).
LA FATTORIA SANT’APPIANO
La Fattoria Sant'Appiano, si trova nell'omonimo paese situato fra le colline di Firenze e Siena, nella valle dell'Elsa, popolata fin dall'antichità grazie alla favorevole posizione geografica all'interno della Toscana. Il territorio assume un particolare connotato per la ricchezza dei ritrovamenti archeologici che vanno dal periodo del ferro all'età romana imperiale.
In uno degli angoli più incantevoli del territorio chiantigiano, fra le antiche chiese e le dolci colline che hanno reso questo paesaggio uno dei più famosi ed amati al mondo, la fattoria situata nei pressi della chiesa romanica di S.Appiano (risalente al IX secolo) che si erge dominando le vallate circostanti fino a S. Gimignano.
La Fattoria Sant'Appiano con produzione di vino Chianti, olio d'oliva extra vergine di oliva e grappa, ha nella sua proprietà otto appartamenti che mette a disposizione dei suoi ospiti. Da tre generazioni la Famiglia Cappelli si dedica con passione e amore alla fattoria cercando di creare un luogo speciale, con grande rispetto per la tradizione e il territorio che la accoglie.
La Fattoria Sant’Appiano nel corso dei secoli, è passata tra le mani di numerose famiglie, tutte di notevole importanza per la città di Firenze e dintorni: tra il XV e il XVI secolo, dalla famiglia Catellini da Castiglione, il cui stemma araldico è affrescato nel salone dei “Cento” della canonica, ai Pitti, agli Ughi, alla famiglia Ghibellini, cantata in numerosi versi della Divina Commedia di Dante e che nel XVI canto del Paradiso, la ricorda come una delle grandi famiglie di Firenze: io vidi gli Ughi e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni e Alberighi, già nel calar illustri cittadini.
Seguirono i Muzzi e Pier Francesco di Guccio di Gucci da Firenze, fino agli odierni proprietari, la famiglia Cappelli.
Dal 1963 la Fattoria è stata acquisita da Domenico Cappelli che ha tramandato ai figli e ai nipoti l'amore per questa azienda a carattere familiare, dove ogni particolare viene seguito con cura e dedizione.
I vigneti della Fattoria Sant'Appiano,che sorgono su una terra dalla storia e tradizione inimitabile, nascono da un terreno che ha un’esposizione a 280 mt sul livello del mare, a sud-est con un’estensione di circa 17 ha, su di un suolo in prevalenza tufaceo-sabbioso e in alcune zone, ricco di scheletro e di macigno.
L’amore per l’agricoltura e il rispetto dell’ambiente è stato trasmesso da Domenico Cappelli ai figli e ai nipoti ; la produzione e la vendita dei prodotti viene seguita
direttamente dai proprietari, combinando la tradizione della famiglia con lo stile più innovativo e dinamico della moderna vinificazione.
La Fattoria Sant'Appiano è una delle più antiche fattorie toscane con produzione di Chianti ed è localizzata in una delle aree più produttive in grado di dare ottimi risultati finali.
Da quasi mezzo secolo Sant’Appiano si è affermato come uno dei principali produttori di Chanti DOCG della Toscana: i vini sono frutto della grande esperienza legata alla tradizione familiare nella produzione del vino, di uno sconfinato amore per la terra e di accurati controlli nella coltivazione delle uve.
AGRITURISMO
Posta strategicamente fra due delle città più incantevoli della Toscana, Firenze e Siena raggiungibili in soli 20 minuti di macchina, la fattoria si trova nel cuore della campagna chiantigiana. Nascosta fra le tortuose stradine che caratterizzano la zona del Chianti e che portano a scoprire angoli di Toscana mai contaminati dal passare del tempo : le rovine delle vecchie case che si incontrano per la strada, antiche Chiese, come Sant'Appiano, borghi medioevali come Linari a 1Km dalla fattoria.
Gli otto appartamenti sono stati ristrutturati durante gli anni: due all'interno della fattoria, due in una casa nel piccolo borgo, e quattro in un fienile vicino alla piscina.
Lo stile semplice ma accogliente degli appartamenti, in linea con l'ambiente circostante e arredati con mobili in stile tipico toscano,dotati di ogni confort oltre a TV sat. ed aria condizionata, farà trascorrere ai propri ospiti una piacevole vacanza immersi nella vera vita della campagna. D'estate sarà incantevole immergersi nelle fresche acque della piscina circondata dal verde degli ulivi o scoprire i paesaggi circostanti attraverso passeggiate guidate a cavallo o in bicicletta e alla sera gustare nell'osteria “l'antica quercia” i tipici piatti toscani tutti preparati con prodotti locali.
Nicoletta Curradi
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