sabato 16 luglio 2011

Il sonno perso causa danni alla memoria, una ricerca nei Paesi Bassi


Perdere trtoppe ore di sonno può sembrare una questione banale della vita moderna. Ma una nuova ricerca svolta nei Paesi Bassi indica che l'impatto della perdita di sonno, anche se non sembra influire sull'attività del giorno successivo, può comparire dopo qualche tenpo.. Il cervello infatti compensa con altre aree meno flessibili gli squilibri causati dal riposo trascurato.
Il Dr. Peter Meerlo dell'Università di Groningen, nei Paesi Bassi, ha presentato una recente scoperta su come la perdita di sonno colpisce l'aprendimento e la memoria spaziali nel tempo Un team di studiosi ha stabilito che il cervello può temporaneamente compensare gli effetti da perdita del sonno modificando i meccamismi di apprendimento alternativi in altre aree. Sono stati addestrati gruppi di topi in attività spaziali utilizzando stimoli ambienatli in labirinti per valutare la formazione della memoria. Dopo l'allenamento i topi sono stati privati del sonno per 5 ore, una fase ritenuta critica,: all'inizio non si è notato alcun effetto evidente causato dalla perdita di sonno. Ma dopo un po' di tempo le performances dei topi sono noitevolmente diminuite.
La privazione di sonno colpisce l'ippocampo e l'apprendimento spaziale, ma non è ancora chiaro quali aree del cervello siano piu' sensibili. Ma è evidente che una perdita di sonno, seppur breve, può essere sufficiente a causare deficit seri.
La ricerca è stata presentata in occasione dell' IBRO WORLD CONGRESS 2011, in corso alla Fortezza da Basso di Firenze fino al 18 luglio prossimo.

Nicoletta Curradi

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