venerdì 15 luglio 2011

"La memoria delle forme", le opere di Doni e Dobrilla in mostra a Fiesole


Scorci di forme monumentali e grandi immagini della natura nel suo aspetto metamorfico. E’ l’emozionante percorso creato da Filippo Dobrilla e Luigi Doni per la mostra “La memoria delle forme”, curata da Andrea Mello e Nicola Nuti, che si inaugurerà il 14 luglio alle 18,30 nella Basilica di S. Alessandro a Fiesole.

Uno scultore e un pittore, entrambi impegnati in un dialogo con la materia, alla ricerca di forme che appartengono all’intima natura dell’uomo, alla sua memoria ancestrale: ecco un incontro sul piano poetico che annulla confini di impostazioni tecniche e classificazioni teoriche. Significativo e importante, in questo senso, che le opere vengano accolte e mostrate a Fiesole, prezioso scrigno di memoria storica, dove si custodiscono alcune delle più antiche e affascinanti tracce artistiche dell’umanità.

Le opere di Dobrilla (Firenze, 1968) attingono dal passato, all’antica arte statuaria, ma presentano sempre dei particolari inattesi, elementi ricondotti dal contemporaneo che creano uno spiazzamento emotivo in chi guarda. Alla fine degli anni Novanta, l’artista è stato segnalato dallo storico dell’arte Anna Maria Amonaci a Vittorio Sgarbi, che lo ha inserito in alcune rassegne da lui curate. Attualmente una sua opera di grandi dimensioni, Virgultum Iuvene, è esposta alla Biennale di Venezia, nel padiglione Arsenale.

L’immaginario pittorico di Luigi Doni (Palaia di Pisa, 1947) è sempre stato caratterizzato da un’atmosfera di sospensione, come se la scena fosse situata in un non-tempo, ovvero, come se le figure e le cose vivessero in un’attesa senza fine. Con queste opere recenti, Doni esprime l’interiore moto metamorfico del paesaggio, esplora le forme nel loro farsi memoria sotto un’apparenza immota: ovvero l’impercettibile e illusorio moto di trasformazione della realtà. Assai nutrito di eventi, il percorso espositivo di Doni: l’artista ha iniziato a dipingere dal 1971, ma ha raggiunto la notorietà negli anni Ottanta e di lui si sono occupati, tra gli altri, Claudia Gianferrari, Luigi Baldacci, Italo Mussa, Nicola Nuti, Franco Solmi e Vittorio Sgarbi.

La mostra, che si concluderà il 14 settembre, avrà il seguente orario: da venerdì 15 luglio a venerdì 5 agosto, 10 – 12 e 17.30 – 20.30. Chiusura dal 6 al 21 agosto. Dal 22 agosto al 14 settembre: 16 – 20.

Fabrizio Del Bimbo

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